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mercoledì, novembre 11, 2020

Nascita di Vittorio Emanuele III

Nascita di Re di Vittorio Emanuele III di Savoia

11 novembre 1869

Vittorio Emanuele III è nato a Napoli, l'11 novembre 1869 ed è morto ad Alessandria d'Egitto, 28 dicembre 1947.

Figlio di Umberto I di Savoia e di Margherita di Savoia, riceve alla nascita il titolo di principe di Napoli.

Il 24 ottobre del 1896 a Roma, presso il Quirinale, si svolge il matrimonio civile tra il Principe Ereditario Vittorio Emanuele, e Elena, Principessa del Montenegro, seguito da quello religioso cattolico nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.

La coppia reale ha 5 figli : la principessa Iolanda, la principessa Mafalda, il principe Umberto (Re Umberto II), la principessa Giovanna (Regina di Bulgaria), la principessa Maria

Vittorio Emanuele è Re d'Italia dal 1900 fino al 9 maggio 1946, quando abdica in favore del figlio Umberto II, e muore in esilio a Alessandria d'Egitto, il 28 dicembre 1947.

Avanti Savoia !  

Un Grande Re !


sabato, novembre 07, 2020

Vittorio Emanuele II entra a Napoli

Re Vittorio Emanuele II entra a Napoli accompagnato da Garibaldi

7 novembre 1860

160° anniversario dell'entrata trionfale di Re Vittorio Emanuele II a Napoli. 

Dopo il plebiscito del 21 settembre , e il famoso incontro di Teano, durante il quale Garibaldi, togliendosi il cappello, disse a Vittorio Emanuele II : “Saluto il primo Re d’Italia!”, era giunto per il Re il momento di arrivare a Napoli.

Il 7 novembre 1860, Re Vittorio Emanuele II, accompagnato da Garibaldi, fa il suo ingresso ufficiale a Napoli, come fu annunciato dal ministro dell’Interno al ministro di Grazia e Giustizia.

Garibaldi accompagna il Re Vittorio Emanuele II nel suo itinerario alla reggia ed al duomo, nella appena ribattezzata piazza del Plebiscito.

Il giorno successivo, l’8 novembre, nella sala del trono di Palazzo Reale presentando i risultati del plebiscito (1.302.064 favorevoli, 10.312 contro) Garibaldi proclama Vittorio Emanuele II Re d’Italia.





mercoledì, novembre 04, 2020

4 novembre 1918

4 novembre 1918
102 anni fa la più grande Vittoria Italiana

La Prima Guerra Mondiale è stato un evento importantissimo per costituire l’identità italiana, e tutti gli Italiani, senza distinzione, si trovarono concordi nell’affrontare i pericoli ed i disagi della guerra, e così gli italiani diventarono un Popolo.

E' doveroso sottolineare che per la Vittoria fu essenziale la guida del Re Vittorio Emanuele III, che era il simbolo vivente della Patria, il quale si recava al fronte per capire la situazione militare e per sollevare il morale dei soldati.

Le doti del Sovrano emersero l’8 novembre 1917 al Convegno di Peschiera, allorché seppe esporre la situazione militare con assoluta padronanza e con una assoluta fiducia nel nostro Esercito. Da quel momento la direzione della guerra ritornò nelle mani del Re e tutti gli Italiani si strinsero attorno a Casa Savoia.

Purtroppo il "4 novembre" ha subito la deformazione propagandata dalla repubblica, che invece di ricordare con orgoglio la Vittoria della prima guerra mondiale, tende a considerarla una "vittoria militare", il primo passo verso il fascismo ...

Questa assurda logica è grave perché indebolisce l'Identità Nazionale, in quanto la Vittoria fu essenziale per l'Italia in quanto permise il compimento del Risorgimento Nazionale e dell’Unità d’Italia.

La debolezza e la miseria della repubblica italiana hanno dato eco e forza alle voci anti risorgimentali, ben lontane dalla realtà dei fatti storici. E' dal 1946 che in Italia si discute sulla mancanza di valori, di una cultura condivisa, di fiducia nel futuro, di mancanza di Identità ...

Per salvare l'Italia si deve rifiutare la propaganda della repubblica che ha indebolito l'Identità Nazionale, e riscoprire i valori che furono essenziali per realizzare l'Italia ...

W il Regno d'Italia !!!
W il Re !!!
W le Forze Armate !!!
W il 4 Novembre !!!


sabato, ottobre 24, 2020

Nozze Vittorio Emanuele - Elena

124° anniversario del matrimonio tra il Principe Vittorio Emanuele di Savoia e la Principessa del Montenegro Elena 

24 ottobre 1896

Il 24 ottobre 1896 al Quirinale si svolse il matrimonio civile tra il Principe ereditario Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, e la la principessa di Montenegro Elena.

La cerimonia religiosa alla Basilica di S. Maria degli Angeli.

Dopo l'arrivo del Principe ereditario Vittorio Emanuele di Savoia nel Montenegro, il fidanzamento ufficiale fu annunciato il 16 agosto 1896.

Lasciato il Montenegro, il 21 ottobre Elena e Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola Elena, dopo l'abiura del credo ortodosso, compi l'atto di conversione alla fede cattolica.

Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier, il 15 dicembre 2017, la salma della Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,

Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti del Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.


domenica, maggio 24, 2020

Italia nella 1° Guerra Mondiale

L'Italia entra in Guerra e si realizza il compimento dell’Unità d’Italia

24 maggio 1915

La Prima Guerra Mondiale è stata indispensabile per la realizzazione del compimento dell’Unità Nazionale, e non solo geografico perché questa Vittoria trasformò l'Italia in una vera e propria Nazione, dove tutti gli Italiani, senza distinzione di parte o di origine, si trovarono concordi nell’affrontare i pericoli ed i disagi della guerra.

Si deve sottolineare che per la Vittoria fu essenziale la guida di Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III, che per il Regio Esercito era il simbolo vivente della Patria, che si recava al fronte per capire la situazione militare e per sollevare il morale dei soldati.

Purtroppo il regime repubblicano evita di ricordare con orgoglio la Prima Guerra Mondiale perché questa Vittoria, la più grande dell'Italia, è profondamente legata alla Monarchia ed a Casa Savoia, e piuttosto da spazio a chi addirittura parla di massacro, di "vittoria militare", il primo passo verso il fascismo ....

Onore al Re Soldato Vittorio Emanuele III !
Onore ai Soldati della Grande Guerra !
Onore ai caduti !

giovedì, gennaio 09, 2020

Vittorio Emanuele II

Vittorio Emanuele II di Savoia, Primo Re d'Italia, muore al Quirinale di Roma.

9 gennaio 1878

Vittorio Emanuele II di Savoia è nato a Torino il 14 marzo 1820, ed è morto il 9 gennaio 1878, alle ore 14:30, al Quirinale di Roma dopo 28 anni e 9 mesi di regno.

E' stato l'ultimo Re di Sardegna (dal 1849 al 1861) e il primo Re d'Italia (dal 1861 al 1878). Dal 1849 al 1861 fu Principe di Piemonte, Duca di Savoia e Duca di Genova.

Rispettoso dello Statuto Albertino, Vittorio Emanuele II, insieme al primo ministro Camillo Benso, conte di Cavour, porta a compimento il Risorgimento nazionale e il processo di unificazione italiana.

Per questi avvenimenti Vittorio Emanuele II è proclamato Padre della Patria e sepolto al Pantheon, che da allora è il sepolcreto dei Re e Regine d'Italia.

A lui è dedicato il monumento nazionale del Vittoriano, in Piazza Venezia di Roma.


sabato, dicembre 28, 2019

Vittorio Emanuele III

Dopo 72 anni della sua scomparsa, 

ricordiamo Vittorio Emanuele III di Savoia, 

un Grande Re ! 

28 dicembre 1947

Vittorio Emanuele nasce a Napoli l’11 novembre 1869, figlio di Umberto I Re d'Italia e della Regina Margherita.

Sposa il 24 ottobre 1896 a Roma la Principessa Elena di Montenegro, da cui avrà 5 figli: Iolanda, Mafalda, Giovanna, Maria ed Umberto.

Principe Ereditario fino al 29 luglio 1900 con il titolo di Principe di Napoli.

Diventa improvvisamente Re d'Italia nel 1900, in seguito all'assassinio del padre, e fino al 1946, quando abdicò il 9 maggio 1946 a favore del figlio Umberto II.

Con la regina Elena, parte da Napoli in esilio volontario per raggiungere Alessandria d’Egitto, scegliendo il titolo di Conte di Pollenzo.

Ad Alessandria d'Egitto muore il 28 dicembre 1947, dove è stato sepolto per 70 anni nella chiesa di Santa Caterina.

Il 17 dicembre 2017 le spoglie del Re Vittorio Emanuele III e quelle della Regina Elena sono rientrate in Italia, e sepolte (temporaneamente) al Santuario di Vicoforte, in provincia di Cuneo.

Quando Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III potrà riposare nel Pantheon di Roma insieme a tutti i Sovrani d'Italia ?

Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena soccorrono i sopravvissuti di Messina colpiti dal terremoto

28 dicembre 1908


Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono i Sovrani Elena e Vittorio Emanuele III.


Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano :
"Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:
L'angelo dello Stretto la Regina Elena
"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,
ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,
soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,
sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.
E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.
Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,
una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.
Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,
coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,
di notte se non possiamo di giorno,
con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,
sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.


lunedì, novembre 11, 2019

Nasce Vittorio Emanuele III

Nasce Re di Vittorio Emanuele III di Savoia

11 novembre 1869

Vittorio Emanuele III è nato a Napoli, l'11 novembre 1869 ed è morto ad Alessandria d'Egitto, 28 dicembre 1947.
Figlio di Umberto I di Savoia e di Margherita di Savoia, ricevette alla nascita il titolo di principe di Napoli.

Il 24 ottobre del 1896 a Roma, presso il Quirinale, si svolse il matrimonio civile tra il Principe Ereditario Vittorio Emanuele, e Elena, Principessa del Montenegro, seguito da quello religioso cattolico nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.


La coppia reale ebbe 5 figli : la principessa Iolanda, la principessa Mafalda, il principe Umberto (Re Umberto II), la principessa Giovanna (Regina di Bulgaria), la principessa Maria

Vittorio Emanuele fu Re d'Italia dal 1900 fino al 9 maggio 1946, quando abdicò in favore del figlio Umberto II, e morì in esilio a Alessandria d'Egitto, il 28 dicembre 1947.

Un Grande Re che agì sempre 
per il bene dell'Italia.

W il Re !

giovedì, ottobre 24, 2019

Nozze Vittorio Emanuele - Elena

123° anniversario del matrimonio tra il Principe Vittorio Emanuele di Savoia e la Principessa del Montenegro Elena 

24 ottobre 1896

Il 24 ottobre 1896 al Quirinale si svolse il matrimonio civile tra il Principe ereditario Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, e la la principessa di Montenegro Elena.

La cerimonia religiosa alla Basilica di S. Maria degli Angeli.

 Dopo l'arrivo del Principe ereditario Vittorio Emanuele nel Montenegro, il fidanzamento ufficiale fu annunciato il 16 agosto 1896.

Lasciato il Montenegro, il 21 ottobre Elena e Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola Elena, dopo l'abiura del credo ortodosso, compi l'atto di conversione alla fede cattolica.





giovedì, marzo 14, 2019

Nasce Vittorio Emanuele II

Nascita di Vittorio Emanuele di Savoia, Primo Re d'Italia e Padre della Patria

14 marzo 1820

Il 14 marzo 1820 nasceva a Torino Vittorio Emanuele di Savoia-Carignano, figlio di Carlo Alberto di Savoia-Carignano e di Maria Teresa d'Asburgo Lorena, futuro primo Re d’Italia.

Fu Principe di Piemonte, Duca di Savoia e Re di Sardegna dal 23 marzo 1849 al 17 marzo 1861.

Quindi fu Re d'Italia dal 17 marzo 1861 al 9 gennaio 1878.

Suo padre Carlo Alberto aveva concesso lo Statuto Albertino il 4 marzo 1848 e dichiarando guerra all'Austria, aveva aperto il glorioso periodo del Risorgimento Italiano.

Dopo la sconfitta di Novara e l'abdicazione di Carlo Alberto, Re Vittorio Emanuele II, animato da sentimenti patriottici e in difesa delle libertà costituzionali, si oppose alle richieste di Radetzky di abolire lo Statuto Albertino, e per questo gli venne dato l'appellativo di Re galantuomo o Re gentiluomo.

Infine il compimento dell'unificazione italiana gli procurò l'appellativo di Padre della Patria.

Vittorio Emanuele II è morto il 9 gennaio alle ore 14:30 al Quirinale, ed è stato tumulato nel Pantheon di Roma.

A Vittorio Emanuele II lui è dedicato il monumento nazionale del Vittoriano, sito a Roma, in Piazza Venezia.

lunedì, febbraio 18, 2019

Il Primo Parlamento Italiano

158° anni fa Vittorio Emanuele inaugurava la prima seduta del Parlamento italiano

18 febbraio 2019

Il 18 febbraio 1861 a Torino, splendidamente addobbata, i parlamentari entrano a Palazzo Carignano alle ore 9. Poco prima delle 11 la banda della Guardia Nazionale intona l’inno di Mameli in piazza Castello. Si apre la porta della Reggia e annunciato da salve di cannone, compare Re Vittorio Emanuele II, preceduto dai famigliari e seguito dai suoi generali. Sfila fra una folla osannante, appena trattenuta dai cordoni della Guardia Nazionale.

A Palazzo Carignano lo ricevono le deputazioni del Senato e della Camera. I figli Umberto e Amedeo lo precedono nel Parlamento, accolti da applausi. Quando arriva il sovrano, i parlamentari si alzano in piedi e gridano: Viva il Re d’Italia!.

Vittorio Emanuele sale al trono con passo solenne. Alla sua destra s’accomodano i principi. A sinistra siedono i diplomatici di Prussia, Gran Bretagna, Francia, Turchia, Svezia e Belgio. Intorno si schierano i ministri e Cavour.

Infine il Re prende parola, leggendo un discorso che Cavour e Ricasoli hanno esaminato il giorno prima: Signori Senatori, Signori Deputati, libera ed unita quasi tutta, per mirabile aiuto della Divina Provvidenza, per la concorde volontà dei popoli, e per lo splendido valore degli eserciti, l’Italia confida nella virtù e nella sapienza vostra. A voi si appartiene di darle istituti comuni e stabile assetto .
A ogni passaggio il discorso è salutato da grida di «Bravo!». Finché Vittorio Emanuele conclude: Mi compiaccio di manifestare al primo Parlamento d’Italia la gioia che sente il mio animo di Re e di Soldato. Pronunciata l’ultima parola, «Parlamento e popolo giubilanti - scrive la cronaca - prorompono unanimi in schietti applausi che il Re, commosso, contraccambia col nobile gesto e col chinare della marziale sua testa».

Minghetti chiede allora nuovo silenzio e dichiara aperta la sessione legislativa. Il sovrano lascia l’aula alle 11,30.

Una giornata radiosa ed indimenticabile che anticipa la nascita del Regno d'Italia !

W il Re !

martedì, febbraio 12, 2019

Vittorio Emanuele Savoia compie 82 anni

Il Principe Vittorio Emanuele di Savoia festeggia il suo 82° compleanno

12 febbraio 2019

Oltre ad essere il compleanno del Principe di Napoli Vittorio Emanuele, il 12 febbraio è anche il compleanno di sua moglie, Marina Ricolfi Doria, nata a Ginevra, il 12 febbraio 1935.

La coppia ha un figlio, il principe Emanuele Filiberto.

Vittorio Emanuele di Savoia è nato il 12 febbraio 1937 a Napoli, figlio del Re Umberto II e della Regina Maria Josè.

All'abdicazione di Vittorio Emanuele III il 9 maggio 1946, Vittorio Emanuele divenne il principe ereditario, essendo figlio di Re Umberto II.

Auguri di Buon Genetliaco alle Loro Altezze Reali Vittorio Emanuele, Principe di Napoli e Duca di Savoia, e Marina di Savoia.

mercoledì, gennaio 09, 2019

Vittorio Emanuele II

Vittorio Emanuele II di Savoia, Primo Re d'Italia, muore al Quirinale di Roma.

9 gennaio 1878

Vittorio Emanuele II di Savoia è nato a Torino il 14 marzo 1820, ed è morto il 9 gennaio 1878, alle ore 14:30, al Quirinale di Roma dopo 28 anni e 9 mesi di regno.

E' stato l'ultimo Re di Sardegna (dal 1849 al 1861) e il primo Re d'Italia (dal 1861 al 1878). Dal 1849 al 1861 fu Principe di Piemonte, Duca di Savoia e Duca di Genova.

Rispettoso dello Statuto Albertino, Vittorio Emanuele II, insieme al primo ministro Camillo Benso, conte di Cavour, porta a compimento il Risorgimento nazionale e il processo di unificazione italiana.

Per questi avvenimenti Vittorio Emanuele II è proclamato Padre della Patria e sepolto al Pantheon, che da allora è il sepolcreto dei Re e Regine d'Italia.

A lui è dedicato il monumento nazionale del Vittoriano, in Piazza Venezia di Roma.


venerdì, dicembre 28, 2018

Vittorio Emanuele III

71° anniversario della scomparsa di Vittorio Emanuele III di Savoia

28 dicembre 1947

Vittorio Emanuele nasce a Napoli l’11 novembre 1869, figlio di Umberto I Re d'Italia e della Regina Margherita.

Sposa il 24 ottobre 1896 a Roma la Principessa Elena di Montenegro, da cui avrà 5 figli: Iolanda, Mafalda, Giovanna, Maria ed Umberto.

Principe Ereditario fino al 29 luglio 1900 con il titolo di Principe di Napoli.

Diventa improvvisamente Re d'Italia nel 1900, in seguito all'assassinio del padre, e fino al 1946, quando abdicò il 9 maggio 1946 a favore del figlio Umberto II.

Con la regina Elena, parte da Napoli in esilio volontario per raggiungere Alessandria d’Egitto, scegliendo il titolo di Conte di Pollenzo.

Ad Alessandria d'Egitto muore il 28 dicembre 1947, dove è stato sepolto per 70 anni nella chiesa di Santa Caterina.

Il 17 dicembre 2017 le spoglie del Re Vittorio Emanuele III e quelle della Regina Elena sono rientrate in Italia, e sepolte (temporaneamente) al Santuario di Vicoforte, in provincia di Cuneo.

Quando Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III potrà riposare nel Pantheon di Roma insieme a tutti i Sovrani d'Italia ?

domenica, novembre 11, 2018

Nascita di Vittorio Emanuele III

149 anni fa nasceva Vittorio Emanuele III

11 novembre 1869

Vittorio Emanuele III è nato a Napoli, l'11 novembre 1869 ed è morto ad Alessandria d'Egitto, 28 dicembre 1947.
Figlio di Umberto I di Savoia e di Margherita di Savoia, ricevette alla nascita il titolo di principe di Napoli.

Il 24 ottobre del 1896 a Roma, presso il Quirinale, si svolse il matrimonio civile tra il Principe Ereditario Vittorio Emanuele, e Elena, Principessa del Montenegro, seguito da quello religioso cattolico nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.

La coppia reale ebbe 5 figli : Iolanda, Mafalda, Umberto, Giovanna, Maria

Vittorio Emanuele fu Re d'Italia dal 1900 fino al 9 maggio 1946, quando abdicò in favore del figlio Umberto II, e morì in esilio a Alessandria d'Egitto, il 28 dicembre 1947.

Un Grande Re che agì sempre
per il bene dell'Italia.
W il Re !


mercoledì, ottobre 24, 2018

Nozze Vittorio Emanuele - Elena

122° anniversario del matrimonio tra il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, Principe di Napoli, e Elena, Principessa del Montenegro

24 ottobre 1896

Il 24 ottobre 1896 al Quirinale si svolse il matrimonio civile tra il Principe ereditario Vittorio Emanuele e la la principessa di Montenegro Elena.
La cerimonia religiosa alla Basilica di S. Maria degli Angeli.

Dopo l'arrivo del Principe ereditario Vittorio Emanuele nel Montenegro, il fidanzamento ufficiale fu annunciato il 16 agosto 1896.

Lasciato il Montenegro, il 21 ottobre Elena e Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola Elena, dopo l'abiura del credo ortodosso, compi l'atto di conversione alla fede cattolica.

Le nozze tra Vittorio Emanuele di Savoia e ed Elena di Montenegro in un’illustrazione apparsa sulla Domenica del Corriere

sabato, settembre 08, 2018

8 settembre 1943

Dopo l'armistizio dell'8 settembre il Re Vittorio Emanuele III trasferisce lo Stato da Roma a Brindisi e salva l'Italia!

Con il "trasferimento a Brindisi", una zona sempre italiana e libera dai tedeschi, il Re e il Governo a rimangono ad essere gli unici interlocutori legittimi per gli anglo-americani e impediscono che l’Italia sia smembrata, come accadde alla Germania.


La cosiddetta "fuga del Re" è una falsa interpretazione storiografica imposta da chi vuole screditare la Monarchia.
Furono proprio i nazisti e fascisti a sostenere l’accusa rivolta a Vittorio Emanuele III di aver lasciato l’esercito senza ordini alla data dell’armistizio.
Dopo l'armistizio gli ordini c'erano ed erano chiari, e fu la propaganda anti-monarchica ad affermare il contrario.

In una Monarchia Costituzionale il Re, pur essendo nominalmente capo delle forze armate, non interviene direttamente nella azione di comando, ma è il Governo che prende le decisioni finali, dopo aver ascoltato il comando delle forze armate sempre affidato alle persone più tecnicamente preparate. Quindi il Re non poteva avere alcuna responsabilità e se ci fossero state delle colpe queste erano di Badoglio e dei Generali.

Dopo la proclamazione dell’armistizio si sapeva bene che i tedeschi avrebbero subito aggredito l’Italia. Per il patto d’alleanza stipulato il 22 Maggio 1939, l’Italia non poteva attaccare i tedeschi per il solo fatto di aver chiesto un armistizio agli angloamericani, ma si poteva ordinare di attaccare i tedeschi solo se fossero stati i tedeschi ad attaccare per primi gli italiani. Ecco il significato della frase chiave di quel proclama: “le forze armate Italiane reagiranno ad attacchi di qualunque altra provenienza”. Un significato ben chiaro a chiunque, dal Generale al più piccolo soldato.

I partiti che erano per la repubblica, approfittarono del clima di confusione, peraltro inevitabile dopo l'8 settembre, per sbarazzarsi del Re e della Monarchia. Questa propaganda anti-monarchica (la fuga) serviva per convincere molti italiani a votare per la repubblica nel referendum istituzionale.
Se non ci fosse stata questa feroce propaganda contro il Re, colpevole di essere scappato da Roma, la monarchia avrebbe stravinto nel referendum istituzionale e l'Italia sarebbe rimasta un Regno.

Insomma Re Vittorio Emanuele III trasferendo lo Stato da Roma a Brindisi salvò l'Italia, ed ecco alcuni pareri insospettabili di favoritismo monarchico.


  • Sergio Romano (Corriere della Sera, 23-06-06): debbo chiedermi cosa sarebbe successo se il Re fosse rimasto nella capitale e fosse caduto, com'era probabile, nelle mani dei tedeschi. Vi sarebbero state nei mesi seguenti un'Italia fascista governata da Mussolini e un'Italia occupata dagli alleati, priva di qualsiasi governo nazionale. La fuga, fra tante sventure, ebbe almeno l'effetto di conservare allo Stato un territorio su cui sventolava la bandiera nazionale. Non è poco.
  • Carlo Azeglio Ciampi, allora Presidente della Repubblica: il Re ha salvato la continuità dello stato (il governo italiano colmò l'incombente vuoto istituzionale, imponendosi agli alleati quale unico interlocutore legittimo).
  • Lucio Villari (Corriere della Sera, 09-08-2001): Sono, in proposito, assolutamente convinto che fu la salvezza dell'Italia che il Re, il governo e parte dello stato maggiore abbiano evitato di essere afferrati dalla gendarmeria tedesca e che il trasferimento (il termine "fuga" è, com'è noto, di matrice fascista e riscosse e riscuote però grande successo a sinistra) a Brindisi gettò, con il Regno del Sud, il primo seme dello stato democratico e antifascista ed evitò la terra bruciata prevista, come avverrà in Germania, dagli alleati.

Non è poi vero che a Roma non rimase neanche un membro di Casa Savoia in quanto c'era Giorgio Carlo Calvi di Bergolo era il marito della principessa Iolanda di Savoia.
Ecco cosa disse in una delle sue memorie il colonnello delle SS Eugen Dollmann: La famiglia reale e Badoglio nel frattempo erano partiti, con somma delusione del cosiddetto gruppo estremista del quartier generale di Kesselring […] Ma non trovarono che il genero del Re, il generale Calvi di Bergolo, il cui sacrificio morale ha un valore che gli italiani non dovrebbero dimenticare. […]

Secondo il maresciallo ed i suoi più intimi collaboratori, trasferendosi a Brindisi la Monarchia aveva salvato l'unità d'Italia e  Roma.



mercoledì, marzo 14, 2018

Nasce Vittorio Emanuele II

Nascita di Vittorio Emanuele di Savoia, Primo Re d'Italia e Padre della Patria

14 marzo 1820

Il 14 marzo 1820 nasceva a Torino Vittorio Emanuele di Savoia-Carignano, figlio di Carlo Alberto di Savoia-Carignano e di Maria Teresa d'Asburgo Lorena, futuro primo Re d’Italia.

Fu Principe di Piemonte, Duca di Savoia e Re di Sardegna dal 23 marzo 1849 al 17 marzo 1861.

Quindi fu Re d'Italia dal 17 marzo 1861 al 9 gennaio 1878.

Suo padre Carlo Alberto aveva concesso lo Statuto Albertino il 4 marzo 1848 e dichiarando guerra all'Austria, aveva aperto il glorioso periodo del Risorgimento Italiano.

Dopo la sconfitta di Novara e l'abdicazione di Carlo Alberto, Re Vittorio Emanuele II, animato da sentimenti patriottici e in difesa delle libertà costituzionali, si oppose alle richieste di Radetzky di abolire lo Statuto Albertino, e per questo gli venne dato l'appellativo di Re galantuomo o Re gentiluomo.

Infine il compimento dell'unificazione italiana gli procurò l'appellativo di Padre della Patria.

Vittorio Emanuele II è morto il 9 gennaio alle ore 14:30 al Quirinale, ed è stato tumulato nel Pantheon di Roma.

A Vittorio Emanuele II lui è dedicato il monumento nazionale del Vittoriano, sito a Roma, in Piazza Venezia.

domenica, febbraio 11, 2018

Vittorio Emanuele Savoia compie 81 anni

Il Principe Vittorio Emanuele di Savoia festeggia il suo 81° compleanno

12 febbraio 2018

Oltre ad essere il compleanno del Principe di Napoli Vittorio Emanuele, il 12 febbraio è anche il compleanno di sua moglie, Marina Ricolfi Doria, nata a Ginevra, il 12 febbraio 1935.

La coppia ha un figlio, il principe Emanuele Filiberto.

Vittorio Emanuele di Savoia è nato il 12 febbraio 1937 a Napoli, figlio del Re Umberto II e della Regina Maria Josè.

All'abdicazione di Vittorio Emanuele III il 9 maggio 1946, Vittorio Emanuele divenne il principe ereditario, essendo figlio di Re Umberto II.

Auguri di Buon Genetliaco alle Loro Altezze Reali Vittorio Emanuele, Principe di Napoli e Duca di Savoia, e Marina di Savoia.