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sabato, maggio 04, 2024

163 anni dell'Esercito Italiano

163° anni fa nasceva l'Esercito italiano sotto il Regno d'Italia

4 maggio 1861 - 2024

Oggi si celebra il 163° anniversario dell'Esercito Italiano, e si rende omaggio alle Forze Armate, e ricordando tutti i soldati caduti nell'adempimento di difendere la Patria.

L'Esercito Italiano (EI) è la più antica delle tre Forze Armate italiane, assieme alla Marina Militare, all'Aeronautica Militare ed all'Arma dei Carabinieri elevata a rango di Forza Armata, tutte dipendenti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ed inserite nel Ministero della Difesa.

Conclusa la seconda guerra di indipendenza, alla fine del 1859, Re Vittorio Emanuele II capì che l'esercito del Regno di Sardegna non era sufficiente ad assolvere i complessi compiti che invece avrebbe dovuto affrontare il nuovo esercito a base nazionale.

Nel 1861, anno dell'Unità d'Italia, nacque il Regio Esercito Italiano, il nome che assunse per decreto l'Armata Sarda unificata con molti altri eserciti operativi prima dell'Unità d'Italia; questo avvenne il 4 maggio 1861, con decreto (nota n. 76 del 4 maggio 1861) firmato dal ministro Manfredo Fanti.

Il 4 maggio 1861 un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell'Esercito Italiano.

Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d'Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione di Armata Sarda.

Firmato Manfredo FANTI, Ministro della Guerra.

Ma la storia del nostro Esercito ha radici molto più lontane.

Nel 1659, il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all'impiego, creò cinque nuovi reggimenti interamente piemontesi: il reggimento "Piemonte", il "Savoia", il "Monferrato", il "Saluzzo" e quello delle "Guardie".


Giuramento della Bandiera

Il Re Felipe e la Regina Letizia di Spagna al Giuramento della Bandiera, tra i giovani militari anche la Principessa delle Asturie

4 maggio 2024

Le Loro Maestà il Re Felipe VI e la Regina Letizia di Spagna  hanno presieduti la cerimonia del 40° anniversario del Giuramento della Bandiera della classe XLIV dell'Accademia Militare Generale, classe di Don Felipe.

Il Re Felipe, insieme agli altri giovai militari, ha rinnovato il giuramento alla Bandiera, in un evento in cui era anche presente la Principessa delle Asturie.

L'evento è iniziato con gli onori e i saluti militari e il Re Felipe ha passato in rassegna le truppe, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore dell'Esercito e da altri militari

Successivamente il Re di Spagna si è messo alla testa del gruppo dei componenti della promozione, poi è avvenuto il trasferimento della Bandiera Nazionale e il momento in cui anche il Re Felipe ha baciato  la bandiera.

Il funzionario più anziano della XLIV Promozione ha pronunciato alcune parole e quindi ha consegnato una targa commemorativa al direttore dell'Accademia, generale Manuel Pérez López.

Successivamente è stato reso omaggio a coloro che hanno dato la vita per la Spagna, è stato suonato l'Inno dell'Accademia Militare Generale ed è stato recitato il primo articolo del Decalogo Cadetto, concludendo con l'addio della Bandiera.

Infine il Re Felipe,  davanti allo schieramento della Promozione, si è tenuta la parata con cui si è concluso l'evento.

La cerimonia del Giuramento della Bandiera incarna l'importanza della continuità e dell'impegno delle nuove generazioni di soldati spagnoli per difendere i valori di lealtà e patriottismo che sono sempre importanti, evidenziando l'unità e la coesione della nazione.

La presenza del Re Felipe, come simbolo di unità e continuità per la Nazione spagnola, ha conferito ulteriore solennità e importanza alla commemorazione, riaffermando il legame indissolubile tra la Corona e le Forze Armate, e tra la Monarchia ed il popolo spagnolo.


Estelle e Oscar attendono i Sovrani danesi

La principessa Estelle e il principe Oscar si preparano per la visita del Re Federico e della Regina Mary di Danimarca, che sono loro padrini

3 maggio 2024

Le Loro Maestà il Re Federico X e la Regina Mary di Danimarca arriveranno a Stoccolma il 6 maggio a bordo della nave reale Dannebrog, per la loro prima visita di stato all'estero.

Per la prima volta dopo diversi decenni, lo sloop reale Vasaorden accoglie un capo di stato in visita a Stoccolma. Il Vasasloop è stato utilizzato l'ultima volta in occasione del Giubileo d'oro del re Carlo XVI Gustavo di Svezia nel 2023.

Dopo l'ormeggio, gli ospiti danesi viaggiano sullo sloop reale Vasaorden fino a Skeppsbron insieme alla principessa ereditaria Vittoria ed al principe Daniele, e gli ospiti danesi saranno accolti con colpi di cannone da Kastellholmen e Skeppsholmen.

Al castello reale di Stoccolma, il re Carlo Gustavo e la regina Silvia riceveranno la nuova coppia reale di Danimarca, ed al Skeppsbron, il re e il re Federico ispezioneranno una compagnia di granatieri della Guardia Reale, dopodiché il Parlamento (Riksdag) ed il governo svedese riceveranno gli ospiti reali nella Rikssalen del Palazzo reale. 

Nel frattempo la preparazione di questa importante visita di stato danese è in pieno preparazione, ed anche la principessa Estelle e il principe Oscar si preparano per questo evento, come si vede in una foto nella quale si vede la principessa Estelle ed il principe Oscar mentre realizzano delle bandiere in miniatura della Svezia e della Danimarca.

La regina Mary di Danimarca è madrina della principessa Estelle, seconda in linea di successione al trono svedese, ed il re Federico X è padrino del principe Oscar. 

La principessa ereditaria Vittoria di Svezia è la madrina del principe ereditario Cristiano di Danimarca.

Vasasloop

Vasaorden è una chiatta reale svedese originariamente costruita nel 1774 che venne utilizzato per cerimonie come visite di stato e matrimoni reali.È lungo 17,88 metri e largo 3,1 metri.

Vasaorden fu utilizzato per la prima volta per celebrare l'arrivo della duchessa Hedvig Elisabeth Charlotte a Stoccolma nel luglio 1774. Dopo che la chiatta originale fu distrutta in un incendio l'8 agosto 1921, una replica esatta fu costruita e varata nel 1923.