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lunedì, gennaio 27, 2020

Carlo nei Territori Palestinesi

Il principe Carlo nei Territori Palestinesi

24 gennaio 2020

Dopo essere stato in Israele, Sua Altezza Reale il Principe di Galles ha raggiunto i Territori Palestinesi.

Il Principe Carlo ha iniziato la giornata visitando a Betlemme con i leader musulmani e cristiani la Moschea di Omar, che fu costruita da Omar Ibn Al-Khattab, il secondo califfo del profeta Maometto, e che è l'unica moschea nella città vecchia di Betlemme.

In seguito il principe Carlo ha partecipato ad una cerimonia ecumenica presso la basilica della Natività che è stata eretta nel luogo dove un'antica tradizione ricorda la nascita di Gesù.
Quindi il Principe Carlo ha raggiunto la Casa Nova dove ha incontrato cristiani palestinesi, persone che lavorano nel campo della salute e dell'istruzione e dei rifugiati palestinesi.

Il principe Carlo ha detto che stare a Betlemme è profondamente commovente sentirsi come un pellegrino in questo luogo speciale di così grande significato : "Betlemme fa parte di tutti noi e la Chiesa della Natività è al centro di Betlemme. 
Nel Regno Unito, ho cercato a lungo di celebrare la ricca diversità di convinzioni di cui godiamo e per garantire le fedi di tutte le persone. Anche in altre parti del mondo, ho cercato di costruire ponti tra le diverse religioni, in modo che potessimo imparare gli uni dagli altri e, di conseguenza, essere più forti insieme.
Mi spezza il cuore, quindi, continuare a vedere tanta sofferenza e divisione. Il mio più grande desiderio è che il futuro porti libertà, giustizia e uguaglianza a tutti i palestinesi, permettendoVi di prosperare e prosperare ".

Il principe Carlo ha  quindi incontrato il presidente Mahmoud Abbas nella sua residenza ufficiale,
prima di visitare l'uliveto ed il frutteto nel convento dei Carmelitani ed  il monastero del Sacro Cuore.

Infine il principe Carlo è andato nel convento di Santa Maria Maddalena nel Getsemani sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme, per visitare la tomba di sua nonna, la principessa Alice, madre del Duca di Edimburgo.

Giorno della Memoria - Mafalda

Nel Giorno della Memoria ricordiamo la Principessa Mafalda di Savoia, morta nel campo di Buchenwald

27 gennaio

Oggi nella "Giornata della Memoria" ricordiamo che tra i deportati c'era anche la Principessa Mafalda di Savoia che morì nel campo di sterminio di Buchenwald.

Mafalda, secondogenita del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della regina Elena, si sposò a Racconigi (23 settembre 1925) con il langravio Filippo d'Assia.

Su ordine di Hitler, con un tranello i tedeschi arrestarono Mafalda, e la deportarono nel lager di Buchenwald.

Nell'agosto del 1944 la baracca in cui era prigioniera la principessa Mafalda, sotto il falso nome di Frau von Weber, fu distrutta da un bombardamento degli anglo-americani. La principessa riportò gravi ustioni e contusioni varie su tutto il corpo, ricoverata nell'infermeria del lager ma senza cure le sue condizioni peggiorarono.
Dopo 4 giorni di tormenti, a causa delle piaghe insorse la cancrena e le fu amputato un braccio. Mafalda abbandonata e privata di ulteriori cure, muore dissanguata nella notte del 28 agosto 1944.

La principessa Mafalda riposa nel cimitero degli Assia, nel castello di Kronberg im Taunus vicino a Francoforte sul Meno.


domenica, gennaio 26, 2020

Principe di Galles in Israele

Il Principe di Galles in Israele

23 gennaio 2020


Dopo aver partecipato al World Economic Forum 2020, che si è tenuto a Davos, in Svizzera, Sua Altezza Reale il Principe di Galles è andato in Israele dove è stato accolto dal presidente Reuven Rivlin nella sua residenza ufficiale a Gerusalemme.

Il principe Carlo si è recato al Museo di Israele dove ha incontrato i sopravvissuti dell'Olocausto: Marta Wise, sopravvissuta ad Auschwitz, e George Shefi, che fu inviato in Inghilterra con il Kindertransport.

Il Principe Carlo ha visitato il Secondo Tempio di Gerusalemme e nel pomeriggio, ha tenuto un discorso al Forum mondiale sull'olocausto per commemorare il 75° anniversario della Liberazione di Auschwitz e della Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto .