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sabato, novembre 09, 2019

Cambogia 66 anni di Indipendenza

Re Norodom Sihamoni celebra i 66 anni d'indipendenza del Regno di Cambogia

9 novembre 2019

Il re Norodom Sihamoni di Cambogia e il primo ministro Hun Sen hanno partecipato alle celebrazioni del 66° anniversario dell'Indipendenza che segna la fine del dominio coloniale francese sotto la guida del re Padre Norodom Sihanouk nel 1953.
La Cambogia fu sotto il dominio francese per quasi un secolo dal 1865 al 1953.

Migliaia di persone di ogni estrazione sociale hanno visto il re Norodom Sihamoni accendere la fiamma della vittoria al Monumento all'Indipendenza a Phnom Penh.
Il re Norodom Sihamoni ha affermato :"Popolo mio, devi ricordare ed essere grato per il grande successo del Re Padre e dare il massimo rispetto della nazione e del popolo della Cambogia".

Al termine della cerimonia, piccioni e palloncini sono stati lasciati liberi in segno di indipendenza e libertà, .Quindi il re Sihamoni è tornato al Palazzo Reale, dove ha salutato la folla dal balcone del "Moonlight Pavilion".

Secondo la tradizione, la "Fiamma della Vittoria" brucerà per tre giorni per commemorare l'indipendenza del Regno dalla Francia.

Il Regno di Cambogia è una monarchia costituzionale indipendente, basata su un sistema democratico parlamentare. 66 anni fa, il padre dell'attuale sovrano, il defunto re Norodom Sihanouk, riuscì ad ottenere l'indipendenza della Cambogia dalla Francia, dopo quasi un secolo di essere stata colonia francese dell'Indocina francese .

iHOLA! 3928 2019

La rivista iHOLA! numero 3928 di novembre 2019

COPERTINA


UNA PRINCESA 
DE PREMIO 
EN BARCELONA

LEONOR DA
UN PASO 
ADELANTE 
AL CUMPLIR 
CATORCE ANOS


  • Su paso por la Universidad   y el Ejercito
  • un ano lejos de casa
  • Primeras audiencias y almuerzos en Zarzuela




Amnistia per celebrare l’intronizzazione imperiale

Per l'intronizzazione dell'imperatore Naruhito il Giappone perdonati 600.000 criminali che hanno commesso reati minori

ottobre 2019

Per celebrare l'intronizzazione dell'imperatore Naruhito, il governo giapponese ha graziato circa 550 mila persone condannate per piccoli reati.

L’amnistia interesserà quanti sono stati giudicati colpevoli e multati per infrazioni minori avvenute almeno tre anni fa. È previsto che il provvedimento annulli il divieto temporaneo per i condannati di accedere alle licenze professionali e ripristini i loro diritti civili. In Giappone, chi viene condannato e multato non può svolgere determinati lavori (come il medico o l’infermiere) per cinque anni.

Nel 1989, in occasione della morte dell'imperatore Hirohito, oltre 10 milioni di persone ricevettero amnistie ed ottennero il ripristino dei diritti; circa 2,5 milioni furono graziate nel 1990 per celebrare l'intronizzazione dell'imperatore Akihito, predecessore di Naruhito.