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martedì, gennaio 08, 2019

Elena Regina d'Italia

Nascita di Elena Regina d'Italia

8 gennaio 1873

Elena nasce a Cettigne, l'8 gennaio 1873.
Le nozze tra Elena e Vittorio Emanuele si svolgono il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile al Quirinale, quella religiosa alla Chiesa Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele sale al trono, e Elena accanto al sovrano, in maniera umile e discreta, si impegna a numerose iniziative caritative e assistenziali, ricevendo una vasta simpatia e popolarità.

Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo, e va in esilio volontario ad Alessandria d'Egitto con Elena.

La coppia reale si ritira a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambia così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimane col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 .
Dopo 3 anni si scopre malata di cancro e si trasferisce in Francia a Montpellier, dove muore il 28 novembre 1952 e quindi sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferisce la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica.
Nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

65 anni dopo la sua morte, il 15 dicembre 2017 , la salma della Regina Elena è stata rimpatriata da Montpellier (Francia) e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo, dove il 17 dicembre successivo sono stati tumulati anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III, traslate da Alessandria d'Egitto.


Aspettiamo che TUTTI i Sovrani d'Italia 

possano finalmente riposare nel Pantheon di Roma.


mercoledì, novembre 28, 2018

Elena Regina d'Italia

66 anni fa è morta la Regina Elena d'Italia

28 novembre 1952

Elena è nata a Cettigne (Montenegro), l'8 gennaio 1873, e morta a Montpellier (Francia), il 28 novembre 1952.

Elena è la 2° Regina d'Italia, consorte di Vittorio Emanuele III e madre di Umberto II.

Il matrimonio tra Elena e Vittorio Emanuele di Savoia fu celebrato il 24 ottobre 1896, la cerimonia civile si tenne al Quirinale, mentre quella religiosa nella Basilica Santa Maria degli Angeli.

La coppia reale ha avuto 5 figli:
Iolanda Margherita (1901 - 1986)
Mafalda Maria Elisabetta (1902 - 1944)
Umberto (1904 - 1983)
Giovanna (1907 - 2000)
Maria Francesca (1914 - 2001)

Quando Reggio Calabria e Messina furono colpite da un disastroso terremoto e maremoto (28 dicembre 1908), la regina Elena si dedicò subito ai soccorsi.

Durante la prima guerra mondiale Elena fece l'infermiera a tempo pieno e, con l'aiuto della Regina Madre, trasformò in ospedali il Quirinale e la Villa Margherita.

Elena studiò medicina e ne ebbe la laurea honoris causa, e finanziò numerose opere benefiche. Papa Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d'oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa cattolica.

Dopo l'abdicazione (9 maggio del 1946) di Vittorio Emanuele III a favore del figlio Umberto, Elena con suo marito andò in esilio in Egitto.
Malata di cancro  Elena si trasferì in Francia a Montpellier, dove dopo un difficile intervento chirurgico morì il 28 novembre.

Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier, il 15 dicembre 2017 , la salma di Sua Maestà la Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,
Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.



mercoledì, ottobre 24, 2018

Nozze Vittorio Emanuele - Elena

122° anniversario del matrimonio tra il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, Principe di Napoli, e Elena, Principessa del Montenegro

24 ottobre 1896

Il 24 ottobre 1896 al Quirinale si svolse il matrimonio civile tra il Principe ereditario Vittorio Emanuele e la la principessa di Montenegro Elena.
La cerimonia religiosa alla Basilica di S. Maria degli Angeli.

Dopo l'arrivo del Principe ereditario Vittorio Emanuele nel Montenegro, il fidanzamento ufficiale fu annunciato il 16 agosto 1896.

Lasciato il Montenegro, il 21 ottobre Elena e Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola Elena, dopo l'abiura del credo ortodosso, compi l'atto di conversione alla fede cattolica.

Le nozze tra Vittorio Emanuele di Savoia e ed Elena di Montenegro in un’illustrazione apparsa sulla Domenica del Corriere

lunedì, gennaio 08, 2018

Elena Regina d'Italia

145° anniversario della nascita della Regina Elena consorte di Re Vittorio Emanuele III 

8 gennaio 1873

Elena nasce a Cettigne, l'8 gennaio 1873.
Le nozze tra Elena e Vittorio Emanuele si svolgono il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile al Quirinale, quella religiosa alla Chiesa Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele sale al trono, e Elena accanto al sovrano, in maniera umile e discreta, si impegna a numerose iniziative caritative e assistenziali, ricevendo una vasta simpatia e popolarità.

Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo, e va in esilio volontario ad Alessandria d'Egitto con Elena.

La coppia reale si ritira a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambia così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimane col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 .
Dopo 3 anni si scopre malata di cancro e si trasferisce in Francia a Montpellier, dove muore il 28 novembre 1952 e quindi sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferisce la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica. Il papa Pio XII nel messaggio di condoglianze inviato al figlio Umberto II per la morte di Elena, la definisce «Signora della carità benefica».
In seguito nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

65 anni dopo la sua morte, il 15 dicembre 2017 , la salma di Sua Maestà la Regina Elena è stata rimpatriata da Montpellier (Francia) e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo, dove il 17 dicembre successivo sono stati tumulati anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III, traslate da Alessandria d'Egitto.

Aspettiamo sempre che TUTTI i Sovrani d'Italia 
possano finalmente riposa nel Pantheon di Roma.


venerdì, dicembre 29, 2017

Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena soccorrono i sopravvissuti di Messina colpiti dal terremoto

28 dicembre 1908

Il terremoto è una delle più gravi catastrofi sismiche che si sono verificate in Italia, distrusse le città di Messina e di Reggio Calabria, colpendo un'area di 6000 km2 dove morirono tra 90.000 a 120.000 persone.

Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio e, in men che non si dica, fu approvata una legge che prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.


Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena partirono sulla nave Vittorio Emanuele per portare materiale sanitario e generi di conforto, ed arrivarono alla città distrutta la mattina del 30. Il re e la regina mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti.

Mentre il sovrano sbarcò, a bordo della nave Slava, la regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti. La Regina Elena, che parlava il russo ed amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione. «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena aiutò i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto. Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità: nessuna sovrana ha mai fatto quello che fece Lei in quelle tragiche giornate di Messina. Sono molte le testimonianze che lo attestano.


"Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:

L'angelo dello Stretto la Regina Elena
"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,
ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,
soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,
sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.
E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.
Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,
una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.
Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,
coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,
di notte se non possiamo di giorno,
con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,
sorelle mie d'Italia, avanti! ".

Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.


domenica, dicembre 17, 2017

Vittorio Emanuele III e Elena in Italia

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena in Italia ma purtroppo non al Pantheon ...

17 dicembre 2017

Le spoglie di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III e di Sua Maestà la Regina Elena sono finalmente rientrate in Italia e sono state poste al Santuario di Vicoforte, in provincia di Cuneo, Piemonte.

E' vero che questo mausoleo è sabaudo - dove già riposa il Duca Carlo Emanuele I di Savoia che, nel 1596, commissionò la costruzione - ma purtroppo non al Pantheon di Roma, il luogo tradizionale di sepoltura dei Sovrani d'Italia, come sempre richiesto dalla Casa di Savoia, dai monarchici e da molti italiani, sin dai tempi di Umberto II.

Ha vinto il diktait del regime della repubblica che non ha permesso la sepoltura dei sovrani italiani ancora in esilio al Pantheon.

Lo scopo del regime repubblicano è quello di togliere Valore della Monarchia e la Memoria dei Sovrani d'Italia - importanti protagonisti e fondamentali per la Storia del Paese.

Comunque , salutiamo il rientro delle spoglie di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III e di Sua Maestà la Regina Elena in Patria, sempre in attesa che siano traslati nel luogo che ancora li aspetta, a Roma.

W Casa Savoia 
W il Regno d'Italia



martedì, novembre 28, 2017

Elena Regina d'Italia

65° anniversario della scomparsa della Regina Elena d'Italia

28 novembre 1952

Elena è nata a Cettigne (Montenegro), l'8 gennaio 1873, e morta a Montpellier (Francia), il 28 novembre 1952.

Elena è la 2° Regina d'Italia, consorte di Vittorio Emanuele III e madre di Umberto II.

Il matrimonio tra Elena e Vittorio Emanuele di Savoia fu celebrato il 24 ottobre 1896, la cerimonia civile si tenne al Quirinale, mentre quella religiosa nella Basilica Santa Maria degli Angeli.

La coppia reale ha avuto 5 figli:
Iolanda Margherita (1901 - 1986)
Mafalda Maria Elisabetta (1902 - 1944)
Umberto (1904 - 1983)
Giovanna (1907 - 2000)
Maria Francesca (1914 - 2001)

Quando Reggio Calabria e Messina furono colpite da un disastroso terremoto e maremoto (28 dicembre 1908), la regina Elena si dedicò subito ai soccorsi.

Durante la prima guerra mondiale Elena fece l'infermiera a tempo pieno e, con l'aiuto della Regina Madre, trasformò in ospedali il Quirinale e la Villa Margherita.

Elena studiò medicina e ne ebbe la laurea honoris causa, e finanziò numerose opere benefiche. Papa Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d'oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa cattolica.

Dopo l'abdicazione (9 maggio del 1946) di Vittorio Emanuele III a favore del figlio Umberto, Elena con suo marito andò in esilio in Egitto. Tre anni dopo la morte di Vittorio Emanuele III, si scoprì malata di cancro e si trasferì in Francia a Montpellier.
Dopo un difficile intervento chirurgico nella clinica di Saint Cóm, morì il 28 novembre.
Elena è stata sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero di Montpellier.

Siamo sempre in attesa che la Regina Elena, insieme a Vittorio Emanuelle III, Maria José e Umberto II, possa trovare degna sepoltura al Pantheon di Roma.


martedì, ottobre 24, 2017

Nozze Vittorio Emanuele - Elena

121° anniversario del matrimonio tra il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, Principe di Napoli, e Elena, Principessa del Montenegro

24 ottobre 1896 - 2017

Il 24 ottobre 1896 al Quirinale si svolse il matrimonio civile tra il Principe ereditario Vittorio Emanuele e la la principessa di Montenegro Elena.


La cerimonia religiosa alla Basilica di S. Maria degli Angeli. Dopo l'arrivo del Principe ereditario Vittorio Emanuele nel Montenegro, il fidanzamento ufficiale fu annunciato il 16 agosto 1896.

Lasciato il Montenegro, il 21 ottobre Elena e Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola Elena, dopo l'abiura del credo ortodosso, compi l'atto di conversione alla fede cattolica.



domenica, gennaio 08, 2017

Elena Regina d'Italia

La nascita della Principessa Elena del Montenegro, futura consorte di Re Vittorio Emanuele III e Regina d'Italia.

8 gennaio 1873

Elena nasce a Cettigne, l'8 gennaio 1873. Le nozze tra Elena e Vittorio si svolgono il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile si svolse al Quirinale, quella religiosa in Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele sale al trono, e Elena accanto al sovrano, sempre in maniera umile e discreta, si impegna a numerose iniziative caritative e assistenziali, ricevendo una vasta simpatia e popolarità.


Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo, e va in esilio con Elena.

La coppia reale si ritira a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambia così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimane col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 . Dopo 3 anni si scopre malata di cancro e si trasferisce in Francia a Montpellier, dove muore il 28 novembre 1952 e quindi sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferisce la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica. Il papa Pio XII nel messaggio di condoglianze inviato al figlio Umberto II per la morte di Elena, la definisce «Signora della carità benefica».
In seguito nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

Aspettiamo sempre che questa "meschina repubblica" faccia finalmente rientrare in Italia, nel Pantheon di Roma, le salme dei Re e Regine d'Italia, ancora in esilio.

lunedì, novembre 28, 2016

Regina Elena d'Italia

64° anniversario della scomparsa della Regina Elena d'Italia

28 novembre 1952

Elena è nata a Cettigne (Montenegro), l'8 gennaio 1873, e morta a Montpellier (Francia), il 28 novembre 1952.

Elena è la seconda Regina d'Italia, consorte di Vittorio Emanuele III e madre di Umberto II.

Il matrimonio tra Elena e Vittorio Emanuele di Savoia fu celebrato il 24 ottobre 1896, la cerimonia civile si tenne al Quirinale, mentre quella religiosa nella Basilica Santa Maria degli Angeli.


La coppia reale ha avuto 5 figli:

  1. Iolanda Margherita (1901 - 1986)
  2. Mafalda Maria Elisabetta  (1902 - 1944)
  3. Umberto (1904 - 1983)
  4. Giovanna  (1907 - 2000)
  5. Maria Francesca (1914 - 2001)


Quando Reggio Calabria e Messina furono colpite da un disastroso terremoto e maremoto (28 dicembre 1908), la regina Elena si dedicò subito ai soccorsi.
Durante la prima guerra mondiale Elena fece l'infermiera a tempo pieno e, con l'aiuto della Regina Madre, trasformò in ospedali il Quirinale e la Villa Margherita.
Elena studiò medicina e ne ebbe la laurea honoris causa, e finanziò numerose opere benefiche.
Papa Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d'oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa cattolica.

Dopo l'abdicazione (9 maggio del 1946) di Vittorio Emanuele III a favore del figlio Umberto, Elena con suo marito andò in esilio in Egitto.
Tre anni dopo la morte di Vittorio Emanuele III, si scoprì malata di cancro e si trasferì in Francia a Montpellier. Dopo un difficile intervento chirurgico nella clinica di Saint Cóm, morì il 28 novembre.
Elena fu sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero di Montpellier.

Siamo sempre in attesa che la Regina Elena, insieme a Vittorio Emanuelle III, Maria José e Umberto II, possa trovare degna sepoltura al Pantheon di Roma.


venerdì, ottobre 23, 2015

Vittorio Emanuele sposa Elena

Il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, Principe di Napoli, sposa Elena, Principessa del Montenegro.

24 ottobre 1896

Il 24 ottobre 1896 al Quirinale si svolse il matrimonio civile tra il Principe ereditario Vittorio Emanuele e la la principessa di Montenegro Elena.
La cerimonia religiosa alla Basilica di S. Maria degli Angeli.




Dopo l'arrivo del Principe ereditario Vittorio Emanuele nel Montenegro, il fidanzamento ufficiale fu annunciato il 16 agosto 1896.

Lasciato il Montenegro, il 21 ottobre Elena e Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola Elena, dopo l'abiura del credo ortodosso, compi l'atto di conversione alla fede cattolica.


mercoledì, gennaio 07, 2015

Regina Elena di Savoia

La nascita della Principessa Elena del Montenegro, futura consorte di Re Vittorio Emanuele III e Regina d'Italia. 

8 gennaio 1873

Elena nasceva a Cettigne, l'8 gennaio 1873.
Le nozze tra Elena e Vittorio furono celebrate il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile si svolse al Quirinale, quella religiosa in Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele salì al trono, e Elena accanto al sovrano si mantenne sempre umile e discreta, sempre estremamente dedita ed attenta ai bisogni del popolo, che fece suo in tutto e per tutto.
Elena profuse il suo impegno in numerose iniziative caritative e assistenziali, che le assicurarono vasta simpatia e popolarità. La Regina andò ben al di là della semplice beneficenza e il suo spirito evangelico la portava a praticare ogni giorno la carità più genuina e più carica di amore per il prossimo.


Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdicò a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo e andò in esilio con Elena.
La coppia reale si ritirò a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambiò così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimase col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 .
Dopo 3 anni si scoprì malata di cancro e si trasferì in Francia a Montpellier.

Elena morì il 28 novembre 1952 e fu sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

Per la sua vicinanza ai malati e per la sua grandissima umanità, in occasione del 50° anniversario della sua scomparsa, il Ministero italiano delle Comunicazioni ha emesso un francobollo commemorativo con la sua effigie, associando la sua figura alla lotta contro il cancro.
Nel 1960, a ricordo del suo aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto, le fu innalzato a Messina un monumento in marmo bianco di Carrara, che la riproduce vestita da crocerossina.

Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica.
Il papa Pio XII nel messaggio di condoglianze inviato al figlio Umberto II per la morte di Elena, la definì «Signora della carità benefica».
In seguito nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

Aspettiamo sempre che questa "piccola repubblica" faccia finalmente rientrare in Italia, nel Pantheon di Roma, le salme dei Re e Regine d'Italia.


venerdì, ottobre 24, 2014

Nozze Vittorio Emanuele - Elena

Matrimonio del Principe Ereditario Vittorio Emanuele di Savoia, Principe di Napoli, con Elena, Principessa del Montenegro.

24 ottobre 1896

Il 16 agosto 1896 Vittorio Emanuele arrivò a Cettigne, dove, due giorni dopo, fu annunciato il fidanzamento ufficiale.

Lasciato il Montenegro, il 21 ottobre Elena e Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola  Elena, dopo l'abiura del credo ortodosso, compi l'atto di conversione alla fede cattolica.

Il 24 ottobre a Roma, presso il Quirinale, fu celebrato il matrimonio secondo il rito civile e poi, presso la basilica di S. Maria degli Angeli, ebbe luogo la cerimonia religiosa.


sabato, dicembre 28, 2013

Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena soccorrono i sopravvissuti di Messina colpiti dal terremoto

28 dicembre 1908

Il terremoto è una delle più gravi catastrofi sismiche che si sono verificate in Italia, distrusse le città di Messina e di Reggio Calabria, colpendo un'area di 6000 km2 dove morirono tra 90.000 a 120.000 persone.
Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio e, in men che non si dica, fu approvata una legge che prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena partirono sulla nave Vittorio Emanuele per portare materiale sanitario e generi di conforto, ed arrivarono alla città distrutta la mattina del 30.
Il re e la regina mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti.


Mentre il sovrano sbarcò, a bordo della nave Slava, la regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti.
La Regina Elena, che parlava il russo ed amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione.
«Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

La regina Elena aiutò i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.  Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità: nessuna sovrana ha mai fatto quello che fece Lei in quelle tragiche giornate di Messina.
Sono molte le testimonianze che lo attestano. 

"Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:
L'angelo dello Stretto la Regina Elena
"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime.  Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,
ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,
soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,
sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.
E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.
Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,
una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.
Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,
coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,
di notte se non possiamo di giorno,
con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,
sorelle mie d'Italia, avanti! ".
 
Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.

lunedì, gennaio 07, 2013

Elena, Regina d'Italia

L'8 gennaio 1873 nasceva a Cettigne, la Principessa Elena Petrovich del Montenegro, futura consorte di Re Vittorio Emanuele III e Regina d'Italia.


Le nozze tra Elena e Vittorio furono celebrate il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile si svolse al Quirinale, quella religiosa in Santa Maria degli Angeli.
L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele salì al trono, e Elena accanto al sovrano si mantenne sempre umile e discreta, sempre estremamente dedita ed attenta ai bisogni del popolo adottivo, che fece suo in tutto e per tutto.
Elena profuse il suo impegno in numerose iniziative caritative e assistenziali, che le assicurarono vasta simpatia e popolarità.
La Regina andò ben al di là della semplice beneficenza: il suo spirito evangelico la portava a praticare ogni giorno la carità più genuina e più carica di amore per il prossimo.

Terminata la guerra, il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdicò a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo e andò in esilio con Elena.
La coppia reale si ritirò a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambiò così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.
Elena rimase col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 .
Dopo 3 anni si scoprì malata di cancro e si trasferì in Francia a Montpellier, anche qui la popolazione ebbe modo di conoscere la "bonne Dame noire" («La buona signora in nero») che, nonostante le ormai residue possibilità economiche, continuava ad aiutare i poveri.

Elena morì il 28 novembre 1952,e fu sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier. La Municipalità di Montpellier ha intitolato il viale che porta al cimitero alla regina Elena e le ha innalzato un monumento.

Per la sua vicinanza ai malati e per la sua grandissima umanità, in occasione del 50° anniversario della sua scomparsa, il Ministero italiano delle Comunicazioni ha emesso un francobollo commemorativo con la sua effigie, associando la sua figura alla lotta contro il cancro.
Nel 1960, a ricordo del suo aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto, le fu innalzato a Messina un monumento in marmo bianco di Carrara, che la riproduce vestita da crocerossina, opera dello scultore Antonio Berti.

Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica.
Il papa Pio XII nel messaggio di condoglianze inviato al figlio Umberto II per la morte di Elena, la definì «Signora della carità benefica». In seguito nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

Aspettiamo sempre che questa "piccola repubblica" faccia finalmente rientrare in Italia, nel Pantheon di Roma, le salme dei Re e Regine d'Italia.

giovedì, dicembre 27, 2012

Casa Savoia al Terremoto di Messina

Il 28 dicembre 1908, le coste calabre e siciliane furono devastate da un terremoto che distrusse Messina e provocò epidemie e quasi 200.000 morti.
Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena furono tra i primi a raggiungere il posto.



Il re Vittorio Emanuele III e la regina Elena partirono sulla nave Vittorio Emanuele per portare materiale sanitario e generi di conforto.
Accompagnati dai ministri Bertolini e Orlando, percorsero la costa per poi fare ritorno a bordo della loro nave.

Vittorio Emanuele dispose immediatamente lo stato d'assedio, e in men che non si dica fu approvata una legge che prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il re e la regina mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti.

La Regina Elena, che parlava il russo ed amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione.
«Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

Vestita con un semplice abito scuro, la Regina Elena sembrava un'infermiera, una suora di carità: nessuna sovrana ha mai fatto quello che la Regina Elena ha saputo compiere nelle tragiche giornate di Messina.

In internet ho trovato una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri.
L'angelo dello Stretto la Regina Elena

"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile,
quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime.
Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli,
ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità,
soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli,
sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.

E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.

Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana,
una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.
Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura,
coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene,
di notte se non possiamo di giorno,
con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa,
sorelle mie d'Italia, avanti! ".


La Camera dei Deputati si riunì l'8 gennaio 1909 per esaminare alcuni provvedimenti urgenti di natura giuridica e finanziaria a favore delle località danneggiate emanò un proprio ordine del giorno:
Il Senato nell’intraprendere, col pensiero alla patria, l’esame dei provvedimenti intesi a risollevare le sorti delle province di Messina e di Reggio Calabria, rende omaggio e riverente plauso alle LL.MM. il Re e la Regina, a S. Maestà la Regina Madre ed ai Principi Reali, primi a portar sollievo al luogo del disastro; al Governo, all’esercito, alla nostra marina, alle Nazioni ed alle marine straniere, che con generosa abnegazione si adoprarono a riparare l’immensa sciagura che commosse tutte le genti civili.

domenica, gennaio 08, 2012

Elena, Regina d'Italia

L'8 gennaio 1873 nasceva a Cettigne, la Principessa Elena Petrovich del Montenegro, futura consorte di Re Vittorio Emanuele III e Regina d'Italia.



La regina Elena, lontana dalle questioni politiche, profuse il suo impegno in numerose iniziative caritative e assistenziali, che le assicurarono vasta simpatia e popolarità.

Rosa d’oro della cristianità, nel 2001 è stata proclamata Serva di Dio in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

sabato, gennaio 08, 2011

Regina d'Italia Elena

L'8 gennaio 1873 nasceva a Cettigne, la Principessa Elena Petrovich Njegosh del Montenegro, futura consorte di Re Vittorio Emanuele III e Regina d'Italia.

Di animo sensibile e pragmatico, la regina Elena si tenne sempre lontana dalle questioni politiche e profuse il suo impegno in numerose iniziative caritative e assistenziali, che le assicurarono vasta simpatia e popolarità.

Rosa d’oro della cristianità, nel 2001 è stata proclamata Serva di Dio in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

lunedì, novembre 29, 2010

Ricordo della Regina Elena

28 novembre 1952

ELENA DI SAVOIA
REGINA D’ITALIA
ROSA D’ORO DELLA CRISTIANITÀ


in esilio muore a Montpellier (Francia), ove riposa tuttora in attesa di trovare degna sepoltura al Pantheon di Roma.

Di animo sensibile e pragmatico, la regina Elena si tenne sempre lontana dalle questioni politiche e profuse il suo impegno in numerose iniziative caritative e assistenziali, che le assicurarono vasta simpatia e popolarità.

La Rosa d'Oro è una cerimonia cattolica, istituita dai pontefici, che sin dall'anno 1096 si svolge nella quarta domenica di Quaresima in piazza San Pietro.
I papi usano consegnare la rosa d'oro a sovrani o a santuari come segno di speciale distinzione.

venerdì, gennaio 08, 2010

Regina Elena



L'8 gennaio 1873 nasceva a Cettigne, la Principessa Elena Petrovich Njegosh del Montenegro, futura consorte di Re Vittorio Emanuele III e Regina d'Italia.