Il messaggio del principe di Galles per la Pasqua
Quest'anno ho avuto l'enorme privilegio di rappresentare Sua Maestà la Regina al servizio del giovedì maundy, quando i cristiani ricordano che l'umiltà e il sacrificio sono al cuore della nostra fede.
A quella messa, che ha partecipato così tante volte con mia madre nel corso degli anni, mio padre, il duca di Edimburgo, leggeva sempre il Vangelo che racconta come, la notte dell'Ultima Cena, Gesù si inginocchiò davanti ai suoi discepoli e lavava il loro piedi stanchi.
Il Nostro Signore ha detto loro che lo stava facendo per dare loro un esempio di come prendersi cura e servirsi l'un l'altro. È un messaggio che non hanno mai dimenticato, ed è impegnativo oggi come allora.
Oggi, milioni di persone si trovano sfollate, stancate dal loro viaggio da luoghi tormentati, ferite dal passato, paurose del futuro – e bisognose di accoglienza, riposo e gentilezza.
Negli ultimi anni, mi sono ritrovato col cuore spezzato per le sofferenze delle vittime innocenti di conflitti, o persecuzioni, alcune delle quali ho incontrato e che mi hanno raccontato storie di tragedia inuttabile, in quanto costrette a fuggire dal loro paese e cerca riparo lontano da casa.
Ma in mezzo a tutta questa tristezza e disumanità, è stato profondamente commovente vedere come così tante persone siano pronte ad aprire le loro case a chi ne ha bisogno, e come hanno offerto il loro tempo e le loro risorse per aiutare coloro che affrontano una tale sorte distruttiva rema e difficoltà.
Questa Pasqua, come sempre, ci ricorda l'intramontabile esempio di bontà di Nostro Signore di fronte alla sofferenza, al coraggio di fronte alla paura, alla fede di fronte alla disperazione. La sua luce ha trionfato in quel periodo buio. Prego con tutto il cuore affinché il suo esempio ispiratore possa aiutarci tutti a dissipare l'oscurità del mondo...