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martedì, febbraio 10, 2009

Istria e foibe, 10 febbraio Giorno del ricordo



E' sacrosanto ricordare la tragedia dell'Istria, ma non basta ricordare il passato, evocare i duri sacrifici patiti dagli italiani che vivevano in Istria e Dalmazia.
Infatti la repubblica non fa mai autocritica, si considera immune di errore, ha sempre ragione, ed e' per questo che la repubblica italiana, almeno storicamente e culturalmente, e' un regime.
Dopo anni di ignavia e viltà manca una storiografia più vicina alla realtà ed indipendente dalla politica e dai miti fondanti della repubblica. Infatti nei libri scolastici non ci sono testi ed informazioni sui tremendi eventi avvenuti nell'Istria, molti italiani non sanno neanche cosa sono le foibe!

Purtroppo continua il silenzio del regime repubblicano, si limita a dire che ci sono stati tardivi riconoscimenti della tragedia istriana ma non c'è mai un accenno di autocritica storica e politica, e non parliamo poi della vergogna del trattato di osimo.
Con questo silenzio la repubblica continua ad uccidere gli istriani !

Perche' si è voluto dimenticare questi fatti?
Secondo me una risposta è il fatto che la vulgata repubblicana ha cancellato gli orrori compiuti dai comunisti italiani perchè la costituzione repubblicana è stata scritta anche dai comunisti.

Questo 'Giorno del ricordo' non ci ricorda solo gli esuli e gli infoibati, ma ci insegna che in italia c'è un profondo bisogno di revisionismo storico e culturale.

lunedì, febbraio 09, 2009

Eluana Englaro è morta

Eluana Englaro è morta oggi alle 20,10, dopo 4 giorni dal ricovero alla casa di riposo «La Quiete» di Udine, dove era stata trasferita per l'avvio del processo di sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione forzata che la tenevano in vita.

Adesso è il momento della preghiera.

domenica, febbraio 08, 2009

La Georgia sogna la monarchia


Ogni Paese ha bisogno di una forza che unisca la nazione e la Monarchia è l'istituzione che più di altre garantisce l'unità di un popolo.

Nell'ottobre del 2007 il capo della Chiesa Ortodossa Georgiana, il Patriarca Illia II aveva detto pubblicamente che il ripristino di una monarchia è l'unica vera idea che possa riunire il popolo georgiano.

Il matrimonio nella cattedrale della Trinità a Tiblisi, tra il principe David Bagrationi-Mukraneli e la principessa georgiana Anna Bagrationi-Gruzinksi, rende possibile le speranze e le tentazioni monarchiche nel Paese caucasico.
La dinastia Bagrationi ha regnato in Georgia dal IX secolo sino all'inizio del XIX e con la rivoluzione sovietica i nobili georgiani furono costretti a fuggire all'estero.
Crollata l'Unione Sovietica, la Georgia ha dichiarato la propria indipendenza ed una delle prime proposte è stata la restaurazione della monarchia.

W il Re
W la Georgia

Georgia/ Nozze da fiaba per gli eredi, Tbilisi sogna la monarchia
Il principe David e la principessa Anna oggi sposi

Roma, 8 feb. (Apcom) - Potrebbe sembrare una fiaba, ma a Tbilisi molti sperano che cambi la storia: un principe e una principessa georgiana pronunciano il loro 'sì' nella cattedrale della Trinità. Risvegliando speranze e tentazioni monarchiche nel Paese caucasico reduce dalla guerra con la Russia e attraversato da tensioni politiche.

Cerimonia con 3.000 invitati (compresi il presidente Mikheil Saakashvili e vari nobili di crescenti aspirazioni) eppure molto 'privata' nei toni e nelle anticipazioni. La mancanza alla vigilia di dettagli sulla cerimonia, d'altronde, ha nutrito la curiosità dei georgiani e i capannelli in attesa dei promessi di sangue blu.

Lei ha è la principessa Anna Bagrationi-Gruzinksi, 31 anni, figlia di un direttore di teatro, lui è il principe David Bagrationi-Mukraneli e ha 32 anni. La dinastia Bagrationi è ricondotta al re David di biblica memoria e ha regnato in Georgia dal IX secolo sino all'inizio del XIX, ovvero fino all'annessione alla Russia zarista. Con la rivoluzione sovietica i nobili georgiani fuggirono all'estero e la famiglia reale si sparse un po' ovunque in Europa dopo il 1921, anno dell'ingresso della Georgia nell'Unione che di lì a breve (nel 1922) sarebbe diventata Sovietica.

All'esodo della famiglia reale sono seguiti innumerevoli e interminabili litigi per rivendicare il trono. Ma i due nobili rampolli che convolano a nozze sono i discendenti dei rami 'favoriti'. Poco importa che il principe David, nato in Spagna e residente dal 2003 in Georgia, non parli ancora georgiano. I due oggi sposi riaprono l'orizzonte monarchico della piccola repubblica sempre in cerca di identità dopo il crollo dell'Urss.

Così, in attesa dei dettagli sul 'matrimonio del secolo' per la Georgia, a Tbilisi è scoppiato il dibattito sul futuro istituzionale.
Il sistema repubblicano non convince tutti e la guerra di agostone ha evidenziato i militi, a fronte di un presidente dotato di molti poteri e oggi sempre più criticato.

E se gli analisti e i politici sono divisi sull'argomento, la chiesa non ha dubbi. Il patriarca Ilia II si è di recente dichiarato a favore della monarchia durante una trasmissione tv.
Un sondaggio-spot ha rivelato un 40% di telespettatori d'accordo con il capo della chiesa ortodossa georgiana.

georgia



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