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domenica, giugno 11, 2023

Monarchici uccisi in via Medina di Napoli

La strage di via Medina a Napoli : la polizia ausiliaria uccide giovani monarchici, oltre 150 feriti.

11 giugno 1946

Per chi non lo sapesse, ricordo quello che avvenne l'11 giugno del 1946 in via medina di Napoli : un maledetto giorno di sangue in cui diversi giovani, alcuni tra i 12 e 14 anni, furono uccisi dal fuoco della polizia, ed altre 150 persone rimasero ferite. 

Ovviamente la repubblica ha sempre cancellato questo eccidio, un giorno mai raccontano nei libri di storia ed in televisione.. . 

Gli autori di questa brutale repressione anti monarchica furono gli ausiliari di pubblica sicurezza, voluti dal Ministro dell'Interno Romita, che riuscì a falsificare i risultati del referendum tra Monarchia e repubblica ...

Il 10 giugno la Corte di Cassazione ufficializza il risultato del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 ma non proclama la repubblica in attesa di esaminare le numerose contestazioni.

La repubblica non è MAI stata proclamata !

Il governo De Gasperi cerca un accordo con il Re Umberto II per avviare il trapasso dei poteri, ma la Corona rifiuta, in attesa che sia fatto chiarezza sui risultati del referendum. 

Non solo le contestazioni non furono esaminate, ma le schede furono cancellate ...

A questo punto i monarchici protestano, ed a Napoli davanti alla sede del PCI, in via Medina, accanto alla bandiera rossa con falce e martello, è esposta una strana bandiera tricolore, con l’effigie di una testa di donna turrita nel campo bianco al posto dello stemma sabaudo.

Per Napoli, che ha votato per l’80% la Monarchia, è una provocazione.

In via Medina scoppia una violenta battaglia, risolta dalle mitragliatrici della polizia ausiliaria (repubblicani) che spara sui dimostranti: sul terreno restano diversi morti e decine di feriti, tutti monarchici.

Due giorni dopo Umberto II lascia l'Italia per evitare una guerra civile...

La storiografia repubblicana non ricorda questo eccidio che, in questo modo, continua ad uccidere quei giovani italiani, colpevoli solo di manifestare apertamente e pacificamente i loro ideali e la contrarietà all'esito falsificato del referendum istituzionale.

I giovani morti in via Medina, uccisi solo per essere rimasti fedeli al Re ed alla Patria : Ida Cavalieri (19 anni), Vincenzo Di Guida (20 anni), Gaetano D'Alessandro (16 anni), Mario Fioretti (21 anni), Michele Pappalardo (22 anni), Francesco D'Azzo (21 anni), Guido Beninato, Felice Chirico, Carlo Russo (14 anni).


lunedì, giugno 05, 2023

209 anni dei Carabinieri

L'Arma dei Carabinieri festeggia il 209° anniversario della sua Fondazione.

5 giugno 2023

Dal 1920 il 5 giugno è stata assunta la data per la celebrazione annuale della Festa dell'Arma dei Carabinieri, in occasione della ricorrenza della concessione della prima Medaglia d'Oro al Valor Militare per l'eroica partecipazione dei Carabinieri al conflitto mondiale con la seguente motivazione : "Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d'Italia".

La fondazione del corpo dei Carabinieri Reali fu ideata nel giugno 1814 dal Re di Sardegna, Vittorio Emanuele I di Savoia, con lo scopo di fornire al Regno un corpo di polizia simile a quello francese della Gendarmerie.

I Carabinieri Reali furono poi istituiti con le “Regie Patenti” del 13 luglio 1814.

Nello stesso anno della loro creazione, il 13 agosto 1814, Giuseppe Thaon di Revel divenne il primo Generale dei Carabinieri Reali.

Il loro nome deriva dall'arma che ogni carabiniere aveva in dotazione: la carabina, mentre i colori del pennacchio (lo scarlatto e il turchino) sono stati scelti il 25 giugno 1833 dal Re Carlo Alberto, al quale successivamente i Carabinieri salvarono la vita durante la battaglia di Pastrengo.

Viva l’Arma dei Carabinieri !

Viva l’Italia!


sabato, giugno 03, 2023

Principe Leka di Albania a Roma

Il principe Leka di Albania riceve la Gran Croce dell'Ordine Pro Merito Melitense, nella sede dell'Ordine di Malta a Roma.

1 giugno 2023

Il nuovo Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, Rodi e Malta, Fra' John Dunlap, ha ricevuto il principe ereditario Leka d'Albania, nipote del re Zog I, in occasione del trentesimo anniversario dell'insediamento dell'Ordine di Malta in Albania. 

Durante questo incontro che si è tenuto nella sede dell'Ordine di Malta, ubicata presso il Palazzo Magistrale in Via dei Condotti a Roma, si è svolto uno scambio reciproco di onorificenze.

Durante l'incontro con Fra' John Dunlap, il Principe Ereditario Leka ha ricevuto la Gran Croce dell'Ordine Pro Merito Melitense. Questa distinzione, appartenente all'Ordine di Malta, viene conferita a persone che non sono membri dell'ordine o che professano una fede diversa. 

A sua volta, il Principe Ereditario Leka ha conferito il Cordone dell'Ordine Reale di Skanderbeg al Gran Maestro Fra' John Dunlap e al Gran Cancelliere Riccardo Paternò di Montecupo.

L'Ordine di Skanderbeg prende il nome da Giorgio Castriota Scanderbeg, un eroe nazionale albanese del XV secolo, famoso per la sua resistenza contro l'Impero Ottomano e che deteneva il titolo di Dominus Albaniæ nel 1444. Questo ordine premia il merito civile nei confronti della Corona e della Nazione. Il cordoncino è di colore rosso con profili neri ai bordi e una larga fascia nera al centro.

venerdì, giugno 02, 2023

2 giugno festa dei brogli

Festa della repubblica
Festa dei brogli !

2 giugno

Massimo Caprara ricorda quello che disse Palmiro Togliatti sul referendum Monarchia repubblica (Lui era il suo segretario) : 

"Quando un parto non esce bene bisogna aiutarla"

Il parto era la nascita della repubblica, ed evidentemente gli aiuti sono stati i brogli dei risultati e la decisione (illegittima) di non ricontrollare le schede. 

Togliatti aveva ordinato di distruggere le schede, e quindi non era possibile fare la verifica .....




2 giugno vinse la Monarchia

La scomoda verità repressa da 77 anni, è venuta fuori in diretta sul TG1 : 'Il 2 giugno 1946, gli italiani furono chiamati a scegliere tra Monarchia e repubblica. E scelsero la Monarchia'

2 giugno 2023

Oggi durante la diretta della cerimonia del 2 giugno all’Altare della Patria, la giornalista del TG1 Elisa Anzaldo ha detto una frase che non avrebbe mai potuto dire proprio oggi, cioè : 

"Il 2 giugno gli italiani furono chiamati a scegliere tra Monarchia e repubblica, e scelsero la Monarchia"

Al contrario di quello che si dice, quello che ha detto la giornalista non è stato un lapsus, ma piuttosto non è riuscita a controllare quello da sempre c'è nella sua mente, cioè che nel 1946 vinse la Monarchia e non la repubblica.

Molti italiani sanno benissimo che i risultati del referendum del 1946 furono falsificati, e che la Monarchia aveva vinto, ma per convenienza e conformismo molte persone non hanno il coraggio di dirlo in pubblico.

Queste scomoda verità è stata repressa da 77 anni, ma ogni tanto la Verità viene fuori, in quanto rimane sempre nell'inconscio e che non può essere cancellata e sempre controllata.  

Il 2 giugno 1946, gli italiani furono chiamati a scegliere tra Monarchia e Repubblica. E scelsero la Monarchia"

Viva la Monarchia !

Leggi anche : 2 giugno non è giorno di festa


2 giugno non è giorno di festa

Per l'Italia il 2 giugno non è un giorno di festa,  porta lutti e sciagure, ed inizio il declino dell'Italia !


  • Morte di Giuseppe Garibaldi (2 giugno 1882)

  • In Italia Giuseppe Garibaldi partecipa al Risorgimento e combatte a fianco di Casa Savoia per realizzare l'Unità Nazionale. Famosa la frase "Obbedisco" riferita a Re Vittorio Emanuele II
  • Giuseppe Garibaldi muore il 2 giugno 1882, all'età di quasi 75 anni.

  • Falsificati i risultati del Referendum Monarchia repubblica (2 giugno 1946)

  • Molti italiani non poterono votare (i cittadini della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell’Alto Adige ed i numerosi soldati ancora all'estero).
  • Il 4 giugno il vantaggio della Monarchia appariva inattaccabile, ma improvvisamente la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'arrivo di una valanga di voti di dubbia provenienza....
  • Senza verificare la regolarità dei voti, tra il 12 e 13 giugno 1946 il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Re Umberto II nel suo ultimo proclama) prese il potere, nominando De Gasperi capo provvisorio dello Stato.
  • Per evitare una guerra civile Re Umberto II decise di partire per l'esilio in Portogallo in quello stesso giorno.
  • Il 16 giugno 1946 la Corte di Cassazione si limita a leggere i risultati del referendum trasmessi dal Ministro degli Interni Romita senza dire qual'era il numero dei votanti.
  • Inoltre le schede scrutinate furono distrutte al fine di evitare che si possano effettuare accertamenti riguardo a ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.
  • che si possano fare degli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.
  • La repubblica non è mai stata proclamata !


Doodle del Regno d'Italia

Se i risultati del referendum Monarchia repubblica del 1946 non fossero stati falsificati, l'Italia sarebbe ancora un Regno !!!

2 giugno 2023

Ecco come dovrebbe essere il Doodle del 2 giugno 2023 :




W il Regno d'Italia!

I doodle sono divertenti e varianti naturali del logo di Google usati per celebrare feste , eventi, e personaggi storici di rilievo nella homepage di Google. 


mercoledì, maggio 24, 2023

Guerra e Risorgimento

108 anni fa : Il Regno d'Italia entra in Guerra e completa il Risorgimento

24 maggio 1915

La Prima Guerra Mondiale è stata un evento di portata mondiale e per l'Italia un importante momento di svolta per la Nazione, in quanto ha permesso la realizzazione del compimento dell'Unità Nazionale. Questa guerra ha trasformato l'Italia in una Nazione, unendo tutti gli italiani, indipendentemente dalle loro diverse fazioni politiche o origini, nella lotta comune contro i pericoli e gli svantaggi della guerra.

Durante la Prima Guerra Mondiale, la guida di Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele III si rivela essenziale per la vittoria italiana. Per i soldati il Re è il simbolo vivente della Patria che si reca personalmente al fronte per comprendere la situazione militare e per sollevare il morale dei soldati. La sua presenza costante e il suo impegno personale fornisce alle truppe, una guida morale ed un senso di unità.

La presenza del Re Vittorio Emanuele III al fronte, vicino ai soldati, incoraggia le truppe a lottare con determinazione per la Patria, ed il suo impegno personale nel comprendere la situazione militare e sollevare il morale delle truppe sono essenziali per la Vittoria .

Incoraggiata dal Re, i soldati combattono con un coraggio straordinario ed una dedizione senza pari. affrontando condizioni avverse nelle trincee e battaglie, tutto per difendere la nostra terra e il nostro popolo.

Insomma la Prima Guerra Mondiale agisce come catalizzatore per l'Unità Nazionale italiana. Durante il conflitto, gli italiani di diverse regioni e tradizioni si uniscono sotto il Re e sotto la bandiera del Regno d'Italia, combattendo fianco a fianco per un obiettivo condiviso. Questa lotta comune contribuisce a superare divisioni interne ed a consolidare l'Identità Nazionale Italiana.

Onorare la memoria del Re Soldato Vittorio Emanuele III e dei valorosi soldati italiani è un atto di gratitudine e rispetto verso coloro che hanno dato tanto per il bene del nostro paese.

Anche se la repubblica evita di ricordare la Prima Guerra Mondiale per far dimenticare il profondo legame tra Monarchia e l'Unità d'Italia, ancor oggi, rimane un valore fondamentale. La Prima Guerra Mondiale insegna l'importanza di superare divisioni interne, di lavorare insieme per il bene comune e di difendere la Patria. Questi valori sono ancora attuali e guideranno le generazioni future nel perseguire un'Italia unita e prospera.

Onore al Re Soldato Vittorio Emanuele III !
Onore ai Soldati della Grande Guerra !
W la Patria !


sabato, maggio 20, 2023

Vittoria Romanovna compie 41 anni

La Principessa Vittoria Romanovna festeggia il suo 41° compleanno 

18 maggio 2023

Sua Altezza Serenissima la Principessa Vittoria Romanovna (nata Rebecca Virginia Bettarini) è nata a Roma, il 18 maggio 1982, figlia dell'Ambasciatore Roberto Bettarini e di Carla Virginia Cacciatore. 

Dopo aver trascorso l’infanzia in molti Paesi del mondo (Francia, Zaire, Venezuela, Iraq, Iran), si è laureata in scienze politiche alla Luiss Guido Carli di Roma, e per alcuni anni è stata manager in una importante azienda dello stato italiano (Finmeccanica).

Rebecca Virginia Bettarini si è convertita alla fede ortodossa russa nel luglio 2020 e quindi è diventata Principessa Vittoria Romanovna Romanov, titolo che le è stato conferito dalla Granduchessa Maria Vladmirovna. Le regole della Casa Imperiale impediscono ai suoi membri di unirsi in matrimonio con persone di altre confessioni senza perdere i loro diritti dinastici.

Vittoria Bettarini parla correntemente italiano, inglese, francese russo, portoghese e spagnolo, ha conseguito un master in Diritto Europeo e Internazionale, ha prestato servizio come volontario per il Sovrano Militare Ordine degli Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme di Malta, aiutando i bisognosi. 

Nel 2009 Vittoria Bettarini visita la Russia per la prima volta, visitando San Pietroburgo con suo padre.  Nel 2017, lascia Finmeccanica e diventa direttore della Fondazione Imperiale Russa, fondata dal Granduca Georgy Mikhailovich, e dal 2019 vive a Mosca dove dirige le attività della Fondazione Imperiale

Il matrimonio civile tra Giorgio Romanov e  Vittoria Bettarini si svolge il 24 settembre 2021 presso l'ufficio del registro di San Pietroburgo mentre quello religioso il 1° ottobre, nella Cattedrale di Sant'Isacco, a San Pietroburgo.  Si tratta del primo matrimonio di un membro della dinastia Romanov sul suolo russo da più di un secolo.

Rebecca Bettarini è chiamata Vittoria Romanovna in onore della Santa Martire Vittoria di Roma e in memoria della bisnonna dello sposo, la Granduchessa e poi l'Imperatrice in esilio Victoria Feodorovna (1876-1936).

Il Granduca Ereditario Giorgio e la Principessa Vittoria hanno un figlio, il principe Alexander Georgievich, nato il 21 ottobre 2022 , che porta il nome di suo nonno, l'imperatore Alessandro II e ricorda anche il principe Alexander Nevsky, eroe medievale russo.


venerdì, maggio 19, 2023

Biennale Architettura di Venezia 2023

La Granduchessa Maria Teresa del Lussemburgo alla Biennale di Architettura di Venezia 2023

18 maggio 2023

Sua Altezza Reale la Granduchessa Maria Teresa del Lussemburgo ha inaugurato il padiglione del Lussemburgo alla Biennale di Venezia dedicata alla Architettura, un evento di grande rilevanza internazionale.

La presenza della granduchessa Maria Teresa alla cerimonia di inaugurazione alla Biennale di Architettura di Venezia testimonia la sua passione per l'arte e la cultura, che Lei ha ha definito la Biennale di Architettura di Venezia "un momento ricco di scoperte e scambi stimolanti".

Il padiglione del Lussemburgo "Down to Earth" si concentra sullo sfruttamento delle risorse extraterrestri e sulle ripercussioni che questo potrebbe avere sulla Terra. Sebbene evochi uno scenario fantascientifico, il progetto si basa su fondamenta solide e su ricerche approfondite e riflette l'importanza della sostenibilità e dell'uso responsabile delle risorse.

La prima "Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia" fu organizzata nel 1895 e da allora, si è affermata come uno degli eventi artistici e culturali più importanti al mondo. La Biennale di Architettura, che ha inizio nel 1980, si tiene in alternanza con la Biennale d'Arte.


lunedì, maggio 15, 2023

Principessa Arianna studierà in Italia

La principessa Arianna dei Paesi Bassi continuerà a studiare in Italia. 

15 maggio 2023

È stato annunciato che la principessa Arianna, la figlia più giovane del re Guglielmo Alessandro e della regina Máxima, che attualmente frequenta il Christelijk Gymnasium Sorghvliet all'Aia, completerà gli ultimi due anni di scuola superiore in Italia, al Collegio del Mondo Unito Adriatico di Duino. Alla fine di questi due anni, otterrà il Baccalaureato Internazionale. La scuola ha circa 180 studenti provenienti da diverse parti del mondo.

Il Servizio Informazioni del Governo (RVD) ha comunicato che la principessa Arianna ha scelto di proseguire i suoi studi all'inizio del prossimo anno scolastico in Italia, presso un istituto fondato nel 1982 situato a Duino, nella provincia di Trieste. Duino è stato scelto perché luogo di incontro tra culture germaniche, latine ed in questo ambiente i complessità etnica e storica, il Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico assume un ruolo educativo di grande rilevanza politica ed entra in un mondo di straordinaria diversità culturale.

L'ammissione a questa scuola è possibile solo dopo aver superato una serie di esami e selezioni a livello nazionale (che la principessa Arianna ha già superato). L'iscrizione ha un costo di circa 46.000 euro per i due anni di studio.

La sua sorella maggiore Amalia, la Principessa d'Orange, attualmente frequenta l'Università di Amsterdam, dove studia Politica, Psicologia, Giurisprudenza ed Economia, dopo un anno sabbatico.

La seconda sorella, la principessa Alessia, frequenta un United World College, ma si trova al United World College Atlantic in Galles, dove anche il re Guglielmo-Alessandro ai suoi tempi, aveva studiato.

Il Collegio del Mondo Unito (United World College) è una rete di scuole presieduta dalla regina Noor di Giordania, composta da 18 scuole sparse in tutto il mondo. Questi istituti si concentrano esclusivamente sugli ultimi due anni dell'istruzione superiore, che culminano nel conseguimento di un Baccalaureato Internazionale.


sabato, maggio 13, 2023

Haakon e Mette Marit con Mattarella a Trondheim

Il principe Haakon e la principessa Mette Marit accompagnano Mattarella a Trondheim

12 maggio 2023

Il presidente Sergio Mattarella è in visita di Stato in Norvegia e nel secondo giorno si è recato a Trondheim, accompagnato dal principe ereditario Haakon, in qualità di reggente del regno durante la convalescenza del re Haakon,  e dalla principessa Mette-Marit.

Il tema principale di questa visita è la transizione energetica, e per l‘Italia, che ha obiettivi ambiziosi legati alla produzione di energia rinnovabile, è molto interessata a collaborare con la Norvegia, anche nel settore eolico offshore e solare.

Nel secondo giorno in Norvegia, il presidente italiano e sua figlia si sono uniti al principe Haakon e alla principessa Mette-Marit per una serie di attività a Trondheim, la terza città più grande della Norvegia dopo Oslo e Bergen.

La delegazione italiana ha visitato l'Università norvegese di tecnologia e scienze naturali (NTNU), un centro di eccellenza per la ricerca energetica, dove i ricercatori stanno lavorando per sviluppare nuove soluzioni energetiche che potrebbero contribuire alla transizione verso un futuro più sostenibile. 

Successivamente, si è tenuto il seminario "Greening the Future" presso l'auditorium universitario, dove il principe Haakon ha tenuto un discorso di apertura intitolato "Mare del Nord e Mediterraneo centrale: hub perfetti per le industrie verdi". Questa sessione ha evidenziato l'importanza di sfruttare il potenziale energetico dei due mari, favorendo la crescita delle industrie verdi e la riduzione delle emissioni di carbonio. Il presidente Mattarella ha concluso il seminario con alcune osservazioni.

Dopo il pranzo offerto dal sindaco di Trondheim agli ospiti, la visita si è conclusa con un concerto nella Cattedrale di Nidaros, conosciuta come l'edificio religioso medievale più settentrionale del mondo e dove si svolgono le cerimonie reali come le incoronazioni dei sovrani.


venerdì, maggio 12, 2023

Mattarella nel Regno di Norvegia

Il principe reggente Haakon, la regina Sonja e la principessa Mette-Marit ricevono Mattarella, in visita di Stato in Norvegia

11 maggio 2023

Il presidente italiano Sergio Mattarella, in visita di Stato in Norvegia è stato accolto dal principe ereditario reggente Haakon, dalla regina Sonja e dalla principessa ereditaria Mette-Marit con una cerimonia che si è svolta nella piazza del palazzo reale. 

Il principe ereditario Haakon ha assunto la reggenza della Norvegia, in seguito al ricovero in ospedale di suo padre, il re Harald, per un'infezione dove dovrà rimanere per diversi giorni.

Dopo lo scambio di cortesie a Palazzo Reale, il presidente italiano si è recato al Monumento Nazionale della Fortezza di Akershus per deporre una corona di fiori in onore dei norvegesi caduti durante la seconda guerra mondiale. 

In seguito il Principe Haakon ha accompagnato il presidente Mattarella al  parlamento norvegese (Storting) prima di un pranzo di lavoro con il primo ministro Jonas Gahr Støre. 

Nel frattempo, la regina Sonja ha guidato Laura Mattarella, figlia del presidente italiano, in visita al Museo Munch e poi al Museo Nazionale, dove si sono uniti al principe reggente Haakon eda al capo di stato ospite, ammirando una mostra dedicata all'artista e architetto italiano Giovanni Piranesi.

Nel pomeriggio, il principe ereditario Haakon ha accompagnato la delegazione al fiordo di Oslo, dove hanno potuto osservare un traghetto elettrico che fa parte del progetto di sviluppo sostenibile della città, mirante a rendere tutti i trasporti pubblici nella regione di Oslo a emissioni zero entro il 2028. 

Infine, in serata, si è tenuto il tradizionale banchetto di stato, organizzato dal principe reggente Haakon in onore del Presidente ospite, durante il quale entrambi hanno pronunciato i loro discorsi

mercoledì, maggio 10, 2023

Umberto sale al trono

Il Principe Umberto di Savoia diventa Re d'Italia

9 maggio 1946

In seguito all'abdicazione di suo padre Vittorio Emanuele III, Umberto di Savoia, Principe di Piemonte, saliva al trono del Regno d’Italia.

Di conseguenza Maria José, Principessa di Piemonte, diventava  Regina d'Italia.

Il giorno successivo viene diramato il primo messaggio ufficiale del nuovo sovrano :

Italiani!

Il mio augusto genitore effettuando il proposito manifestato da oltre due anni, ha oggi abdicato al trono nella fiducia che questo suo atto possa contribuire ad una più serena valutazione dei problemi nazionali nella pace imminente.

Nello assumere da Re quegli stessi poteri  che già esercitavo da Luogotenente Generale,  ho la piena consapevolezza della responsabilità dei doveri che mi attendono.

Fiero e commosso ricordo i caduti della lunga guerra, i morti nei campi di concentramento,, i martiri della liberazione e rivolgo il mio primo pensiero agli  italiani della Venezia Giulia e delle terre d’oltremare che invocano di rimanere cittadini della Patria comune. Ai prigionieri di cui aneliamo il ritorno, ai reduci a cui dobbiamo ogni riconoscenza, a tutte le incolpevoli vittime  della immane tragedia della Nazione.

La volontà del popolo espressa nei comizi elettorali determinerà la forma e la nuova struttura dello Stato, non solo per garantire la libertà del cittadino

E l’alternarsi delle parti al potere, ma per porre altresì la costituzione al riparo di ogni pericolo e da ogni violenza. Nella rinnovata monarchia costituzionale , gli atti fondamentali della vita nazionale saranno subordinati alla volontà del Parlamento dal quale verranno anche le iniziative e le decisioni per attuare quei propositi di giustizia sociale che , nella ricostruzione della Patria, unanimi perseguiamo.

Io non desidero altro che di essere il primo fra gli italiani nelle ore dolorose, ultimo nelle liete, e nelle une e nelle altre, restare vigile custode delle libertà costituzionali e dei rapporti internazionali che siano fondati su accordi onorevoli e accettabili.

Italiani!

Mentre nel mondo sussistono divergenze e divisioni e affannosamente si ricerca la via della pace, diamo esempio di concordia nella nostra civiltà cristiana.

Stringiamoci tutti intorno alla bandiera, sotto la quale si e’ unificata la patria che quattro generazioni di italiani hanno saputo laboriosamente vivere  ed eroicamente morire.

Davanti a Dio giuro alla Nazione di osservare lealmente  le leggi fondamentali dello Stato che la volontà popolare dovrà innovare e perfezionare.

Confermo altresì l’impegno di rispettare , come ogni italiano, le libere determinazioni dell’imminente suffragio, che  ne sono certo, saranno ispirate al migliore avvenire della Patria.

Roma, 10 Maggio 1946

W Re Umberto II !!!

venerdì, maggio 05, 2023

162 anni dell'Esercito Italiano

162° Anniversario dell'Esercito Italiano

4 maggio 1861 - 2023

In occasione del 162° Anniversario della fondazione dell’Esercito Italiano, rendiamo omaggio alle Forze Armate e ricordiamo commossi tutti i soldati caduti nell'adempimento del dovere.

L'Esercito Italiano (EI) è la componente principale e più antica delle tre Forze Armate italiane, assieme alla Marina Militare, all'Aeronautica Militare ed all'Arma dei Carabinieri elevata a rango di Forza Armata, tutte dipendenti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ed inserite nel Ministero della Difesa.

Le importanti riforme attuate dallo Stato Maggiore di Vittorio Emanuele II per riconvertire la vecchia Armata Sarda nel primo Esercito Italiano, iniziarono appena conclusa la seconda guerra di indipendenza, alla fine del 1859.

Il piccolo esercito del Re di Sardegna non era più sufficiente ad assolvere i complessi compiti che invece avrebbe dovuto affrontare il nuovo esercito a base nazionale.

Nel 1861, anno dell'Unità d'Italia, nacque il Regio Esercito Italiano, il nome che assunse per decreto l'Armata Sarda unificata con molti altri eserciti operativi prima dell'Unità d'Italia; questo avvenne il 4 maggio 1861, con decreto (nota n. 76 del 4 maggio 1861) firmato dal ministro Manfredo Fanti.

Il 4 maggio 1861 un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell'Esercito Italiano.

Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d'Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione di Armata Sarda.

Firmato Manfredo FANTI, Ministro della Guerra.

La gloriosa storia del nostro Esercito ha radici molto più lontane.

Nel 1659, il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all'impiego, creò cinque nuovi reggimenti interamente piemontesi: il reggimento "Piemonte", il "Savoia", il "Monferrato", il "Saluzzo" e quello delle "Guardie".

Viva l’Esercito Italiano, viva le Forze Armate, viva la Monarchia !



martedì, maggio 02, 2023

Guareschi e il giornalismo italiano

Guareschi e la sua eredità giornalistica : il suo impegno dovrebbe essere seguito dai giornalisti attuali !

1 maggio 2023

Oggi 115 anni nasceva Giovannino Guareschi, e questo articolo è un omaggio a questo grande scrittore, giornalista e umorista italiano, diventato famoso anche per aver creato i personaggi di Don Camillo e Peppone, poi trasportato in film conosciuti in tutto il mondo.

Il suo impegno politico era molto importante nella sua vita. Schiettamente monarchico si batté per questa idea con passione ed  era convinto che la monarchia fosse la forma di governo migliore per l'Italia e che solo un Re avrebbe potuto garantire stabilità e continuità al paese. 

Quando si svolse il referendum istituzionale, il 2 giugno 1946, sostenne la scelta monarchica e dopo gli esiti denunciò i brogli . Era convinto (come ancora oggi da molti italiani..) che il referendum fosse stato falsato e che la scelta repubblicana non fosse stata la scelta del popolo italiano. 

Anticomunista, conservatore, cattolico praticante, monarchico e fervente patriota, Guareschi polemizzò con la politica repubblicana, in contrapposizione alle idee prese dalla Democrazia Cristiana, e più in generale al conformismo nella società italiana, anticipando di alcuni anni talune critiche al Sessantotto. 

Guareschi criticò anche le innovazioni in campo religioso introdotte dal Concilio Vaticano II (difendendo la Messa in latino) e più in generale il progressismo religioso, difendendo la tradizione cattolica da quella che definì ironicamente "depacellizzazione".

Da grande umorista criticò egualmente la cultura del comunismo sovietico e quella dell'eccessivo consumismo capitalista americano. La fervente ironia ha reso Guareschi uno dei più lucidi critici del Pci, famosissime sono molte sue vignette, come "Obbedienza cieca, pronta, assoluta" per deride i militanti comunisti, cosiddetti «trinariciuti», e lo slogan: "Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no!". 

Ricordo che Re  Umberto II di Savoia dall'esilio lo insignì dell'onorificenza di Grand'Ufficiale della Corona d'Italia.

Le sue idee politiche ed il suo conflittuale rapporto con il potere costituito, in qualsiasi forma esso fosse rappresentato, non solo rappresentano un importante capitolo della storia politica italiana ma ancor oggi sono un esempio da seguire da tutti, soprattutto dai giornalisti attuali che evitano di criticare il potere o di porre domande scomode.

In un'epoca in cui i media sono controllati e strumentalizzati dal potere politico ed economico, la figura di Guareschi è  un monito per tutti coloro che credono nella libertà di espressione e nell'indipendenza del giornalismo. 

lunedì, maggio 01, 2023

1° maggio senza lavoro

Festa del primo maggio senza lavoro cosa c’è da festeggiare?

1 maggio 2023

Il primo maggio dovrebbe essere un giorno di festa nel quale si celebrare il lavoro ed i diritti dei lavoratori, ma come si può festeggiare se la disoccupazione aumenta, troppi lavoratori italiani sono sfruttati e pagati male , privi di prospettive e di dignità ?

Mi domando: se la nostra Repubblica si fonda sul lavoro, come può permettersi di non tutelare l'occupazione ? Non è forse questo un fallimento totale, una dimostrazione della sua inadeguatezza e della sua incapacità di proteggere i lavoratori e di garantire un futuro dignitoso per tutti ?

Di fatto la repubblica ha dimostrato di essere incapace di tutelare l'occupazione e di garantire un futuro dignitoso agli italiani, in quanto la disoccupazione dilaga, le aziende e negozi chiudono, senza contare il tessuto sociale minacciato dall'insicurezza economica.

La repubblica ha tradito i cittadini, ha preferito fare affari con le multinazionali ed i poteri forti, piuttosto che proteggere i diritti dei lavoratori e garantire un futuro dignitoso per tutti. È inaccettabile che ci siano milioni di italiani senza lavoro, costretti ad affrontare la disoccupazione, la povertà e l'umiliazione.

La disoccupazione non è solo un problema economico, è un'umiliazione per chi non trova lavoro, una condanna per coloro che non riescono a sbarcare il lunario ed un'ingiustizia per coloro che sono costretti a vivere nella povertà.

Con quale coraggio si festeggia il primo maggio quando la situazione è così drammatica ?





domenica, aprile 30, 2023

Emanuele Filiberto e Reza Pahlavi

Il Principe Reza Pahlavi incontra il Principe Emanuele Filiberto di Savoia e riceve l'Ordine Supremo della Santissima Annunziata.

26 aprile 2023

Il Principe Reza Pahlavi dei Persia ha effettuato una visita ufficiale in Italia, ed a Roma ha incontrato il Principe Emanuele Filiberto di Savoia per consolidare i legami tra le due famiglie reali ed ha anche ricevuto l'Ordine Supremo della Santissima Annunziata.

Durante la visita in Italia, il Principe Reza Pahlavi si è rivolto alla Camera dei Deputati, dichiarando che il regime degli ayatollah cadrà.

In serata, il Principe Reza è stato invitato al Circolo della Caccia, il club che riunisce rappresentanti dell'aristocrazia romana e considerato tra i più esclusivi d'Italia, dove il Principe Emanuele Filiberto di Savoia gli ha conferito l'Ordine Supremo della Santissima Annunziata.

L'Ordine Supremo della Santissima Annunziata è la massima onorificenza di Casa Savoia. Nel XVI secolo era uno dei quattro Ordini illustri "di collana" esistenti insieme a quelli della Giarrettiera, del Toson d'Oro e di San Michele.

La distinzione consegnata da Emanuele Filiberto, Principe di Venezia, a nome del padre il Principe Vittorio Emanuele, Capo di Casa Savoia, dimostra il grande legame che lega le due famiglie reali. Nel 1976, il Re Umberto II d'Italia, nonno di Emanuele Filiberto, aveva donato la collana di questo stesso ordine all'ultimo Shah dell'Iran. Inoltre il Principe Vittorio Emanuele si è sposato con Marina Doria il 7 ottobre 1971 a Teheran. 

Durante la serata erano presenti diverse personalità, tra cui la Principessa Maria Pia e la Principessa Giacinta Ruspoli. 

Il Principe di Venezia ha dichiarato che Reza Pahlavi è per tutto il popolo iraniano un simbolo significativo di unità e democrazia verso cui oggi guardiamo con rispetto e grande fiducia alla scena internazionale, ma soprattutto domani dopo la caduta del regime degli ayatollah.

Prima di arrivare in Italia, il Principe Reza Pahlavi, con sua moglie la principessa Yasmine, aveva visitato diverse città europee, tra cui le istituzioni europee a Bruxelles, ed aveva fatto tappa in Israele,  diventando così il primo iraniano di alto rango a compiere una visita ufficiale nello stato ebraico. 

Con questi viaggi il Principe Reza Pahlavi intende stabilire legami di amicizia con le autorità di tutto il mondo e di presentarsi come il possibile volto di un nuovo governo in caso di rovesciamento dell'attuale regime dittatoriale e religioso.


domenica, aprile 23, 2023

Viola Arrivabene sposa Carlo Siem

Viola Arrivabene, figlia del conte Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga e della principessa Bianca di Savoia Aosta, sposa Charlie Siem.

22 aprile 2023

Viola Arrivabene Valenti Gonzaga, nipote dell’attuale Duca d’Aosta Aimone di Savoia, e figlia del conte Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga e di Bianca di Savoia Aosta, a sua volta figlia del compianto Duca Amedeo di Savoia e di Claudia d’Orleans, ha sposato il violinista Charlie Siem.

La coppia, che abita a Firenze, ha scelto di sposarsi a Venezia, città di residenza dei genitori della sposa, che sono proprietari di palazzo Papadopoli in Calle Tiepolo, recentemente restaurato ed adibito a struttura alberghiera di lusso. 

Questo matrimonio è avvenuto dopo quello di sua sorella Vera Arrivabene con Briano Martinoni Caleppio, figlio di Barbara Parodi Delfino e del conte Paolo Martinoni Caleppio.

Vera e Viola sono cresciuti a Palazzo Papadopoli, dove ha sede il brand di moda Vibi Venezia che produce le “friulane”, calzature in velluto tipiche della tradizione veneta. L'impresa nasce a Londra nel 2015, dove entrambe vivevano e studiavano, e negli anni ha spopolato tra i giovani dell’alta società internazionale, grazie anche alla facilità di vendita sui canali social ed e-commerce.  

Lo sposo di Viola Arrivabene, Charlie Siem, nato a Londra, è figlio di Kristian Siem, uno degli uomini d'affari più ricchi della Norvegia, è un enfant prodige della musica avendo iniziato a suonare il violino fin dall’età di 3 anni. Charlie Siem è anche ambasciatore del The Prince’s Trust, la fondazione di Carlo d’Inghilterra, che verrà ufficialmente incoronato a Londra il prossimo sabato 6 maggio.


martedì, aprile 18, 2023

Principessa Mary promuove design danese

La principessa Mary promuove il design danese al Salone Internazionale del Mobile di Milano

17 aprile 2023

Sua Altezza Reale la principessa ereditaria Mary di Danimarca è andata a Milano, in Italia, per promuovere il design danese al Salone Internazionale del Mobile, manifestazione che celebra l'eccellenza del design e dell'arredamento a livello mondiale.

Durante la fiera, la Principessa Mary ha sostenuto una campagna promozionale aziendale che metteva in luce le soluzioni di design danese, riscuotendo grande successo, e la giornata si è conclusa con una cena organizzata da Creative Denmark con la partecipazione di rappresentanti danesi e italiani.

Lo scopo della visita della Principessa a Milano era quello di sensibilizzare le aziende danesi sull'importanza della promozione del proprio brand nel mercato italiano, al fine di incentivare le esportazioni.