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sabato, giugno 22, 2024

Emanuele Filiberto compie 52 anni

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia festeggia il suo 52° compleanno.

22 giugno 2024

Sua Altezza Reale il Principe Emanuele Filiberto di Savoia è nato a Ginevra (Svizzera), il 22 giugno 1972, figlio del Principe Vittorio Emanuele, Duca di Savoia, e della principessa Marina Ricolfi Doria, e quindi nipote di Re Umberto II di Savoia e della regina Maria José.

Emanuele Filiberto e suo padre Vittorio Emanuele sono entrati in Italia alla fine del 2002, in seguito alla legge costituzionale del 23 ottobre 2002, entrata in vigore il 10 novembre del medesimo anno, con la quale si esaurirono gli effetti del primo e secondo comma della XIII disposizione transitoria della Costituzione, consentendo ai discendenti maschi di casa Savoia di entrare in Italia.

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Il 25 settembre 2003 il principe Emanuele Filiberto di Savoia ha sposato Clotilde Courau nella Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma.

La coppia ha 2 figlie: la principessa Vittoria e la principessa Luisa entrambe nate a Ginevra, rispettivamente il 28 dicembre 2003 ed il 16 agosto 2006.

Dopo la scomparsa di suo padre, il Principe Vittorio Emanuele, il Principe Emanuele Filiberto, Principe di Piemonte e Principe di Venezia, è diventato il XXVII Duca di Savoia, XXIX Gran Maestro dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, XVIII Gran Maestro dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e VII Gran Maestro dell'Ordine Civile di Savoia.

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Tanti Auguri Principe !!! 

Viva Casa Savoia !!!

sabato, giugno 15, 2024

Re di Giordania partecipa al G7

Il Re Abdullah di Giordania partecipa al vertice del Gruppo dei Sette (G7) che si svolge in Italia, invitato del Primo Ministro italiano Giorgia Meloni.

14 giugno 2024

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania si è recato in Italia per partecipare al vertice del Gruppo dei Sette (G7), su invito del Primo Ministro italiano Giorgia Meloni.

A margine del vertice,  il Re Abdullah II di Giordania ha incontrato separatamente i leader di Stato, di governo e le delegazioni partecipanti al vertice del G7 venerdì in Italia.

Ha incontrato il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula Silva, il primo ministro italiano Giorgia Meloni, il primo ministro canadese Justin Trudeau e il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.

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Durante gli incontri, il Re ha ribadito la necessità di raggiungere un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza e di proteggere i civili, ha invitato a lavorare in modo efficace per coordinare e unificare gli sforzi di risposta umanitaria a Gaza per fermare il tragico disastro, ricordando la conferenza che la Giordania ha recentemente ospitato a questo riguardo.

Sua Maestà il Re ha sottolineato l’importanza di continuare a inviare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza in modo adeguato e sostenibile e di continuare a sostenere l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA).

Nel suo discorso al G7, il Re Abdullah ha sottolineato il futuro dei giovani e dei bambini traumatizzati dai conflitti, inclusa la guerra a Gaza, che influenzerà la stabilità e la sicurezza della regione e dell'Europa.

Il Re ha anche detto che l'occupazione dei Territori Palestinesi è la più antica minaccia per la regione, ed ha criticato la comunità internazionale di aver ignorato i pericoli del conflitto israelo-palestinese e d non aver raggiunto una soluzione basata sui due Stati.

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Per quanto riguarda la crisi dei Rifugiati e le minacce alla Sicurezza, il Re ha detto che la Giordania ha affrontato per più di 13 anni la crisi dei rifugiati siriani, che è una preoccupazione urgente per i paesi del Mediterraneo e che la disperazione economica e la negazione dei diritti portano all'estremismo e aumentano la minaccia del terrorismo.

Il Re di Giordania ha descritto la crisi umanitaria a Gaza come una catastrofe ed ha chiesto un cessate il fuoco permanente, ed ha menzionato una conferenza internazionale organizzata dalla Giordania per affrontare la situazione a Gaza e sostenere l'UNRWA.

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Ha enfatizzato l'importanza di lavorare insieme per affrontare le minacce comuni e sfruttare le opportunità di sviluppo economico, energetico, tecnologico e ambientale, ed ha promosso iniziative come l'Unione per il Mediterraneo ed i Meetings di Aqaba.


Premio Europeo Carlo V

Il Re Felipe di Spagna consegna il 'Premio Europeo Carlo V' a Mario Draghi

14 giugno 2024

​Sua Maestà il Re Felipe VI di Spagna, Presidente Onorario della Fondazione Yuste, ha consegnato il “Premio Europeo Carlo V” a Mario Draghi, per “la sua leadership alla guida della Banca Centrale Europea che ha permesso di affrontare una delle più grandi crisi che l’Unione Europea abbia mai vissuto”.

La cerimonia di premiazione del "Premio Europeo Carlo V"

La cerimonia di premiazione del "Premio Europeo Carlo V" si è tenuta al Monastero Reale di Yuste, dove il Re Felipe VI è stato accolto da numerose figure di rilievo, che con la loro presenza dimostra l'importanza dell'evento ed il prestigio del premio.

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All'interno del monastero, Don Felipe ha salutato il vincitore del "Premio Europeo Carlo V", Mario Draghi, ex presidente della Banca Centrale Europea e del Consiglio dei Ministri della repubblica Italiana. La cerimonia ha incluso interventi significativi e esecuzioni musicali culminando nella consegna del premio a Draghi, riconosciuto per la sua leadership durante una delle crisi economiche più gravi che l'Europa abbia mai affrontato.

Il Discorso di Re Felipe

La cerimonia è stata arricchita dalle parole di ringraziamento di Mario Draghi e dal discorso di Re Felipe. Nel suo discorso il Re di Spagna ha ricordato che il Premio si onora il grande Re-Imperatore Carlo V e che la cerimonia si svolge in Estremadura, terra dove ospitò Carlo V negli ultimi giorni della sua vita.

Il Re Felipe ha anche ricordato Jacques Delors, il primo vincitore del premio, e ha lodato Mario Draghi, riconosciuto per la sua leadership durante la crisi economica, mantenendo l'autonomia della BCE. 

Quindi Don Felipe ha detto che l'Europa deve affrontare le grandi sfide basandosi sui valori della dignità, libertà, democrazia, uguaglianza e rispetto dei diritti umani.

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Monastero di San Jerónimo de Yuste,

L'evento si è concluso con la rivelazione di una targa commemorativa per il Monastero di San Jerónimo de Yuste, recentemente insignito del Marchio del Patrimonio Europeo. 

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Conclusione della Cerimonia

Il Re Felipe ha avuto anche l'opportunità di salutare i membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Yuste che, nella sua veste di Presidente Onorario della Fondazione Yuste, dimostra la sua dedizione alla promozione dei valori culturali, sociali, scientifici e storici dell'Europa. 


giovedì, giugno 13, 2024

Umberto lascia l'Italia

Il Re Umberto II di Savoia lascia l'Italia

13 giugno 1946

Senza verificare la regolarità del voto, nella notte tra il 12 e 13 giugno, il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Umberto II) nomina Alcide De Gasperi capo provvisorio dello stato.

Nel frattempo a Napoli davanti alla sede del PCI, in via Medina, accanto alla bandiera rossa con falce e martello, è esposta una strana bandiera tricolore, con l’effigie di una testa di donna turrita nel campo bianco al posto dello stemma sabaudo.

Per Napoli, che ha votato per l’80% la Monarchia, è una provocazione. In via Medina scoppia una violenta battaglia, risolta dalle mitragliatrici della polizia ausiliaria (repubblicani) che spara sui dimostranti: sul terreno restano diversi morti e decine di feriti, tutti monarchici.

Di fronte al rischio di scatenare una guerra civile in quello stesso giorno il Re Umberto II decisd di lasciare l'Italia per raggiungere il Portogallo.

La repubblica nasce con i brogli, col sangue (strage di via Medina a Napoli) e con un colpo di Stato.

Comincia la repubblica ...  il declino dell'Italia ....
W Re Umberto II !

mercoledì, giugno 05, 2024

210 anni dei Carabinieri

210 anni dell’Arma dei Carabinieri voluta Vittorio Emanuele I di Savoia, Re di Sardegna

5 giugno 2024

Dal 1920 il 5 giugno è stata assunta la data per la celebrazione annuale della Festa dell'Arma dei Carabinieri, in occasione della ricorrenza della concessione della prima Medaglia d'Oro al Valor Militare per l'eroica partecipazione dei Carabinieri reali al conflitto mondiale con la seguente motivazione: "Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d'Italia".

La fondazione del corpo dei Carabinieri Reali fu ideata nel giugno 1814 dal Re di Sardegna, Vittorio Emanuele I di Savoia, con lo scopo di fornire al Regno un corpo di polizia simile a quello francese della Gendarmerie.

I Carabinieri Reali furono poi istituiti con le “Regie Patenti” del 13 luglio 1814.

Nello stesso anno della loro creazione, il 13 agosto 1814, Giuseppe Thaon di Revel divenne il primo Generale dei Carabinieri Reali.

Il loro nome deriva dall'arma che ogni carabiniere aveva in dotazione: la carabina, mentre i colori del pennacchio (lo scarlatto e il turchino) sono stati scelti il 25 giugno 1833 dal Re Carlo Alberto, al quale successivamente i Carabinieri salvarono la vita durante la battaglia di Pastrengo.


Alberto di Monaco a Bordighera

Il principe Alberto di Monaco a Bordighera celebra il 40° anniversario della Croce Rossa di Bordighera e il 160° anniversario della Croce Rossa Italiana

3 giugno, 2024

Sua Altezza Serenissima il principe Alberto II di Monaco si è recato a Bordighera, comune della provincia di Imperia, per celebrare un doppio anniversario : il 40° anniversario del Comitato di Bordighera della Croce Rossa Italiana, nonché il 160° anniversario della creazione del Rosso Italiano Croce.

Al suo arrivo al Palazzo del Parco, il Principe Alberto è stato accolto da Valerio Massimo Romeo, Prefetto della provincia di Imperia, Vittorio Ingenito, Sindaco di Bordighera, Rosario Maria Valastro, Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, e Vincenzo Palmero Presidente del Comitato di Bordighera della Croce Rossa Italiana

Dopo aver ascoltato gli inni monegaschi, italiani e della Croce Rossa, nonché gli interventi delle varie autorità, il principe Alberto dicendo : "E’ con grande gioia che sono qui stasera per celebrare il quarantesimo anniversario del Comitato di Bordighera della Croce rossa e i 160 anni della Croce rossa italiana, ma anche trentadue anni di collaborazione tra le nostre istituzioni".

Queste due organizzazioni collaborano in numerosi eventi festivi, ma anche per sostenersi a vicenda in momenti di crisi sanitaria e soddisfare le urgenti esigenze delle popolazioni migranti.

La serata si è conclusa con un concerto tenuto dall'Orchestra dei Carabinieri monegaschi.

martedì, giugno 04, 2024

Principe Emanuele Filiberto Savoia

Il ritratto ufficiale del Principe Emanuele Filiberto, Gran Maestro degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia

3 giugno 2024

E' stato pubblicato il primo ritratto ufficiale di Sua Altezza Reale il Principe Emanuele Filiberto, Principe di Piemonte e Principe di Venezia, XXVII Duca di Savoia, XXIX Gran Maestro dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, XVIII Gran Maestro dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e VII Gran Maestro dell'Ordine Civile di Savoia.

Nella immagine, il il Principe Emanuele Filiberto di Savoia porta le insegne dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata, dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, dell'Ordine al Merito di Savoia e del Sovrano Militare Ordine di Malta. 

Inoltre i Principe indossa la placca della Consulta dei Senatori del Regno d'Italia.

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Ordine supremo della Santissima Annunziata

Nel 1364 Amedeo VI di Savoia,istituì l'Ordine del Collare e fece realizzare per sé e per altri 14 cavalieri un collare. L'ordine del collare, il cui scopo era di "indurre unione e fraternità tra i potenti sicché si evitassero le guerre private", era riservato ai nobili più illustri e fedeli e la regola statutaria prevedeva che tutti gli insigniti fossero considerati pari e si chiamassero tra loro "fratelli". Le insegne originarie erano costituite da un collare d'argento dorato con il motto FERT, chiuso da un anello con tre nodi sabaudi. I Milites Collaris Sabaudiae, così come erano chiamati gli insigniti, erano in origine limitati a quattordici, sotto la guida di Amedeo VI, primo gran maestro dell'ordine, per un totale complessivo di quindici membri a onore delle quindici allegrezze di Maria Vergine

Le attuali insegne dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata sono costituite da un gran collare in oro, formata da 14 maglie, dentro ognuna delle quali ci sono le ultime due e le prime due lettere del motto FERT serrate da un nodo sabaudo, chiuso e smaltato di bianco e di rosso. Le maglie sono fra loro separate da quattordici rose d'oro, alternativamente smaltate sette di bianco e sette di rosso. 

Dal collare, al centro, scende un pendente in oro pieno e sospeso da tre catenelle, racchiuso da tre nodi sabaudi e con, nel mezzo, l'immagine della Santissima Annunziata ornata con smalti bianchi, rossi e blu. 

L’Ordine Supremo della Santissima Annunziata rimane la massima onorificenza della Reale Casa di Savoia, e nei manuali dell’araldica europea è paragonato per importanza all’Ordine della Giarrettiera.

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Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro

L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro nasce ufficialmente con le Bolle Pontificie “Christiani Populi” e “Pro Commissa Nobis” firmate da Papa Gregorio XIII rispettivamente il 16 settembre ed il 13 novembre 1572, con le quali si poneva l’Ordine Militare Religioso di San Maurizio sotto la Regola di San Benedetto della Congregazione Cistercense prima e di quella di Sant’Agostino poi e fondendolo de jure con l’Ordine Ospitaliero Gerosolimitano di San Lazzaro, uno dei quattro più antichi Ordini Crociati (gli altri erano quelli dei Cavalieri di San Giovanni, i Templari ed i Cavalieri Teutonici) risalente alle prime Crociate in Terrasanta e per qualche tempo con giurisdizione anche sui Cavalieri di San Giovanni (attuale Sovrano Militare Ordine di Malta). 

L’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, data la sua natura dinastica, appartenente jure sanguinis ad una Casa Sovrana conserva intatta la sua validità indipendentemente da ogni rivolgimento politico.

Ordine al Merito di Savoia

Venne fondato il 29 ottobre 1831 da Carlo Alberto, Re di Sardegna, con una sola classe, per premiare le virtù civili ed il merito di chi non apparteneva alla classe militare. Gli statuti originali attestano che “può essere conferito dal Gran Maestro dell’Ordine, che è il Capo di Casa Savoia”.

La decorazione consiste in una Croce di Savoia d’oro, smaltata d’azzurro, caricata da uno scudetto bianco con la cifra “C.A.” (Carlo Alberto) in oro, sostituita dalla cifra “V.E.” (Vittorio Emanuele II) dopo la morte di Carlo Alberto, e sul retro “al Merito Civile 1831”.

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Consulta dei Senatori del Regno d'Italia

La Consulta dei senatori del Regno d'Italia è un'associazione costituita il 20 gennaio 1955 da circa 160 ex senatori del Senato del Regno come "Gruppo vitalizio dei senatori del Regno", il cui atto di volontà fu riconosciuto quale massima autorità monarchica residente in Italia da Umberto II, in una lettera del 3 febbraio dello stesso anno.

La rinascita del Senato, come associazione privata, avvenne nel 1955 a seguito del proclama di Umberto II, che, il 13 giugno 1946, denunciò supposte illegalità compiute nello svolgimento del referendum istituzionale e si considerò sempre come sovrano non abdicatario, allorché egli inviò ai senatori del regno un messaggio invitandoli a riprendere la loro attività sotto forma "consultiva" verso la nazione. A questo messaggio aderirono quasi tutti i senatori del disciolto Senato, la cui nomina era vitalizia,


domenica, giugno 02, 2024

2 giugno festa dei brogli

2 giugno : Festa della repubblica o festa dei brogli ?

2 giugno

Il referendum del 2 giugno 1946, che segnò la transizione dell'Italia da Monarchia a repubblica, è stato caratterizzato da gravi irregolarità che portano un'ombra di dubbi e sospetti legati alla correttezza del processo referendario. 

In questo breve articolo mi limito a ricordare alcune  testimonianze legate alla legittimità dei risultati e le accuse di brogli che hanno sempre alimentano l'opinione pubblica, che il regime repubblicano ha  sempre nascosto, evitando che ci possono essere un serio dibattito.

La Dichiarazione di Togliatti 

Massimo Caprara, segretario di Palmiro Togliatti, riportò una dichiarazione inquietante fatta dallo stesso Togliatti riguardo al referendum monarchia-repubblica: "Quando un parto non esce bene bisogna aiutarla." 

Questa frase sembra suggerire che la nascita della repubblica italiana necessitasse di "aiuti" non propriamente trasparenti.

L'Accusa di Brogli e la Distruzione delle Schede

Le accuse di brogli furono immediatamente seguite dalla decisione, ritenuta illegittima da molti, di non procedere al ricontrollo delle schede elettorali. 

Secondo le testimonianze, Togliatti ordinò la distruzione delle schede, rendendo impossibile qualsiasi verifica. Questo atto ha sollevato molte critiche e ha alimentato i sospetti di manipolazione dei risultati.

Mancanza di Verifica

La distruzione delle schede ha avuto conseguenze significative sulla percezione della legittimità del referendum. Senza la possibilità di un riconteggio, le accuse di brogli sono rimaste vive e alimentano tuttora il dibattito sulla reale validità del risultato referendario.

Conclusione

Insomma non si può ignorare che il referendum del 1946 fu segnato da gravi irregolarità. Le accuse di brogli e la decisione di distruggere le schede senza un adeguato controllo gettano un'ombra su questo evento storico. 



sabato, maggio 25, 2024

Principe Mateen principessa Anisha in Toscana

Il principe Mateen e la principessa Anisha in luna di miele in Toscana

25 maggio 2024

Il principe Mateen Bolkiah, figlio del sultano del Brunei, e sua moglie, la principessa Anisha, hanno scelto di trascorrere la loro luna di miele in Toscana (Italia). 

Questo momento di relax segue il loro matrimonio di gennaio, che nel Brunei era stato celebrato con dieci giorni di festeggiamenti, caratterizzato da tradizioni reali e religiose.

Il principe Mateen, anche se spesso accompagna suo padre in eventi pubblici internazionali, non è l'erede al trono, e dopo tanti impegni, inclusi viaggi diplomatici in Thailandia e Cambogia, il principe Mateen ha trovato tempo per godersi momenti privati in Italia, il paese più bello del mondo, dove sono stati, immortalati in una foto sui social network .

Eleganza e Simboli di Status

Un aspetto notevole del loro stile è la scelta della moda confermato dal fatto che il principe Mateen e la principessa Anisha si distinguono per il loro gusto impeccabile.

Nella foto scattata in Toscana spicca la borsa Kelly Himalaya di Hermès della principessa, riconosciuta come una delle borse più costose e desiderate al mondo. 

martedì, maggio 21, 2024

Duchessa di Edimburgo in Italia

La duchessa di Edimburgo in Italia per celebrare l'80° anniversario della battaglia di Monte Cassino. 

19 maggio 2024

Sua Altezza Reale la duchessa di Edimburgo è andata in Italia per celebrare l'80° anniversario della battaglia di Monte Cassino. 

Durante la cerimonia di commemorazione al Cimitero di Guerra di Cassino, la duchessa Sofia ha letto il messaggio del Re Carlo III .

La Duchessa di Edimburgo ha anche visitato l'Abbazia di Monte Cassino, luogo di grande significato storico.

Durante la seconda guerra mondiale, un bombardamento massiccio delle forze alleate, che sospettavano erroneamente la presenza di reparti tedeschi, l'Abbazia di Monte Cassino fu distrutta.  L'obiettivo era facilitare l'avanzata verso Roma.  

Il messaggio del Re Carlo nell'80° anniversario della Battaglia di Montecassino

Ottanta anni fa, la battaglia di Montecassino si concluse con una vittoria degli Alleati che aprì la strada verso Roma e segnò l'inizio della fine per l'occupazione dell'Italia. Le azioni degli uomini e delle donne coraggiosi che qui ottennero successo furono fondamentali per consentire lo sbarco in Normandia poche settimane dopo. 

In questo ottantesimo anniversario, fermiamoci a riflettere sugli immensi sacrifici fatti da tanti per la causa della libertà in Europa - forse oggi ancora più toccanti. Ricordiamo tutti coloro che hanno combattuto nella campagna, comprese le vite del personale del Commonwealth che non è mai tornato a casa e giace, o è ricordato, nel Cimitero di Guerra di Cassino. E ricordiamo anche i disagi, il servizio e le sofferenze della popolazione civile italiana in questo periodo.  

Riunirci per onorare i caduti su questo suolo sacro ci ricorda che i diritti e le libertà di cui godiamo oggi sono stati conquistati a caro prezzo e portano con sé grandi responsabilità per le nostre generazioni e per quelle non ancora nate. Tale sacrificio non potrà mai essere dimenticato. 

A nome mio e di mia moglie invio speciali auguri e preghiere affettuosi per questa solenne occasione di ricordo e commemorazione.

Carlo R


sabato, maggio 04, 2024

163 anni dell'Esercito Italiano

163 anni fa nasceva l'Esercito italiano sotto il Regno d'Italia

4 maggio 1861 - 2024

Oggi si celebra il 163° anniversario dell'Esercito Italiano, e si rende omaggio alle Forze Armate, e ricordando tutti i soldati caduti nell'adempimento di difendere la Patria.

L'Esercito Italiano (EI) è la più antica delle tre Forze Armate italiane, assieme alla Marina Militare, all'Aeronautica Militare ed all'Arma dei Carabinieri elevata a rango di Forza Armata, tutte dipendenti dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ed inserite nel Ministero della Difesa.

Conclusa la seconda guerra di indipendenza, alla fine del 1859, Re Vittorio Emanuele II capì che l'esercito del Regno di Sardegna non era sufficiente ad assolvere i complessi compiti che invece avrebbe dovuto affrontare il nuovo esercito a base nazionale.

Nel 1861, anno dell'Unità d'Italia, nacque il Regio Esercito Italiano, il nome che assunse per decreto l'Armata Sarda unificata con molti altri eserciti operativi prima dell'Unità d'Italia; questo avvenne il 4 maggio 1861, con decreto (nota n. 76 del 4 maggio 1861) firmato dal ministro Manfredo Fanti.

Il 4 maggio 1861 un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell'Armata Sarda e la nascita dell'Esercito Italiano.

Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d'Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d'ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l'antica denominazione di Armata Sarda.

Firmato Manfredo FANTI, Ministro della Guerra.

Ma la storia del nostro Esercito ha radici molto più lontane.

Nel 1659, il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all'impiego, creò cinque nuovi reggimenti interamente piemontesi: il reggimento "Piemonte", il "Savoia", il "Monferrato", il "Saluzzo" e quello delle "Guardie".


venerdì, maggio 03, 2024

Re di Giordania con Meloni a Roma

Il Re Abdallah di Giordania ricevuto da Giorgia Meloni a Roma

2 maggio 2024

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania si è recentemente recato in Italia per incontrare il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Durante l'incontro, hanno discusso degli ultimi sviluppi a Gaza, concentrandosi sull'attacco israeliano a Rafah e sulle conseguenze umanitarie della situazione. 

Il Re di Giordania ha sottolineato l'importanza di un immediato cessate il fuoco permanente e della protezione dei civili, oltre a esprimere preoccupazione per le azioni ostili dei coloni estremisti in Cisgiordania e le violazioni contro i Luoghi santi di Gerusalemme. 

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Il Re Abdullah ha anche ribadito il suo impegno per la pace basata sulla soluzione dei due Stati e ha enfatizzato l'importanza del riconoscimento internazionale dello Stato palestinese.

Punti principali:

1. Preoccupazione per l'attacco israeliano a Rafah

Durante l'incontro, il Re ha avvertito delle gravi conseguenze dell'attacco israeliano a Rafah, evidenziando il peggioramento della situazione umanitaria a Gaza.

2. Intensificazione degli sforzi per ridurre l'escalation nella regione

Il Re ha sottolineato la necessità di intensificare gli sforzi per evitare un'ulteriore escalation nel conflitto, che minaccia la pace e la sicurezza internazionale.

3. Impegno per un cessate il fuoco permanente a Gaza

Sua Maestà ha espresso urgenza nella ricerca di un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, al fine di proteggere i civili e garantire la consegna di aiuti umanitari senza ostacoli.

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4. Supporto all'UNRWA e protezione dei luoghi santi

Il Re ha ribadito l'importanza del sostegno all'UNRWA e ha messo in guardia contro le azioni ostili dei coloni estremisti e le violazioni dei luoghi santi di Gerusalemme.

5. Impegno per la pace basata sulla soluzione dei due Stati

Sua Maestà ha riaffermato la necessità di trovare una soluzione politica che garantisca una pace giusta e globale, basata sulla creazione di due Stati e sul riconoscimento internazionale dello Stato palestinese.

6. Relazioni bilaterali e cooperazione

L'incontro ha anche evidenziato il desiderio di entrambe le parti di rafforzare le relazioni bilaterali e di espandere la cooperazione tra Giordania e Italia.

Conclusione:

In un contesto di crescente tensione a Gaza, l'incontro tra il Re Abdullah II di Giordania e il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha evidenziato l'importanza della cooperazione internazionale e del dialogo per affrontare le sfide regionali. 

Il Re di Giordania gioca un ruolo chiave nell'affrontare la crisi umanitaria a Gaza e nel promuovere una pace sostenibile nella regione, sottolineando l'importanza del rispetto dei diritti umani e della protezione dei civili.

Prima il re Abdullah II di Giordania ha anche incontrato Papa Francesco nel Vaticano.

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martedì, aprile 23, 2024

Nozze Umberto Margherita di Savoia

156 anni fa il matrimonio di Umberto e Margherita di Savoia

22 aprile 1868

Con Vittorio Emanuele II re d'Italia nel 1861, il Paese aveva un re ma mancava di una regina. Maria Adelaide d’Asburgo era deceduta lasciando il re vedovo con i suoi 8 figli, incluso il futuro Re Umberto I. 
La presenza di una regina, pur senza avere potere politico, era molto importante soprattutto nell'ambito sociale e culturale, ed era la Regina ad occuparsi della beneficenza, sempre ammirata e amata dal popolo.

Dopo l’unificazione del Veneto al Regno d’Italia, Vittorio Emanuele II voleva una principessa Asburgo per consolidare l’amicizia con la casata europea e nel 1866 venne scelta Matilde d’Asburgo-Teschen, che però morì tragicamente nel 1867 nel rogo del suo abito da ballo in tulle.

Dopo la tragica morte dell’arciduchessa Matilde d’Asburgo-Teschen, e nonostante le iniziali resistenze di Vittorio Emanuele II, la scelta cadde alla diciassettenne Margherita di Savoia, figlia di Ferdinando di Savoia-Genova, fratello del re.

Il Re d’Italia ordinò al figlio Umberto di fare la proposta alla cugina la quale disse al principe ereditario Umberto: "Sai quanto sono orgogliosa di appartenere a Casa Savoia, e lo sarei doppiamente come tua moglie !".

Il 22 aprile 1868, Umberto e Margherita  si sposarono a Torino, e le tappe del viaggio di nozze furono alcune città italiane, con lo scopo di far conoscere i futuri sovrani agli italiani. 

Il 28 gennaio 1868 Umberto si propose a Margherita e i due si sposarono il 22 aprile nel duomo torinese di San Giovanni.  

La Villa reale di Monza fu il più significativo dono di nozze che Vittorio Emanuele II fece agli sposi, prima meta del loro viaggio di nozze. Dopo un soggiorno nella Villa reale di Monza, la coppia reale toccò tutta Italia, dove tutti volevano vedere la nuova futura regina, le acclamazioni e la gioia popolare furono immense. I futuri sovrani partirono per un viaggio ufficiale a Monaco di Baviera ed a Bruxelles, dove vennero accolti calorosamente.

Rientrata in Italia, Umberto e Margherita si stabiliscono a Napoli, dove l’11 novembre 1869 nacque Vittorio Emanuele, principe di Napoli, e futuro Re.


sabato, aprile 20, 2024

Principi di Lussemburgo alla Biennale di Venezia

Il principe Guglielmo e la principessa Stefania di Lussemburgo alla 60° Biennale di Venezia

20 aprile 2024

Le Loro Altezze Reali il Granduca ereditario Guglielmo e la Granduchessa ereditaria Stefania, insieme ai loro figli, i principi Carlo e Francesco, erano presente alla 60° Biennale di Venezia, un evento culturale imperdibile a livello internazionale e che amano particolarmente.

Per la coppia reale è la prima volta che portano con loro i due figli alla Biennale di Venezia, che è anche la prima apparizione dei giovani principi all'estero nell'ambito di visite ufficiali.

In questo viaggio la coppia reale era accompagnata anche dal Ministro della Cultura, Éric Thill.

Durante il loro soggiorno a Venezia, il principe Guglielmo e la principessa Stefania hanno assistito, presso l’Arsenale, alla cerimonia di inaugurazione dell’opera raffigurante il Granducato, esposta nel padiglione del Lussemburgo “A Comparative Dialogue Act” immaginata da Andrea Mancini e dal collettivo “Every Island”, che sono stati scelti per rappresentare il Lussemburgo durante questa edizione della Biennale.

L'approccio interattivo pone il suono e le performance al centro di un'esperienza artistica unica, costruita attorno ai dialoghi di quattro artisti provenienti da ogni provenienza. 

Insieme ai loro figli, il principe Gugliemo e la principessa Stefania hanno visitato anche il padiglione principale della Biennale ai Giardini di Venezia.


venerdì, aprile 19, 2024

Principe Daniele alla Biennale di Venezia

Il Principe Daniele di Svezia alla Biennale di Venezia

18 aprile 2024

Sua Altezza Reale il Principe Daniele di Svezia ha partecipato all'inaugurazione del padiglione nordico alla 60° edizione della Biennale di Venezia. 

Durante la cerimonia, il Principe Daniele ha tenuto un discorso che ha sottolineato il potere dell'arte di trascendere le barriere fisiche e stimolare l'immaginazione.

Personaggi e Incontri Importanti

Durante l'evento, il Principe Daniele è stato accompagnato da figure di spicco come il Ministro della Cultura, Parisa Liljestrand, e l'artista svedese, Lap-See Lam. Quest'ultima, in collaborazione con altri artisti nordici, ha presentato un'opera che riflette la sinergia culturale della regione.

Il Discorso del Principe Daniele

Nel suo discorso di inaugurazione al Padiglione Nordico della Biennale di Venezia, il Principe Daniele di Svezia ha evidenziato il potere dell'arte come ponte tra diverse culture e tradizioni. Orgoglioso e onorato di partecipare per la prima volta, ha lodato la Biennale per la sua unica capacità di unire le più svariate espressioni culturali e linguistiche attraverso l'arte.

Il Principe ha riflettuto sul tema della mostra "Stranieri ovunque", esplorando come l'arte ci permetta di affrontare e comprendere la nostra sensazione di estraneità, sia essa personale che collettiva. Ha elogiato "The Altersea Opera", un'opera che emerge dalla collaborazione di artisti di diversi background, che trasforma il padiglione in una nave drago immaginaria. Quest'opera invita i visitatori a un viaggio attraverso storie mitiche rappresentate da musica, immagini e performance, dove il tema dell'estraneità viene esplorato profondamente.

Il Principe ha messo in luce come l'arte possa fornire conforto e ispirazione nei momenti di crisi e come faciliti un dialogo costruttivo su temi contemporanei e storici. Ha chiuso il suo discorso inaugurando ufficialmente la mostra e applaudendo il lavoro degli artisti e del curatore Asrin Haidari, esprimendo il suo entusiasmo per le nuove narrazioni e scoperte che sarebbero nate dall'esperienza artistica condivisa.

Visita a vari padiglioni

Oltre all'inaugurazione, il Principe Daniele ha fatto visita a vari padiglioni nazionali, dimostrando il suo sostegno per l'arte e la cultura globale. Questo anno, il Museo Moderno di Stoccolma ha curato il padiglione nordico, consolidando ulteriormente il legame tra la Svezia e la Biennale.

La Biennale di Venezia

La Biennale di Venezia 2024 si svolge dal 20 aprile al 24 novembre 2024 ed è la 60° edizione. Quest'anno Moderna Museet è responsabile del padiglione nordico alla Biennale di Venezia.

La Biennale di Venezia è una fondazione culturale italiana con sede a Venezia. Attiva prevalentemente nelle arti figurative - ma anche nella musica, nel cinema, nel teatro, nell'architettura e nella danza - è considerata la più importante fondazione culturale nel suo genere in Italia e fra le più rilevanti al mondo; dal 1895 organizza l'Esposizione internazionale d'arte di Venezia, con cadenza biennale.

venerdì, aprile 05, 2024

Rosa d'Oro della Cristianità

La Regina Elena di Savoia riceveva la Rosa d'Oro della Cristianità

5 aprile 1937

87 ani fa , il 5 aprile 1937, nella Cappella Paolina del Quirinale, la Regina Elena, consorte del Re Vittorio Emanuele III di Savoia, riceveva la Rosa d’Oro della Cristianità, da parte di Pio XI, per il suo impegno evangelico, come donna cristiana e caritatevole.

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria furono colpiti da un devastante terremoto, ed i primi ad accorrere furono la Regina Elena e Vittorio Emanuele III.

La rosa d'oro è una distinzione onorifica, attribuita dai papi della Chiesa cattolica. Si trattava inizialmente di una singola rosa d'oro, in seguito di un cespo con più rose in oro e pietre preziose. La rosa d'oro viene benedetta dai papi la quarta domenica di Quaresima, detta anche la domenica della rosa.

In origine era destinata a re o regine, ma dopo il 1759 esclusivamente alle regine. 

La Rosa d’Oro fu istituita da Papa Leone IX nel 1049; tra gli altri, fu conferita al Re Enrico VIII d’Inghilterra, al Conte Amedeo VI di Savoia, a Maria Pia di Savoia, Regina del Portogallo, e, nel 1926, a Elisabetta di Wittelsbach, madre della Regina Maria José. Nel 1956 fu concessa alla granduchessa Carlotta del Lussemburgo.

La Rosa ricevuta dalla Regina Elena fu riconsegnata nell'ottobre del 1983 alla Basilica Papale di S. Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, per volontà testamentaria del figlio Re Umberto II.


mercoledì, aprile 03, 2024

Clotilde Courau compie 55 anni

La principessa Clotilde Courau, moglie del principe Emanuele Filiberto di Savoia, festeggia il suo 55° compleanno.

3 aprile 2024

Clotilde, principessa di Savoia, principessa di Venezia principessa di Piemonte e duchessa di Savoia, è nata il 3 aprile 1969 a Levallois-Perret (Francia), ed è figlia del barone ed ingegnere Jean-Claude Courau e della contessa Catherine du Pontavice.

La famiglia Courau ricevette il titolo baronale nel 1657, concesso a Guillame Courau, per il suo servizio alla corte del re di Francia Luigi XIV.

La principessa Clotilde è una famosa attrice teatrale e al cinema, vincendo diversi premi.

Trascorre la sua infanzia, per il lavoro del padre, tra l'Egitto e la repubblica del Benin con i genitori e le tre sorelle: Cristina, Camilla e Capuccina. Poi si iscrive a Parigi alla scuola di Arte drammatica Cours Florent ed alla scuola nazionale di teatro Scuola di via Blanche (ENSATT) facendo piccoli lavoretti per mantenersi gli studi.

Clotilde debutta nel 1989 a teatro con la compagnia di Francis Huster, e nel 1990 debutta al cinema nel film "Il piccolo criminale" di Jacques Doillon vincendo il premio come miglior attrice al Festival Internazionale di Berlino oltreché una nomina per il premio Cesare, come miglior promessa femminile.

In seguito prende parte a numerosi film con numerosi registri, continuando a lavorare al teatro. Riceve il premio Suzanne Bianchetti (giovane promettente attrice) ed a marzo 2000 il Premio Romy Schneider (migliore promessa del cinema francese).

Nel 2007 partecipa al film "La vie en rose", e nel 2011 a "...Non ci posso credere", con Stefano Accorsi.

Il 25 settembre 2003 Clotilde Courau sposa il principe Emanuele Filiberto di Savoia nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma.

La coppia ha due figlie: la principessa Vittoria e la principessa Luisa entrambe nate a Ginevra, rispettivamente il 28 dicembre 2003 ed il 16 agosto 2006.

Il 17 febbraio 2024, sette giorni dopo i funerali del Principe Vittorio Emanuele, la principessa Clotilde assume il titolo di Duchessa di Savoia.


lunedì, marzo 18, 2024

Nasce il Regno d'Italia

Oggi si festeggia la Proclamazione del Regno d'Italia

17 marzo 1861

Il primo atto del nuovo Parlamento Italiano fu la proclamazione del Regno d'Italia, con capitale a Torino, il 17 marzo 1861.

In seguito alla votazione unanime del Parlamento, Re Vittorio Emanuele II assunse per sè ed i suoi discendenti il titolo di "Re d'Italia, per grazia di Dio e volontà della nazione".

Da una espressione geografica l'Italia diventa una grande Nazione

163 anni fa nasceva il Regno d'Italia
W Casa Savoia !!!

venerdì, marzo 08, 2024

Festa della Donna

Giornata della Donna : le Regine d'Italia, le donne più rispettate e amate dagli italiani

8 marzo 2024

La Giornata della donna ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ed anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state, e sono, oggetto in tutto il mondo.

La prima manifestazione contro ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne si tenne in Italia il 12 marzo 1922.

In questa giornata dedicata alle donne non possiamo non ricordare le Regina d'Italia, che durante il Regno d'Italia svolgevano un ruolo molto importante ed erano un punto di riferimento per tutti gli italiani.

Le Regine furono importante nella storia dell'Italia perché svolsero un ruolo fondamentale ai fini della nazionalizzazione il nostro Paese e di unire gli italiani.

Con le loro iniziative, opere pie e presenze le sovrane conquistarono il favore degli italiani, avvicinandoli alle istituzioni. Inoltre le regine seppero ritagliarsi un ruolo a favorire la emancipazione femminile.

Ancora adesso, in questo periodo repubblicano, tutti ricordano le Regine d'Italia, mentre sfido chiunque a ricordare la moglie di un presidente della repubblica ...

Nella foto le Regine d'Italia:

Regina Margherita (consorte di Re Umberto I)

Regina Elena (consorte del Re Vittorio Emanuele III)

Regina Maria José (consorte di Re Umberto II)

martedì, febbraio 27, 2024

Famiglia Romanov a Roma

La Famiglia imperiale Russa a Roma

24 febbraio 2024

La granduchessa Maria Vladimirovna di Russia è andata a Roma, trascorrendo momenti felice e per l'occasione sono state pubblicate delle foto, molte delle quali, del piccolo principe Alexander Georgievich Romanov.

La granduchessa Maria Vladimirovna, insieme al granduca ereditario Giorgio Mikhailovich, alla principessa Vittoria Romanovna e al piccolo principe Alexander Georgievich, ha trascorso momenti sereni a Roma, dove è nata e vissuto la principessa Vittoria. 

Sua Altezza Reale la Principessa Rebecca Vittoria Romanovna ha rappresentato la famiglia imperiale russa ai funerali di Sua Altezza Reale il principe Vittorio Emanuele di Savoia, tenutisi nel Duomo di Torino.

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Inoltre durante il soggiorno in Italia, la famiglia imperale russa era stata ricevuta alla sede dell'Ordine di Malta di Roma, ed  in questa occasione la Granduchessa Maria Vladimirovna aveva consegnato le insegne dell'Ordine Imperiale di Sant'Andrea Primo Apostolo al Gran Maestro dell'Ordine di Malta, Fra' John Dunlap, mentre la principessa Vittoria Romanovna aveva ricevuto ile insegne dell'Ordine al Merito di Malta.

I legami tra l'Ordine di Malta e la famiglia imperiale sono storici, profondi e forti. Dopo l'esproprio dei beni dell'Ordine a seguito della Rivoluzione Francese e la successiva conquista di Malta da parte di Napoleone, l'imperatore Paolo I di Russia offrì rifugio e protezione all'Ordine di Malta. 

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