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giovedì, giugno 13, 2024

Umberto lascia l'Italia

Il Re Umberto II di Savoia lascia l'Italia

13 giugno 1946

Senza verificare la regolarità del voto, nella notte tra il 12 e 13 giugno, il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Umberto II) nomina Alcide De Gasperi capo provvisorio dello stato.

Nel frattempo a Napoli davanti alla sede del PCI, in via Medina, accanto alla bandiera rossa con falce e martello, è esposta una strana bandiera tricolore, con l’effigie di una testa di donna turrita nel campo bianco al posto dello stemma sabaudo.

Per Napoli, che ha votato per l’80% la Monarchia, è una provocazione. In via Medina scoppia una violenta battaglia, risolta dalle mitragliatrici della polizia ausiliaria (repubblicani) che spara sui dimostranti: sul terreno restano diversi morti e decine di feriti, tutti monarchici.

Di fronte al rischio di scatenare una guerra civile in quello stesso giorno il Re Umberto II decisd di lasciare l'Italia per raggiungere il Portogallo.

La repubblica nasce con i brogli, col sangue (strage di via Medina a Napoli) e con un colpo di Stato.

Comincia la repubblica ...  il declino dell'Italia ....
W Re Umberto II !

domenica, giugno 02, 2024

2 giugno festa dei brogli

2 giugno : Festa della repubblica o festa dei brogli ?

2 giugno

Il referendum del 2 giugno 1946, che segnò la transizione dell'Italia da Monarchia a repubblica, è stato caratterizzato da gravi irregolarità che portano un'ombra di dubbi e sospetti legati alla correttezza del processo referendario. 

In questo breve articolo mi limito a ricordare alcune  testimonianze legate alla legittimità dei risultati e le accuse di brogli che hanno sempre alimentano l'opinione pubblica, che il regime repubblicano ha  sempre nascosto, evitando che ci possono essere un serio dibattito.

La Dichiarazione di Togliatti 

Massimo Caprara, segretario di Palmiro Togliatti, riportò una dichiarazione inquietante fatta dallo stesso Togliatti riguardo al referendum monarchia-repubblica: "Quando un parto non esce bene bisogna aiutarla." 

Questa frase sembra suggerire che la nascita della repubblica italiana necessitasse di "aiuti" non propriamente trasparenti.

L'Accusa di Brogli e la Distruzione delle Schede

Le accuse di brogli furono immediatamente seguite dalla decisione, ritenuta illegittima da molti, di non procedere al ricontrollo delle schede elettorali. 

Secondo le testimonianze, Togliatti ordinò la distruzione delle schede, rendendo impossibile qualsiasi verifica. Questo atto ha sollevato molte critiche e ha alimentato i sospetti di manipolazione dei risultati.

Mancanza di Verifica

La distruzione delle schede ha avuto conseguenze significative sulla percezione della legittimità del referendum. Senza la possibilità di un riconteggio, le accuse di brogli sono rimaste vive e alimentano tuttora il dibattito sulla reale validità del risultato referendario.

Conclusione

Insomma non si può ignorare che il referendum del 1946 fu segnato da gravi irregolarità. Le accuse di brogli e la decisione di distruggere le schede senza un adeguato controllo gettano un'ombra su questo evento storico. 



venerdì, maggio 31, 2024

Messaggio del principe Reza Pahlavi

Messaggio del principe Reza Pahlavi in seguito alla morte del presidente della repubblica islamica Raisi 

20 maggio 2024

Il presidente della repubblica islamica dell'Iran, Ebrahïm Raissi, era morto il 19 maggio 2024 in un incidente in elicottero durante un viaggio ufficiale nel nord del Paese, ed il principe Reza Pahlavi, figlio dell'ultimo Scià dell'Iran e attuale capo della famiglia imperiale, ha rilasciato una dichiarazione.

Rivolgendosi agli iraniani ed alla diaspora iraniana, il giorno dopo la morte accidentale del presidente Ebrahim Raïssi, il principe Reza Pahlavi ha detto che la morte non è una vittoria e di temere l'avvento al potere di un altro uomo all'ombra della guida Khamenei.

Il principe Reza Pahlavi ha sottolineato che il cammino verso la liberazione e la democrazia del paese deve continuare. 

Il messaggio del principe Reza Pahlavi

Nel suo messaggio il principe ereditario Reza Pahlavi ha espresso chiaramente la sua posizione, sottolineando che gli iraniani non sono in lutto per la scomparsa di Raisi, descritto come un brutale assassino di massa., aggiungendo che che qualsiasi simpatia verso Raisi sarebbe un insulto alle sue vittime e alla nazione iraniana.

Il principe Reza Pahlavi ha dichiarato che la morte del presidente non cambierà le politiche della repubblica Islamica, guidata dal dittatore Ali Khamenei. Ha previsto che il regime continuerà con la sua repressione interna ed aggressione esterna. Pertanto, secondo lui, è essenziale che la lotta per la liberazione, la dignità e la rinascita nazionale continui senza interruzioni.

Il principe ha sottolineato l'importanza per il popolo iraniano di avere il diritto di eleggere liberamente ed equamente i propri leader, ed ha denunciato le imminenti elezioni come false e predeterminate dal tiranno illegittimo Ali Khamenei. Il principe Pahlavi ha esortato gli iraniani a non accettare tali elezioni e a continuare la lotta per la libertà.

Il principe Reza Pahlavi

Il principe Pahlavi incarna la visione di un Iran libero e democratico, e la sua leadership è essenziale per realizzare le profonde aspirazioni del popolo iraniano, che con il suo coraggio e determinazione, guida il cammino verso un futuro luminoso e giusto per la nazione.

Il Principe Reza Pahlavi è un convinto sostenitore della Libertà e della Democrazia per l'Iran, e la sua voce è fondamentale nella lotta contro il regime repubblicano autoritario di Teheran e nel promuovere una visione positiva per il futuro del popolo iraniano.

Il Principe Reza Pahlavi non si è mai tirato indietro, nemmeno quando l'esilio lo ha separato dalla sua amata Patria, ed è diventato il simbolo di speranza per gli iraniani .


venerdì, maggio 24, 2024

Re Carlo riceve Rishi Sunak

Il Re Carlo riceve il Primo Ministro Rishi Sunak che chiede di sciogliere il Parlamento

23 maggio 2024

Il Primo Ministro Rishi Sunak ha chiesto a Re Carlo III di sciogliere il Parlamento, una mossa che precederà le elezioni generali previste per inizio luglio. 
Questa decisione segna l'inizio di una campagna elettorale di cinque settimane, con il Partito Conservatore guidato da Sunak che spera di ottenere un'altra vittoria, mentre Sir Keir Starmer del Partito Laburista cerca di conquistare il potere.

A seguito della decisione, il Re Carlo ha dovuto annullare una serie di visite ufficiali, compresa una programmata a Crewe. 
Comunque il Re Carlo ha confermato la sua presenza in importanti eventi nazionali, inclusa la partecipazione a eventi come le commemorazioni del D-Day e la visita di Stato dell'imperatore Naruhito del Giappone

Il Ruolo del Re

Lo scioglimento del Parlamento chiesto dal primo ministro, sottolinea in modo marcato il ruolo cruciale del Re, come un capo di Stato superpartes, distinto nettamente dalla figura di un presidente che spesso è direttamente coinvolto nelle dinamiche politiche.

A differenza di un presidente, la cui figura può essere divisiva in quanto legato ad i partiti ed a specifiche agende politiche, il Re incarna un'istituzione che trascende le parti, offrendo un punto di riferimento stabile e continuativo in tempi di turbolenza politica. 
In questo contesto, l'indizione delle elezioni, scatenando una serie di speculazioni e cambiamenti strategici all'interno del governo, dimostra quanto sia fondamentale la figura del Re nel mantenere un equilibrio politico e nel guidare il paese attraverso momenti di significativa trasformazione. 

venerdì, maggio 03, 2024

Re di Giordania con Meloni a Roma

Il Re Abdallah di Giordania ricevuto da Giorgia Meloni a Roma

2 maggio 2024

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania si è recentemente recato in Italia per incontrare il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Durante l'incontro, hanno discusso degli ultimi sviluppi a Gaza, concentrandosi sull'attacco israeliano a Rafah e sulle conseguenze umanitarie della situazione. 

Il Re di Giordania ha sottolineato l'importanza di un immediato cessate il fuoco permanente e della protezione dei civili, oltre a esprimere preoccupazione per le azioni ostili dei coloni estremisti in Cisgiordania e le violazioni contro i Luoghi santi di Gerusalemme. 

LEGGI ANCHE : Il re di Giordania Abdullah e la regina Rania visitano il Governatorato di Madaba

Il Re Abdullah ha anche ribadito il suo impegno per la pace basata sulla soluzione dei due Stati e ha enfatizzato l'importanza del riconoscimento internazionale dello Stato palestinese.

Punti principali:

1. Preoccupazione per l'attacco israeliano a Rafah

Durante l'incontro, il Re ha avvertito delle gravi conseguenze dell'attacco israeliano a Rafah, evidenziando il peggioramento della situazione umanitaria a Gaza.

2. Intensificazione degli sforzi per ridurre l'escalation nella regione

Il Re ha sottolineato la necessità di intensificare gli sforzi per evitare un'ulteriore escalation nel conflitto, che minaccia la pace e la sicurezza internazionale.

3. Impegno per un cessate il fuoco permanente a Gaza

Sua Maestà ha espresso urgenza nella ricerca di un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza, al fine di proteggere i civili e garantire la consegna di aiuti umanitari senza ostacoli.

LEGGI ANCHE : Il Re Abdullah di Giordania incontra i leader dei campi profughi palestinesi 

4. Supporto all'UNRWA e protezione dei luoghi santi

Il Re ha ribadito l'importanza del sostegno all'UNRWA e ha messo in guardia contro le azioni ostili dei coloni estremisti e le violazioni dei luoghi santi di Gerusalemme.

5. Impegno per la pace basata sulla soluzione dei due Stati

Sua Maestà ha riaffermato la necessità di trovare una soluzione politica che garantisca una pace giusta e globale, basata sulla creazione di due Stati e sul riconoscimento internazionale dello Stato palestinese.

6. Relazioni bilaterali e cooperazione

L'incontro ha anche evidenziato il desiderio di entrambe le parti di rafforzare le relazioni bilaterali e di espandere la cooperazione tra Giordania e Italia.

Conclusione:

In un contesto di crescente tensione a Gaza, l'incontro tra il Re Abdullah II di Giordania e il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha evidenziato l'importanza della cooperazione internazionale e del dialogo per affrontare le sfide regionali. 

Il Re di Giordania gioca un ruolo chiave nell'affrontare la crisi umanitaria a Gaza e nel promuovere una pace sostenibile nella regione, sottolineando l'importanza del rispetto dei diritti umani e della protezione dei civili.

Prima il re Abdullah II di Giordania ha anche incontrato Papa Francesco nel Vaticano.

LEGGI ANCHE : Il Re Abdullah, ricevuto da Papa Francesco, conferma il ruolo della Giordania nella protezione dei luoghi sacri di Gerusalemme e per a pace.


sabato, aprile 13, 2024

Carlo Filippo, Sofia : Difensori Bambini

Il principe Carlo Filippo e la principessa Sofia di Svezia al Parlamento Europeo: Focus sui Diritti dei Bambini

10 - 11 aprile 2024

Le Loro Altezze Reali il principe Carlo Filippo e la principessa Sofia  di Svezia hanno effettuato una visita di due giorni a Bruxelles e al Parlamento europeo. 

Lo scopo di questa visita è promuovere la sicurezza online e i diritti dei bambini, che attraverso incontri con influenti membri del Parlamento, hanno evidenziato l'importanza di proteggere i minori negli ambienti digitali.

La visita è stata condotta insieme alla Fondazione della Coppia per accrescere la conoscenza e discutere questioni relative ai diritti dei minori negli ambienti digitali.

Primo Giorno

Al primo giorno, il principe Carlo Filippo e la principessa Sofia hanno partecipato a discussioni con membri dell'Intergruppo sui diritti dei bambini, co-presieduto da David Lega. Questi dialoghi hanno permesso di accrescere la conoscenza sulle politiche di protezione dei minori online.

Secondo Giorno 

Il secondo giorno è stato focalizzato sugli approfondimenti relativi al regolamento sui servizi digitali. La coppia ha incontrato vari rappresentanti, tra cui Roberta Metsola, presidente del Parlamento, per discutere come potenziare la legislazione a tutela dei bambini su internet.

Impegno di Carlo Filippo e Sofia

Il principe Carlo Filippo e la principessa Sofia di Svezia si confermano come importanti sostenitori dei diritti dei bambini, particolarmente per quanto riguarda la loro sicurezza online. 

Con la loro partecipazione attiva al Parlamento Europeo, hanno mostrato un impegno costante nel promuovere politiche che proteggano i minori nelle sfere digitali, ribadendo l'importanza di un ambiente online sicuro per i bambini.


venerdì, aprile 12, 2024

Re dei Belgi al Parlamento europeo

Il Re Filippo dei Belgi al Parlamento europeo a Bruxelles tiene un discorso

10 aprile 2024

Sua Maestà il Re Filippo dei Belgi ha visitato il Parlamento europeo a Bruxelles su invito della Presidente del Parlamento Roberta Metsol, dove ha parlato ai parlamentari durante una solenne sessione.  

Dopo il discorso, il Re Filippo ha avuto un incontro di lavoro con il Presidente Metsola, ha incontrato i dipendenti, gli stagisti ed i visitatori del Parlamento e quindi ha ricevuto una spiegazione sul progetto di ristrutturazione dell'edificio Paul-Henri Spaak.

Dopo il Parlamento, il Re Filippo si è recato alla Rappresentanza permanente del Belgio presso l'Unione europea per un colloquio con alcuni esperti belgi che contribuiscono all'agenda europea e al lavoro legislativo durante la presidenza dell'UE.

Nell'ambito della presidenza belga dell'UE, il Re Filippo ha ricevuto i capi di Stato e di governo del Consiglio europeo nel Palazzo reale di Bruxelles. Il Re e la Regina parteciperanno inoltre a un incontro di lavoro con il Collegio dei Commissari della Commissione Europea presso l'edificio Berlaymont a Bruxelles.

Discorso del Re Filippo

Nel suo discorso al Parlamento Europeo, il Re Filippo del Belgio ha sottolineato l'importanza storica e attuale di Bruxelles come sede delle istituzioni europee, evidenziando il ruolo dell'edificio Paul Henri Spaak nel cuore della democrazia europea. Ha espresso soddisfazione per i progressi legislativi ottenuti sotto la presidenza belga e ha parlato delle sfide future, tra cui la politica di adesione.

Ha messo in luce il legame personale e storico della sua famiglia con l'Europa, descrivendo come l'intreccio di culture abbia arricchito il continente. Ha evidenziato il bisogno di speranza in un periodo di guerra e incertezza, e ha parlato delle divisioni all'interno dell'UE.

Il Re del Belgio ha anche discusso delle politiche ambientali dell'UE, celebrando i successi e sottolineando la necessità di ulteriori progressi. Ha parlato di rafforzare l'indipendenza strategica dell'Unione attraverso una maggiore sostenibilità energetica e ha avvertito della necessità di non essere "sonnambuli" nella gestione delle sfide future.

Infine, il Re Filippo ha enfatizzato la dimensione sociale del futuro dell'Europa, il sostegno ai giovani tramite il programma Erasmus, e la difesa dei valori democratici, ed ha concluso invocando una maggiore partecipazione dei cittadini e la difesa dei valori umanitari.


mercoledì, aprile 03, 2024

Re di Cambogia all'Assemblea Nazionale

Il Re Norodom Sihamoni di Cambogia apre la nuova legislatura dell'Assemblea Nazionale

3 aprile 2024

Sua Maestà il re Norodom Sihamoni di Cambogia ha presieduto la cerimonia di apertura della seconda sessione della settima legislatura dell'Assemblea Nazionale, che segna l'inizio di un nuovo ciclo legislativo, e sottolinea  anche il ruolo fondamentale della Monarchia nella governance del paese.

Nel suo messaggio per la cerimonia, il re della Cambogia ha chiesto agli organi legislativi ed esecutivi di mobilitare le loro forze per portare a termine la loro storica missione nella settima legislatura : "Vorrei chiedere all’organo legislativo e al governo reale di unirsi insieme per portare avanti la missione storica della settima legislatura verso un successo più glorioso per la nostra amata madrepatria sulla base della solidarietà, dell’unità nazionale, della sovranità e dell’integrità territoriale"

Durante la cerimonia, è stata ufficialmente annunciata la designazione dell'ex primo ministro Hun Sen come presidente del Senato.

Dopo le elezioni dello scorso febbraio, il Partito Popolare Cambogiano (CPP), attualmente al governo, ha conquistato 55 seggi al Senato, mentre il Partito Khmer, principale forza d'opposizione, ha ottenuto i restanti 3 seggi.

Il re Norodom Sihamoni ha svolto un ruolo cruciale nella composizione del Senato. Complessivamente, il Senato conta 62 senatori, di cui 58 sono eletti indirettamente, mentre 2 sono designati dal Re e altri 2 sono selezionati dall'Assemblea Nazionale.

In seguito alla revisione costituzionale del 1999, il Senato cambogiano è composto da 62 senatori, ciascuno con un mandato di sei anni.  Il Senato è la camera alta e l'Assemblea nazionale è la camera bassa del parlamento cambogiano.

martedì, marzo 19, 2024

Sovrani danesi alla cena del Consiglio di Stato

Il re Federico e la regina Mary danesi tengono una cena del Consiglio di Stato al Palazzo di Federico VIII

18 marzo 2024

Le Loro Maestà il Re Federico X e la regina Maria di Danimarca hanno tenuto una cena del Consiglio di Stato (Statsrådsmiddag) presso il Palazzo di Federico VIII, ad Amalienborg. 

Tra gli ospiti c'erano rappresentanti del governo, il segretario di gabinetto e singoli dipendenti della Corte. 

L'ultima cena del Consiglio di Stato si era tenuta nel 2021 ed era prevista una cena del Consiglio di Stato in ogni periodo elettorale.

È stata per molti versi una serata storica in quanto per il Re Federico e la Regina Mary è stata la prima cena del Consiglio di Stato.

Prima della cena, le loro Maestà sono state fotografate insieme al Consiglio di Stato sulle scale della Fane Hall del palazzo. 

Il Consiglio di Stato è l'organo del governo statale dove vengono affrontate tutte le leggi e le importanti misure governative e si confermano i progetti di legge approvati dal parlamento danese, nonché  si presenta al Re le proposte di legge che il governo intende presentare.

lunedì, marzo 18, 2024

Nasce il Regno d'Italia

Oggi si festeggia la Proclamazione del Regno d'Italia

17 marzo 1861

Il primo atto del nuovo Parlamento Italiano fu la proclamazione del Regno d'Italia, con capitale a Torino, il 17 marzo 1861.

In seguito alla votazione unanime del Parlamento, Re Vittorio Emanuele II assunse per sè ed i suoi discendenti il titolo di "Re d'Italia, per grazia di Dio e volontà della nazione".

Da una espressione geografica l'Italia diventa una grande Nazione

163 anni fa nasceva il Regno d'Italia
W Casa Savoia !!!

giovedì, marzo 07, 2024

Re di Svezia celebra una riforma costituzionale

Il Re di Svezia celebra i 50 anni della riforma costituzionale che ha cambiato la forma di Governo

6 marzo 2024

Quest'anno la Svezia commemora il cinquantesimo anniversario di  una storica riforma costituzionale, che ha trasformato il ruolo del re da capo esecutivo dello stato a simbolo cerimoniale senza poteri politici.

La Celebrazione del Cinquantesimo Anniversario

La famiglia reale svedese ha partecipato ad un seminario commemorativo, organizzato dal presidente del Parlamento e dalla Commissione costituzionale, per celebrare il 50° anniversario di questa significativa riforma costituzionale. Alla cerimonia erano presenti il re Carlo XVI Gustavo e la principessa ereditaria Vittoria. Durante l'evento, ospiti d'onore e deputati che hanno assistito alla transizione hanno discusso l'impatto e l'importanza di questa riforma.

Revisione della Costituzione

Nel 1974, la Svezia ha intrapreso un cambiamento radicale nella sua struttura governativa attraverso una revisione della Costituzione, che includeva gli "Strumenti di potere", una delle sue leggi fondamentali. Questa modifica ha segnato la fine del potere esecutivo del re, un ruolo che era stato formalmente mantenuto anche dopo l'accettazione del regime parlamentare nel 1917. La riforma ha ufficialmente sancito la Svezia come una monarchia costituzionale, con il re Carlo XVI Gustavo che diventa il rappresentante supremo del Paese senza alcuna influenza politica diretta.

La Svezia si vanta di un parlamento unicamerale, il Riksdag, composto da 349 deputati, un sistema legislativo stabilito con la riforma del 1971. Questa struttura unicamerale è stata un passo fondamentale verso l'efficienza legislativa e rappresenta un pilastro della democrazia svedese moderna.


sabato, febbraio 24, 2024

Messaggio del Re Gyanendra Shah

Messaggio del Re Gyanendra Shah per la democrazia in Nepal

19 febbraio 2024

Sua Maestà il Re del Nepal, Gyanendra Shah, ha rivolto un messaggio ai suoi cittadini in occasione della 74° Giornata della Democrazia, sottolineando l'importanza dell'azione e del sacrificio nel sostegno alla democrazia. 

Ha ricordato il ritorno di Re Tribhuvan dall'esilio e la lotta contro la dinastia Râna, ponendo l'accento sull'importanza dell'integrità, della generosità e di un approccio olistico alla democrazia per il benessere della Nazione.

LEGGI ANCHE : Sempre più nepalesi chiedono al Re Gyanendra di salvare il Nepal

Re Tribhuvan 

La Giornata della Democrazia è una festività che ricorda il ritorno di Re Tribhuvan dall'esilio e la sua lotta contro l'oligarchia Râna, considerato un momento chiave per riflettere sui valori democratici nel Nepal.

Nel 1846, Jung Bahadur Kunwar riuscì a consolidare il suo potere e ottenendo il titolo di Maharaja. Questo evento portò alla nascita di una diarchia in Nepal, dove il Re del Nepal era privato di ogni autorità e il governo era controllato dalla famiglia Rana, un cognome acquisito da Jung Bahadur. Il cambiamento significativo avvenne nel 1947 con la fondazione del Nepal Congress Party, un movimento politico che con il supporto dell'India, permise a re Tribhuvan di fuggire in India e successivamente di ritornare in Nepal nel 1951, dove fu accolto come legittimo sovrano. 

Le Parole di Gyanendra Shah

Nel suo messaggio il Re Gyanendra Shah ha evidenziato la necessità di un "comportamento giuridico democratico ancorato alla realtà". Ha messo in guardia contro l'adorazione verbale della democrazia senza azioni concrete. Ha sottolineato che la vera democrazia richiede dovere, sacrificio, generosità ed una politica di integrità. 

Il re ha evidenziato come la democrazia debba essere vissuta attraverso azioni concrete e inclusione economica, ha enfatizzato l'importanza di un'economia inclusiva, dell'istruzione accessibile e dell'opportunità di lavoro equa per tutti, come fondamenti per una democrazia forte e sana.

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Il Fallimento della repubblica in Nepal

La repubblica nepalese è caratterizzata da un acceso scontro tra partiti di diversa ideologia per il controllo delle risorse, ed ha alimentato una crescente frustrazione tra la popolazione, esacerbata da una stagnazione economica, carenze nel sistema educativo e un allarmante tasso di suicidi. 

La repubblica nepalese, incapace di mantenere le proprie promesse, ha visto calare drasticamente la fiducia dei cittadini. La disuguaglianza economica si è intensificata, con pochi individui che beneficiano delle politiche e del clientelismo, allargando il divario tra ricchi e poveri. Questa crescente disparità sociale minaccia la stabilità del sistema politico nepalese, istituito con la Costituzione del 2015.

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Il Desiderio di un Ritorno alla Monarchia

In questo contesto di fallimento della repubblica, cresce tra i nepalesi il desiderio di un ritorno alla stabilità e alla prevedibilità che, per alcuni, è simboleggiata dalla Monarchia. La nostalgia per un'era di unità nazionale e progresso sotto la guida monarca risuona in un paese in cerca di direzione. Mentre il Nepal naviga in queste acque turbolente, la questione di un ritorno alla monarchia emerge come una riflessione seria sul futuro del Nepal.


domenica, febbraio 04, 2024

Legge dello Stato di Magnus Lagabøte

In Norvegia si celebra il 750° Anniversario della Legge dello Stato di Magnus Lagabøte

31 gennaio 2024

Il principe ereditario reggente Haakon e la regina Sonja di Norvegia hanno tenuto un ricevimento al Palazzo reale  di Oslo in occasione dell'apertura del 750° anniversario della Legge dello Stato di Magnus VI Lagabøte, sottolineando l'importanza di questo anniversario non solo per la storia legale della Norvegia ma anche per il suo impatto sulla società moderna. 

Alla cerimonia hanno partecipato importanti figure, tra cui il Ministro della Cultura e dell'Uguaglianza Lubna Jaffery, il direttore della Biblioteco Nazionale, Aslak Sira Myhre,  con diversi discorsi e letture di giovani studenti e performance musicali.

Discorso del Principe Haakon

Il Principe Haakon che è reggente in quanto il Re Harald ha problemi di salute, ha sottolineato l'importanza della legge nel costruire una società basata su giustizia ed uguaglianza, ricordando il significato storico e attuale della legislazione di Magnus Lagabøte.

Re Magnus VI

Il re Magnus VI, soprannominato Lagabøte dopo la sua morte, fu il primo re a unire tutta la Norvegia sotto un'unica legge comune, introducendo i diritti fondamentali per donne, bambini ed i meno abbienti, riflettendo l'influenza culturale europea del Medioevo. Questa legge ha gettato le basi per una società di welfare equa e funzionante che c'è ancora oggi in Norvegia.

Legge dello Stato di Lagabøte

La Legge di Magnus VI di Norvegia (Magnus Lagabøters landslov) è un insieme di leggi scritte dal re Magnus VI di Norvegia ; leggi applicabili a tutta la Norvegia . Queste leggi scritte tra1274 e 1276 è uno dei primi esempi di legislazione applicabile in un paese. Questo è il motivo per cui il re Magnus VI è chiamato Lagabøte, cioè "Colui che migliora la legge".
Gran parte della legge è stata usata per quattro secoli. È stato rivisto e tradotto in danese il 4 dicembre 1604 poi ribattezzato Legge per la Norvegia da Cristiano IV. Ma concretamente poco era cambiato, solo dal 1687 c'è stato un cambiamento con la promulgazione della Legge per la Norvegia da parte di Cristiano V.

La Biblioteca Nazionale

La Biblioteca Nazionale ha un ruolo centrale nel coordinare le celebrazioni nazionali, evidenziando l'importanza di diffondere la conoscenza sulla legislazione nazionale attraverso le istituzioni culturali del paese.


lunedì, gennaio 15, 2024

Famiglia reale danese al Parlamento

La famiglia reale danese al Parlamento

15 gennaio 2024

La famiglia reale danese, ovvero il re Federico X, la regina Mary, il principe ereditario Cristiano, la regina Margherita, la principessa Benedetta ed il principe Joachim hanno partecipato al ricevimento del Parlamento danese, tenutosi in occasione della successione al trono. 

Dopo 52 anni di regno, ieri la regina Margherita di Danimarca aveva abdicato in un Consiglio di Stato nel Palazzo di Christiansborg, dove aveva firmato la dichiarazione di abdicazione a favore del figlio maggiore Federico che è immediatamente diventato Re Federico X. Inoltre la principessa ereditaria Mary è diventata regina, ed il loro figlio primogenito Cristiano, il principe ereditario di Danimarca.

LEGGI ANCHE : Il nuovo Sovrano di Danimarca è Re Federico X 

Al Folketing, il parlamento danese, il presidente Søren Gade ha tenuto un discorso nell'aula plenaria, ricordando l'abdicazione della regina Margherita II e la successione del re Federico X, e Mette Frederiksen, il primo ministro, ha risposto all'assemblea dei deputati, sottolineando l'importanza di questo momento storico.

Un punto è stata la questione della dotazione della regina Margherita, che al momento rimane irrisolta, ma è probabile che riceverà un compenso come ex capo di stato e per sostenere i suoi futuri impegni pubblici. Anche il principe Joachim e la principessa Benedetta ricevono un compenso finanziario, riconoscimento del loro contributo alla corona danese.

La successione al trono danese ha portato una ventata di cambiamento e continuità. Adesso il re Federico X regna il paese con il sostegno della regina Mary, il principe ereditario Christian e degli altri membri della famiglia reale. 

Questo momento storico rimarrà impresso nella memoria collettiva del popolo danese, segnando un nuovo capitolo nella ricca storia della Monarchia.

martedì, gennaio 02, 2024

Ricevimento di capodanno in Danimarca

L'ultimo gala di Capodanno della Regina Margherita prima della sua abdicazione

1 gennaio 2024

Sua Maestà la regina Margherita II di Danimarca ha tenuto il suo tradizionale ricevimento di Capodanno che si è svolto sotto forma di una cena di gala al Palazzo Cristiano VII ad Amalienborg, Copenaghen. 

Questa cerimonia segna un momento epocale per la Danimarca, poiché la regina Margherita II ha tenuto il suo ultimo gala di Capodanno prima di abdicare al trono, come ha annunciato al suo messaggio di capodanno alla Nazione.

Il principe ereditario Federico, la principessa ereditaria Mary, il principe Joachim, la principessa Marie e la principessa Benedetta hanno accompagnato la regina Margherita alla cena.

Questa cena di gala è il primo dei tre ricevimenti che si svolgono nei primi giorni dell'anno. 

  • Al primo ricevimento sono invitati i membri del governo, il presidente del parlamento,  funzionari di alto livello e gli alti rappresentanti dello Stato.
  • Il 3 gennaio la Regina Margherita terrà il suo ricevimento per i membri della Corte Suprema, i diplomatici e gli ufficiali della Guardia Reale. 
  • Infine il 4 gennaio, incontrerà i rappresentanti delle forze dell'ordine e della pubblica amministrazione ei vertici delle associazioni.

LEGGI ANCHE : Nel suo messaggio di Capodanno la Regina Margherita di Danimarca annuncia che abdicherà a favore del Principe ereditario Federico.

Annuncio dell'Abdicazione

Il 31 dicembre 2023, la regina Margherita II ha annunciato con sorpresa la sua decisione di abdicare, ponendo fine al suo regno di 52 anni, una notizia che ha catturato l'attenzione di tutta la Nazione ed anche del Mondo, che ha aumentato lo splendore e la grandezza del suo ultimo gala di Capodanno.

Con l'imminente abdicazione, i riflettori si sono accesi sul principe ereditario Federico e la principessa ereditaria Mary, destinati a diventare i futuri sovrani della Danimarca.  

Ospiti

Il primo gala dell'anno ha visto la presenza dei massimi rappresentanti politici del paese, tra cui il primo ministro Mette Frederiksen e il vice primo ministro Troels Lund Poulsen. Inoltre, erano presenti tutti i membri del governo, il presidente del Parlamento, il presidente della Corte Suprema e altri eminenti rappresentanti della nazione.

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Famiglia Reale 

La regina Margherita II ha indossato la sua tiara di perle a forma di pera della Principessa Luisa al Palazzo Cristiano II di Amalienborg a Copenaghen, un gesto che sottolinea la continuità dinastica della Famiglia Reale.

Con il principe ereditario Federico e la principessa ereditaria Mary già al centro dell'attenzione, ovviamente erano anche presenti il principe Joachim e la principessa Marie e dalla princeipssa Benedetta, sorella dell Sovrana.

La principessa  Mary ha indossato un abito rosso di Birgit Hallstein, mentre la principessa Marie ha optato per un elegante vestito blu di Rikke Gutnitz, che entrambe hanno scelto le loro tiare, simboli di storia e tradizione reale.

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Banchetto Reale

La serata si è svolta con un sontuoso banchetto, offrendo agli ospiti una prelibatezza culinaria e con addobbi floreali spettacolari. Dalla zuppa di selvaggina Célestine alle crêpes ripiene di tartufo, alla carne di vitello danese con salsa al calvados, il menu era un omaggio alla ricchezza gastronomica danese. L'atmosfera è stata accompagnata dalle esibizioni del distaccamento musicale della Guardia Reale, che ha spaziato da marce militari a brani classici e contemporanei. 

Conclusioni

Quest'anno il gala di Capodanno non è stato solo una cerimonia di festa, ma anche un momento di transizione nella storia della Monarchia danese. Con l'abdicazione imminente della Regina Margherita e l'ascesa al trono del principe ereditario Federico, il Regno dio Danimarca guarda al futuro con aspettative e speranze.

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venerdì, dicembre 22, 2023

Concerto di chiusura presidenza spagnola del Consiglio UE

Il Re Felipe e la Regina Letizia di Spagna al concerto di chiusura della Presidenza spagnola del Consiglio dell'Unione Europea 

21 dicembre 2023

Le Loro Maestà il Re Felipe VI e la Regina Letizia di Spagna hanno presieduto il concerto di chiusura della Presidenza spagnola del Consiglio dell'Unione Europea, eseguito dall'orchestra e dal coro nazionale spagnolo.

La serata è iniziata con l'esecuzione dell'Inno Nazionale spagnolo e dell'Inno dell'Unione Europea. 

L'atmosfera era carica di emozione quando i reali spagnoli, Felipe e Doña Letizia, sono stati accompagnati dal Presidente del Governo, Pedro Sánchez, e dal Presidente del Senato, Pedro Rollán, insieme a numerosi ministri del Governo. 

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Storia della Musica Spagnola

Il programma del concerto ha offerto uno sguardo sulla storia della musica spagnola come un processo di universalizzazione. Da radici musicali e letterarie, la creazione musicale spagnola ha influenzato compositori in tutta Europa nel corso della storia, grazie anche alla Dinastia dei Borboni che portarono nuova musica in Spagna. 

L'Orchestra e il Coro Nazionale di Spagna (OCNE)

L'Orchestra e il Coro Nazionale di Spagna (OCNE) sono gli ensemble sinfonici e corali ufficiali dello Stato, che svolge un ruolo chiave nella diffusione e promozione della musica spagnola e universale. Con sede nell'Auditorium Nazionale della Musica a Madrid, l'OCNE contribuisce alla diffusione della cultura musicale attraverso concerti, trasmissioni, registrazioni e tournée.

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lunedì, dicembre 11, 2023

Re Felipe in Argentina

Il Re Felipe di Spagna in Argentina per l'insediamento del presidente Javier Gerardo Milei

10 dicembre 2023

Sua Maestà il Re Felipe VI di Spagna è andato a Buenos Aires per  presiedere la cerimonia di insediamento del nuovo presidente della Argentina, Javier Gerardo Milei. 

Primo giorno in Argentina

Il giorno precedente il Re Felipe al Palazzo San Martín aveva incontrato il nuovo Presidente della Nazione argentina, Javier Gerardo Milei. All'incontro erano presenti l'Ambasciatore di Spagna in Argentina, del Segretario di Stato per l'America Iberoamericana i Caraibi e la Spagna nel Mondo, il Segretario Generale e il Consigliere Diplomatico della Casa Reale.

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Nel pomeriggio, Don Felipe aveva raggiunto il Palazzo del Governo (Casa Rosada) per un altro incontro con il presidente argentino, Alberto Fernández.  Nella stessa giornata il Re Felipe aveva incontrato la comunità spagnola presso l'Ambasciata di Spagna, chiudendo così il suo primo giorno a Buenos Aires.

Secondo giorno in Argentina

Dopo essere stato accolto nella Sala Blu del Congresso Nazionale, il Re Felipe ha condiviso momenti con Capi di Stato e di Governo, tra cui Santiago Peña del Paraguay, Luis Alberto Lacalle dell'Uruguay, Gabriel Boric del Cile, Daniel Noboa dell'Ecuador, Orban dell'Ungheria, Zelensky dell'Ucraina e Khachaturyan dell'Armenia.

In seguito c'è stata la cerimonia di trasferimento del comando presidenziale che ha raggiunto il culmine con un messaggio alla Nazione da parte del nuovo Presidente argentino. Gli eventi si sono conclusi nel Palazzo del Governo con il saluto nella Sala Bianca ai capi di Stato.

La sera stessa, il Re Felipe ha intrapreso il viaggio di ritorno in Spagna.

Il Presidente Milei: Trionfo e Successo Elettorale

Javier Milei, leader de La Libertad Avanza, ha trionfato alle elezioni argentine al secondo turno. Con il 29,86% dei voti alle primarie e il successo nel secondo turno, è il nuovo presidente del Paese. Laureato all'Università di Belgrano e con esperienza come consulente economico, Milei ha ottenuto risultati significativi nelle elezioni, superando il candidato ufficiale Sergio Massa.

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Re di Spagna

Per Re Felipe è  la 13° cerimonia di questo genere a cui partecipa dall'inizio del suo regno nel 2014, ma dal 1996 aveva già svolto questo compito di rappresentanza diplomatica a nome di suo padre, Re Juan Carlos, in qualità di principe delle Asturie.

Don Felipe svolge un ruolo fondamentale nel rafforzare i legami tra la Spagna e le nazioni iberoamericane attraverso partecipazioni istituzionali di alto livello.


domenica, dicembre 10, 2023

Re di Spagna in Argentina

Il Re Felipe di Spagna in Argentina per l'insediamento del presidente Javier Gerardo Milei

9 dicembre 2023

Sua Maestà il Re Felipe VI di Spagna è andato a Buenos Aires per  presiedere la cerimonia di insediamento del nuovo presidente della Argentina, Javier Gerardo Milei. 

Accompagnato dal Segretario di Stato per l'America Latina, i Caraibi e la Spagna nel Mondo, Juan Fernández Trigo, il Re Felipe è stato calorosamente accolto all'Aeroporto Internazionale di Ezeiza da importanti figure diplomatiche. Don Felipe ha ricevuto l'omaggio dell'Ambasciatore di Spagna in Argentina, María Jesús Alonso, del direttore nazionale del Cerimoniale, Alberto Trueba, e di Mariano Padrós. 

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Incontro con Javier Gerardo Milei

Nella mattinata il Re Felipe si è trasferito al Palazzo San Martín per un incontro con il neo-eletto presidente argentino, Javier Gerardo Milei. Alla riunione hanno partecipato importanti rappresentanti spagnoli, tra cui l'Ambasciatore di Spagna in Argentina ed il Segretario di Stato per l'America Iberoamericana e i Caraibi. La delegazione spagnola ha incluso il Segretario Generale e il Consigliere Diplomatico della Casa di Sua Maestà il Re.

Il candidato Javier Milei ha trionfato al secondo turno delle elezioni, sconfiggendo il candidato ufficiale Sergio Massa.  Milei, con un percorso accademico brillante e un background come consulente economico, ha conquistato il cuore degli elettori.

Palazzo del Governo (Casa Rosada)

Nel pomeriggio, Don Felipe ha visitato il Palazzo del Governo (Casa Rosada), dove si è incontrato con il Presidente in carica Alberto Fernández. Una delegazione argentina ha arricchito l'importante dialogo.

Incontro con la Comunità Spagnola

Al termine di una giornata intensa, il Re Felipe ha avuto un incontro con una rappresentanza della comunità spagnola presso la Cancelleria dell'Ambasciata di Spagna, un momento che ha sottolineato l'importanza dei legami culturali e storici tra la Spagna e l'Argentina.

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Conclusione

Il Re Felipe di Spagna continua a rappresentare la Spagna alle cerimonie di insediamento dei presidenti iberoamericani, un ruolo che ha assunto fin dal 1996 quando era Principe delle Asturie. La sua presenza in questi eventi sottolinea l'importanza delle relazioni internazionali tra la Spagna e l'America  Latina.

Il re Felipe è anche il presidente dell'Organizzazione degli Stati iberoamericani per l'educazione, la scienza e la cultura (OEI), un organismo internazionale che riunisce 23 stati di lingua spagnola e portoghese.


martedì, dicembre 05, 2023

Margherita di Romania al Parlamento

Margherita di Romania alla sessione delle Camere riunite del Parlamento dedicata alla Giornata Nazionale

4 dicembre 2023

La Giornata della Grande Unione (o Giorno dell'unificazione) viene festeggiata il 1º dicembre , che commemora la Dichiarazione di Alba Iulia, con cui nel 1918 si dichiarò l'Unione della Transilvania alla Romania. In questo contesto si distinse la figura di re Ferdinando I di Romania.

Alla solenne sessione delle Camere riunite del Parlamento dedicata alla Giornata Nazionale era presente anche Sua Maestà Margherita, Custode della Corona di Romania, che è stata invitata a presenziare alla solenne cerimonia parlamentare  insieme al marito, il principe consorte Radu.

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Con il crollo della Russia e dell'Impero austro-ungarico, nel 1918 fu resa possibile la Grande Romania cioè la l'unificazione del Regno di Romania con altri territori limitrofi  di lingua rumena. tra cui la Transilvania e le regioni del Banato, della Bessarabia e della Bucovina. 

Nel 1922, il Re Ferdinando e la Regina Maria furono incoronati come i Sovrani della "Grande Romania".

Margherita di Romania, figlia maggiore del re Michele I, è stata invitata dal presidente del Senato, Nicolae Ciucă, e dal presidente della Camera dei deputati, Alfred-Robert Simonis, a presenziare alla sessione parlamentare dedicata alla festa nazionale. 

Nel suo discorso il Presidente del Senato ha ringraziato tutti i romeni in patria e all'estero perché grazie al loro lavoro la Romania sta diventando un paese più ricco. Inoltre ha voluto ringraziare la Casa Reale rumena per tutta la sua attività dedicata alla Romania e per le azioni volte a promuovere la identità culturale, dicendo : "Cerchiamo di essere consapevoli di tutte queste cose. E lavoriamo con dedizione per il futuro della Romania".

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Conclusione

La presenza della Famiglia Reale rumena  alla solenne cerimonia parlamentare è molto significativa ed un importante segnale di Unità Nazionale, che come ha sottolineato lo stesso  presidente del Senato, stimola tutti i rumeni a "lavorare con dedizione per il futuro della Romania".

Chissà che in futuro, quando la stabilità delle istituzioni sarà più solida, i rumeni non possano scegliere di ridare vita a una Monarchia costituzionale sul modello di altre nazioni europee.


mercoledì, novembre 29, 2023

Felipe apre la XV legislatura

Il Re Felipe, la Regina Letizia e la Principessa delle Asturie alla cerimonia di apertura della XV Legislatura

29 settembre 2023

Le Loro Maestà il Re Felipe VI e la Regina Letizia di Spagna, accompagnati da Sua Altezza Reale la Principessa delle Asturie, hanno presieduto la solenne cerimonia di apertura della XV Legislatura, una sessione congiunta delle Cortes Generali, del Congresso dei Deputati e del Senato, che si è svolta nel Palazzo dei tribunali.

Principessa delle Asturie

Quest'anno l'evento ha avuto per la prima volta la presenza significativa della Principessa delle Asturie., che appena un mese fa, aveva festeggiato il suo diciottesimo compleanno, ed in questa stessa Aula, aveva pronunciato il giuramento di rispetto della Costituzione.

La cerimonia 

Il Re Felipe e la Principessa Leonora si sono presentati entrambi con al collo la medaglia del Congresso e quella del Senato.  Al loro arrivo il Re Felipe, la Regina Letizia e Principessa Leonora sono stati ricevuti da Pedro Sánchez, Presidente del Governo, e Teodoro Esteban López Calderón, Capo di Stato Maggiore della Difesa, al Congresso dei Deputati. LA Famiglia reale è stata anche accolta con onori militari, ed il Re Felipe ha ispezionato le truppe.

Sulla scalinata del Palacio de la Carrera de San Jerónimo, sono stati scambiati saluti con le autorità, tra cui la presidente del Congresso dei Deputati e il presidente del Senato, e quindi i reali sono entrati nel Congresso dei Deputati attraverso la Puerta de los Leones, aperta solo in occasioni solenni. Hanno proseguito attraverso la Galleria dell'Agenda, accedendo alla tribuna presidenziale.

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Discorso del Re 

Dopo l'inno nazionale, la presidente del Congresso ha aperto la sessione e il Re Felipe ha tenuto un discorso enfatizzando la fiducia del popolo spagnolo nel sistema politico : "...il popolo spagnolo ha posto nel vostro onore il bene politico più prezioso: la fiducia. Vi ha affidato il compito di vigilare che il pluralismo politico qui rappresentato favorisca il miglioramento delle condizioni di vita delle persone e dei gruppi in cui appartiene appartengono.integra...l'esercizio dei poteri attribuiti alle Camere costituisce un alto onore per tutti i loro onori.Un onore che comporta anche l'obbligo di svolgere le funzioni costituzionali loro affidate, cercando sempre il bene comune di tutti gli spagnoli.. .questo è, inequivocabilmente, il ritorno dovuto alla fiducia accordata dai cittadini..."

Parte finale

Dopo l'apertura ufficiale, la Famiglia Reale si è spostata nella Sala delle Conferenze, salutando autorità e partecipanti, e successivamente, ha assistito ad una parata militare del Gruppo delle Forze Armate e della Guardia Civile.

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Ruolo del Re

L'apertura della legislatura evidenzia il ruolo cruciale del Re nel contesto politico nazionale. La sua presenza è fondamentale come garante e figura super partes, rappresentando non solo la stabilità istituzionale, ma anche un simbolo di Unità Nazionale. Nella sua veste di sovrano, il Re agisce come un faro di equità e imparzialità, impegnato a tutelare gli interessi di tutti gli spagnoli, indipendentemente dalle differenze politiche. Inoltre il Re rappresenta un elemento unificante che va oltre le divisioni partitiche, consolidando il suo ruolo centrale nel Paese.

Viva la Monarchia !