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giovedì, giugno 13, 2024

Umberto lascia l'Italia

Il Re Umberto II di Savoia lascia l'Italia

13 giugno 1946

Senza verificare la regolarità del voto, nella notte tra il 12 e 13 giugno, il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Umberto II) nomina Alcide De Gasperi capo provvisorio dello stato.

Nel frattempo a Napoli davanti alla sede del PCI, in via Medina, accanto alla bandiera rossa con falce e martello, è esposta una strana bandiera tricolore, con l’effigie di una testa di donna turrita nel campo bianco al posto dello stemma sabaudo.

Per Napoli, che ha votato per l’80% la Monarchia, è una provocazione. In via Medina scoppia una violenta battaglia, risolta dalle mitragliatrici della polizia ausiliaria (repubblicani) che spara sui dimostranti: sul terreno restano diversi morti e decine di feriti, tutti monarchici.

Di fronte al rischio di scatenare una guerra civile in quello stesso giorno il Re Umberto II decisd di lasciare l'Italia per raggiungere il Portogallo.

La repubblica nasce con i brogli, col sangue (strage di via Medina a Napoli) e con un colpo di Stato.

Comincia la repubblica ...  il declino dell'Italia ....
W Re Umberto II !

domenica, giugno 02, 2024

2 giugno festa dei brogli

2 giugno : Festa della repubblica o festa dei brogli ?

2 giugno

Il referendum del 2 giugno 1946, che segnò la transizione dell'Italia da Monarchia a repubblica, è stato caratterizzato da gravi irregolarità che portano un'ombra di dubbi e sospetti legati alla correttezza del processo referendario. 

In questo breve articolo mi limito a ricordare alcune  testimonianze legate alla legittimità dei risultati e le accuse di brogli che hanno sempre alimentano l'opinione pubblica, che il regime repubblicano ha  sempre nascosto, evitando che ci possono essere un serio dibattito.

La Dichiarazione di Togliatti 

Massimo Caprara, segretario di Palmiro Togliatti, riportò una dichiarazione inquietante fatta dallo stesso Togliatti riguardo al referendum monarchia-repubblica: "Quando un parto non esce bene bisogna aiutarla." 

Questa frase sembra suggerire che la nascita della repubblica italiana necessitasse di "aiuti" non propriamente trasparenti.

L'Accusa di Brogli e la Distruzione delle Schede

Le accuse di brogli furono immediatamente seguite dalla decisione, ritenuta illegittima da molti, di non procedere al ricontrollo delle schede elettorali. 

Secondo le testimonianze, Togliatti ordinò la distruzione delle schede, rendendo impossibile qualsiasi verifica. Questo atto ha sollevato molte critiche e ha alimentato i sospetti di manipolazione dei risultati.

Mancanza di Verifica

La distruzione delle schede ha avuto conseguenze significative sulla percezione della legittimità del referendum. Senza la possibilità di un riconteggio, le accuse di brogli sono rimaste vive e alimentano tuttora il dibattito sulla reale validità del risultato referendario.

Conclusione

Insomma non si può ignorare che il referendum del 1946 fu segnato da gravi irregolarità. Le accuse di brogli e la decisione di distruggere le schede senza un adeguato controllo gettano un'ombra su questo evento storico. 



venerdì, giugno 02, 2023

2 giugno vinse la Monarchia

La scomoda verità repressa da 77 anni, è venuta fuori in diretta sul TG1 : 'Il 2 giugno 1946, gli italiani furono chiamati a scegliere tra Monarchia e repubblica. E scelsero la Monarchia'

2 giugno 2023

Oggi durante la diretta della cerimonia del 2 giugno all’Altare della Patria, la giornalista del TG1 Elisa Anzaldo ha detto una frase che non avrebbe mai potuto dire proprio oggi, cioè : 

"Il 2 giugno gli italiani furono chiamati a scegliere tra Monarchia e repubblica, e scelsero la Monarchia"

Al contrario di quello che si dice, quello che ha detto la giornalista non è stato un lapsus, ma piuttosto non è riuscita a controllare quello da sempre c'è nella sua mente, cioè che nel 1946 vinse la Monarchia e non la repubblica.

Molti italiani sanno benissimo che i risultati del referendum del 1946 furono falsificati, e che la Monarchia aveva vinto, ma per convenienza e conformismo molte persone non hanno il coraggio di dirlo in pubblico.

Queste scomoda verità è stata repressa da 77 anni, ma ogni tanto la Verità viene fuori, in quanto rimane sempre nell'inconscio e che non può essere cancellata e sempre controllata.  

Il 2 giugno 1946, gli italiani furono chiamati a scegliere tra Monarchia e Repubblica. E scelsero la Monarchia"

Viva la Monarchia !

Leggi anche : 2 giugno non è giorno di festa


2 giugno non è giorno di festa

Per l'Italia il 2 giugno non è un giorno di festa,  porta lutti e sciagure, ed inizio il declino dell'Italia !


  • Morte di Giuseppe Garibaldi (2 giugno 1882)

  • In Italia Giuseppe Garibaldi partecipa al Risorgimento e combatte a fianco di Casa Savoia per realizzare l'Unità Nazionale. Famosa la frase "Obbedisco" riferita a Re Vittorio Emanuele II
  • Giuseppe Garibaldi muore il 2 giugno 1882, all'età di quasi 75 anni.

  • Falsificati i risultati del Referendum Monarchia repubblica (2 giugno 1946)

  • Molti italiani non poterono votare (i cittadini della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell’Alto Adige ed i numerosi soldati ancora all'estero).
  • Il 4 giugno il vantaggio della Monarchia appariva inattaccabile, ma improvvisamente la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'arrivo di una valanga di voti di dubbia provenienza....
  • Senza verificare la regolarità dei voti, tra il 12 e 13 giugno 1946 il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Re Umberto II nel suo ultimo proclama) prese il potere, nominando De Gasperi capo provvisorio dello Stato.
  • Per evitare una guerra civile Re Umberto II decise di partire per l'esilio in Portogallo in quello stesso giorno.
  • Il 16 giugno 1946 la Corte di Cassazione si limita a leggere i risultati del referendum trasmessi dal Ministro degli Interni Romita senza dire qual'era il numero dei votanti.
  • Inoltre le schede scrutinate furono distrutte al fine di evitare che si possano effettuare accertamenti riguardo a ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.
  • che si possano fare degli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.
  • La repubblica non è mai stata proclamata !


Doodle del Regno d'Italia

Se i risultati del referendum Monarchia repubblica del 1946 non fossero stati falsificati, l'Italia sarebbe ancora un Regno !!!

2 giugno 2023

Ecco come dovrebbe essere il Doodle del 2 giugno 2023 :




W il Regno d'Italia!

I doodle sono divertenti e varianti naturali del logo di Google usati per celebrare feste , eventi, e personaggi storici di rilievo nella homepage di Google. 


giovedì, giugno 02, 2022

2 giugno festa dei brogli

Festa della repubblica
Festa dei brogli !

2 giugno

Massimo Caprara ricorda quello che disse Palmiro Togliatti sul referendum Monarchia repubblica (Lui era il suo segretario) : 

"Quando un parto non esce bene bisogna aiutarla"

Il parto era la nascita della repubblica, ed evidentemente gli aiuti sono stati i brogli dei risultati e la decisione (illegittima) di non ricontrollare le schede. 

Togliatti aveva ordinato di distruggere le schede, e quindi non era possibile fare la verifica .....



2 giugno lutti e sciagure in Italia

Il 2 giugno non è festa per l'Italia,  porta lutti e sciagure :

  • morte di Giuseppe Garibaldi (2 giugno 1882)
  • Il Referendum istituzionale Monarchia - repubblica divide gli italiani ed incomincia la decadenza dell'Italia (2 giugno 1946)


Altro che festa. Con la repubblica inizia il declino dell'Italia ..... 

Morte di Garibaldi

         In Italia Giuseppe Garibaldi partecipa al Risorgimento, combatte a fianco della Monarchia per realizzare l'Unità Nazionale.

        La famosa frase di Garibaldi "Obbedisco" divenne motto del Risorgimento italiano e simbolo della disciplina e dedizione di Garibaldi alla Monarchia italiana.

        Giuseppe Garibaldi muore il 2 giugno 1882, all'età di quasi 75 anni.


Referendum Monarchia repubblica

  • Molti italiani non poterono votare (i cittadini della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell’Alto Adige ed i numerosi soldati ancora all'estero).
  • Il 4 giugno il vantaggio della Monarchia appariva inattaccabile, ma improvvisamente la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'arrivo di una valanga di voti di dubbia provenienza....
  • Senza verificare la regolarità dei voti, tra il 12 e 13 giugno 1946 il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Re Umberto II nel suo ultimo proclama) prese il potere, nominando De Gasperi capo provvisorio dello Stato.
  • Per evitare una guerra civile Re Umberto II decise di partire per l'esilio in Portogallo in quello stesso giorno.
  • Il 16 giugno 1946 la Corte di Cassazione si limita a leggere i risultati del referendum trasmessi dal Ministro degli Interni Romita senza dire qual'era il numero dei votanti.
  • Inoltre le schede scrutinate furono distrutte, per cui non si poté dar seguito agli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.
  • La repubblica non è mai stata proclamata !


mercoledì, giugno 02, 2021

2 giugno festa dei brogli

Festa della repubblica = Festa dei brogli !

2 giugno

Massimo Caprara ricorda quello che disse Palmiro Togliatti sul referendum Monarchia repubblica (Lui era il suo segretario) : 

"Quando un parto non esce bene bisogna aiutarla"

Il parto era la nascita della repubblica, ed evidentemente gli aiuti sono stati i brogli dei risultati e la decisione (illegittima) di non ricontrollare le schede. 

Togliatti aveva ordinato di distruggere le schede, e quindi non era possibile fare la verifica .....




2 giugno lutti e sciagure in Italia

Il 2 giugno porta lutti e sciagure in Italia :

  • morte di Giuseppe Garibaldi (2 giugno 1882)
  • Il Referendum istituzionale Monarchia - repubblica che divise gli italiani ed apre la strada verso la decadenza dell'Italia (2 giugno 1946)


Altro che festa. Con la repubblica inizia il declino dell'Italia ..... 

Morte di Garibaldi

         In Italia Giuseppe Garibaldi partecipa al Risorgimento, combatte a fianco della Monarchia per             realizzare l'Unità Nazionale.

        La famosa frase di Garibaldi "Obbedisco" divenne motto del Risorgimento italiano e                  simbolo della disciplina e dedizione di Garibaldi alla Monarchia italiana.

        Giuseppe Garibaldi muore il 2 giugno 1882, all'età di quasi 75 anni.


Referendum Monarchia repubblica

  • Intanto molti italiani non poterono votare (i cittadini della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell’Alto Adige ed i numerosi soldati ancora all'estero).
  • Inoltre il 4 giugno il vantaggio della Monarchia appariva inattaccabile, ma improvvisamente la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'arrivo di una valanga di voti di dubbia provenienza....
  • Senza verificare la regolarità dei voti, tra il 12 e 13 giugno 1946 il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Re Umberto II nel suo ultimo proclama) prese il potere, nominando De Gasperi capo provvisorio dello Stato.
  • Per evitare una guerra civile Re Umberto II decise di partire per l'esilio in Portogallo in quello stesso giorno.
  • Il 16 giugno 1946 la Corte di Cassazione si limita a leggere i risultati del referendum trasmessi dal Ministro degli Interni Romita senza dire qual'era il numero dei votanti.
  • Inoltre le schede scrutinate furono distrutte, per cui non si poté dar seguito agli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.
  • La repubblica non è mai stata proclamata !


martedì, giugno 02, 2020

2 giugno festa dei brogli

Con i brogli il 2 giugno è diventata festa della repubblica !

2 giugno

Massimo Caprara ricorda quello che disse Palmiro Togliatti sul referendum Monarchia repubblica (Lui era il suo segretario) : 
"Quando un parto non esce bene bisogna aiutarla"

Il parto era la nascita della repubblica e gli aiuti sono stati i brogli dei risultati e la decisione (illegittima) di non ricontrollare le schede. 

Togliatti aveva ordinato di distruggere le schede, e quindi non era possibile fare la verifica .....

Se la repubblica è nata così

viva la Monarchia !



lunedì, giugno 01, 2020

2 giugno data funesta per l'Italia

Altro che festa, il 2 giugno porta lutti e sciagure in Italia :
  • Il Referendum istituzionale Monarchia - repubblica divide gli italiani ed apre la strada verso la decadenza dell'Italia (2 giugno 1946)
  • morte di Giuseppe Garibaldi (2 giugno 1882)


Referendum Monarchia repubblica

Intanto molti italiani non poterono votare (i cittadini della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell’Alto Adige ed i numerosi soldati ancora all'estero).
Inoltre il 4 giugno il vantaggio della Monarchia appariva inattaccabile, ma improvvisamente la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'arrivo di una valanga di voti di dubbia provenienza....
Senza verificare la regolarità dei voti, tra il 12 e 13 giugno 1946 il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Re Umberto II nel suo ultimo proclama) prese il potere, nominando De Gasperi capo provvisorio dello Stato.
Per evitare una guerra civile Re Umberto II decise di partire per l'esilio in Portogallo in quello stesso giorno.
Il 16 giugno 1946 la Corte di Cassazione si limita a leggere i risultati del referendum trasmessi dal Ministro degli Interni Romita senza dire qual'era il numero dei votanti.
Inoltre le schede scrutinate furono distrutte, per cui non si poté dar seguito agli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.
La repubblica non è mai stata proclamata !
Concluso il periodo di ricostruzione dopo la guerra, la repubblica porta verso il declino l'Italia.


Morte di Garibaldi
         In Italia Giuseppe Garibaldi partecipa al Risorgimento, combatte a fianco della Monarchia per             realizzare l'Unità Nazionale.
        La famosa frase di Garibaldi "Obbedisco" divenne motto del Risorgimento italiano e                  simbolo della disciplina e dedizione di Garibaldi alla Monarchia italiana.
        Giuseppe Garibaldi muore il 2 giugno 1882, all'età di quasi 75 anni.

martedì, giugno 11, 2019

Strage di via Medina a Napoli

La strage di via Medina a Napoli : la polizia ausiliaria apre il fuoco contro i monarchici, numerosi morti e oltre 150 feriti.

11 giugno 1946

73 anni anni fa la brutale repressione anti monarchica avvenuta in via medina di Napoli, quando sotto il fuoco dei mitra degli ausiliari di pubblica sicurezza (Ministro dell'Interno era Romita) morirono 9 giovani monarchici e causò un centinaio di feriti : Ida Cavalieri (19 anni), Vincenzo Di Guida (20 anni), Gaetano D'Alessandro (16 anni), Mario Fioretti (21 anni), Michele Pappalardo (22 anni), Francesco D'Azzo (21 anni), Guido Beninato, Felice Chirico, Carlo Russo (14 anni).

Il 10 giugno la Corte di Cassazione ufficializza il risultato del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 ma non proclama la repubblica in attesa di esaminare le numerose contestazioni.
La repubblica non è MAI stata proclamata!

Il governo De Gasperi cerca un accordo con il Re Umberto II per avviare il trapasso dei poteri, ma la Corona rifiuta, in attesa che sia fatto chiarezza sui risultati del referendum. Non solo le contestazioni non furono esaminate, le schede furono cancellate ...

A questo punto nel Sud i monarchici protestano, ed a Napoli davanti alla sede del PCI, in via Medina, accanto alla bandiera rossa con falce e martello, è esposta una strana bandiera tricolore, con l’effigie di una testa di donna turrita nel campo bianco al posto dello stemma sabaudo.
Per Napoli, che ha votato per l’80% la Monarchia, è una vera e propria provocazione.

In via Medina scoppia una violenta battaglia, risolta dalle mitragliatrici della polizia ausiliaria (repubblicani) che spara sui dimostranti: sul terreno restano diversi morti e decine di feriti, tutti monarchici.
Due giorni dopo Umberto II lascia l'Italia per evitare una guerra civile...

La storiografia repubblicana non ricorda questo eccidio che, in questo modo, continua ad uccidere quei giovani italiani, colpevoli solo di manifestare apertamente e pacificamente i loro ideali e la contrarietà all'esito falsificato del referendum istituzionale.

Ricordiamo i giovani morti in via Medina, uccisi per essere rimasti fedeli al Re ed alla Patria.
Non dimentichiamo questi valorosi monarchici !









domenica, giugno 02, 2019

2 giugno festa dei brogli

Festa della repubblica
Festa dei brogli !

2 giugno

Massimo Caprara ricorda quello che disse Palmiro Togliatti sul referendum Monarchia repubblica (Lui era il suo segretario) : 


"Quando un parto non esce bene bisogna aiutarla"

Il parto era la nascita della repubblica, ed evidentemente gli aiuti sono stati i brogli dei risultati e la decisione (illegittima) di non ricontrollare le schede. 
Togliatti aveva ordinato di distruggere le schede, e quindi non era possibile fare la verifica .....




2 giugno lutti e sciagure in Italia

Altro che festa, il 2 giugno porta lutti e sciagure in Italia :
  • morte di Giuseppe Garibaldi (2 giugno 1882)
  • Il Referendum istituzionale Monarchia - repubblica che divise gli italiani ed apre la strada verso la decadenza dell'Italia (2 giugno 1946)



Morte di Garibaldi
         In Italia Giuseppe Garibaldi partecipa al Risorgimento, combatte a fianco della Monarchia per             realizzare l'Unità Nazionale.
        La famosa frase di Garibaldi "Obbedisco" divenne motto del Risorgimento italiano e                  simbolo della disciplina e dedizione di Garibaldi alla Monarchia italiana.
        Giuseppe Garibaldi muore il 2 giugno 1882, all'età di quasi 75 anni.



Referendum Monarchia repubblica

  • Intanto molti italiani non poterono votare (i cittadini della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell’Alto Adige ed i numerosi soldati ancora all'estero).
  • Inoltre il 4 giugno il vantaggio della Monarchia appariva inattaccabile, ma improvvisamente la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'arrivo di una valanga di voti di dubbia provenienza....
  • Senza verificare la regolarità dei voti, tra il 12 e 13 giugno 1946 il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Re Umberto II nel suo ultimo proclama) prese il potere, nominando De Gasperi capo provvisorio dello Stato.
  • Per evitare una guerra civile Re Umberto II decise di partire per l'esilio in Portogallo in quello stesso giorno.
  • Il 16 giugno 1946 la Corte di Cassazione si limita a leggere i risultati del referendum trasmessi dal Ministro degli Interni Romita senza dire qual'era il numero dei votanti.
  • Inoltre le schede scrutinate furono distrutte, per cui non si poté dar seguito agli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.
  • La repubblica non è mai stata proclamata !

Concluso il periodo di ricostruzione dopo la guerra, il regime repubblicano porta verso il declino la nostra amata Italia.


lunedì, giugno 11, 2018

La strage di via Medina a Napoli

Ricordiamo la strage di via Medina a Napoli, causata dalla polizia ausiliaria, che aprì il fuoco contro i monarchici, numerosi morti e oltre 150 feriti.

11 giugno 1946

Il 10 giugno la Corte di Cassazione ufficializza il risultato del referendum istituzionale del 2 giugno 1946 ma non proclama la repubblica in attesa di esaminare le numerose contestazioni.
La repubblica non è MAI stata proclamata!

Il governo De Gasperi cerca un accordo con il Re Umberto II per avviare il trapasso dei poteri, ma la Corona rifiuta, in attesa che sia fatto chiarezza sui risultati del referendum. Non solo le contestazioni non furono esaminate, le schede furono cancellate ...

A questo punto nel Sud si scatena la protesta dei monarchici, ed a Napoli davanti alla sede del PCI, in via Medina, accanto alla bandiera rossa con falce e martello, è esposta una strana bandiera tricolore, con l’effigie di una testa di donna turrita nel campo bianco al posto dello stemma sabaudo. Per Napoli, che ha votato per l’80% la Monarchia, è una vera e propria provocazione.

In via Medina scoppia una violenta battaglia, risolta dalle mitragliatrici della polizia ausiliaria (repubblicani) che spara sui dimostranti: sul terreno restano diversi morti e decine di feriti, tutti monarchici. Due giorni dopo Umberto II lascia l'Italia per evitare una guerra civile...

La storiografia repubblicana non ricorda questo eccidio che, in questo modo, continua ad uccidere quei giovani italiani, colpevoli solo di manifestare apertamente e pacificamente i loro ideali e la contrarietà all'esito falsificato del referendum istituzionale.


  • Ricordiamo i giovani morti in via Medina, uccisi per essere rimasti fedeli al Re ed alla Patria. 
  • Non dimentichiamo questi valorosi monarchici !




sabato, giugno 02, 2018

2 giugno festa dei brogli

Buona festa dei brogli !

2 giugno


2 giugno lutti e sciagure in Italia

Altro che festa, il 2 giugno porta lutti e sciagure in Italia : 

morte di Giuseppe Garibaldi (2 giugno 1882)

Il Referendum istituzionale Monarchia - repubblica che divise gli italiani ed apre la strada verso la decadenza dell'Italia (2 giugno 1946)


Morte di Garibaldi
         In Italia Giuseppe Garibaldi partecipa al Risorgimento, combatte a fianco della Monarchia per             realizzare l'Unità Nazionale.
        La famosa frase di Garibaldi "Obbedisco" divenne motto del Risorgimento italiano e                  simbolo della disciplina e dedizione di Garibaldi alla Monarchia italiana.
        Giuseppe Garibaldi muore il 2 giugno 1882, all'età di quasi 75 anni.



Referendum Monarchia repubblica
  • Intanto molti italiani non poterono votare (i cittadini della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell’Alto Adige ed i numerosi soldati ancora all'estero). 
  • Inoltre il 4 giugno il vantaggio della Monarchia appariva inattaccabile, ma improvvisamente la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'arrivo di una valanga di voti di dubbia provenienza....
  • Senza verificare la regolarità dei voti, tra il 12 e 13 giugno 1946 il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Re Umberto II nel suo ultimo proclama) prese il potere, nominando De Gasperi capo provvisorio dello Stato.
  • Per evitare una guerra civile Re Umberto II decise di partire per l'esilio in Portogallo in quello stesso giorno.
  • Il 16 giugno 1946 la Corte di Cassazione si limita a leggere i risultati del referendum trasmessi dal Ministro degli Interni Romita senza dire qual'era il numero dei votanti.
  • Inoltre le schede scrutinate furono distrutte, per cui non si poté dar seguito agli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.
  • La repubblica non è mai stata proclamata ! 
  • Concluso il periodo di ricostruzione dopo la guerra, il regime repubblicano porta verso il declino la nostra amata Italia.

martedì, giugno 13, 2017

Umberto lascia l'Italia

Sua Maestà il Re Umberto II di Savoia lascia l'Italia

13 giugno 1946

Senza verificare la regolarità del voto, nella notte tra il 12 e 13 giugno, il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Umberto II) nomina Alcide De Gasperi capo provvisorio dello stato.

Di fronte al rischio di scatenare una guerra civile in quello stesso giorno il Re Umberto II decise di partire in Portogallo.

La repubblica nasce con i brogli, col sangue (strage di medina a Napoli) e con un colpo di Stato.
Comincia il caos della repubblica...


Ecco il messaggio di Re Umberto II prima della partenza:
Italiani! Nell'assumere la Luogotenenza Generale del Regno prima e la Corona poi, io dichiarai che mi sarei inchinato al voto del popolo, liberamente espresso, sulla forma istituzionale dello Stato. E uguale affermazione ho fatto subito dopo il 2 giugno, sicuro che tutti avrebbero atteso le decisioni della Corte Suprema di Cassazione, alla quale la legge ha affidato il controllo e la proclamazione dei risultati definitivi del referendum.

Di fronte alla comunicazione di dati provvisori e parziali fatta dalla Corte Suprema; di fronte alla sua riserva di pronunciare entro il 18 giungo il giudizio sui reclami e di far conoscere il numero dei votanti e dei voti nulli; di fronte alla questione sollevata e non risoluta sul modo di calcolare la maggioranza, io, ancora ieri, ho ripetuto che era mio diritto e dovere di Re attendere che la Corte di Cassazione facesse conoscere se la forma istituzionale repubblicana avesse raggiunto la maggioranza voluta.

Improvvisamente questa notte, in spregio alle leggi e al potere indipendente e sovrano della Magistratura, il governo ha compiuto un gesto rivoluzionario, assumendo, con atto unilaterale ed arbitrario, poteri che non gli spettano e mi ha posto nell'alternativa di provocare spargimento di sangue o di subire la violenza.

Italiani! Mentre il Paese, da poco uscito da una tragica guerra, vede le sue frontiere minacciate e la sua stessa unità in pericolo, io credo mio dovere fare quanto sta ancora in me perché altro dolore e altre lacrime siano risparmiate al popolo che ha già tanto sofferto. Confido che la Magistratura, le cui tradizioni di indipendenza e di libertà sono una delle glorie d'Italia, potrà dire la sua libera parola; ma, non volendo opporre la forza al sopruso, né rendermi complice dell'illegalità che il Governo ha commesso, lascio il suolo del mio Paese, nella speranza di scongiurare agli Italiani nuovi lutti e nuovi dolori. Compiendo questo sacrificio nel supremo interesse della Patria, sento il dovere, come Italiano e come Re, di elevare la mia protesta contro la violenza che si è compiuta; protesta nel nome della Corona e di tutto il popolo, entro e fuori i confini, che aveva il diritto di vedere il suo destino deciso nel rispetto della legge e in modo che venisse dissipato ogni dubbio e ogni sospetto.

A tutti coloro che ancora conservano fedeltà alla Monarchia, a tutti coloro il cui animo si ribella all'ingiustizia, io ricordo il mio esempio, e rivolgo l'esortazione a voler evitare l'acuirsi di dissensi che minaccerebbero l'unità del Paese, frutto della fede e del sacrificio dei nostri padri, e potrebbero rendere più gravi le condizioni del trattato di pace.

Con animo colmo di dolore, ma con la serena coscienza di aver compiuto ogni sforzo per adempiere ai miei doveri, io lascio la mia terra. Si considerino sciolti dal giuramento di fedeltà al Re, non da quello verso la Patria, coloro che lo hanno prestato e che vi hanno tenuto fede attraverso tante durissime prove.

Rivolgo il mio pensiero a quanti sono caduti nel nome d'Italia e il mio saluto a tutti gli Italiani. Qualunque sorte attenda il nostro Paese, esso potrà sempre contare su di me come sul più devoto dei suoi figli.

Viva l'Italia! Umberto Roma,  13 giugno 1946

venerdì, giugno 02, 2017

Doodle 2 giugno del monarchico

Google celebra la "festa della repubblica" con un doodle.

2 giugno 2017

Ecco come sarebbe il "doodle" se i risultati del referendum Monarchia repubblica del 2 giugno 1946 non fossero stati truccati.

Ecco il "doodle del Regno d'Italia" !


W il Regno d'Italia !

giovedì, giugno 01, 2017

2 giugno 1946

Il 2 giugno è una data che porta lutti e sciagure in Italia !




  1. Anniversario della morte del Patriota Giuseppe Garibaldi, avvenuta il 2 giugno 1882
  2. Il Referendum istituzionale Monarchia - repubblica che divise gli italiani , apre la strada verso la decadenza del nostro Paese, 2 giugno 1946


Morte di Garibaldi 
In Italia Giuseppe Garibaldi partecipa al Risorgimento, combatte a fianco della Monarchia per realizzare l'Unità Nazionale.
La famosa frase di Garibaldi "Obbedisco" divenne motto del Risorgimento italiano e simbolo della disciplina e dedizione di Garibaldi alla Monarchia italiana.
Giuseppe Garibaldi muore il 2 giugno 1882, all'età di quasi 75 anni, per una paralisi della faringe che gli impedì di respirare.


Referendum Monarchia repubblica

  • Intanto molti italiani non poterono votare (i cittadini della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell’Alto Adige ed i numerosi soldati ancora all'estero).
  • Inoltre il 4 giugno il vantaggio della Monarchia appariva inattaccabile, ma improvvisamente la situazione si capovolse a favore della repubblica, con l'arrivo di una valanga di voti di dubbia provenienza....
  • Senza verificare la regolarità dei voti, tra il 12 e 13 giugno 1946 il Governo "in spregio alle leggi ed al potere indipendente e sovrano della Magistratura" (come disse Re Umberto II nel suo ultimo proclama) prese il potere, nominando De Gasperi capo provvisorio dello Stato. 
  • Per evitare una guerra civile Re Umberto II decise di partire per l'esilio in Portogallo in quello stesso giorno.
  • Il 16 giugno 1946 la Corte di Cassazione si limita a leggere i risultati del referendum trasmessi dal Ministro degli Interni Romita senza dire qual'era il numero dei votanti.
  • Inoltre le schede scrutinate furono distrutte, per cui non si poté dar seguito agli accertamenti sui ricorsi per brogli e alterazioni dei verbali di seggio.
  • La repubblica non è mai stata proclamata !
  • Concluso il periodo di ricostruzione dopo la guerra, il regime repubblicano  porta verso il declino la nostra amata Italia.