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giovedì, giugno 13, 2024

Azione umanitaria urgente a Gaza

Appello per un'azione umanitaria urgente a Gaza

11 giugno 2024

Presso il Mar Morto in Giordania, si è tenuta la conferenza "Appello all'azione: risposta umanitaria urgente per Gaza", co-presieduta da Sua Maestà il Re Abdullah II ibn Al Hussein, il Presidente Abdel Fattah El-Sisi, e il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. 

I leader hanno espresso profonda preoccupazione per la catastrofe umanitaria in corso a Gaza, denunciando le gravi violazioni del diritto internazionale umanitario.

I co-presidenti hanno condannato fermamente gli attacchi contro i civili e il personale delle Nazioni Unite, chiedendo indagini approfondite su tali incidenti. Hanno inoltre sottolineato l'importanza delle mediazioni in corso da parte di Egitto, Qatar e Stati Uniti per un cessate il fuoco permanente e l'accesso incondizionato agli aiuti umanitari.

L'appello ha incluso richieste specifiche: il rispetto del diritto internazionale, la garanzia di accesso sicuro agli aiuti umanitari e sforzi intensificati per la ricostruzione delle infrastrutture essenziali come istruzione, sanità e servizi pubblici. È stato evidenziato il ruolo cruciale dell'UNRWA e la necessità di un sostegno finanziario trasparente e continuo.

Infine, i co-presidenti hanno sottolineato l'urgente necessità di un impegno diplomatico rinnovato per porre fine all'occupazione dei territori palestinesi e per avanzare verso una soluzione dei due Stati, basata sulle risoluzioni delle Nazioni Unite e sul diritto internazionale, che permetta a Palestina di vivere in pace e sicurezza accanto a Israele.

In conclusione, l'appello per un'azione umanitaria urgente a Gaza non è solo un atto di solidarietà, ma un imperativo morale e politico. È una chiamata a tutti gli attori globali affinché agiscano con compassione e determinazione per alleviare le sofferenze e promuovere la pace duratura in Medio Oriente.

lunedì, maggio 27, 2024

Re di Giordania riceve Lindsay Hoyle

Il Re di Giordania riceve il presidente della Camera dei Comuni del Parlamento britannico sul tema della Striscia di Gaza

26 magio 2024

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania ha ricevuto al Palazzo Al Husseiniya il Presidente della Camera dei Comuni del Parlamento britannico, Lindsay Hoyle.

Nell'incontro il Re ha sottolineato la necessità di sforzi internazionali concertati per aumentare gli aiuti umanitari a Gaza, esortando la comunità internazionale ad agire urgentemente per fermare il peggioramento della catastrofe umanitaria nella Striscia

Il Re Abdullah ha rinnovato il suo appello alla comunità internazionale affinché si muova urgentemente per fermare il peggioramento della catastrofe umanitaria a Gaza e per continuare a sostenere l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA), poiché è un'ancora di salvezza per circa 2 milioni di palestinesi in Gaza.

Sua Maestà il Re di Giordania ha sottolineato la necessità di raggiungere un cessate il fuoco immediato e permanente a Gaza e di proteggere i civili, avvertendo della gravità delle conseguenze dell'operazione militare israeliana a Rafah.

Dopo aver messo in guardia contro le azioni ostili commesse dai coloni estremisti contro i palestinesi in Cisgiordania, il Re Abdullah ha ribadito la necessità di trovare un orizzonte politico per raggiungere una pace giusta e globale basata sulla soluzione dei due Stat

sabato, aprile 13, 2024

Re Abdullah Difensore della Palestina

Il Re Abdullah di Giordania incontra i leader dei campi profughi palestinesi 

8 aprile 2024

Sua Maestà il Re Abdullah II ha incontrato i leader della comunità locale e figure dei campi profughi palestinesi presso Madareb Bani Hashem nella Corte Reale Hashemita. 

Durante questo evento, ha espresso il suo orgoglio per l'impegno di questi gruppi verso la Giordania e le loro incessanti dedizioni alle cause giordane.

Sostegno ai palestinesi

Il Re Abdullah ha sottolineato come una Giordania stabile e forte sia essenziale per supportare efficacemente i fratelli arabi, in particolare i palestinesi. Ha evidenziato gli sforzi diplomatici intensi intrapresi dal suo governo per mitigare le ingiustizie subite dagli abitanti di Gaza, continuando parallelamente a garantire assistenza attraverso aiuti terrestri e aerei.

Coerenza e Principi

Il Re ha riaffermato il ferreo impegno della Giordania nei confronti dei suoi principi di giustizia e onore, ed ha chiarito che il regno non ha mai deviato dai suoi valori fondamentali e continuerà a difendere le cause giuste e nobili.

Palestinesi

I rappresentanti dei campi profughi palestinesi hanno mostrato un forte sostegno per il Re, lodando la sua capacità di portare alla luce la questione palestinese sulla scena internazionale e sottolineando l'importante ruolo della Giordania nella protezione dei luoghi santi islamici e cristiani a Gerusalemme. Hanno anche elogiato il supporto politico e finanziario a organismi come l'UNRWA e le iniziative promosse nei campi profughi.

Re di Giordania

Il Re Abdullah II di Giordania è un leader carismatico amato dai giordani, ma anche un custode della Pace e stabilità nella regione mediorientale. Attraverso il suo sostegno costante e le iniziative politiche si è dimostrato un pilastro per la Giordania, promettendo unità e supporto continuo alle cause nobili e giuste.


venerdì, marzo 01, 2024

Sovrani a evento su Gaza

Il Re Guglielmo Alessandro e la Regina Máxima dei Paesi Bassi ad un incontro sull'impatto di Gaza su Amsterdam.

29 febbraio 2024

Le Loro Maestà il Re Guglielmo Alessandro e la Regina Máxima  dei Paesi Bassi avevano parlato con due gruppi di Amsterdam, nella residenza ufficiale del sindaco Halsema, sull'impatto della situazione a Gaza, su Amstgedam. 

Il sindaco Halsema ha moderato le due conversazioni.

La prima conversazione è stata  agenti di polizia, funzionari comunali e operatori giovanili attivi in ​​vari quartieri di Amsterdam, che  tengono stretti contatti con i vari gruppi del loro quartiere e si impegnano a prevenire e gestire le tensioni. 

Successivamente, il re  Guglielmo Alessandro e la regina Máxima hanno parlato con persone di origine palestinese, ebraica e islamica di Amsterdam su come l’attuale situazione a Gaza e in Israele influisce sulla loro vita quotidiana e sulle loro interazioni reciproche. Il tema della discussione era la tristezza e la paura per i propri cari, i sentimenti di insicurezza, i punti di vista diversi, ma anche le iniziative speranzose per riunirsi.

Il 6 novembre 2023, la coppia reale aveva ricevuto presso il palazzo Huis ten Bosch numerosi rappresentanti di organizzazioni, gruppi sociali e iniziative nei Paesi Bassi in relazione alla situazione nei territori palestinesi e in Israele . 

mercoledì, febbraio 21, 2024

Principe William Appello per Gaza

Il Principe del Galles rilascia una dichiarazione significativa sulla situazione a Gaza

20 febbraio 2024

Sua Altezza Reale il Principe del Galles William ha rilasciato una dichiarazione significativa sulla drammatica situazione a Gaza durante la sua visita alla Croce Rossa britannica. 

Mostrando una rara franchezza per un membro della famiglia reale, il Principe William ha espresso la sua profonda preoccupazione per le perdite umane e ha sottolineato l'importanza del sostegno umanitario e della ricerca di una pace duratura.

Il Principe di Galles ha sottolineato l'importanza del programma di aiuti umanitari fornito dalla Croce Rossa britannica in collaborazione con altri enti internazionali. Riconoscendo gli sforzi congiunti per alleviare le sofferenze, ha evidenziato la necessità di un maggiore supporto a Gaza, in seguito all'attacco del 7 ottobre da parte di Hamas.

Il Principe William ha enfatizzato la disperata necessità di aiuti e la liberazione degli ostaggi, sottolineando l'importanza di una pace permanente e il rifiuto di arrendersi alla disperazione.

Dichiarazione del principe William

"Rimango profondamente preoccupato per il terribile costo umano del conflitto in Medio Oriente dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre. Troppi sono stati uccisi.

Io, come tanti altri, voglio che i combattimenti finiscano il prima possibile. C’è un disperato bisogno di un maggiore sostegno umanitario a Gaza. È fondamentale che arrivino gli aiuti e che gli ostaggi vengano rilasciati.

A volte è solo di fronte alla vastità della sofferenza umana che si comprende l’importanza di una pace permanente.

Anche nell'ora più buia non dobbiamo soccombere al consiglio della disperazione. Continuo ad aggrapparmi alla speranza che si possa trovare un futuro migliore e mi rifiuto di arrendermi”.


La dichiarazione del Principe William è un appello alla comunità internazionale per un rinnovato impegno umanitario e alla ricerca di soluzioni pacifiche. 
In un'epoca di incertezze, il Principe di Galles dimostra essere un forte sostenitore per la Pace e la Solidarietà, sottolineando l'importanza di non cedere alla disperazione e di lavorare sempre insieme per un futuro migliore.


martedì, febbraio 13, 2024

Re Abdullah per la Pace a Gaza

Il Re Abdullah di Giordania ricevuto da Biden per discutere sulla necessità urgente di cessare il fuoco e trovare soluzioni di pace a Gaza

13 febbraio 2024

Le Loro Maestà il re Abdullah II e la regina Rania di Giordania, con il principe ereditario Hussein, sono in visita di lavoro a Washington, dove sono stati ricevuti dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dalla First Lady Jill Biden alla Casa Bianca.

Il re di Giordania sta effettuando un tour negli Stati Uniti, Canada, Francia e Germania per mobilitare il sostegno internazionale per gli aiuti umanitari sostenibili a Gaza. Washington è la prima tappa di questo tour.

In un vertice con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il Re di Giordania ha sottolineato la guerra in corso a Gaza, etichettandola come una delle più distruttive nella storia moderna. Ha sottolineato l'urgente necessità di un cessate il fuoco permanente, evidenziando la situazione intollerabile per oltre un milione di persone sfollate a Rafah a causa della guerra. Il Re Abdullah ha riferito di circa 100.000 vittime, la maggior parte delle quali donne e bambini, e ha avvertito di ulteriori disastri umanitari con qualsiasi attacco a Rafah.

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Il Re Abdullah ha chiesto sforzi immediati e concertati per garantire la continua fornitura di aiuti a Gaza ed ha apprezzato il sostegno degli Stati Uniti in questi sforzi. 

Il Re giordano ha criticato le restrizioni agli aiuti vitali e all'assistenza medica, esacerbando la tragica situazione umanitaria di Gaza, ha sottolineato il ruolo critico dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e i lavori (UNRWA) nell'alleviare le sofferenze di Gaza, ed ha notato la sua importanza in Giordania, che ospita circa 2,3 milioni di rifugiati palestinesi.

Il Re Abdullah ha anche evidenziato la necessità di affrontare la situazione in Cisgiordania e a Gerusalemme, menzionando il martirio di circa 400 palestinesi, inclusi circa 100 bambini, in Cisgiordania dall'ottobre scorso. Ha avvertito che l'escalation degli insediamenti estremisti e l'espansione degli insediamenti illegali potrebbero ulteriormente destabilizzare la regione.

Il Re Abdullah ha respinto la separazione tra Cisgiordania e Gaza, affermando che 70 anni di occupazione e conflitto hanno dimostrato che la pace non può essere raggiunta senza un orizzonte politico. Ha chiamato per intensificare gli sforzi arabi e internazionali per garantire un cessate il fuoco a Gaza e iniziare a lavorare verso una pace giusta e completa basata su una soluzione a due stati.

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Il Re di Giordania ha sostenuto la creazione di uno stato palestinese indipendente e sovrano con Gerusalemme Est come capitale, che vive al fianco di Israele in pace e sicurezza. Ha riconosciuto il ruolo cruciale di leadership del Presidente Biden nell'affrontare il conflitto e ha ribadito la disponibilità della Giordania a lavorare per la pace.

Da parte sua, il presidente Biden ha sottolineato la necessità di un piano chiaro per garantire la sicurezza di oltre un milione di persone sfollate a Rafah e si è opposto a qualsiasi spostamento dei palestinesi da Gaza. Ha evidenziato il bilancio civile del conflitto e le gravi condizioni umanitarie a Gaza, menzionando gli sforzi in corso per negoziare un cessate il fuoco e garantire un accordo di pace sostenibile.

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Biden ha lodato gli sforzi umanitari del Re Abdullah a Gaza e ha riconosciuto la lunga amicizia e la partnership strategica tra gli Stati Uniti e la Giordania, evidenziando il loro impegno condiviso per la stabilità e la pace regionale.


venerdì, gennaio 26, 2024

Operatori umanitari per Gaza

La principessa Mette Marit di Norvegia incontra gli operatori umanitari per la Striscia di Gaza

24 gennaio 2024

Sua Altezza Reale la principessa ereditaria Mette Marit di Norvegia ha incontrato i dipendenti delle Nazioni Unite e delle organizzazioni di volontariato internazionali che recentemente sono stati in missione umanitaria a Gaza o stanno lavorando a questo scopo ad Al Cairo.

All'incontro erano presenti il ministro degli Esteri Espen Barth Eide e  l'ambasciatrice norvegese in Egitto, Hilde Klemetsdal, nel quale  gli operatori umanitari hanno parlato delle esperienze e delle impressioni di Gaza e del lavoro per portare gli aiuti umanitari a Gaza : "La sofferenza dei civili a Gaza è enorme e i bambini, in particolare, sono colpiti duramente
.... 
Sono pochissime le persone che non sono colpite dalla situazione in quella regione. È stato molto potente ascoltare queste storie. È stato spaventoso".

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La prima squadra chirurgica composta da sei norvegesi della NORWAC è arrivata il 10 gennaio per lavorare all'ospedale europeo di Gaza a Khan Younis, a sud di Gaza.

NORWAC (Comitato norvegese per gli aiuti) è un'organizzazione non governativa norvegese fondata nel 1983 che lavora a sostegno dei palestinesi nei territori palestinesi.

Dopo l'incontro la principessa ereditaria Mette-Marit ha affermato che non si può rinunciare alla speranza in una soluzione pacifica per tutte le persone in questa regione, ed ha ringraziato coloro che, mettendo a rischio la propria vita e la propria incolumità, recandosi a Gaza, e che cercano di porre rimedio alla drammatica situazione del paese, 

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giovedì, gennaio 11, 2024

Aggressione israeliana a Gaza

Il Re di Giordania, il Presidente egiziano ed il Presidente palestinese contro la aggressione israeliana a Gaza

10 gennaio 2024

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania, il Presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi e il Presidente palestinese Mahmoud Abbas , al vertice tenutosi ad Aqaba, hanno ribadito la necessità di mantenere la pressione per porre fine all'aggressione israeliana a Gaza e proteggere i civili.

Al vertice si è discusso della pericolosa situazione a Gaza, ed i tre leader hanno riaffermato il loro rifiuto di qualsiasi piano israeliano di sfollamento dei palestinesi in Cisgiordania e Gaza, sollecitando la denuncia internazionale e il rifiuto di questi piani.

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Si è sottolineato il loro totale rifiuto di ogni tentativo di liquidare la questione palestinese o di separare Gaza e la Cisgiordania, poiché entrambe devono far parte dello Stato palestinese, ed i capi di stato  hanno messo in guardia contro i tentativi di rioccupare parti di Gaza o di creare “zone sicure” nella Striscia, sottolineando la necessità di consentire agli abitanti di Gaza di tornare alle loro case.

I tre capi di stato hanno sottolineato la necessità di garantire la fornitura sostenibile di soccorsi ed aiuti umanitari sufficienti per alleviare la catastrofica situazione umanitaria a Gaza, ed si è messo in guardia contro le violenze estremiste dei coloni israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania, nonché le violazioni contro i luoghi santi musulmani e cristiani a Gerusalemme, che potrebbero causare il caos in Cisgiordania e portare ad un'esplosione nella regione.

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Si è anche concordato di mantenere il coordinamento con gli stati arabi per trovare un orizzonte politico alla questione palestinese per raggiungere una pace giusta e globale sulla base della soluzione dei due Stati, che soddisfa i diritti legittimi dei palestinesi e garantisce l’instaurazione di un Stato palestinese indipendente sulla linea del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale.

Il Re di Giordania ha messo in guardia contro qualsiasi escalation che potrebbe portare a una ricaduta della guerra, sottolineando che l'attuale situazione pericolosa richiede sforzi straordinari per identificare i passi necessari nella fase imminente.

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venerdì, dicembre 22, 2023

Re di Giordania con capi religiosi

Il Re Abdullah di Giordania, col Principe Hussein, incontra capi religiosi per discutere sulla questione palestinese e l'aggressione contro Gaza.

20 dicembre 2023

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania, accompagnato da Sua Altezza Reale il Principe ereditario Al Hussein, ha incontrato le figure religiose gerosolimitane e giordane presso il Palazzo Al Husseiniya sottolineando la posizione chiara e incrollabile della Giordania nei confronti della causa palestinese e l'aggressione contro Gaza.

Nel suo discorso, il Re Abdullah II di Giordania ha ribadito il forte sostegno del Regno alla causa palestinese e la chiara posizione contro l'aggressione a Gaza. 

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Durante un incontro con leader religiosi ha enfatizzato l'importanza di difendere i luoghi sacri islamici e cristiani nella città di Gerusalemme ed ha riaffermato l'impegno storico della Giordania nella cura di tali siti. Il Re Abdullah ha esortato alla cooperazione con i palestinesi per affrontare le sfide sul campo e ha sottolineato la necessità di una tregua a Gaza, con il ritorno al tavolo dei negoziati per una soluzione basata sulla creazione di due Stati. 

Ha condannato gli attacchi militari ai luoghi di culto a Gaza, evidenziando l'impegno della Giordania negli sforzi umanitari, inclusi gli ospedali da campo, ed il Re di Giordania ha messo in guardia sulle gravi conseguenze umanitarie a Gaza e in Cisgiordania a causa dell'aggressione israeliana e ha chiesto il sostegno internazionale. 

Durante l'incontro, le figure religiose hanno manifestato un fronte unito nella difesa dei luoghi sacri e nel sostegno al popolo palestinese, condividendo preoccupazioni comuni sulla situazione in Palestina ed a Gerusalemme.

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Altri punti sono stati la condanna gli attacchi alla moschea di Al-Aqsa, l'importanza della custodia hashemita dei luoghi sacri, la cessazione immediata della guerra a Gaza, il riconosciuto del ruolo della Giordania come custode della santità islamica e cristiana, si è condannato le atrocità israeliane come violazioni delle leggi celesti, si è denunciato l'aggressione israeliana come genocidio e pulizia etnica, apprezzando gli sforzi della Giordania nel fornire aiuti umanitari.

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lunedì, dicembre 11, 2023

Re di Giordania sostegno ai palestinesi

Il Re di Giordania incontra i capi dell'esercito e della sicurezza. Fermo sostegno ai palestinesi

10 dicembre 2023

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania, durante un incontro con i capi di stato maggiore congiunti e ex direttori dei servizi di sicurezza, ha affermato che non ci sarà alcuna soluzione alla questione palestinese a spese della Giordania, ribadendo con fermezza l'impegno totale della Giordania a favore della questione palestinese.

Il sovrano ha espresso di conoscere la sicurezza e la forza della Giordania, un Paese che è stato costruito con la determinazione del suo popolo, ed il Re ha sottolineato la responsabilità di proteggere gli interessi superiori della Giordania.

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Il Re ha lodato la coesione del fronte interno, invitando a ignorare le voci che cercano di dividere l'impegno nel servire e difendere i fratelli palestinesi. Il Regno della Giordania è al fianco del popolo palestinese nella sua ferma posizione sulla terra.

Il Re Abdullah ha espresso orgoglio per le Forze Armate giordane e la loro difesa della Patria. La fiducia nelle loro capacità e prontezza è stata sottolineata come un pilastro fondamentale.

Guerra a Gaza

Il Re di Giordania ha enfatizzato l'importanza di fermare immediatamente la guerra a Gaza, proteggere i civili e fornire aiuti adeguati e sostenibili per alleviare la tragica situazione nella Striscia.

Sua Maestà ha sottolineato l'importanza di intensificare e unificare gli sforzi arabi per un cessate il fuoco a Gaza, ed ha ribadito l'impegno della Giordania per una soluzione politica basata sulla coesistenza di due Stati, assicurando i pieni diritti legittimi dei fratelli palestinesi.

Il Re Abdullah ha respinto qualsiasi tentativo di separare la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, considerandole un'estensione dello Stato palestinese unico. Ha evidenziato l'assistenza continua della Giordania ai palestinesi, compresi servizi medici e sostegno incondizionato.

I relatori hanno espresso il loro sostegno alla leadership saggia del Re di Giordania

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Conclusione

Il Re Abdullah II rimane un fiero difensore della causa palestinese. Il suo impegno per una soluzione pacifica, il sostegno alle forze armate e la protezione degli interessi nazionali riflettono la determinazione di una Monarchia salda nel perseguire la sicurezza e la stabilità regionali.


venerdì, dicembre 01, 2023

Rania con i palestinesi malati

La regina Rania di Giordania visita il King Hussein Cancer Center di Amman

29 novembre 2023

Sua Maestà la regina Rania di Giordania e la principessa Ghida Talal hanno visitato il King Hussein Cancer Center (KHCC) di Amman, dove hanno incontrati alcuni bambini affetti da cancro, provenienti dalla Striscia di Gaza, recentemente evacuati e ora in Giordania per proseguire le cure specializzate.

La principessa Ghida è presidente della King Hussein Cancer Foundation and Center.

La principessa Ghida Talal e la regina Rania con la loro presenza hanno portato conforto e speranza a questi bambini, simbolo di un impegno costante contro il cancro.

La regina Rania ha incontrato i bambini e le loro famiglie ed è stata informata dallo staff medico del King Hussein Cancer Center sulle condizioni mediche ed emotive dei pazienti.

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Bambini di Gaza

Questi bambini sono il primo gruppo di un totale di 41 malati di cancro provenienti dalla Striscia di  Gaza che dovrebbero essere trasferiti al centro. 

La regina Rania, con il suo consueto calore umano, ha interagito personalmente con i bambini e le loro famiglie, mostrando un sincero interesse per le loro storie e le sfide affrontate. 

Regina Rania

Voglio sottolineare l'impegno della regina Rania contro il cancro e il suo sostegno ai Palestinesi. Con la sua presenza al King Hussein Cancer Center la Regina Rania dimostra la sua dedizione umanitaria ed anche l'importanza di sensibilizzare il pubblico su questioni cruciali come il cancro ed i palestinesi.

La sua attenzione per i bambini palestinesi evacuati da Gaza, dimostrando che la compassione va oltre le frontiere geografiche e politiche, ed attraverso queste iniziative, la regina Rania ci fa sperare che sia possibile un mondo migliore per tutti.

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sabato, novembre 04, 2023

Vertice sulla Striscia di Gaza ad Abu Dhabi

Il Re di Giordania ed il principe Hussein ad Abu Dhabi per un vertice sulla Striscia di Gaza e fornire aiuti umanitari ai palestinesi.

1° novembre 2023

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania ed il principe ereditario Hussein si sono recati ad Abu Dhabi per partecipare ad un vertice per la pace a Gaza e fornire aiuti umanitari ai palestinesi. 

All'incontro bilaterale che si è tenuto al Qasr Al Watan ad Abu Dhabi, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, ed il Re Abdullah di Giordania hanno discusso le modalità per intensificare gli sforzi arabi per fermare la guerra a Gaza, proteggere i civili innocenti e rispondere al deterioramento delle condizioni umanitarie nella Striscia di Gaza. .

I due leader hanno sottolineato la necessità di un'azione internazionale urgente per fermare la pericolosa escalation militare e fornire piena protezione ai civili in conformità con il diritto internazionale umanitario, nonché la necessità di garantire la consegna di aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza.

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Il Re di Giordania ha sottolineato che la revoca dell'assedio sulla Striscia di Gaza è un'assoluta necessità per limitare il deterioramento della situazione umanitaria nella zona, elogiando gli sforzi degli Emirati Arabi Uniti per fermare la guerra nella Striscia, attraverso la loro appartenenza al Consiglio di Sicurezza.

Il Re giordano ha anche riaffermato il pieno sostegno ai fratelli palestinesi nel raggiungimento dei loro legittimi diritti e nella creazione del loro stato indipendente e sovrano sulla falsariga del 4 giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale, sulla base della soluzione dei due Stati.

I due Capi di Stato hanno anche espresso il loro orgoglio per le ottime relazioni tra la Giordania e gli Emirati e la loro volontà di rafforzare il partenariato economico e la cooperazione sugli investimenti in vari campi.

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Il Re Abdullah ed il Presidente degli Emirati hanno assistito alla firma di tre memorandum d'intesa tra i due paesi, In seguito, in segno di apprezzamento ,il Re di Giordania ha ricevuto dallo sceicco Mohammed bin Zayed l'Ordine di Zayed, che è il più alto riconoscimento negli Stati Uniti Emirati Arabi.

Il giorno precedente il Re Abdullah II ed il Principe Hussein avevano visitato il monumento del martire a Wahat Al Karama, ad Abu Dhabi.


venerdì, novembre 03, 2023

Aiuti per il popolo palestinese

Arabia Saudita lancia raccolta fondi per il popolo palestinese nella striscia di Gaza

ottobre 2023

Nel contesto di una crescente necessità di aiuto umanitario nella Striscia di Gaza, il Re Salman e il Principe Ereditario Mohammed bin Salman dell'Arabia Saudita hanno lanciato una campagna di soccorso per il popolo palestinese. 
Questa iniziativa ha catturato l'attenzione del mondo arabo, dimostrando il forte legame tra l'Arabia Saudita e il popolo palestinese.

Donazioni

Il Re Salman e il Principe Ereditario Mohammed bin Salman sono stati i primi donatori alla campagna di soccorso per il popolo palestinese nella Striscia di Gaza, un esempio di altruismo e compassione. 

Il Re Salman e il Principe Ereditario hanno personalmente donato una significativa somma di denaro, pari a 12,5 milioni di euro, con l'intento di incoraggiare la popolazione a fare altrettanto. La generose donazioni del Re e del Principe Ereditario è stata inviata attraverso la Fondazione Umanitaria King Salman dell'Arabia Saudita (KSRelief )

KSRelief ha lanciato una campagna di donazioni tramite la piattaforma Sahem, con l'obiettivo di raccogliere fondi per aiutare i palestinesi in difficoltà. Il denaro raccolto sarà gestito dal Centro di Aiuto e Soccorso Umanitario King Salman (KSRelief).

Al momento della stesura di questo articolo, un numero di 449.828 donatori ha già contribuito con oltre 261.771.052 riyal, equivalenti a circa 65 milioni di euro. Questa cifra non tiene conto della donazione del Re Salman e del Principe Ereditario Mohammed bin Salman. 

Arabia Saudita e  la Palestina

Le donazioni del Re e del Principe Ereditario confermano il ruolo storico dell'Arabia Saudita nel sostenere il popolo palestinese durante le varie crisi. Il comunicato stampa sottolinea il costante impegno dell'Arabia Saudita nel fornire sostegno umanitario e supporto allo sviluppo al popolo palestinese. 

La piattaforma Sahem ha dichiarato :  “Sotto la guida generosa del Custode delle Due Sacre Moschee, Dio lo protegga; Il Centro di aiuto e soccorso umanitario King Salman lancia la campagna popolare per fornire soccorso al popolo palestinese nella Striscia di Gaza. Il popolo palestinese nella Striscia di Gaza ha bisogno che tu sia al suo fianco nella dura prova dovuta al deterioramento delle condizioni umanitarie e alla grave carenza di cibo, medicine, ripari e acqua potabile. La tua donazione allevia la loro sofferenza e il tuo sostegno fornisce loro il necessario per vivere.”


venerdì, febbraio 17, 2023

Conferenza della Lega Araba al Cairo

Il re Abdallah di Giordania alla conferenza della Lega Araba al Cairo, in Egitto.

12 febbraio 

Sua Maestà il re Abdallah II di Giordnaia si è recato ad Al Cairo, in Egitto, per partecipare alla conferenza organizzata dalla Lega Araba a sostegno di Israele.

Nel suo discorso il Re Abdullah ha sottolineato che la causa palestinese rimarrà in prima linea in tutte le priorità arabe, riaffermando la necessità di unificare gli sforzi arabi per sostenere la fermezza dei palestinesi nella loro terra.

Il re Abdullah ha affermato che il tema dell'incontro "è vicino al cuore di tutti gli arabi", osservando che per i musulmani Gerusalemme è la Prima Qibla, e che la regione non può vivere in pace, stabilità e prosperità senza alcun progresso compiuto sulla causa palestinese.

Il Re giordano ha ribadito che preservare le prospettive di pace, sulla base della soluzione dei due Stati, richiede la cessazione di tutte le violazioni israeliane, le incursioni nella moschea di Al Aqsa, avvertendo che qualsiasi tentativo di alterare lo status quo storico e legale avrà conseguenze negative sulla sicurezza e stabilità dell'intera regione.

Il re ha affermato che la Giordania continua a compiere tutti gli sforzi sotto la custodia hashemita per salvaguardare i luoghi sacri islamici e cristiani a Gerusalemme ed ha osservato che questi sforzi mirano a salvaguardare l'identità araba della Città Santa, sostenere la resilienza dei gerosolimitani e garantire la libertà di culto di musulmani e cristiani.

Il Re ha aggiunto che il Regno hascemita di Giordania sostiene i fratelli e sorelle cristiani a Gerusalemme, mentre cercano di proteggere le loro chiese e contrastare le violazioni contro i loro luoghi santi, riaffermando l'impegno per il Patto di Omar, che ha garantito armonia e convivenza a Gerusalemme per oltre 1.400 anni.

La conferenza si svolge con la partecipazione araba, regionale e internazionale, sulla base di una decisione del 31° vertice arabo tenutosi in Algeria dello scorso novembre.


giovedì, gennaio 19, 2023

Sovrani di Giordania in Egitto

Il Re Abdullah e la regina Rania ad Il Cairo per un vertice tra Giordania Egitto e Palestina

17 gennaio 2023

Le Loro Maestà il  Abdullah II e la regina Rania di Giordania sono arrivati ​​all'aeroporto internazionale del Cairo per una visita di lavoro di un giorno in Egitto. 

Il re Abdullah e la regina Rania sono stati accolti dal presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi e da sua moglie, la First Lady, Entissar Amer El Sisi. 

Il Re di Giordania ha partecipato ad un vertice tripartito con il presidente egiziano e quello palestinese, Mahmoud Abbas, per discutere gli sviluppi della causa palestinese alla luce degli attuali sviluppi, al termine del quale è stata rilasciata una dichiarazione in cui i leader hanno sottolineato la necessità di preservare i legittimi diritti palestinesi e la continuazione dei loro sforzi congiunti per raggiungere una pace globale, giusta e duratura basata sulla soluzione dei due Stati.

I capi di stato hanno concordato di rafforzare il coordinamento giordano-egiziano-palestinese a tutti i livelli, al fine di attivare gli sforzi per riprendere i negoziati e lavorare con fratelli e partner per rilanciare ik processi per la pace.

I capi di stato hanno anche sottolineato la necessità di fermare tutte le misure israeliane illegali e unilaterali che minano la soluzione dei due Stati e di preservare la situazione storica e legale esistente a Gerusalemme e le sue santità islamiche e cristiane, in modo da garantire il rispetto della Moschea di Al-Aqsa , un puro luogo di culto per i musulmani. 

Altro punto discusso è stato l'importanza che la comunità internazionale continui a sostenere l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) e la necessità di fornire il sostegno finanziario di cui ha bisogno per continuare a fornire servizi vitali ai rifugiati palestinesi. 

giovedì, luglio 28, 2022

Re di Giordania col presidente palestinese

Il re di Giordania e il principe Hussein ricevono il presidente palestinese

24 luglio 2022

Sua Maestà il re Abdullah II di Giordania e il principe ereditario Al Hussein hanno ricevuto il presidente palestinese Mahmoud Abbas.

Durante l'incontro, tenutosi al Palazzo Al Husseiniya il Re Abdullah ha rilevato la necessità di continuare il coordinamento giordano-palestinese, soprattutto in vista delle riunioni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre, sottolineando l'entusiasmo della Giordania nel riaffermare la centralità della causa palestinese davanti alla comunità internazionale.

Il re Abdullah II ha riaffermato il pieno sostegno della Giordania ai palestinesi, sottolineando che il Regno continuerà tutti i suoi sforzi per salvaguardare i luoghi santi islamici e cristiani a Gerusalemme, sotto la custodia hashemita.

Da parte sua, il presidente Abbas ha elogiato gli sforzi in corso del Re di Giordania per risolvere la questione palestinese.


sabato, settembre 04, 2021

Re di Giordania in Egitto

Il Re di Giordania col presidente egiziano e il presidente palestinese

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania è andato a Al Cairo per partecipare ad un vertice trilaterale, con il presidente egiziano Abdel Fattah El Sisi e il presidente palestinese Mahmoud Abbas.

Il vertice si è tenuto presso il palazzo Al Ittihadiya al Cairo, in Egitto.

Alla conclusione del vertice trilaterale è stato diffuso un comunicato nel quale i tre Capi di Stato hanno riaffermato la centralità della causa palestinese, sottolineando che una pace giusta, globale e duratura, sulla base della soluzione dei due Stati, resta un'opzione strategica.

Inoltre si è riaffermato l'importanza della storica custodia hashemita dei luoghi santi islamici e cristiani a Gerusalemme e si è invitato a mantenere gli sforzi per perseguire la riconciliazione della Palestina.


lunedì, gennaio 27, 2020

Carlo nei Territori Palestinesi

Il principe Carlo nei Territori Palestinesi

24 gennaio 2020

Dopo essere stato in Israele, Sua Altezza Reale il Principe di Galles ha raggiunto i Territori Palestinesi.

Il Principe Carlo ha iniziato la giornata visitando a Betlemme con i leader musulmani e cristiani la Moschea di Omar, che fu costruita da Omar Ibn Al-Khattab, il secondo califfo del profeta Maometto, e che è l'unica moschea nella città vecchia di Betlemme.

In seguito il principe Carlo ha partecipato ad una cerimonia ecumenica presso la basilica della Natività che è stata eretta nel luogo dove un'antica tradizione ricorda la nascita di Gesù.
Quindi il Principe Carlo ha raggiunto la Casa Nova dove ha incontrato cristiani palestinesi, persone che lavorano nel campo della salute e dell'istruzione e dei rifugiati palestinesi.

Il principe Carlo ha detto che stare a Betlemme è profondamente commovente sentirsi come un pellegrino in questo luogo speciale di così grande significato : "Betlemme fa parte di tutti noi e la Chiesa della Natività è al centro di Betlemme. 
Nel Regno Unito, ho cercato a lungo di celebrare la ricca diversità di convinzioni di cui godiamo e per garantire le fedi di tutte le persone. Anche in altre parti del mondo, ho cercato di costruire ponti tra le diverse religioni, in modo che potessimo imparare gli uni dagli altri e, di conseguenza, essere più forti insieme.
Mi spezza il cuore, quindi, continuare a vedere tanta sofferenza e divisione. Il mio più grande desiderio è che il futuro porti libertà, giustizia e uguaglianza a tutti i palestinesi, permettendoVi di prosperare e prosperare ".

Il principe Carlo ha  quindi incontrato il presidente Mahmoud Abbas nella sua residenza ufficiale,
prima di visitare l'uliveto ed il frutteto nel convento dei Carmelitani ed  il monastero del Sacro Cuore.

Infine il principe Carlo è andato nel convento di Santa Maria Maddalena nel Getsemani sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme, per visitare la tomba di sua nonna, la principessa Alice, madre del Duca di Edimburgo.

mercoledì, luglio 04, 2018

William in Palestina

William, Duca di Cambridge, era andato in Palestina

giugno 2018

Dopo essere stato nel Regno di Giordania, dove era stato accolto dal principe ereditario Al-Hussein bin Abdullah, Sua Altezza Reale il Principe William, Duca di Cambridge, era andato in Palestina, dove ha incontrato il presidente Mahmoud Abbas a Ramallah,



lunedì, luglio 14, 2014

Principe Hussein aiuta i palestinesi feriti

Il principe Hussein di Giordania incontra alcuni palestinesi feriti all'Ospedale di Amman

14 luglio 2014

Sua Altezza Reale il principe ereditario Hussein, il Reggente, ha incontrato un certo numero di palestinesi che sono stati trasportati all'Ospedale militare di Amman "Al Hussein Medical Center", dopo aver subito gravi lesioni a seguito dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza.


Le strutture sanitarie palestinesi sono a corto di materiale per curare i feriti a causa dell'assedio imposto alla striscia di Gaza e quindi una parte dei feriti vengono inviati in Giordania o in Egitto.
I raid israeliani hanno provocato almeno 172 morti e 1'100 feriti nell'ultima settimana.

Il reggente ha ordinato che i feriti ricevano la migliore assistenza medica ed ha sottolineato che la Giordania, sotto la guida di Sua Maestà il Re Abdullah II, è pronta ad accogliere dei palestinesi e fornirà a loro assistenza medica e umanitaria.

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Regent visits injured Palestinians at Al Hussein Medical Center