Articoli in evidenza:
Visualizzazione post con etichetta religione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta religione. Mostra tutti i post

lunedì, giugno 03, 2024

1000 Anni di Cristianesimo in Norvegia

Il principe Haakon e la principessa Mette-Marit  celebrano i 1.000 anni della conversione del Regno di Norvegia al cristianesimo, voluta da Re Olav, detto il Santo

1 giugno 2024

Le Loro Altezze Reali il principe ereditario Haakon e la principessa ereditaria Mette-Marit si sono recati a Moster per partecipare alle celebrazioni dei 1.000 anni da quando il Re Olav il Santo introdusse la legge cristiana in Norvegia.

Da mercoledì 29 maggio a domenica 2 giugno, a Moster  c'è un festival popolare per celebrare la conversione del Regno di Norvegia al cristianesimo nel 1024. Questo evento segnò un punto di svolta nella storia norvegese.

LEGGI ANCHE : La Principessa Mette-Marit di Norvegia apre le Giornate della Cultura presso l'Ospedale Blakstad di Asker

Introduzione del Cristianesimo in Norvegia

Nel 1024, a Moster, il re Olav Haraldsson, conosciuto come Olav il Santo, introdusse la legge cristiana in Norvegia. Questo segnò la transizione ufficiale del paese dal paganesimo norreno al cristianesimo. L'introduzione della legge cristiana a Moster fu un momento cruciale, con leggi basate sui principi cristiani che vennero approvate durante l'incontro noto come Mostratinget.

Re Olav il Santo

Olav Haraldsson ebbe un ruolo centrale nella cristianizzazione della Norvegia. Il re cercò di rafforzare il suo potere reale attraverso la promozione della fede cristiana, ottenendo il sostegno di chierici e capi locali. Le leggi approvate a Moster bandirono antichi rituali pagani, introducendo nuovi costumi e norme morali cristiane.

Re Olav II Haraldsson, detto il Santo (995 – 1030), fu re di Norvegia dal 1015 al 1028 ed è considerato santo e martire dalla Chiesa cattolica e ortodossa. Pare che ricevette il battesimo intorno al 1014, durante un soggiorno in Normandia, dove i duchi normanni, sin dall'inizio del dominio avevano accettato il cristianesimo. Divenuto re nel 1016  si impegnò nel riordinamento civile ed ecclesiastico del paese. Pochi anni dopo la morte, fu considerato il santo nazionale della Norvegia e di tutto il Nord d'Europa, ma fu canonizzato solo nel 1888. 

LEGGI ANCHE : Il Principe Haakon di Norvegia consegna il Premio Abel a Michel Talagrand

Celebrazioni del 1.000° Anniversario

Durante le celebrazioni, il principe Haakon e la principessa Mette-Marit hanno firmato il Tingsteinen, una pietra commemorativa storica che segna il luogo del Mostratinget. Questo monumento porta anche le firme del re Olav. Successivamente, il principe Haakon ha tenuto un discorso durante il grande spettacolo dell'anniversario a Moster Amfi, enfatizzando l'importanza di costruire e preservare la società per le future generazioni.

Presenza di Dignitari e Giovani

Alle celebrazioni hanno partecipato anche il presidente dello Storting, il primo ministro e il presidente del parlamento Sami. Inoltre, il principe Haakon e la principessa Mette-Marit hanno incontrato giovani a bordo della MS Caroline af Sandnes, discutendo delle sfide future e dei valori da preservare.

LEGGI ANCHE : La Famiglia Reale festeggia la Giornata Nazionale della Norvegia

Conclusione

La partecipazione del principe Haakon e della principessa Mette-Marit alle celebrazioni del 1.000° anniversario dell'introduzione della legge cristiana evidenzia l'importanza della Monarchia nel preservare l'identità nazionale e nel guidare il paese verso un futuro prospero.

sabato, giugno 01, 2024

Festa del Corpus Domini

Il principe Alberto e la principessa Charlene di Monaco partecipano alla festa del Corpus Domini 2024

30 maggio 2024

Le Loro Altezze Serenissime il Principe Alberto II e la Principessa Charlene di Monaco, ed i loro gemelli, il Principe ereditario Jacques e la Principessa Gabriella, hanno assistito alle celebrazioni ed alla processione del Corpus Domini dal balcone del Palazzo del Principe di Monaco. 

Festa del Corpus Domini

La festa del Corpus Domini - chiamata anche solennità del Santissimo Sacramento -  è una festa cattolica romana che si celebra durante la seconda domenica dopo la Pentecoste e commemora la presenza reale di Gesù Cristo nel sacramento dell'Eucaristia. 

Le origini di questa festa risalgono al Medioevo, quando si organizzavano delle processioni per le strade, esponendo il Santissimo Sacramento.

"Il Corpo e il Sangue di Gesù sono il segno, non più simbolico, ma reale dell'unione di Dio e degli uomini in Gesù Cristo che è Vero Dio e Vero Uomo. Il sacramento è il segno efficace della Vita di Dio che entra nell'uomo: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna".

lunedì, maggio 20, 2024

Assemblea Chiesa di Scozia

Il Duca di Edimburgo partecipa all'Assemblea Generale della Chiesa di Scozia

17 maggio

Le Loro Altezze Reali Il Duca e la Duchessa di Edimburgo sono arrivati in Scozia per partecipare all'Assemblea Generale della Chiesa di Scozia. Il Duca Edoardo è stato nominato Alto Commissario per questa assemblea, incarico che rappresenta l'autorità reale. 

Durante il loro soggiorno, la coppia risiede all'Holyrood Palace e c'è stata la tradizionale cerimonia di consegna delle chiavi di Edimburgo.

Assemblea Generale della Chiesa di Scozia

Dal 18 al 23 maggio 2024, la Chiesa di Scozia terrà la sua Assemblea Generale annuale. Questa chiesa presbiteriana conferisce ogni anno al sovrano la possibilità di nominare un Alto Commissario che rappresenta l'autorità reale durante le discussioni dell'assemblea. Quest'anno, il re Carlo III ha scelto il fratello minore, il principe Edoardo, duca di Edimburgo, per svolgere questo ruolo.

La Cerimonia di Consegna delle Chiavi di Edimburgo

La tradizione scozzese vuole che, quando il re o un membro della famiglia reale arriva in rappresentanza del sovrano, le autorità di Edimburgo consegnino simbolicamente le chiavi della città, questo venerdì, una cerimonia ufficiale è stata organizzata per dare il benvenuto al Duca e alla Duchessa di Edimburgo.

Alla cerimonia il Duca di Edimburgo ha passato in rassegna le truppe prima di ricevere le chiavi dal Lord Provost Robert Aldridge. Come vuole la tradizione, il Duca ha poi ringraziato il Lord Provost per il gesto, chiedendogli di custodire le chiavi.

Discorso del Duca di Edimburgo

Il Duca di Edimburgo, in qualità di Lord Alto Commissario, ha tenuto un discorso all'Assemblea Generale della Chiesa di Scozia, sottolineando l'importanza del ruolo della Chiesa come forza del bene nella società.

Nel suo discorso, il Duca Edoardo ha sottolineato il tema scelto per l'Assemblea Generale di quest'anno, "Costruire insieme," e l'importanza di lavorare uniti per raggiungere obiettivi comuni, ed ha parlato di come ha sperimentato la cura e l'amore di Dio, ringraziando i cappellani reali scozzesi per il loro supporto dopo la morte della regina Elisabetta. Il Duca Edoardo ha menzionato il lavoro della Duchessa di Edimburgo a sostegno delle vittime di violenza sessuale legata al conflitto, evidenziando l'importanza dell'ascolto e della comprensione senza giudizio.

Il Duca ha discusso le sfide che i ministri devono affrontare nel rappresentare la Chiesa e Dio, specialmente quando le persone cercano risposte in tempi di sofferenza e conflitto, ed ha sottolineato la necessità di avere fede e speranza, anche quando le circostanze sono difficili.

Il Duca ha parlato dell'importanza della tolleranza e dell'accoglienza all'interno della Chiesa, citando la parabola del Buon Samaritano come esempio ed ha ribadito che la Chiesa deve essere un luogo unificante e di supporto nelle comunità.

Risposta del Moderatore

Da parte sua,  il Rev. Dr. Shaw Paterson ha risposto al discorso del Duca, esprimendo gratitudine e portando i migliori auguri al re Carlo III, recentemente diagnosticato con il cancro. Ha lodato il Duca per il suo impegno e la sua presenza, sottolineando l'importanza di lavorare insieme per affrontare le sfide attuali e future.

Conclusione

La  partecipazione del Duca e della Duchessa di Edimburgo in Scozia all'Assemblea Generale della Chiesa di Scozia evidenzia il profondo legame tra la Monarchia e la Chiesa di Scozia

La Chiesa di Scozia è una chiesa presbiteriana e riconosce solo Gesù Cristo come "re e capo della chiesa". Il Sovrano quindi non detiene il titolo di "Governatore supremo" della Chiesa di Scozia; quando frequenta le funzioni della Chiesa in Scozia, Sua Maestà lo fa come un membro ordinario.


venerdì, maggio 17, 2024

Chiesa e Corona uniti in Serbia

Il principe Alessandro di Serbia, e i suoi due figli gemelli, accolgono il patriarca Porfirio ed i vescovi serbi

16 maggio 2024

Il principe Alessandro di Serbia ha tenuto il tradizionale incontro dei vescovi della Chiesa ortodossa serba, che ha avuto luogo nel Palazzo Bianco a Belgrado, alla presenza del Patriarca Porfirio ed anche di  due dei suoi figli, il principe ereditario Filippo e il principe Alessandro.

Questo evento celebra i legami tra la Chiesa e la Corona in Serbia,  con la partecipazione di figure di spicco durante il quale nel suo discorso il principe Alessandro ha parlato dei problemi e speranze per il futuro del popolo serbo, in particolare riguardo alla situazione in Kosovo e Metohija. 

LEGGI ANCHE : Il principe Alessandro e la principessa Caterina ad Inđija, in Serbia, per il monumento e la mostra dedicati alla regina Maria

Il Tradizionale Pranzo Primaverile

L'annuale tradizionale pranzo a Palazzo Bianco è una celebrazione che coincide con la sessione primaverile della Santa Arcidiocesi della Chiesa serbo-ortodossa. Questo evento è stato istituito con il ritorno della famiglia reale in Serbia, con l'intento di onorare e rafforzare i legami storici tra la Chiesa e la Corona. 

Ospiti

Al pranzo hanno partecipato personalità di rilievo, tra cui Sua Santità Patriarca serbo G. Porfiria, il principe ereditario Filippo, il principe Alessandro, numerosi vescovi della Chiesa serbo-ortodossa, Ivica Dačić, ministro degli interni della Serbia, Dr. Vladimir Roganovic, direttore dell'Amministrazione per la cooperazione con le chiese e le comunità religiose del governo serbo, e membri dell'organo consultivo della Corona.

LEGGI ANCHE : Battesimo della principessa Maria Karađorđević nel Palazzo Reale di Belgrado

Discorso del Principe

Nel suo discorso, il principe Alessandro ha espresso forti emozioni riguardo alla situazione in Kosovo e Metohija, mostrando solidarietà con il popolo serbo che vive in quella regione. Ha dichiarato: 

"So che la rabbia è un peccato, ma devo ammettere che sono arrabbiato. Sono arrabbiato e ferito perché Vostra Santità e Vescovi non possono entrare nella nostra terra santa, nel nostro Kosovo e Metohija. Ma dopo ogni sofferenza arriva la salvezza, dopo il Golgota arriva la Pasqua. Ecco perché sono sicuro che questa ingiustizia sarà corretta e che voi, Santità insieme a tutti i vescovi, sarete di nuovo con il nostro popolo in Kosovo, per portare loro conforto e speranza. E che i diritti fondamentali dei serbi saranno finalmente rispettati. Il nostro popolo merita e deve vivere!"

Il principe ha anche sottolineato l'importanza della collaborazione tra la Chiesa e la Corona per il bene della patria serba, affermando: "La Chiesa e la Corona sono sempre state vicine e hanno lavorato insieme per il bene della nostra Patria. Continueremo a farlo in futuro. Queste sono due istituzioni su cui il popolo serbo potrà sempre contare. So che la nostra Chiesa guidata dal patriarca Porfiri continuerà a guidare il nostro popolo sulla via dell'unità e dell'armonia. Seguendo la nostra santa chiesa, resteremo tutti sulla via del Signore. Grazie per il sostegno che date alla nostra gente, al nostro paese e alla mia famiglia. Il Signore benedica i tuoi sforzi e esaudisca le tue preghiere."

LEGGI ANCHE : La riunione del Consiglio della Corona serba delinea decisioni per la dinastia Karadjordjevic

Parole del Patriarca Porfiria

Il Patriarca Porfiria ha risposto con un messaggio di augurio e di speranza per la Famiglia reale, enfatizzando l'importanza dell'unità e della comprensione reciproca: "Dovremmo ringraziare Dio e augurare ciò di cui tutti abbiamo più bisogno, per darci l'unità soprattutto, perché le tentazioni vanno e vengono, e a seconda di come ci trattiamo, il nostro futuro dipenderà. Per capire e affrontare le difficoltà, è necessario capirsi, sapere che l'altro ha bisogno di noi, ed essere l'uno fratelli e sorelle."

Conclusione

Il tradizionale pranzo primaverile al Palazzo Bianco è un evento che non solo celebra i legami storici tra la Chiesa serbo-ortodossa e la Corona, ma offre anche un'opportunità per riflettere sulle sfide attuali e future.

mercoledì, maggio 15, 2024

Re Carlo presiede una cerimonia di investitura

Il Re Carlo presiede una cerimonia di investitura al Castello di Windsor. 

14 maggio 2024

Sua Maestà il re Carlo III sta gradualmente tornando a svolgere i suoi impegni ufficiali, e dopo diversi mesi di pausa dovuti alle cure per il cancro, ha presieduto una cerimonia di investitura al Castello di Windsor. 

Queste cerimonie, che si  svolgono a Windsor o a Buckingham, di solito sono guidati da membri della famiglia reale, soprattutto dal principe ereditario William e dalla principessa Anna, durante le quali i cittadini ottengono una distinzione dal sovrano.

A questa cerimonia l'arcivescovo di Canterbury ha ricevuto il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale Vittoriano, per i servizi resi all'incoronazione delle Loro Maestà. L'Arcivescovo di Canterbury è il secondo uomo nella Chiesa, subito dopo il Re che è il governatore supremo della Chiesa d'Inghilterra.
L'ordine fu fondato dalla Regina Vittoria nel 1896 come premio personale per distinguere coloro che sono stati al servizio del Sovrano e della Famiglia Reale. A differenza di altri riconoscimenti, il governo non sceglie i destinatari, che sono a discrezione del sovrano.

Durante questa cerimonia di investitura, il re Carlo ha anche assegnato a Jilly Cooper il grado di Lady Commander dell'Ordine dell'Impero Britannico. Dame Jilly Cooper è un'autrice famosa per i suoi romanzi Rutshire Chronicles . 

Infine, Re Carlo ha consegnato le insegne di Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico al Dr. Sanjay Bhandari per i suoi servizi alla comunità sportiva.


domenica, maggio 05, 2024

Famiglia reale greca celebra Pasqua

La famiglia reale greca celebra la Pasqua ortodossa sull'isola di Poros

5 maggio 2024

La regina Anna Maria, insieme alla sua famiglia ha partecipato alla Liturgia della Resurrezione nell'isola di Poros,  situata nel Golfo Saronicco, raggiungibile da Atene in barca, distante circa 80 chilometri. 

Quest'anno, la famiglia reale greca ha scelto l'isola Poros dove celebrare insieme la Pasqua, culminata con una veglia pasquale e fuochi d'artificio sopra la chiesa di San Giorgio.

La regina Anna Maria ha radunato all'isola Poros quattro dei suoi cinque figli, mancava solo la principessa Alessia, che vive in Spagna.

La Famiglia Reale Greca

La regina Anna Maria di Grecia, vedova del re Costantino II, recentemente aveva partecipato alla cerimonia ufficiale di trasmissione della fiamma olimpica alla Francia, allo Stadio Panatenaico ed ai festeggiamenti dell'ottantesimo compleanno di sua sorella, la principessa Benedetta.

LEGGI ANCHE : La regina Anna Maria di Grecia e la principessa Tatiana allo Stadio Panatenaico di Atene, per la cerimonia della fiamma olimpica

Il principe ereditario Paolos, ora capo della famiglia reale greca dopo la morte di suo padre, è presente con la moglie Maria-Chantal con il loro quinto figlio, il principe Aristídis Stávros. 

Il principe Nicola, fratello minore di Paolo ha partecipato da solo, dopo il recente divorzio dalla principessa Tatiana. 

LEGGI ANCHE : Il principe Nikolaos e la principessa Tatiana di Grecia annunciano la loro separazione

La principessa Teodora, terzogenita della coppia reale, era presente con il fidanzato Matteo Kumar, mentre il principe Filippo, il più giovane dei fratelli, era accompagnato dalla moglie, la principessa Nina. 

Prima della Pasqua, il principe ereditario Paolo aveva pubblicato un messaggio nel quale aveva invitato a riflettere sulla luce della Pasqua che porta con sé speranza, pace e rinnovamento, nonostante i conflitti che affliggono il mondo.

LEGGI ANCHE : Il messaggio del principe Paolo di Grecia per la Pasqua


venerdì, maggio 03, 2024

Paolo di Grecia augura Buona Pasqua

Il messaggio del principe Paolo di Grecia per la Pasqua

3 maggio 2024

Sua Altezza Reale il principe ereditario Paolo di Grecia ha pubblicato un messaggio per la Pasqua, che  nella Chiesa ortodossa si celebra questa domenica. 

La Pasqua è un momento di speranza e di pace, e con il suo  breve messaggio, il Principe Paolo invita a riflettere la luce della Pasqua che porta con sé un messaggio di speranza e di rinnovamento, nonostante i conflitti che affliggono il mondo.

Luce Santa da Gerusalemme ad Atene

Il Principe Paolo ci ricorda il significato simbolico del trasporto della Luce Santa da Gerusalemme ad Atene. Questa antica tradizione rappresenta la luce che guida la cultura greca ed europea, un simbolo di conoscenza, verità e speranza che illumina il cammino delle nostre vite.

Speranza per la Pace

Nonostante le difficoltà e i conflitti che affliggono alcune regioni del mondo, il Principe Paolo esprime la speranza che la luce della Pasqua possa guidare tutti noi sulla via della pace. Dal Medio Oriente all'Ucraina, dove i nostri fratelli ortodossi sono coinvolti in conflitti amari e brutali, la preghiera è per un futuro di pace e di riconciliazione.

Auguri di Buona Pasqua

Infine, il Principe Paolo invia i suoi più sinceri auguri di Buona Pasqua a tutti, un momento per condividere gioia e felicità, per rafforzare i legami familiari e comunitari, e per nutrire la speranza in un futuro migliore per tutti.

Messaggio del Principe Paolo  

Ecco il messaggio del Principe Paolo per la Pasqua : 

"Quest'anno, nonostante il conflitto in Medio Oriente con il tragico racconto di vite umane, miseria e dolore, torna alla nostra memoria il trasporto della Luce Santa da Gerusalemme ad Atene. La luce più grande del mondo, la luce guida della cultura greca ed europea, la luce che rivela conoscenza, verità e guida le nostre vite.

Speriamo che questa luce ci guidi nuovamente sulla via della pace non solo in Terra Santa ma anche in Ucraina dove i nostri fratelli ortodossi sono coinvolti nell'ennesimo conflitto amaro e brutale che ogni giorno ci spezza il cuore.

Possa la santa Pasqua portare momenti più felici a tutti in Grecia, nella nostra diaspora e nel resto del mondo.

Buona Pasqua"

lunedì, aprile 08, 2024

Sovrani dl Belgio nel Cammino di Santiago

Il re Filippo e la regina Matilde del Belgio fanno il pellegrinaggio sul Cammino di Santiago durante la Settimana Santa di Pasqua

6 aprile 2024

Come negli anni precedenti, il re Filippo e la regina Matilde del Belgio hanno compiuto un pellegrinaggio sul Cammino di Santiago durante la Settimana Santa di Pasqua, e quest'anno hanno completato una nuova parte del cammino di pellegrinaggio che termina a Santiago de Compostela in Spagna.

Quest'anno il percorso scelto dal Re Filippo e dalla Regina Matilde ha attraversato i villaggi di Sarria, Portomarin, Palas de Rei e Melida. 

La famiglia reale del Belgio ha un legame di lunga data con il Cammino di Santiago, uno dei percorsi di pellegrinaggio più famosi al mondo. 

Questa tradizione è stata portata avanti da diverse generazioni della famiglia reale belga, nata dalla regina Fabiola, originaria della Spagna, che spesso trascorreva le sue estati nel palazzo di San Lorenzo a Santiago de Compostela.

Famiglia Reale del Belgio

Da diversi anni gli attuali re Filippo e la regina Matilde sono molto interessati per il Cammino di Santiago e negli ultimi anni hanno completato diverse tappe del percorso di pellegrinaggio. Il re Filippo e la regina Matilde avevano iniziato il loro pellegrinaggio a Roncisvalle in Navarra nel 2017 e da allora hanno completato parte del percorso, quasi ogni anno, durante le vacanze di Pasqua. Camminano come veri pellegrini, vestiti con abiti adeguati al clima e dotati di zaini e bastoni da pellegrino.

Anche se la famiglia reale avrà sicuramente bisogno di sicurezza, il suo entourage cerca di rimanere il più discreto possibile durante il pellegrinaggio.

Il Camino de Santiago è diventata una tradizionale vacanza in famiglia per la famiglia reale belga. Oltre al re Filippo e alla regina Matilde, spesso partecipano al pellegrinaggio i loro figli ed altri familiari. Ciò non solo rafforza i legami familiari, ma sottolinea anche la passione condivisa per questa tradizione  religiosa secolare.

Cammino di Santiago di Compostela

Il Cammino di Santiago di Compostela è una rete di itinerari che, a partire dal Medioevo, i pellegrini hanno percorso per giungere alla Cattedrale di Santiago di Compostela, presso la quale si troverebbero le reliquie dell'Apostolo San Giacomo il Maggiore. 

Nel 1993 il Cammino di Santiago francese è stato riconosciuto come Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO con il nome di Cammino di Santiago di Compostela.


Re del Marocco e Laylat Al-Qadr

Il re Mohammed del Marocco presiede la veglia religiosa Laylat Al-Qadr 

6 aprile 2024

Sua Maestà il Re Mohammed VI del Marocco ha presieduto una veglia religiosa in commemorazione di Laylat Al-Qadr, alla presenza del principe ereditario Moulay El Hassan e di altri membri maschi della famiglia reale. La cerimonia si è svolta presso la moschea Hassan II di Casablanca.

La Veglia alla Moschea Hassan II

Durante la veglia, i versetti del Corano sono stati recitati da un ragazzo di 11 anni proveniente da Fez, vincitore del prestigioso Premio Nazionale Mohammed VI per la memorizzazione, la recitazione e il canto del Sacro Corano. Dopo, il Re Mohammed ha voluto incontrare personalmente il giovane vincitore e di consegnargli il meritato premio. 

È importante sottolineare che secondo la costituzione marocchina, il sovrano detiene il titolo di Amir Al Mouminine, ossia Comandante dei Credenti.

Famiglia Reale

La veglia è stata un momento di preghiera e riflessione, con la recitazione delle tradizionali preghiere di Al-Isha e Tarawih. 

Alla veglia erano presenti il principe ereditario Moulay El Hassan, il principe Moulay Rachid, fratello del sovrano, ed il principe Moulay Ismail. 

Alla fine della veglia, che si è conclusa con commoventi preghiere, sono stati assegnati vari premi, con particolare riconoscimento alla memoria dei re Hassan II e Mohammed V.

Laylat Al-Qadr

Laylat al-Qadr (Notte del destino) è una delle notti della fine del mese del Ramadan considerato benedetto dai musulmani. Durante quella notte, secondo la tradizione sunnita, il Corano fu rivelato a Maometto dall'angelo Gabriele. Nello sciismo, è legato alla discesa della scienza sull'Imam. Questa notte è considerata benedetta dai musulmani, che devono fare invocazioni, preghiere, recitare il Corano e chiedere perdono sincero per i peccati commessi.

Quest'anno l'Eid El Fitr, cioè la  che celebrazione che segna la fine del Ramadan, è prevista per il 10 aprile.

Considerazione

La cerimonia di Laylat Al-Qadr, alla Moschea Hassan II, è stata un'occasione di grande significato spirituale e culturale per il Marocco, che è stata guidata dal Re Mohammed, accompagnato da altri membri della famiglia reale.

Questo evento riafferma il legame del Marocco con la sua Storia e la Religiosa, mentre il Re Mohammed VI continua a rappresentare con onore il ruolo di Comandante dei Credenti nel suo Paese


domenica, marzo 31, 2024

Buona Pasqua dal Blog Monarchico

Auguri di Pasqua ai Lettori del Blog Monarchico

31 marzo 2024

Cari lettori del blog monarchico, i miei più calorosi auguri di Pasqua, la festività più significativa della Chiesa Cattolica.

La Pasqua, con il suo messaggio di rinascita e rinnovamento, rispecchia i valori che sosteniamo. 
In questi tempi di cambiamento e riflessione, ricordo il ruolo vitale che la Tradizione e la Storia hanno nel guidarci verso un futuro luminoso. 
La Monarchia, come la Pasqua, simboleggia la continuità e l'unione, ricordandoci che, nonostante le sfide, possiamo attingere alla nostra eredità per trovare forza e ispirazione.

Felice Pasqua a tutti Voi ed alle Vostre famiglie.

Raffaello Sanzio, Resurrezione di Cristo


martedì, gennaio 30, 2024

Principessa Beatrice al Tivoli Vredenburg

La principessa Beatrice partecipa a un simposio al Tivoli Vredenburg

29 gennaio 2024

Sua Altezza Reale la principessa Beatrice dei Paesi Bassi ha partecipato al simposio della rete interreligiosa "In Vrijheid Verbonden", che si è svolto presso il complesso musicale Tivoli Vredenburg, ad Utrecht. 

Il tema del simposio era "Prendersi cura l'uno dell'altro in tempi di polarizzazione". Dopo l'evento, la principessa Beatrice ha parlato con diversi leader religiosi e giovani.

In Vrijheid Verbonden (In Libertà Uniti) è una joint venture di sei movimenti religiosi e filosofici nazionali, che e organizza un incontro annuale a gennaio per confermare e rafforzare il loro legame e per presentare i loro desideri per la società olandese.


venerdì, dicembre 22, 2023

Re di Giordania con capi religiosi

Il Re Abdullah di Giordania, col Principe Hussein, incontra capi religiosi per discutere sulla questione palestinese e l'aggressione contro Gaza.

20 dicembre 2023

Sua Maestà il Re Abdullah II di Giordania, accompagnato da Sua Altezza Reale il Principe ereditario Al Hussein, ha incontrato le figure religiose gerosolimitane e giordane presso il Palazzo Al Husseiniya sottolineando la posizione chiara e incrollabile della Giordania nei confronti della causa palestinese e l'aggressione contro Gaza.

Nel suo discorso, il Re Abdullah II di Giordania ha ribadito il forte sostegno del Regno alla causa palestinese e la chiara posizione contro l'aggressione a Gaza. 

LEGGI ANCHE : Il Re di Giordania incontra i capi dell'esercito e della sicurezza. Fermo sostegno ai palestinesi

Durante un incontro con leader religiosi ha enfatizzato l'importanza di difendere i luoghi sacri islamici e cristiani nella città di Gerusalemme ed ha riaffermato l'impegno storico della Giordania nella cura di tali siti. Il Re Abdullah ha esortato alla cooperazione con i palestinesi per affrontare le sfide sul campo e ha sottolineato la necessità di una tregua a Gaza, con il ritorno al tavolo dei negoziati per una soluzione basata sulla creazione di due Stati. 

Ha condannato gli attacchi militari ai luoghi di culto a Gaza, evidenziando l'impegno della Giordania negli sforzi umanitari, inclusi gli ospedali da campo, ed il Re di Giordania ha messo in guardia sulle gravi conseguenze umanitarie a Gaza e in Cisgiordania a causa dell'aggressione israeliana e ha chiesto il sostegno internazionale. 

Durante l'incontro, le figure religiose hanno manifestato un fronte unito nella difesa dei luoghi sacri e nel sostegno al popolo palestinese, condividendo preoccupazioni comuni sulla situazione in Palestina ed a Gerusalemme.

LEGGI ANCHE : Il Principe Hussein di Giordania incontra i feriti dell'ospedale da campo giordano Gaza/76

Altri punti sono stati la condanna gli attacchi alla moschea di Al-Aqsa, l'importanza della custodia hashemita dei luoghi sacri, la cessazione immediata della guerra a Gaza, il riconosciuto del ruolo della Giordania come custode della santità islamica e cristiana, si è condannato le atrocità israeliane come violazioni delle leggi celesti, si è denunciato l'aggressione israeliana come genocidio e pulizia etnica, apprezzando gli sforzi della Giordania nel fornire aiuti umanitari.

LEGGI ANCHE : Il Re di Giordania ed il principe Hussein ad Abu Dhabi per un vertice sulla Striscia di Gaza e fornire aiuti umanitari ai palestinesi.


venerdì, dicembre 15, 2023

Famiglia reale celebra Slava

Il Principe Alessandro di Serbia e la Principessa Caterina celebrano la Slava.

13 dicembre 2023

Seguendo la tradizione secolare del popolo serbo, il Principe Alessandro di Serbia e sua moglie, la Principessa Caterina, hanno celebrato la Slava.

La liturgia della Slava si è svolta nella cappella del Palazzo Reale di Belgrado, presieduta dal Patriarca Porfirij di Serbia , afiancato dal vescovo Dositej di Lipljan e da sacerdoti dell'arcidiocesi di Belgrado.

La celebrazione includeva rituali come la condivisione di vino, una candela di cera d'api, la preparazione di grano e la presenza di una torta tradizionale chiamata slavski kolač.

LEGGI ANCHE : Il Principe Alessandro e la Principessa Caterina di Serbia con l'ambasciatore coreano alla cerimonia della donazione a 4 ospedali serbi

Significato della Slava

La Slava, o glorificazione del Santo Protettore di Famiglia è, insieme al Natale e alla Pasqua, la ricorrenza di natura religiosa e spirituale più sentita dai serbi, una espressione della Fede Cristiana Ortodossa che distingue il popolo serbo dalle altre popolazioni balcaniche,

Attraverso la celebrazione del Santo Protettore di Famiglia, la famiglia rende grazie al Signore per la salute, la pace, la protezione e per tutte le “buone cose” che ogni giorno riserva ai suoi fedeli. 

La scelta del giorno in cui viene celebrata la Slava risale ai tempi in cui i missionari cristiani convertirono i serbi alla Fede Ortodossa, e nel caso dei Karadjordevic, la famiglia reale serba, il patrono è sant'Andrea, festeggiato il 13 dicembre secondo il nuovo calendario ortodosso.

Principe Alessandro

Il Principe Ereditario Alessandro ha sottolineato l'importanza della Slava nel sottolineare la continuità tra le generazioni, ed ha dichiarato che questa festività rappresenta un legame indistruttibile con il passato e il custode del futuro della famiglia reale serba.

Il Principe serbo ha condiviso il suo pensiero sulla Slava come momento di unione nelle sfide e di ringraziamento nelle benedizioni, ed ha enfatizzato la necessità di rimanere umili e uniti come nazione e popolo di Dio.

LEGGI ANCHE : Il principe Alessandro e la principessa Caterina della Serbia donano una nuova unità mammografica mobile

Conclusione

La Slava celebrata dalla famiglia reale al Palazzo Reale di Belgrado non solo ha onorato una tradizione religiosa ma ha anche sottolineato il legame tra passato, presente e futuro della Monarchia serba, rafforzando un forte senso di identità nazionale e spirituale.

Inoltre la presenza di rappresentanti di diverse fedi ha sottolineato l'unità e l'inclusività della celebrazione, trasformandola in un momento di condivisione e comprensione tra diverse comunità. 


domenica, novembre 19, 2023

Re Carlo rafforza i legami interreligiosi

Il Re Carlo rafforza i legami interreligiosi al ricevimento di Lambeth Palace

16 novembre 2023

Sua Maestà il Re Carlo III è stato accolto nella Biblioteca di Lambeth Palace dall'Arcivescovo di Canterbury,  Justin Welby, per la partecipazione di oltre 30 leader religiosi e rappresentanti delle comunità provenienti da tutto il Regno Unito, segnando la Settimana Interreligiosa (Inter Faith Week),

Incontri Significativi con Leader Religiosi

Tra gli illustri partecipanti al ricevimento c'erano l'arcivescovo cattolico romano di Westminster, il rabbino capo delle Congregazioni ebraiche unite del Commonwealth, il referente della Fondazione Al Khoei. Questa occasione ha fornito ai leader religiosi l'opportunità di condividere con il Re Carlo e l'Arcivescovo Justin le sfide affrontate dalle loro comunità a causa dei conflitti globali.

La Diversità Religiosa

Prima degli incontri, il Re Carlo, accompagnato dall'arcivescovo, ha visitato la Biblioteca del Palazzo Lambeth, ammirando oggetti rappresentativi di diverse tradizioni religiose. Questi includevano Corani preziosi, un dizionario ebraico, rotoli religiosi storici risalenti ai secoli XIII e XVI, e lettere di amicizia tra leader religiosi globali. 
Il RE Carlo ha dedicato del tempo al Progetto Spire, una ricerca sui legami tra il fondo di dotazione della Chiesa d'Inghilterra e la schiavitù transatlantica dei beni mobili.

Riflessioni dell'Arcivescovo

L'arcivescovo di Canterbury ha dichiarato che la visita del Re Carlo è stata un grande onore e un incoraggiamento per le comunità di fede nel Regno Unito, specialmente in tempi difficili come quelli attuali. Ha sottolineato l'impegno duraturo del Re nel sostenere tutte le fedi nel Paese e ha esortato la Chiesa d'Inghilterra a continuare nella sua missione di promuovere la pace e l'unità tra le comunità.

L'Impegno del Re Carlo per la Tolleranza

La visita del Re Carlo alla Biblioteca di Lambeth Palace è stata un segno tangibile del suo impegno costante per promuovere la tolleranza e una maggiore comprensione tra fedi e comunità diverse nel Regno Unito. In un momento di conflitti globali, il Sovrano ha dimostrato la sua volontà di sostenere la Pace e l'Amicizia, ispirando la Chiesa d'Inghilterra a continuare a contribuire all'unità delle comunità.
 

domenica, ottobre 08, 2023

452° anniversario battaglia di Lepanto

La battaglia di Lepanto che salvò l'Europa,  grazie anche ai Savoia

7 ottobre 1571

La battaglia di Lepanto fu uno scontro navale avvenuto il 7 ottobre 1571, nel corso della guerra di Cipro, tra le flotte musulmane dell'Impero ottomano e quelle cristiane della Lega Santa.

La coalizione cristiana era stata promossa da Papa Pio V per soccorrere la veneziana città di Famagosta, sull'isola di Cipro, assediata dai turchi.

La coalizione cristiana riuniva le forze navali del Regno di Spagna, del Regno di Napoli, del Regno di Sicilia, dello Stato Pontificio, della Repubblica di Genova, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Granducato di Toscana, del Ducato di Urbino, della Repubblica di Lucca, del Ducato di Ferrara, dal Ducato di Mantova e della repubblica di Venezia.

Lo Stato sabaudo partecipò con tre galee (la "Capitana", la "Margherita" e la "Piemontesa"), al comando di Andrea Provana di Leynì. Papa Pio V aveva addirittura proposto quale comandante supremo di tutta la flotta cristiana il Duca Emanuele Filiberto di Savoia, ma il Duca sabaudo respinse l'offerta perchè, pur essendo stato un grande condottiero sulla terraferma, non era esperto di battaglie navali.

Durante la battaglia i piemontesi si batterono eroicamente come sempre, che si concluse con una schiacciante vittoria della Lega Santa che salvò la Cristianità da uno dei più massicci tentativi di invasione islamica.


giovedì, ottobre 05, 2023

Principessa di Svezia nella cattedrale di Uppsala

La principessa Vittoria di Svezia ad un incontro nella cattedrale di Uppsala

3 ottobre 2023


Sua Altezza Reale la principessa ereditaria Vittoria di Svezia ha partecipato all'apertura della riunione del consiglio della Chiesa svedese presso la cattedrale di Uppsala. 

Prima dell'incontro, il vescovo Erik Eckerdal ha tenuto una funzione di apertura presso la cattedrale di Uppsala. 

Il consiglio ecclesiastico è il più alto organo decisionale della Chiesa svedese, che si svolge ogni anno nella Cattedrale di Uppsala. L'incontro della chiesa del 2023 si terrà in due sessioni a Uppsala; uno in ottobre e uno in novembre.

LEGGI ANCHE : La Principessa Vittoria di Svezia, Protettrice del Nastro Rosa per la Lotta al Cancro al Seno

sabato, luglio 08, 2023

Incoronazione della Vergine Maria

La regina Matilde del Belgio al Festival dell'incoronazione della Vergine Maria.

7 luglio 2023

Per la quarta volta consecutiva, la regina Matilde del Belgio si è recata a Tongeren per assistere alla 19° edizione del Festival dell'incoronazione (Kroningsfeesten) , una processione folcloristica in onore della Vergine Maria. 

La Regina Matilde ha dimostrato il suo profondo attaccamento a questa tradizione partecipando personalmente all'edizione del 2002 insieme al Re Filippo. L'entusiasmo e l'ammirazione della coppia reale per il Festival dell'incoronazione li ha spinti a ritornare nel 2009 e nel 2016, quando hanno coinvolto anche la principessa Elisabetta, allora quattordicenne.

L'origine del Festival risale al 1890, quando il vescovo Doutreloux incoronò una statua miracolosa della Beata Vergine Maria. In commemorazione di quell'evento, i festeggiamenti sono stati organizzati ogni sette anni da allora. 

Ogni edizione del Festival attrae migliaia di partecipanti, un evento di interesse religioso ma anche offre l'opportunità per scoprire le bellezze storiche e artistiche di questa città.

Il Festival dell'incoronazione si svolge nel corso di quattro giorni intensi e coinvolgenti, spettacoli, sfilate, musica, balli tradizionali ed una varietà di eventi culturali. 

L'importanza del Festival dell'incoronazione per la comunità di Tongeren è sottolineata dal riconoscimento ufficiale come patrimonio culturale immateriale. 

martedì, giugno 27, 2023

Vigilia di San Giovanni a Monaco

La Famiglia Principesca di Monaco partecipa alle celebrazioni della Vigilia di San Giovanni 2023

23 giugno 2023

Le Loro Altezze Serenissime, il Principe Alberto II e la Principessa Charlene di Monaco, ed i loro figli, il Principe Giacomo e la Principessa Gabriella, hanno preso parte alle celebrazioni di San Giovanni tenutesi nella Piazza del Palazzo, dove gli abitanti di Monaco ed i turisti si sono riuniti per partecipare a questo evento unico e godere dello spirito festoso che avvolge la città.

La festa cristiana di San Giovanni Battista cade il 24 giugno, sei mesi prima della vigilia della nascita di Gesù, il 25 dicembre, considerata un momento di grande significato spirituale. La festa di San Giovanni rappresenta la luce che sconfigge le tenebre e simboleggia la rinascita e la speranza. È un momento di riflessione e di rinnovamento delle promesse di fede.

La Vigilia di San Giovanni è una tradizione che affonda le sue radici nella cultura cristiana che è ampiamente celebrata in diversi paesi, inclusa la Principato di Monaco, e durante questa notte le fiamme delle fiaccole e dei falò illuminano il cielo, creando un'atmosfera di mistero e spiritualità.

domenica, maggio 14, 2023

Umberto II con Giovanni Paolo II

41 anni fa l'incontro tra Umberto II e Giovanni Paolo II

14 maggio 1982

Oggi ricorre il 41° anniversario dello storico incontro tra Sua Maestà il Re Umberto II e Sua Santità Giovanni Paolo II, che si trovava in visita in Portogallo per ringraziare la Madonna di Fatima per lo scampato pericolo nell'anniversario dell'attentato di Piazza San Pietro.

Umberto II, gravemente malato, volle a tutti i costi incontrare Giovanni Paolo II, ed all'incontro, che si svolse nella sede della Nunziatura Apostolica, il Re Umberto d’Italia era accompagnato dal figlio Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, e da sua sorella la Regina Giovanna, vedova del Re Boris di Bulgaria.

Quando lo incontra Re Umberto prega d'intercedere presso il governo italiano, di poter morire in Patria a causa dell'avanzamento della malattia. Il Papa ne assicura l'interessamento. In quel periodo al parlamento italiano si dibatteva se era il caso o meno di concedere al Re di morire in Italia, ma il regime repubblicano rifiuta di accelera le decisioni, anzi ...

Un sondaggio televisivo rivelava che il 72% degli intervistati in Italia è favorevole a far rientrare Re Umberto II, ed i giornali raccontavano l'agonia di Umberto, la commozione cresceva e l'opinione pubblica premeva sui parlamentari.

Durante il viaggio apostolico in Portogallo, il Re Umberto fece i passi necessari per ufficializzare la sua decisione di donare alla Santa Sede la Sacra Sindone, che per secoli fu proprietà di Casa Savoia.

In seguito la principessa Gabriella ha raccontato un aneddoto sull'incontro con Giovanni Paolo II, cioè  alla domanda su cosa avesse detto il Papa alla notizia del lascito della Sindone, Gabriella ha risposto che in quella occasione Umberto preferì non parlare per non essere ringraziato.

La foto dell'abbraccio commovente tra il Santo Padre ed Umberto illustra l'eccezionalità dell'evento. Con questo gesto, il successore di San Pietro andava a rendere omaggio ad un Sovrano ed a Casa Savoia che avevano Custodito la Sacra Sindone di Gesù e difeso la Cristianità in Europa.

10 mesi dopo Umberto II moriva in esilio, lontano dal Paese che Lui amava più di tutti gli altri italiani.

Col cuore gonfio di malinconica ma fiero di questo italiano, ricordo la Grandezza di Re Umberto II.

Viva il Regno d’Italia !

Viva il Re d’Italia !


giovedì, maggio 04, 2023

Fascino irresistibile dell'incoronazione

L'incoronazione non è un atto politico è un rito mistico che emana il fascino più profondo e regale della Monarchia.

6 maggio 2023

Il 6 maggio si svolgerà l’incoronazione di Re Carlo III con la medesima Corona indossata dall’ultimo regnante degli Stuart, unto con olio proveniente dal Monte degli Ulivi a Gerusalemme, e consacrato nella Chiesa del Santo Sepolcro.

La corona sottolinea la continuità della tradizione monarchica britannica e la sua capacità di conservare le proprie radici storiche e culturali nel tempo. L'olio ha un forte significato simbolico, rappresentando il legame tra la monarchia e la fede cristiana. L'incoronazione di un nuovo Re sancisce il passaggio di potere e la continuità della monarchia che avviene in un momento di celebrazione e di unità nazionale, in cui tutti i britannici possono unirsi per onorare la figura del sovrano e la storia della loro nazione.

Per i i media italiani (lacchè del regime repubblicano) l'incoronazione del Re è visto come una semplice tradizione pittoresca e solo giustificata da fornire un contributo positivo al bilancio economico del turismo britannico. Questa misera giustificazione che i repubblicani danno alla incoronazione dimostra quanto sia materialista la loro visione del mondo, e d'altronde anche il presidente della repubblica per vincere le elezioni deve ricevere ingenti quantità di denaro da persone o gruppi , che a sua volta dovrà ringraziare, dividendo il popolo in fazioni.

Per capire bene cos'è la incoronazione è importante conoscere gli oggetti principali che saranno utilizzati durante la cerimonia.

Il momento più sacro della incoronazione è l’unzione, e che non verrà trasmessa in tv per rispetto e per questo sarà nascosto alla vista del pubblico. Il re siede su un antico trono, noto come "Sedia di sant’Edoardo", costruito per re Edoardo I nel 1300 per contenere la "Pietra del Destino", nota anche come la "Pietra di Scone", sulla quale i re di Scozia sono stati incoronati da tempo immemorabile fino a quando, nel 1296, l’ultimo re fu sconfitto da Edoardo I. Nel 1996 la "Pietra di Scone" è stata rispedita in Scozia dal primo ministro John Major per rispetto agli scozzesi, ma viene ora restituita per la cerimonia della incoronazione.

Carlo III sarà unto sul petto, sul capo e sulle mani con l’olio contenuto in un’aquila d’oro realizzata per l’incoronazione di Carlo II, il 23 aprile 1661. L’aquila evoca la foggia del primo contenitore di olio santo di circa 900 anni fa che si dice fosse stato donato a San Thomas Becket dalla Vergine Maria. Il cucchiaio d’oro in cui viene versato l’olio risale al XII secolo ed è l’oggetto più antico utilizzato nella cerimonia.

La fase successiva è quella dell'investitura. L'arcivescovo di Canterbury porrà sul capo di Carlo III la corona di Sant'Edoardo, risalente al 1661. Nella Corona Imperiale di Stato (che non si riferisce all’impero coloniale, ma alla sovranità autonoma della Monarchia inglese) spiccano due gioielli. La grande pietra rossa sul davanti, nota come il rubino del Principe Nero e lo zaffiro nella croce in alto che è al tempo stesso una reliquia sacra ed un gioiello della Corona, tolto 900 anni fa dalla tomba del santo Edoardo il Confessore. 

Poi il sovrano riceverà gli altri simboli del suo potere: il globo, l'anello dell' incoronazione, lo scettro con la croce e lo scettro con la colomba. Tutti questi oggetti e le altre insegne regali per l’incoronazione non appartengono al re, bensí alla Corona, che condividono ciò che resta dell’aura archetipa della regalità.  

L'incoronazione di un Re non è un atto politico, è un rito mistico con una forte connotazione religiosa, che dona alla Monarchia il senso di sacralità, che è proprio il fascino più profondo e straordinario della Monarchia. 

W il Re !