Norodom Sihanouk, ex re della Cambogia è morto a Pechino all'età di 89 anni. Per mezzo secolo è stato protagonista della storia cambogiana
14 ottobre 2012Re Sihamoni e il primo ministro Hun Sen si sono subito recati a Pechino.
re Sihanouk |
"La sua morte è una grande perdita per la Cambogia". "Re Sihanouk non apparteneva alla sua famiglia, egli apparteneva alla Cambogia e alla storia."
La notizia della morte di Re è giunta in Cambogia nell'ultimo giorno del periodo della festa dei morti, conosciuta come Pchum Ben che dura 15 giorni, durante la quale i cambogiani onorano i loro antenati defunti.
Per mezzo secolo Re Sihanouk è stato il cardine della storia cambogiana: l’indipendenza dalla Francia, la guerra fredda, il conflitto del Vietnam, la dittatura dei Khmer rossi e il genocidio, la guerra civile e la pacificazione.
Norodom Sihanouk nacque a Phnom Penh, il 31 ottobre 1922, come figlio maggiore del re Norodom Suramarit e della regina Kossamak. In seguito divenne il re della Cambogia fino alla sua abdicazione, il 7 ottobre 2004; da allora, era conosciuto come "Re padre" e continuò ad esercitare alcune delle funzioni cerimoniali che aveva da re.
Norodom è stato primo ministro per 10 volte, 2 volte re, 2 volte capo di Stato con altri titoli e presidente del Governo di Coalizione della Kampuchea Democratica.
Sihanouk era salito al trono per la prima volta nel 1941. Nel 1953 portò il Paese all'indipendenza dalla Francia.
Due anni dopo, nel 1955, rinunciò al trono, lasciandolo al padre Suramarit: lui preferì dedicarsi alla politica attiva, dando vita a un partito di impronta socialista e populista (il «Sangkum Reastre Niyum»).
Nel 1960, morto il padre, Norodom vinse le elezioni e divenne nuovo capo dello Stato, ma con il titolo di principe, anziché quello di re, per opposizione di certi settori della monarchia.
Nel 1963 con un emendamento alla Costituzione, Lui divenne capo dello Stato a vita. Non era re e non sedeva sul trono, ma di fatto possedeva eguali e ancora maggiori poteri.
Dopo il colpo di Stato del 1970 ad opera di Lon Nol, a sua volta rovesciato dai Khmer rossi di Pol Pot, Sihanouk diventò di nuovo capo di Stato (ma senza poteri reali).
Iniziarono gli anni bui della repressione, che lasciarono sul campo migliaia morti.
Sihanouk rimase in esilio per 12 anni, fino al 14 novembre 1991.
Nel 1993, Norodom venne nuovamente incoronato re, ma ancora una volta si trattava di una carica soprattutto simbolica.
Nel 2004 abdica al trono in favore del figlio Norodom Sihamoni, e lascia il Paese per un esilio volontario in Corea del Nord e poi in Cina.