Un’indagine condotta dal Ministero della Pubblica Istruzione rileva che nelle superiori solo 3 studenti su 10 non hanno avuto debiti.
Ciò significa che il 70% degli allievi , pari a circa 2 milioni di studenti, hanno riportato almeno una insufficienza e in media ogni ragazzo e’ andato sotto la sufficienza in quattro materie.
Inoltre la situazione è ancor più drammatica negli istituti professionali dove gli insufficienti sono ben 8 su 10.
Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza culturale, ci sono molti (troppi) ragazzi con gravi lacune con la conseguenza che i corsi rischiano di essere un duplicato della lezione impedendo un completo svolgimento dell'insegnamento.
In questa situazione drammatica non basta una riqualificazione della docenza per migliorare l’Istruzione ma occorre una rivoluzione culturale e sociale.
I dati dimostrano che ci troviamo di fronte ad un forte decadimento del livello educativo nella scuola Italiana.
Il motivo principale di questa debacle è dello stato repubblicano che ha demolito i valori morali e comportamentali sui quali fino ad alcuni decenni fa si basava la società italiana.
La repubblica ha distrutto tante cose valide con altre false, spesso anche senza proporre delle alternative.
L'educazione dei ragazzi era basata su alcuni assi portanti, la famiglia, la scuola e la chiesa.
La famiglia l'abbiamo sacrificata al dio denaro, adesso il padre e la madre lavorano con il risultato che non si ha più il tempo di seguire i figli.
Inoltre abbiamo indebolito la famiglia tradizionale con il divorzio e favorendo altri tipi di famiglia che non fanno certo crescere bene i bambini.
La scuola è nelle mani di insegnanti incapaci e comunque meno educatrice rispetto al passato, e siamo arrivati al punto che se un alunno indisciplinato riceve una nota l'insegnante rischia di essere denunciato dai genitori.
L'insegnamento della Chiesa l'abbiamo relegata ai margini, sostituita da uno stato corrotto ed inefficiente.
Adesso i ragazzi crescono con modelli sbagliati, senza dialogo e senza valori.
E’ conclamato che lo stato repubblicano è inefficiente ed incapace e quindi anche i tentativi di riformare la scuola hanno peggiorato la situazione, ed inoltre i governi che si sono succeduti hanno distrutto le riforme precedenti aumentando confusione.
Secondo me la scuola è peggiorata per la fortissima presenza della propaganda repubblicana che ha politicizzato quasi tutto.
L'insegnamento è filtrato e controllato dal regime repubblicano, la scuola è diventato il mezzo con il quale il regime ha plasmato la cultura e la società.
Senza meritocrazia, appiattimento totale, falsi principi e valori, questi sono i frutti della repubblicana.
Perché meravigliarsi del bullismo, del decadimento del livello educativo in Italia quando la scuola è controllata e gestita da uno stato così corrotto ed inefficiente?
Superiori, risultati del primo quadrimestre: 2 milioni di studenti (il 70% degli iscritti) hanno riportato 8 milioni di insufficienze
Fioroni: uno sforzo straordinario per aiutare a recuperare
l 70,3% dei ragazzi che frequentano le scuole superiori hanno riportato una o più insufficienze al termine del I quadrimestre 2008: in media ogni ragazzo ha riportato insufficienze in quattro materie. Questi sono alcuni dei dati rilevati da un’ apposita indagine campionaria, condotta in questi giorni dall’Ufficio studi del Ministero sul 40% delle scuole.
Il 70,3% degli studenti, in sede di scrutinio, ha riportato almeno una insufficienza tra le diverse discipline. Questo valore corrisponde a circa due milioni di studenti.
Studenti con insufficienze per 100 scrutinati
Liceo Classico 57,6
Liceo Scientifico 61,9
Licei socio-psico-pedagogici 57,6
Liceo Linguistico 67,4
Istituto tecnico 76,4
Istituto professionale 80,0
Istruzione artistica 73,8
TOTALE 70,3
Mediamente sette alunni su dieci registrano almeno un’insufficienza, valore di per sé alquanto negativo, che diventa drammatico negli istituti professionali dove gli “insufficienti” sono ben 8 su 10. E’ come se in una classe (ad es. di 24 alunni) solo 7 di questi riportassero risultati positivi (e solo 5 negli istituti professionali).
L’indagine ha rilevato che dovranno essere superate circa 8 milioni di insufficienze: in media ogni studente dovrà recuperare quattro debiti.
La disciplina dove sì è registrato il maggior numero di insufficienze è la matematica con il 62,4% dei casi, con valori negativi in tutti i tipi di scuola.
Il numero di insufficienze rimane costante a prescindere dagli anni di corso: solo in quinta si nota una lieve riduzione (65%), ma rimangono significative le carenze in materie come la matematica (60,9%), e l’italiano che nei tecnici ed i professionali è di circa il 40%.
“I dati del primo quadrimestre – ha commentato il ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni - dimostrano quale lavoro straordinario la scuola debba mettere in atto perché entro giugno si recuperino il più possibile queste insufficienze. Sono numeri che, oltre a far chiarezza, illustrano anche lo sforzo che alunni e docenti saranno chiamati a fare nei prossimi mesi in quanto, a fine anno, di solito le insufficienze si dimezzano. E’ del tutto evidente comunque che ci troviamo di fronte ad un problema serio ed è questo il motivo per il quale è stata data priorità assoluta, anche in termini di risorse economiche, alle azioni per supportare l’impegno delle scuole”.
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