Durante la breve visita nella regione di Pilio, Sua Maestà il Re Costantino ha risposto alle domande dei giornalisti su fatti di attualità.
Alla domanda di valutare le misure fiscali imposte di recente dal governo greco, il re Costantino ha dichiarato che sarebbe meglio lasciarle agli esperti.
Ha sottolineato, tuttavia, che la gente riconosce i notevoli sforzi da parte del governo ellenico e che tutti prendono parte allo sforzo per superare la crisi.
Il suo unico desiderio è che, nonostante tutte le avversità, ci sia un sentimento di collaborazione e che in un prossimo futuro i sacrifici fatti dal popolo greco diano i suoi frutti.
Alla domanda sulle recenti violenze terroristiche, Sua Maestà ha poi risposto che non distingue un ladro comune, che persegue una famiglia o mette in pericolo la vita di un proprietario di un negozio, da un terrorista che mette in pericolo un'intera comunità. Per entrambi i casi la soluzione è costituire un fronte unito del popolo, delle autorità di polizia e del sistema giustizia. E' nostra responsabilità comune proteggere la democrazia e dimostrare che l'opinione pubblica è contro il terrorismo.
Si deve protestare in maniera pacifica, come quello che fece il popolo dell'Irlanda del Nord alcuni anni fa, quando con una marcia silenziosa l'intera nazione si scagliò contro chi ferisce il paese, la democrazia e i cittadini.
In risposta alle domande sul tema dei Giochi del Mediterraneo, che si terranno a Volos nel 2013, il re Costantino ha risposto che nonostante non sia pienamente informato sullo stato di avanzamento dei lavori, è certo che, come successe per i Giochi Olimpici, anche se all'ultimo momento la Grecia ce la farà.
Alla domanda se è disposto a dare il suo aiuto, il re Costantino ha risposto che, se qualcuno glielo chiederà, certamente aiuterà il Paese, come fece per le Olimpiadi di Atene 2004.
12 aprile 2010
NOTA: Questa intervista ebbe luogo prima degli arresti di presunti membri del gruppo terrorista 'la lotta rivoluzionaria'.
Traduzione dell'articolo pubblicato nel sito di Sua Maestà.
Link
HM King Constantine on the Greek economy and current events
venerdì, aprile 30, 2010
La bancarotta della repubblica greca
La repubblica greca è in bancarotta, i titoli di Stato sono diventati spazzatura, non può più rifinanziare sul mercato il suo debito pubblico e chiede aiuto all’UE e al FMI.
L'allarme è stato lanciato dal ministro delle Finanze, Papaconstantinou, che ha sottolineato che il deficit di bilancio del 2009, già corretto da Eurostat al 13,6%, potrebbe esser ancora rivisto in peggio, «al 14 per cento del Pil».
Il Primo ministro greco George Papandreou ha detto:"Siamo determinati a fare tutto il necessario per controllare l'enorme deficit, ripristinare la stabilità delle finanze pubbliche, promuovere lo sviluppo". "E' l'unico modo per assicurare che la Grecia non perdi i suoi diritti sovrani."
Nel frattempo il presidente della Banca centrale europea, Trichet, non ha voluto commentare l'andamento dei negoziati tra il governo di Atene e Bruxelles, ma ha spiegato che a suo parere un default della Grecia o dell'eurozona è fuori questione.
Per cercare di salvare la Grecia, nei prossimi tre anni la Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale hanno deciso di sostenere la Grecia con 135 miliardi di euro.
Atene ha varato un nuovo programma di austerità che, nelle previsioni del Governo, ridurrà il deficit di 10 punti percentuali in due anni.
L’oggettiva impossibilità di rifinanziare il debito pesa come un macigno.
Atene sembra pronta al piano di "austerity" ma la repubblica greca è già fallita.
Oltre che l’aspetto finanziario bisogna segnalare che questa crisi finanziaria minaccia la sovranità del paese.
In realtà già si sapeva di questo rischio – è il disegno della globalizzazione che vuole cancellare le nazioni - ma adesso si tocca con mano quello che appunto poteva succedere...
La Grecia si trova in una triplice crisi: di fiducia, di liquidità e d’insolvenza. Non può raccogliere sui mercati i soldi necessari a rifinanziare il proprio debito. Non può garantire i propri depositi bancari. Non può onorare le proprie obbligazioni.
Visto che la moderna repubblica greca è in bancarotta penso sia opportuno confrontare la situazione finanziaria della repubblica greca con quella del Regno di Grecia.
E questa volta non si puo incolpare né la monarchia né il Re per il disordine e il fallimento della repubblica ellenica, che anni fa mandò in esilio re Costantino.
Quando c’era la monarchia, la Grecia aveva registrato un miracolo economico dopo la seconda guerra mondiale: il 1953 fu il punto di partenza della situazione economica chiamata "miracolo greco". Per vent'anni, la Grecia ha avuto il più alto tasso di crescita a livello internazionale (dopo il Giappone). Nonostante i tanti problemi politici (una giunta militare 1967-1974, il problema di Cipro e la messa fuori legge il partito comunista greco 1948-1974), la Grecia riusci a trasformarsi da un piccolo paese sottosviluppato e distrutto (a causa di una lunga serie di guerre), in un paese degno di diventare un membro della (allora) Comunità europee.
La Grecia divenne il 10° Stato membro del CEC nel 1981. In quel momento, la maggior parte dei suoi indicatori economici erano più o uguale a quelli dell'Irlanda, Spagna e Portogallo. Il "miracolo greco" è stato sostanzialmente il risultato delle politiche svolta dal conservatore Konstantinos Karamanlis che governò la Grecia 1955-1963 e 1974-1980, con un mix di politiche keynesiane e di libero mercato.
Dopo la bancarotta in stile Argentina fallisce un’altra repubblica...
Purtroppo le oligarchie repubblicane (greche e italiane) dimenticano gli effetti stabilizzanti della Monarchia.
L'allarme è stato lanciato dal ministro delle Finanze, Papaconstantinou, che ha sottolineato che il deficit di bilancio del 2009, già corretto da Eurostat al 13,6%, potrebbe esser ancora rivisto in peggio, «al 14 per cento del Pil».
Il Primo ministro greco George Papandreou ha detto:"Siamo determinati a fare tutto il necessario per controllare l'enorme deficit, ripristinare la stabilità delle finanze pubbliche, promuovere lo sviluppo". "E' l'unico modo per assicurare che la Grecia non perdi i suoi diritti sovrani."
Nel frattempo il presidente della Banca centrale europea, Trichet, non ha voluto commentare l'andamento dei negoziati tra il governo di Atene e Bruxelles, ma ha spiegato che a suo parere un default della Grecia o dell'eurozona è fuori questione.
Per cercare di salvare la Grecia, nei prossimi tre anni la Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale hanno deciso di sostenere la Grecia con 135 miliardi di euro.
Atene ha varato un nuovo programma di austerità che, nelle previsioni del Governo, ridurrà il deficit di 10 punti percentuali in due anni.
L’oggettiva impossibilità di rifinanziare il debito pesa come un macigno.
Atene sembra pronta al piano di "austerity" ma la repubblica greca è già fallita.
Oltre che l’aspetto finanziario bisogna segnalare che questa crisi finanziaria minaccia la sovranità del paese.
In realtà già si sapeva di questo rischio – è il disegno della globalizzazione che vuole cancellare le nazioni - ma adesso si tocca con mano quello che appunto poteva succedere...
La Grecia si trova in una triplice crisi: di fiducia, di liquidità e d’insolvenza. Non può raccogliere sui mercati i soldi necessari a rifinanziare il proprio debito. Non può garantire i propri depositi bancari. Non può onorare le proprie obbligazioni.
Visto che la moderna repubblica greca è in bancarotta penso sia opportuno confrontare la situazione finanziaria della repubblica greca con quella del Regno di Grecia.
E questa volta non si puo incolpare né la monarchia né il Re per il disordine e il fallimento della repubblica ellenica, che anni fa mandò in esilio re Costantino.
Quando c’era la monarchia, la Grecia aveva registrato un miracolo economico dopo la seconda guerra mondiale: il 1953 fu il punto di partenza della situazione economica chiamata "miracolo greco". Per vent'anni, la Grecia ha avuto il più alto tasso di crescita a livello internazionale (dopo il Giappone). Nonostante i tanti problemi politici (una giunta militare 1967-1974, il problema di Cipro e la messa fuori legge il partito comunista greco 1948-1974), la Grecia riusci a trasformarsi da un piccolo paese sottosviluppato e distrutto (a causa di una lunga serie di guerre), in un paese degno di diventare un membro della (allora) Comunità europee.
La Grecia divenne il 10° Stato membro del CEC nel 1981. In quel momento, la maggior parte dei suoi indicatori economici erano più o uguale a quelli dell'Irlanda, Spagna e Portogallo. Il "miracolo greco" è stato sostanzialmente il risultato delle politiche svolta dal conservatore Konstantinos Karamanlis che governò la Grecia 1955-1963 e 1974-1980, con un mix di politiche keynesiane e di libero mercato.
Dopo la bancarotta in stile Argentina fallisce un’altra repubblica...
Purtroppo le oligarchie repubblicane (greche e italiane) dimenticano gli effetti stabilizzanti della Monarchia.
martedì, aprile 27, 2010
Austria, elezioni presidenziali
Alle elezioni presidenziali austriache meno della metà dei cittadini (49,17%) si é recato a votare.
La bassa partecipazione alle elezioni presidenziali ha innescato polemiche e i timori sul sentimento di stanchezza provato dagli austriaci nei confronti della politica e delle istituzioni repubblicane.
Il titolo sul giornale Die Presse, vicino ai conservatori, era: ''La maggioranza assoluta va agli astensionisti''; sul Kronen Zeitung ''sciopero degli elettori''.
Tutti i quotidiani hanno sottolineato che l'affluenza al voto é stata la peggiore registrata dal secondo dopo guerra (ad eccezione delle elezioni europee).
Secondo alcuni le ipotesi della disaffezione sono l'assenza di un reale candidato d'opposizione e il fatto che il ruolo del capo dello Stato in Austria, nonostante venga eletto direttamente dai cittadini, è essenzialmente onorifico.
In effetti i punti sopra citati hanno allontanato molti cittadini dalle urne, ma ritengo che si evita di fare ulteriori considerazioni.
Innanzitutto se il ruolo del capo di stato é onorificato a questo punto é meglio un Re piuttosto di un presidente, si risparmiano soldi pubblici (le elezioni presidenziali sono costose) ma soprattutto si ha l’enorme vantaggio di avere un capo di stato superpartes che rappresenta davvero tutti i cittadini. Proprio perché non é eletto e non fa politica, non si può attaccare politicamente il Re, pregio che ovviamente un presidente non può avere, visto che é un politico imposto dai partiti.
Inoltre questa disaffezione svela la presunzione che con il presidenzialismo si possa avere un capo di stato che rappresenta tutti i cittadini: non è vero.
La rielezione ampliamente prevista del socialista Fisher, votato dal 78% dei votanti, é vista come un trionfo ma se si tiene conto che solo il 49,17% è andato a votare, il presidente é stato scelto solo dal 39% degli austriaci.
Inoltre quest'elezione è stato un caso eccezionale, di solito un presidente é eletto non più che dal 50-55% dei votanti e quindi con una bassa partecipazione lui rappresenta solo il 20-25% della popolazione.
Come si può sostenere che un presidente della repubblica votato da una minoranza possa essere il capo di stato di tutti?
Fischer ha vinto il secondo mandato di 6 anni, non perché era il migliore ma perché era il candidato più famoso e conosciuto, in fondo per paura di avere come capo di stato uno sconosciuto hanno preferito confermare quello già in carica.
In un libro del politologo Norbert Leser c’é un capitolo dedicato a Fischer (allora non ancora presidente della repubblica) intitolato:L’artista della sopravvivenza.
Questa analisi fotografa la realtà: non esiste uomo politico, forse in tutto il mondo, che come Fischer abbia potuto sopravvivere per quasi 40 anni in Parlamento e soprattutto per 25 anni nella carica di vicesegretario del Partito socialdemocratico. La sua forza é essere riuscito a convivere e a collaborare con tutti i segretari succedutesi in questo arco di tempo, l’abilità di scansare le grane, l’essere amico di tutti e nemico di nessuno.
Inoltre c’é un altro inquietante aspetto, infatti in Austria c’era il rischio che il presidente della repubblica potesse essere una persona di simpatia neonazista (la candidata della destra radicale Barbara Rosenkranz).
Comunque i cittadini, pur potendo eleggere direttamente il capo di stato (da molti considerato il sistema migliore), hanno preferito non andare a votare.
A questo punto, non é meglio la Monarchia piuttosto che spendere tempo e denari per avere un presidente della repubblica votato solo da una minoranza e quindi di parte e che non interessa ai cittadini?
La bassa partecipazione alle elezioni presidenziali ha innescato polemiche e i timori sul sentimento di stanchezza provato dagli austriaci nei confronti della politica e delle istituzioni repubblicane.
Il titolo sul giornale Die Presse, vicino ai conservatori, era: ''La maggioranza assoluta va agli astensionisti''; sul Kronen Zeitung ''sciopero degli elettori''.
Tutti i quotidiani hanno sottolineato che l'affluenza al voto é stata la peggiore registrata dal secondo dopo guerra (ad eccezione delle elezioni europee).
Secondo alcuni le ipotesi della disaffezione sono l'assenza di un reale candidato d'opposizione e il fatto che il ruolo del capo dello Stato in Austria, nonostante venga eletto direttamente dai cittadini, è essenzialmente onorifico.
In effetti i punti sopra citati hanno allontanato molti cittadini dalle urne, ma ritengo che si evita di fare ulteriori considerazioni.
Innanzitutto se il ruolo del capo di stato é onorificato a questo punto é meglio un Re piuttosto di un presidente, si risparmiano soldi pubblici (le elezioni presidenziali sono costose) ma soprattutto si ha l’enorme vantaggio di avere un capo di stato superpartes che rappresenta davvero tutti i cittadini. Proprio perché non é eletto e non fa politica, non si può attaccare politicamente il Re, pregio che ovviamente un presidente non può avere, visto che é un politico imposto dai partiti.
Inoltre questa disaffezione svela la presunzione che con il presidenzialismo si possa avere un capo di stato che rappresenta tutti i cittadini: non è vero.
La rielezione ampliamente prevista del socialista Fisher, votato dal 78% dei votanti, é vista come un trionfo ma se si tiene conto che solo il 49,17% è andato a votare, il presidente é stato scelto solo dal 39% degli austriaci.
Inoltre quest'elezione è stato un caso eccezionale, di solito un presidente é eletto non più che dal 50-55% dei votanti e quindi con una bassa partecipazione lui rappresenta solo il 20-25% della popolazione.
Come si può sostenere che un presidente della repubblica votato da una minoranza possa essere il capo di stato di tutti?
Fischer ha vinto il secondo mandato di 6 anni, non perché era il migliore ma perché era il candidato più famoso e conosciuto, in fondo per paura di avere come capo di stato uno sconosciuto hanno preferito confermare quello già in carica.
In un libro del politologo Norbert Leser c’é un capitolo dedicato a Fischer (allora non ancora presidente della repubblica) intitolato:L’artista della sopravvivenza.
Questa analisi fotografa la realtà: non esiste uomo politico, forse in tutto il mondo, che come Fischer abbia potuto sopravvivere per quasi 40 anni in Parlamento e soprattutto per 25 anni nella carica di vicesegretario del Partito socialdemocratico. La sua forza é essere riuscito a convivere e a collaborare con tutti i segretari succedutesi in questo arco di tempo, l’abilità di scansare le grane, l’essere amico di tutti e nemico di nessuno.
Inoltre c’é un altro inquietante aspetto, infatti in Austria c’era il rischio che il presidente della repubblica potesse essere una persona di simpatia neonazista (la candidata della destra radicale Barbara Rosenkranz).
Comunque i cittadini, pur potendo eleggere direttamente il capo di stato (da molti considerato il sistema migliore), hanno preferito non andare a votare.
A questo punto, non é meglio la Monarchia piuttosto che spendere tempo e denari per avere un presidente della repubblica votato solo da una minoranza e quindi di parte e che non interessa ai cittadini?
Re Bhumibol parla in pubblico
Il re di Thailandia, finalmente ha parlato in pubblico ma ha evitato qualsiasi riferimento agli sconvolgimenti politici che circondano il suo paese.
Nella trasmissione in TV, Re Bhumibol Adulyadej ha parlato della nomina di nuovi giudici chiedendo a loro di essere onesti.
"E' molto importante essere onesti per promuovere la giustizia e l'ordine nazionale". "Se si segue rigorosamente il giuramento che avete preso, sicuramente contribuirete a ripristinare la pace nella nazione".
"Nel paese, potrebbe esserci persone che trascurano i loro doveri, ma è sempre possibile seguire l'esempio di coloro che esercitano le loro funzioni in maniera trasparente."
Link
Thai King Speaks Publicly but Skirts Unrest
Nella trasmissione in TV, Re Bhumibol Adulyadej ha parlato della nomina di nuovi giudici chiedendo a loro di essere onesti.
"E' molto importante essere onesti per promuovere la giustizia e l'ordine nazionale". "Se si segue rigorosamente il giuramento che avete preso, sicuramente contribuirete a ripristinare la pace nella nazione".
"Nel paese, potrebbe esserci persone che trascurano i loro doveri, ma è sempre possibile seguire l'esempio di coloro che esercitano le loro funzioni in maniera trasparente."
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Thai King Speaks Publicly but Skirts Unrest
lunedì, aprile 26, 2010
Re Bhumibol pagherà le spese delle vittime
L'Ufficio della Casa Reale ha detto che il Re della Thailandia, Bhumibol Adulyadej, pagherà le spese mediche e il funerale delle decine di feriti o uccisi nell'esplosione avvenuta giovedi nel quartiere finanziario di Bangkok.
Il sovrano non ha potere politico, ma è amato ed è visto come una forza unificante del paese.
Già nel 1992, durante proteste simili, le tensioni cessarono dopo il suo intervenuto che criticava i militari e i leader politici.
Ora, i manifestanti delle "camicie rosse" chiedono al sovrano di fare una mossa simile.
Pochi giorni fa, l'ex primo ministro Chavalit Yongchaiyudh e Somchai Wongsawat, leader del movimento pro-Thaksin, avevano chiesto un'udienza con il re Bhumibol nella speranza di ottenere il suo intervento. Ma finora, il palazzo non ha annunciato se tale richiesta è stata accolta.
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Thai royals to pay expenses for blast victims
Il sovrano non ha potere politico, ma è amato ed è visto come una forza unificante del paese.
Già nel 1992, durante proteste simili, le tensioni cessarono dopo il suo intervenuto che criticava i militari e i leader politici.
Ora, i manifestanti delle "camicie rosse" chiedono al sovrano di fare una mossa simile.
Pochi giorni fa, l'ex primo ministro Chavalit Yongchaiyudh e Somchai Wongsawat, leader del movimento pro-Thaksin, avevano chiesto un'udienza con il re Bhumibol nella speranza di ottenere il suo intervento. Ma finora, il palazzo non ha annunciato se tale richiesta è stata accolta.
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Thai royals to pay expenses for blast victims
domenica, aprile 25, 2010
Liberazione o propaganda?
L'anniversario per la Liberazione puntualmente consegna alla cronaca ed alla storia il distacco insanabile tra il Paese e le istituzioni repubblicane.
Nonostante la mobilitazione organizzata dallo stato, agli italiani non interessa più di tanto questa manifestazione. Alla manifestazione del 25 aprile partecipano le istituzioni,i partiti, le forze dell'ordine, i sindacati, l'associazione dei partigiani, la sinistra radicale (comunisti e centri sociali) ma manca l'elemento fondamentale che la trasformerebbe in una manifestazione unitaria e nazionale, cioè la partecipazione di popolo.
Io non dimentico che qualcuno la “resistenza” la fece davvero e che rischiò la propria vita, ma non ci liberarono i partigiani, furono gli alleati e i soldati del Regio Esercito, fedeli al Re, a liberare il Paese.
Invece altre persone mettero a rischio la vita di altri per dare lustro ai partiti oppure all'ultimo momento ne approfittarono per far carriera in politica.
Perchè questo distacco tra popolo e le istituzioni ?
La risposta è semplice : la liberazione fu usata dalla partitocrazia.
La liberazione fu dominata dal CLN, cioè dai partiti che presto si trasformò in partitocrazia.
Ancora adesso la logica è la stessa e la partitocrazia comanda il Paese ed aumenta il distacco tra gli italiani e le istituzioni.
La liberazione è diventata una mistificazione.
La sinistra ha strumentalizzato la liberazione, trasformandola quasi in una loro festa, e la repubblica ha cancellato i fatti e le persone che le toglievano lustro e che le impedivano di trasformarsi in mito.
Adesso Napolitano addirittura vorrebbe rinominare la Festa della Liberazione in Festa dell'Unità, e Berlusconi in Festa della Libertà.
Non so se ridere o piangere, ma non si può cambiare il nome di fatti storici a piacimento.
E' giusto auspicarsi una pacificazione nazionale ma non può essere imposta dai politici e dalle istituzioni sempre più lontane dagli italiani.
Insomma anche nelle celebrazioni ufficiali del 25 aprile i politici se la cantano e se la suonano tra loro secondo i loro interessi di bottega.
E' importante capire che la Liberazione e la repubblica, pur essendo legati tra loro, non sono la stessa cosa.
Invece il regime repubblicano ha usato la liberazione per "repubblicanizzare" e “politicizzare” il paese.
Del fenomeno complesso della liberazione si insegnano solo i fatti utili alla glorificazione della repubblica. E' stato un gravissimo errore perchè la liberazione si è traformata in propaganda politica.
Come si può giungere ad una vera riconciliazione se la repubblica divide gli italiani?
Nonostante la mobilitazione organizzata dallo stato, agli italiani non interessa più di tanto questa manifestazione. Alla manifestazione del 25 aprile partecipano le istituzioni,i partiti, le forze dell'ordine, i sindacati, l'associazione dei partigiani, la sinistra radicale (comunisti e centri sociali) ma manca l'elemento fondamentale che la trasformerebbe in una manifestazione unitaria e nazionale, cioè la partecipazione di popolo.
Io non dimentico che qualcuno la “resistenza” la fece davvero e che rischiò la propria vita, ma non ci liberarono i partigiani, furono gli alleati e i soldati del Regio Esercito, fedeli al Re, a liberare il Paese.
Invece altre persone mettero a rischio la vita di altri per dare lustro ai partiti oppure all'ultimo momento ne approfittarono per far carriera in politica.
Perchè questo distacco tra popolo e le istituzioni ?
La risposta è semplice : la liberazione fu usata dalla partitocrazia.
La liberazione fu dominata dal CLN, cioè dai partiti che presto si trasformò in partitocrazia.
Ancora adesso la logica è la stessa e la partitocrazia comanda il Paese ed aumenta il distacco tra gli italiani e le istituzioni.
La liberazione è diventata una mistificazione.
La sinistra ha strumentalizzato la liberazione, trasformandola quasi in una loro festa, e la repubblica ha cancellato i fatti e le persone che le toglievano lustro e che le impedivano di trasformarsi in mito.
Adesso Napolitano addirittura vorrebbe rinominare la Festa della Liberazione in Festa dell'Unità, e Berlusconi in Festa della Libertà.
Non so se ridere o piangere, ma non si può cambiare il nome di fatti storici a piacimento.
E' giusto auspicarsi una pacificazione nazionale ma non può essere imposta dai politici e dalle istituzioni sempre più lontane dagli italiani.
Insomma anche nelle celebrazioni ufficiali del 25 aprile i politici se la cantano e se la suonano tra loro secondo i loro interessi di bottega.
E' importante capire che la Liberazione e la repubblica, pur essendo legati tra loro, non sono la stessa cosa.
Invece il regime repubblicano ha usato la liberazione per "repubblicanizzare" e “politicizzare” il paese.
Del fenomeno complesso della liberazione si insegnano solo i fatti utili alla glorificazione della repubblica. E' stato un gravissimo errore perchè la liberazione si è traformata in propaganda politica.
Come si può giungere ad una vera riconciliazione se la repubblica divide gli italiani?
giovedì, aprile 22, 2010
risorgimento, unità nazionale, federalismo, repubblica
E`da diversi anni che in Italia c’è la tendenza a riscrivere il periodo storico del Risorgimento. Ma perché il Risorgimento è sotto attacco, e perché adesso?
La forza antirisorgimentale, sempre esistita in Italia ma residuale, nel periodo repubblicano si è rafforzata sempre di più, fino a diventare forza trainante dopo la profonda crisi della repubblica. L’attacco al Risorgimento quindi è stato generato dal fallimento della repubblica che, indebolendo la identità nazionale, ha dato slancio e vigore ad un federalismo che rischia di travolgere il nostro Paese.
Oltre a questo fattore interno si deve considerare la globalizzazione.
Uno stato può resistere al cambiamento portato dalla globalizzazione se possiede una forte identità nazionale e perciò l’attacco al Risorgimento - che è il periodo storico durante il quale si realizzò l’Unità Nazionale - è assurdo e controproducente in quanto mina i valori essenziali dell’Unità Nazionale e della Identità e si consegna l’Italia alla definitiva disfatta.
E' necessario inquadrare la situazione in un contesto ampio e complesso.
Mentre nel novecento le forze principali che guidavano lo scenario politico erano il comunismo e capitalismo, adesso sono il globalismo e il localismo.
La fine del comunismo è stato un cambiamento epocale positivo, ma in questo “nuovo mondo”, finalmente libero dalle ideologie, il capitalismo ha potuto agire senza vincoli e controlli, anzi ha addirittura sostituito il ruolo della Politica nel guidare il mondo verso il futuro.
D'ora in poi la società sarà plasmata dalla tensione tra queste due forze: il localismo che difende le identità e gli interessi locali; il globalismo che vuole omologare il mondo.
Purtroppo il localismo italiano prospettato dal federalismo, che normalmente si oppone al globalismo, si muove in direzione opposta e fa da apripista al globalismo.
In Italia si è fatta strada la convinzione che il centralismo dello Stato sia la causa principale della corruzione e della inefficienza della repubblica, e il federalismo è considerato la risoluzione dei danni creati dallo stato centrale.
Questa convinzione è un abbaglio, la corruzione non è conseguenza di uno stato centralizzato, in Italia la corruzione è radicata in tutto il paese, da Nord a Sud e non solo a Roma.
I veri problemi sono altri, a partire dalle istituzioni repubblicane che si fondano sulla lottizzazione, partitocrazia, corruzione.
La Lega ha compiuto l’errore di individuare come nemico da combattere il centralismo, in realtà il centralismo non è la causa dei mali, piuttosto esso è stato generato dalla repubblica che è una oligarchia formata dai partiti. Lo slogan “Basta Roma Padrona” (il centralismo) dovrebbe essere “Basta Repubblica Padrona!”.
Dal teorema che il centralismo sia la causa principale dei mali del nostro Paese, spunta il corollario che discredita l’Unità Nazionale che si è fondata su uno Stato centralizzato per unire un paese diviso da secoli. Inoltre visto che fu la Monarchia a realizzare l'Unità, anch'essa è messa sotto accusa.
In sintesi, si accetta l’idea che il fallimento della repubblica è stato causato dal centralismo dello stato, da questa assunzione si critica l’Unità Nazionale, con la conseguenza di attaccare le forze che la realizzarono, cioè il Risorgimento e la Monarchia.
In senso figurato il capro espiatorio è sempre stato strumento della propaganda. Questa volta il Risorgimento e la Monarchia sono i capri espiatori ai quali attribuire tutta la responsabilità di malefatte e errori della repubblica.
Se i mali del nostro Paese sono causati dal centralismo allora la colpa è della Monarchia.
Cosa c’è di più comodo che scaricare le colpe al nemico di sempre?
Ecco allora che, nonostante siano passati più di 60 anni, assistiamo alla propaganda repubblicana che la mafia, l'arretratezza del mezzogiorno, i mal funzionamenti dello stato sono tutti riconducibili alla Monarchia....che vergogna, che miseria!
La repubblica, che ha ereditato (o rubato?) i valori fondanti del nostro Paese (Unità Nazionale, Patria, Stato), senza chiedere nemmeno scusa, addebita le sue colpe alla Monarchia.
E’ una scorciatoia per evitare le proprie responsabilità e mantenere il Potere, tecnica gia ampiamente usata dopo la seconda guerra mondiale.
Sta di fatto che giungiamo alla sfida del federalismo, completamente impreparati, e nello scempio prodotto dalla repubblica il federalismo leghista e il globalismo alimentano le spinte disgregative del nostro Paese.
Inoltre in questo caos repubblicano, le oligarchie, preoccupate solo ai loro interessi, usano le suddivisioni prodotte dal federalismo per aumentare la lottizzazione e ampliare la oligarchia. Facendo leva su fattori economici, il federalismo divide lo stato (nord-ricco contro il sud-povero), il globalismo vuole un unico Stato Mondiale nelle mani di grandi Gruppi Finanziari.
L’Italia sta diventando il laboratorio dove sperimentare il disegno di cancellare le nazioni per poi assemblare gli “Stati Uniti d’Europa”. Infatti l’Italia è il primo stato europeo che subisce il disegno voluto dal “Materialismo Finanziario” che vuole distruggere le Nazioni e trasformare i popoli in consumatori.
Una cosa è certa : la repubblica ci sta distruggendo.
La forza antirisorgimentale, sempre esistita in Italia ma residuale, nel periodo repubblicano si è rafforzata sempre di più, fino a diventare forza trainante dopo la profonda crisi della repubblica. L’attacco al Risorgimento quindi è stato generato dal fallimento della repubblica che, indebolendo la identità nazionale, ha dato slancio e vigore ad un federalismo che rischia di travolgere il nostro Paese.
Oltre a questo fattore interno si deve considerare la globalizzazione.
Uno stato può resistere al cambiamento portato dalla globalizzazione se possiede una forte identità nazionale e perciò l’attacco al Risorgimento - che è il periodo storico durante il quale si realizzò l’Unità Nazionale - è assurdo e controproducente in quanto mina i valori essenziali dell’Unità Nazionale e della Identità e si consegna l’Italia alla definitiva disfatta.
E' necessario inquadrare la situazione in un contesto ampio e complesso.
Mentre nel novecento le forze principali che guidavano lo scenario politico erano il comunismo e capitalismo, adesso sono il globalismo e il localismo.
La fine del comunismo è stato un cambiamento epocale positivo, ma in questo “nuovo mondo”, finalmente libero dalle ideologie, il capitalismo ha potuto agire senza vincoli e controlli, anzi ha addirittura sostituito il ruolo della Politica nel guidare il mondo verso il futuro.
D'ora in poi la società sarà plasmata dalla tensione tra queste due forze: il localismo che difende le identità e gli interessi locali; il globalismo che vuole omologare il mondo.
Purtroppo il localismo italiano prospettato dal federalismo, che normalmente si oppone al globalismo, si muove in direzione opposta e fa da apripista al globalismo.
In Italia si è fatta strada la convinzione che il centralismo dello Stato sia la causa principale della corruzione e della inefficienza della repubblica, e il federalismo è considerato la risoluzione dei danni creati dallo stato centrale.
Questa convinzione è un abbaglio, la corruzione non è conseguenza di uno stato centralizzato, in Italia la corruzione è radicata in tutto il paese, da Nord a Sud e non solo a Roma.
I veri problemi sono altri, a partire dalle istituzioni repubblicane che si fondano sulla lottizzazione, partitocrazia, corruzione.
La Lega ha compiuto l’errore di individuare come nemico da combattere il centralismo, in realtà il centralismo non è la causa dei mali, piuttosto esso è stato generato dalla repubblica che è una oligarchia formata dai partiti. Lo slogan “Basta Roma Padrona” (il centralismo) dovrebbe essere “Basta Repubblica Padrona!”.
Dal teorema che il centralismo sia la causa principale dei mali del nostro Paese, spunta il corollario che discredita l’Unità Nazionale che si è fondata su uno Stato centralizzato per unire un paese diviso da secoli. Inoltre visto che fu la Monarchia a realizzare l'Unità, anch'essa è messa sotto accusa.
In sintesi, si accetta l’idea che il fallimento della repubblica è stato causato dal centralismo dello stato, da questa assunzione si critica l’Unità Nazionale, con la conseguenza di attaccare le forze che la realizzarono, cioè il Risorgimento e la Monarchia.
In senso figurato il capro espiatorio è sempre stato strumento della propaganda. Questa volta il Risorgimento e la Monarchia sono i capri espiatori ai quali attribuire tutta la responsabilità di malefatte e errori della repubblica.
Se i mali del nostro Paese sono causati dal centralismo allora la colpa è della Monarchia.
Cosa c’è di più comodo che scaricare le colpe al nemico di sempre?
Ecco allora che, nonostante siano passati più di 60 anni, assistiamo alla propaganda repubblicana che la mafia, l'arretratezza del mezzogiorno, i mal funzionamenti dello stato sono tutti riconducibili alla Monarchia....che vergogna, che miseria!
La repubblica, che ha ereditato (o rubato?) i valori fondanti del nostro Paese (Unità Nazionale, Patria, Stato), senza chiedere nemmeno scusa, addebita le sue colpe alla Monarchia.
E’ una scorciatoia per evitare le proprie responsabilità e mantenere il Potere, tecnica gia ampiamente usata dopo la seconda guerra mondiale.
Sta di fatto che giungiamo alla sfida del federalismo, completamente impreparati, e nello scempio prodotto dalla repubblica il federalismo leghista e il globalismo alimentano le spinte disgregative del nostro Paese.
Inoltre in questo caos repubblicano, le oligarchie, preoccupate solo ai loro interessi, usano le suddivisioni prodotte dal federalismo per aumentare la lottizzazione e ampliare la oligarchia. Facendo leva su fattori economici, il federalismo divide lo stato (nord-ricco contro il sud-povero), il globalismo vuole un unico Stato Mondiale nelle mani di grandi Gruppi Finanziari.
L’Italia sta diventando il laboratorio dove sperimentare il disegno di cancellare le nazioni per poi assemblare gli “Stati Uniti d’Europa”. Infatti l’Italia è il primo stato europeo che subisce il disegno voluto dal “Materialismo Finanziario” che vuole distruggere le Nazioni e trasformare i popoli in consumatori.
Una cosa è certa : la repubblica ci sta distruggendo.
Uganda, il Re più giovane del mondo
Nel 1995 dopo la morte del padre Olimi III, all'età di soli tre anni e mezzo, Oyo Nyimba Kabamba Iguru Rukidi IV divenne re di Toro, una delle quattro monarchie tradizionali all'interno dell'Uganda.
Nel regno di Toro ci sono 94 clan. Ogni clan ha un capo e il re è il capo di tutti i clan.
Il 16 aprile 2010, Re Oyo compiuto 18 anni ha preso ufficialmente il controllo del suo Regno che finora era stato governato da reggenti.
Sabato, centinaia di migliaia di pellegrini si sono riuniti nella città di Fort Portal dell’Uganda occidentale per vedere l'incoronazione e fra i numerosi invitati c'era anche il presidente ugandese, Yoweri Museveni.
La cerimonia "Empango" dura quattro giorni e risale a più di 100 anni fa. La tradizione vuole che il Re deve battere per nove volte su ciascuno dei tamburi che ogni capoclan gli presenta. Re Oyo ha anche ricevuto la lancia dal suo popolo, che è il loro protettore. Per regalo di compleanno, la madre, la regina Best Kemigisa, gli ha regalato una Mercedes Benz.
Il Regno Toro ha due milioni di persone ed il Re ha una funzione molto simile a quella dei sovrani europei.
Anche se è re, Oyo ha detto di essere come gli altri giovani. Gli piacciono i film e uscire con gli amici che non lo trattano in modo diverso dagli altri. Gli piace anche lo sport, la sua squadra di calcio è l’Arsenal.
"A soli 18 anni ho enorme responsabilità", ha detto Oyo, "Ma ho il sostegno della mia famiglia e so che posso farcela".
Nel 1993, il Presidente Yoweri Museveni dell'Uganda ha restaurato i regni tradizionali ugandesi, che aveva vietato il suo predecessore nel 1967, ma i Re non possono fare politica.
Link
Incoronato più giovane sovrano mondo, re di Tooro
Nel regno di Toro ci sono 94 clan. Ogni clan ha un capo e il re è il capo di tutti i clan.
Il 16 aprile 2010, Re Oyo compiuto 18 anni ha preso ufficialmente il controllo del suo Regno che finora era stato governato da reggenti.
Sabato, centinaia di migliaia di pellegrini si sono riuniti nella città di Fort Portal dell’Uganda occidentale per vedere l'incoronazione e fra i numerosi invitati c'era anche il presidente ugandese, Yoweri Museveni.
La cerimonia "Empango" dura quattro giorni e risale a più di 100 anni fa. La tradizione vuole che il Re deve battere per nove volte su ciascuno dei tamburi che ogni capoclan gli presenta. Re Oyo ha anche ricevuto la lancia dal suo popolo, che è il loro protettore. Per regalo di compleanno, la madre, la regina Best Kemigisa, gli ha regalato una Mercedes Benz.
Il Regno Toro ha due milioni di persone ed il Re ha una funzione molto simile a quella dei sovrani europei.
Anche se è re, Oyo ha detto di essere come gli altri giovani. Gli piacciono i film e uscire con gli amici che non lo trattano in modo diverso dagli altri. Gli piace anche lo sport, la sua squadra di calcio è l’Arsenal.
"A soli 18 anni ho enorme responsabilità", ha detto Oyo, "Ma ho il sostegno della mia famiglia e so che posso farcela".
Nel 1993, il Presidente Yoweri Museveni dell'Uganda ha restaurato i regni tradizionali ugandesi, che aveva vietato il suo predecessore nel 1967, ma i Re non possono fare politica.
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Incoronato più giovane sovrano mondo, re di Tooro
mercoledì, aprile 21, 2010
la Regina di Danimarca non vuole abdicare
Secondo un sondaggio pubblicato l'altro sabato, un danese su tre vorrebbe che la Regina Margherita II abdicasse in favore di suo figlio, il principe ereditario Frederik.
Invece circa la metà dei danesi pensano che la regina, dopo il suo 70° compleanno, debba continuare ad essere il capo di stato.
Il professor dell'Università di Copenhagen Olden-Jorgenson ha detto che il sondaggio non mostra malcontento verso la regina Margherita, che riceve un elevato punteggio di consenso per il suo lavoro. (l'80% dei danesi vuole la monarchia)
"Piuttosto dimostra che Frederik e Mary sono molto amati e che la gente pensa che sta per arrivare il loro turno".
Inoltre ritiene che coloro che al sondaggio hanno risposto "non lo so" (17%) è perchè non hanno saputo scegliere tra "due ottime scelte".
La Regina Margherita di recente ha ribadito la sua opinione che essere il capo di stato è un "lavoro per tutta la vita".
"Avere 70 anni non è il momento di ritirarsi", ha detto questa settimana.
Probabilmente Frederik diventerà re dopo la sua morte, non prima.
Invece circa la metà dei danesi pensano che la regina, dopo il suo 70° compleanno, debba continuare ad essere il capo di stato.
Il professor dell'Università di Copenhagen Olden-Jorgenson ha detto che il sondaggio non mostra malcontento verso la regina Margherita, che riceve un elevato punteggio di consenso per il suo lavoro. (l'80% dei danesi vuole la monarchia)
"Piuttosto dimostra che Frederik e Mary sono molto amati e che la gente pensa che sta per arrivare il loro turno".
Inoltre ritiene che coloro che al sondaggio hanno risposto "non lo so" (17%) è perchè non hanno saputo scegliere tra "due ottime scelte".
La Regina Margherita di recente ha ribadito la sua opinione che essere il capo di stato è un "lavoro per tutta la vita".
"Avere 70 anni non è il momento di ritirarsi", ha detto questa settimana.
Probabilmente Frederik diventerà re dopo la sua morte, non prima.
Regina Elisabetta compie 84 anni
Oggi 21 aprile 2010, Sua Maestà la regina Elisabetta II compie 84 anni.
Tanti auguri Altezza!!
Le celebrazioni ufficiali dei festeggiamenti dei Sovrani sono state spesso condotte in un giorno diverso da quello di nascita, in particolare quando il compleanno di nascita non avviene in estate.
La consuetudine dei due compleanni dei Sovrani inglesi fu inaugurata da Edoardo VII. Re Edward VII nacque il 9 novembre, ma la sua data di nascita ufficiale durante il suo regno fu fissato in maggio o giugno, quando vi era maggiore probabilità di bel tempo per assistere alla "Trooping the Colour".
La Regina Elisabetta festeggia ogni anno due compleanni: il suo compleanno ufficiale reale un sabato di giugno, e la sua data di nascita del 21 aprile.
La Regina di solito trascorre il suo compleanno privatamente, ma per tradizione si sparano nel centro di Londra 42 colpi di cannone della King's Troop Royal Horse Artillery e altri 21 colpi di pistola a salve al Windsor Great Park.
In genere per il suo compleanno ufficiale (quest'anno il 12 giugno), Sua Maestà si unisce ad altri membri della famiglia reale per assistere alla spettacolare parata Trooping the Colour che si svolge tra Buckingham Palace, The Mall, e Horseguards.
Link
God Save the Queen, la regina Elisabetta compie 84 anni
Tanti auguri Altezza!!
Le celebrazioni ufficiali dei festeggiamenti dei Sovrani sono state spesso condotte in un giorno diverso da quello di nascita, in particolare quando il compleanno di nascita non avviene in estate.
La consuetudine dei due compleanni dei Sovrani inglesi fu inaugurata da Edoardo VII. Re Edward VII nacque il 9 novembre, ma la sua data di nascita ufficiale durante il suo regno fu fissato in maggio o giugno, quando vi era maggiore probabilità di bel tempo per assistere alla "Trooping the Colour".
La Regina Elisabetta festeggia ogni anno due compleanni: il suo compleanno ufficiale reale un sabato di giugno, e la sua data di nascita del 21 aprile.
La Regina di solito trascorre il suo compleanno privatamente, ma per tradizione si sparano nel centro di Londra 42 colpi di cannone della King's Troop Royal Horse Artillery e altri 21 colpi di pistola a salve al Windsor Great Park.
In genere per il suo compleanno ufficiale (quest'anno il 12 giugno), Sua Maestà si unisce ad altri membri della famiglia reale per assistere alla spettacolare parata Trooping the Colour che si svolge tra Buckingham Palace, The Mall, e Horseguards.
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God Save the Queen, la regina Elisabetta compie 84 anni
martedì, aprile 20, 2010
Regina olandese a Copenhagen col treno reale
La Regina Olandese Beatrice ha usato il treno che il giorno prima aveva visto alla mostra sui treni reali europei “Railway Museum” di Utrecht.
Il treno che è raramente utilizzato e che ha appena subito una revisione, è stato rimesso in servizio per un viaggio molto speciale.
A causa della cancellazione dei voli sul Nord Europa, la regina e il principe Willem-Alexander e la principessa Maxima avevano bisogno di mezzi di trasporto alternativi per andare a Copenaghen dove festeggiare il compleanno della regina di Danimarca.
Con il treno reale in condizioni splendide, che la regina aveva visto il giorno prima al museo sui treni reali europei (“Railway Museum” di Utrecht), la scelta è stata facile.
La carrozza Sr10 è stato assegnata all'attuale linea ferroviaria Amsterdam-Copenhagen.
Il treno che è raramente utilizzato e che ha appena subito una revisione, è stato rimesso in servizio per un viaggio molto speciale.
A causa della cancellazione dei voli sul Nord Europa, la regina e il principe Willem-Alexander e la principessa Maxima avevano bisogno di mezzi di trasporto alternativi per andare a Copenaghen dove festeggiare il compleanno della regina di Danimarca.
Con il treno reale in condizioni splendide, che la regina aveva visto il giorno prima al museo sui treni reali europei (“Railway Museum” di Utrecht), la scelta è stata facile.
La carrozza Sr10 è stato assegnata all'attuale linea ferroviaria Amsterdam-Copenhagen.
I Presidenti non sono Re
A seguito del disastro aereo che ha spazzato via gran parte del suo establishment politico, l’unità polacca è stata danneggiata dai piani di seppellire il defunto presidente Kaczynski nella cattedrale di Wawel di Cracovia, un onore tradizionalmente riservato ai Re.
Gli oppositori a questa sepoltura non sono solo i monarchici - sono più quelli di sinistra che di destra - ma i cittadini intuiscono istintivamente che non è opportuno seppellire un politico controverso tra gli antichi re e regine e gli eroi nazionali, e su questo punto (se non altro) la pensano tutti alla stessa maniera.
La politica può riunire opinioni diverse, ma sono d'accordo con chi protesta; qualunque siano i meriti del signor Kaczynskiti, lui non era evidentemente un re, elevarlo a re in maniera postuma è irrispettoso nei confronti dei veri Re e del glorioso passato della Polonia.
Chi ha la visione più genuinamente patriottica del futuro della Polonia, e' l'organizzazione dei monarchici polacchi, non il partito repubblicano "Diritto e Giustizia" del signor Kaczynski.
Centinaia di persone hanno inscenato una protesta davanti alla residenza dell'Arcivescovo di Cracovia, portando striscioni con scritto: "No ad Cracovia, no a Wawel", e "Siete sicuri che sia come un Re?"
Inoltre migliaia di persone hanno aderito in internet a una campagna contro questa sepoltura.
Un gruppo su Facebook, chiamato "No alla sepoltura a Wawel di Kaczynskis", finora ha attratto più di 46.000 membri.
Insomma anche in Polonia si capisce che un presidente della repubblica divide il popolo !!
Link
Presidents are not Kings
Lech Kaczynski's Funeral: Burial At Wawel Cathedral Protested
Kaczynski burial plan causes split
Gli oppositori a questa sepoltura non sono solo i monarchici - sono più quelli di sinistra che di destra - ma i cittadini intuiscono istintivamente che non è opportuno seppellire un politico controverso tra gli antichi re e regine e gli eroi nazionali, e su questo punto (se non altro) la pensano tutti alla stessa maniera.
La politica può riunire opinioni diverse, ma sono d'accordo con chi protesta; qualunque siano i meriti del signor Kaczynskiti, lui non era evidentemente un re, elevarlo a re in maniera postuma è irrispettoso nei confronti dei veri Re e del glorioso passato della Polonia.
Chi ha la visione più genuinamente patriottica del futuro della Polonia, e' l'organizzazione dei monarchici polacchi, non il partito repubblicano "Diritto e Giustizia" del signor Kaczynski.
Centinaia di persone hanno inscenato una protesta davanti alla residenza dell'Arcivescovo di Cracovia, portando striscioni con scritto: "No ad Cracovia, no a Wawel", e "Siete sicuri che sia come un Re?"
Inoltre migliaia di persone hanno aderito in internet a una campagna contro questa sepoltura.
Un gruppo su Facebook, chiamato "No alla sepoltura a Wawel di Kaczynskis", finora ha attratto più di 46.000 membri.
Insomma anche in Polonia si capisce che un presidente della repubblica divide il popolo !!
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Presidents are not Kings
Lech Kaczynski's Funeral: Burial At Wawel Cathedral Protested
Kaczynski burial plan causes split
Re di Cambogia visiterà il Giappone
Re Norodom Sihamoni si recherà in visita ufficiale in Giappone dal 16 al 20 maggio 2010, su invito dell'imperatore Akihito del Giappone per rafforzare i legami di amicizia e cooperazione tra i due paesi.
Durante il suo soggiorno in Giappone, il re cambogiano avrà un colloquio con l'imperatore e l'imperatrice del Giappone.
Norodom Sihamoni sarà ospite al pranzo di Stato organizzato dalla coppia imperiale. Anche il primo ministro giapponese Yukio Hatoyama sarà presente.
Link
Cambodian King Norodom Sihamoni to Visit Japan
Durante il suo soggiorno in Giappone, il re cambogiano avrà un colloquio con l'imperatore e l'imperatrice del Giappone.
Norodom Sihamoni sarà ospite al pranzo di Stato organizzato dalla coppia imperiale. Anche il primo ministro giapponese Yukio Hatoyama sarà presente.
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Cambodian King Norodom Sihamoni to Visit Japan
sabato, aprile 17, 2010
La Regina di Danimarca compie 70 anni
La Regina di Danimarca, Margherita II, compie 70 anni.
16 aprile 2010
La Danimarca in festa per la regina. Migliaia di sudditi, accorsi al palazzo Amalienborg di Copenhagen, hanno acclammato la loro regina.
Una folla che ha ripagato la sovrana della parziale defezione di alcuni reali che, per colpa del caos voli nei cieli europei per la nube di cenere, non hanno potuto venire in tempo a Copenhagen.
Un bagno di folla per le vie del centro, in carrozza e scortata da un reggimento di ussari a cavallo e in alta uniforme, e poi la cerimonia al municipio.
“Andrò avanti finché posso – dice -. Mi sento chiamata al dovere e la strada da percorrere è ancora lunga”.
In seguito una cena formale a Christiansborg, alla quale erano presenti altri sovrani e principi.
Ovviamente tutta la famiglia reale danese era presente, il principe Henrik, il principe ereditario Frederik, la Principessa Maria, il principe Joachim e la principessa Mary di Danimarca, il principe e la principessa Richard Benedikte di Sayn-Wittgenstein-Berleburg.
Tanti Auguri Maestà !!!
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Hendes Majestæt Dronningens 70-års fødselsdag
Delfino ha smækkys da Maria
venerdì, aprile 16, 2010
Il Principe di Norvegia negli Emirati Arabi Uniti
Dopo la visita in Qatar, il principe ereditario Haakon è negli Emirati Arabi Uniti.
Anche se la Norvegia ha relazioni diplomatiche con gli Emirati Arabi Uniti dal 1994, Haakon è il primo membro della famiglia reale a visitare ufficialmente questo paese, e il tema principale del viaggio di Haakon è stato il cambiamento climatico e le relazioni commerciali.
Il primo appuntamento è alla Zayed University. Il suo discorso è stato quello di rispettare la dignità degli altri.
"Che cosa intendete fare nel prossimo anno per aumentare la dignità degli altri?", ha chiesto agli studenti.
"Perché preoccuparsi delle persone che non conosciamo?", ha continuato. "La risposta è la dignità, che dobbiamo difendere condividere con gli altri".
Alcuni degli studenti ispirati dal principe ereditario hanno deciso di aiutare gli altri.
"Lui è un principe reale che ha girato il mondo per aiutare gli altri, quindi possiamo fare lo stesso".
In seguito Haakon ha frequentato un seminario chiamato “Norway as a Technology Partner in the Maritime Oil and Gas Sector.”
Sia la Norvegia che gli EAU sono esportatori di petrolio, e la visita del principe ereditario è destinato a cementare i legami tra di loro.
"Abbiamo ambedue le ambizioni di espandere ulteriormente i rapporti tra Emirati Arabi Uniti e la Norvegia, impegnandosi in un ampio dialogo aumentando gli aspetti politici e quelli commerciali", ha detto Haakon al seminario.
Ha anche avuto la possibilità di conoscere il Progetto Masdar degli Emirati Arabi Uniti, che mira ad essere la prima città al mondo interamente eco-friendly.
Inoltre vuole diventare un centro di ricerca e sviluppo sulle energie rinnovabili e sulle tecnologie sostenibili.
Nella sua agenda il Principe è stato a pranzo con alcuni dei reali di Abu Dhabi. Il Principe ereditario ha incontrato lo sceicco Hamdan al-Zayed al-Nahyan e ha discusso con lui il fulcro della sua visita ufficiale.
"Il dialogo politico tra i nostri due Paesi è costantemente aumentato nel corso degli ultimi anni da quanto la Norvegia ha aperto la sua ambasciata nel 1994. Gli EAU è un partner importante per la Norvegia. Sono lieto di sentire che gli EAU ha avviato il processo di aprire un'ambasciata a Oslo."
Link
Norway’s crown prince encourages UAE students to help the poor
Hamdan bin Mohammed meets Norwegian Crown Prince
Anche se la Norvegia ha relazioni diplomatiche con gli Emirati Arabi Uniti dal 1994, Haakon è il primo membro della famiglia reale a visitare ufficialmente questo paese, e il tema principale del viaggio di Haakon è stato il cambiamento climatico e le relazioni commerciali.
Il primo appuntamento è alla Zayed University. Il suo discorso è stato quello di rispettare la dignità degli altri.
"Che cosa intendete fare nel prossimo anno per aumentare la dignità degli altri?", ha chiesto agli studenti.
"Perché preoccuparsi delle persone che non conosciamo?", ha continuato. "La risposta è la dignità, che dobbiamo difendere condividere con gli altri".
Alcuni degli studenti ispirati dal principe ereditario hanno deciso di aiutare gli altri.
"Lui è un principe reale che ha girato il mondo per aiutare gli altri, quindi possiamo fare lo stesso".
In seguito Haakon ha frequentato un seminario chiamato “Norway as a Technology Partner in the Maritime Oil and Gas Sector.”
Sia la Norvegia che gli EAU sono esportatori di petrolio, e la visita del principe ereditario è destinato a cementare i legami tra di loro.
"Abbiamo ambedue le ambizioni di espandere ulteriormente i rapporti tra Emirati Arabi Uniti e la Norvegia, impegnandosi in un ampio dialogo aumentando gli aspetti politici e quelli commerciali", ha detto Haakon al seminario.
Ha anche avuto la possibilità di conoscere il Progetto Masdar degli Emirati Arabi Uniti, che mira ad essere la prima città al mondo interamente eco-friendly.
Inoltre vuole diventare un centro di ricerca e sviluppo sulle energie rinnovabili e sulle tecnologie sostenibili.
Nella sua agenda il Principe è stato a pranzo con alcuni dei reali di Abu Dhabi. Il Principe ereditario ha incontrato lo sceicco Hamdan al-Zayed al-Nahyan e ha discusso con lui il fulcro della sua visita ufficiale.
"Il dialogo politico tra i nostri due Paesi è costantemente aumentato nel corso degli ultimi anni da quanto la Norvegia ha aperto la sua ambasciata nel 1994. Gli EAU è un partner importante per la Norvegia. Sono lieto di sentire che gli EAU ha avviato il processo di aprire un'ambasciata a Oslo."
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Norway’s crown prince encourages UAE students to help the poor
Hamdan bin Mohammed meets Norwegian Crown Prince
Mostra ferroviaria Reale
Mostra ferroviaria Reale aperta dalla Regina Beatrice
Le carrozze dei treni utilizzate dai sovrani di tutta Europa sono in mostra presso il Museo Ferroviario di Utrecht.
La mostra è stata inaugurata mercoledì dalla Regina olandese Beatrice, che è arrivata al museo usando ovviamente un altro treno!
Con l'aiuto di un uomo vestito in stile 1800, la Regina è scesa dal treno e ha ricevuto un mazzo di fiori. Poi ha fatto il giro del museo.
Le carrozze della mostra sono state utilizzate dalla Regina Maria Pia del Portogallo, dalla Regina Adelaide di Gran Bretagna, da Francesco Ferdinando d'Austria, dal re cristiano XI Danese.
Inoltre, ci sono anche carrozze utilizzate dai genitori di Beatrice, la regina Juliana e il principe Bernhard.
La carrozza della Regina Maria Pia di Savoia fu un regalo di suo padre, Re Vittorio Emanuele II, lunga 33 metri, e il treno comprende la locomotiva a vapore e la carrozza della regina.
La Mostra "Classe Reale, Ferrovie Reali " è stata rinnovata nel 2005 e sarà aperta fino al 5 settembre.
Link
Royal train exhibition opens in The Netherlands
Le carrozze dei treni utilizzate dai sovrani di tutta Europa sono in mostra presso il Museo Ferroviario di Utrecht.
La mostra è stata inaugurata mercoledì dalla Regina olandese Beatrice, che è arrivata al museo usando ovviamente un altro treno!
Con l'aiuto di un uomo vestito in stile 1800, la Regina è scesa dal treno e ha ricevuto un mazzo di fiori. Poi ha fatto il giro del museo.
Le carrozze della mostra sono state utilizzate dalla Regina Maria Pia del Portogallo, dalla Regina Adelaide di Gran Bretagna, da Francesco Ferdinando d'Austria, dal re cristiano XI Danese.
Inoltre, ci sono anche carrozze utilizzate dai genitori di Beatrice, la regina Juliana e il principe Bernhard.
La carrozza della Regina Maria Pia di Savoia fu un regalo di suo padre, Re Vittorio Emanuele II, lunga 33 metri, e il treno comprende la locomotiva a vapore e la carrozza della regina.
La Mostra "Classe Reale, Ferrovie Reali " è stata rinnovata nel 2005 e sarà aperta fino al 5 settembre.
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Royal train exhibition opens in The Netherlands
Compleanno del Granduca del Lussemburgo
Il 16 aprile 2010, il Granduca di Lussemburgo celebra i suoi 55 anni.
Henri Albert Gabriel Felix Marie Guillaume del Lussemburgo era nato nel Castello di Betzdorf.
Il suo titolo completo è Granduca di Lussemburgo, duca di Nassau, conte palatino del Reno, conte di Sayn, Königstein, Katzenelnbogen e Diez, visconte di Hammerstein, signore di Mahlberg, Wiesbaden, Idstein, Merenberg, Limburg e Eppstein. Ha diritto all'appellativo di Altezza reale.
Sposato nel 1981 con Maria Teresa Mestre, Henri di Lussemburgo è succeduto al padre nel 2000.
Egli è il padre di William, Felix, Louis, Alexandra e Sebastien, e nonno di Gabriele e Noè di Lussemburgo.
Henri Albert Gabriel Felix Marie Guillaume del Lussemburgo era nato nel Castello di Betzdorf.
Il suo titolo completo è Granduca di Lussemburgo, duca di Nassau, conte palatino del Reno, conte di Sayn, Königstein, Katzenelnbogen e Diez, visconte di Hammerstein, signore di Mahlberg, Wiesbaden, Idstein, Merenberg, Limburg e Eppstein. Ha diritto all'appellativo di Altezza reale.
Sposato nel 1981 con Maria Teresa Mestre, Henri di Lussemburgo è succeduto al padre nel 2000.
Egli è il padre di William, Felix, Louis, Alexandra e Sebastien, e nonno di Gabriele e Noè di Lussemburgo.
mercoledì, aprile 14, 2010
re di Giordania al Nuclear Security Summit
A Washington, il re di Giordania ha partecipato al Summit sulla Sicurezza Nucleare tenutasi su iniziativa del Presidente americano, Obama.
Il protocollo per le foto di gruppo ha messo il sovrano accanto a Obama, con a destra dietro di lui il presidente russo Dmitri Metvedev.
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Obama Meets With King Abdullah As Part Of Nuclear Security Summit
Il protocollo per le foto di gruppo ha messo il sovrano accanto a Obama, con a destra dietro di lui il presidente russo Dmitri Metvedev.
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Obama Meets With King Abdullah As Part Of Nuclear Security Summit
Nepal verso la guerra civile?
L'ex capo dell’Esercito Nepalese, Rukmangad Katawal, il cui licenziamento l’anno scorso aveva causato la caduta del governo di Prachanda, ha detto che l'esercito nazionale non rimarrà in silenzio se i maoisti cercheranno di prendere il potere con la forza.
"Se ci sarà spargimento di sangue nel paese, l'esercito non resterà in silenzio. Se qualcuno pensa di macellare il popolo nepalese, l'esercito non rimarrà uno spettatore", ha detto Katawal.
Molte persone credono che in Nepal la nuova costituzione non sarà redatta entro la data prevista (28 maggio) e questo porterà il paese verso una grave crisi costituzionale.
Katawal ha anche chiesto agli ex ribelli di integrare e riorientare le loro battaglie secondo l'accordo di pace firmato tra il governo e i maoisti tre anni fa.
Ha anche detto che il referendum dovrebbe risolvere le questioni chiave, il destino della monarchia, lo stato laico e la struttura del federalismo.
Le dichiarazioni di Katawal avvengano in un momento in cui i maoisti hanno annunciato di organizzare forte manifestazioni per rovesciare l'attuale governo, al fine di formare una coalizione a guida maoista. Essi prevedono di raccogliere centinaia di migliaia di persone per le strada di Kathmandu il 1 maggio, per dare una scossa finale al governo guidato da CPN-UML.
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Nepal set for civil war?
"Se ci sarà spargimento di sangue nel paese, l'esercito non resterà in silenzio. Se qualcuno pensa di macellare il popolo nepalese, l'esercito non rimarrà uno spettatore", ha detto Katawal.
Molte persone credono che in Nepal la nuova costituzione non sarà redatta entro la data prevista (28 maggio) e questo porterà il paese verso una grave crisi costituzionale.
Katawal ha anche chiesto agli ex ribelli di integrare e riorientare le loro battaglie secondo l'accordo di pace firmato tra il governo e i maoisti tre anni fa.
Ha anche detto che il referendum dovrebbe risolvere le questioni chiave, il destino della monarchia, lo stato laico e la struttura del federalismo.
Le dichiarazioni di Katawal avvengano in un momento in cui i maoisti hanno annunciato di organizzare forte manifestazioni per rovesciare l'attuale governo, al fine di formare una coalizione a guida maoista. Essi prevedono di raccogliere centinaia di migliaia di persone per le strada di Kathmandu il 1 maggio, per dare una scossa finale al governo guidato da CPN-UML.
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Nepal set for civil war?
martedì, aprile 13, 2010
Il futuro Granduca di Lussemburgo in Russia
Il futuro Granduca di Lussemburgo, è in Russia per promuovere le imprese Lussemburghese e per rafforzare i legami tra i due paesi.
Il Granduca ereditario Guillaume è arrivato a Saint Pietroburgo, la capitale della Russia sotto lo zar Romanov, lunedì mattina con una delegazione di 100 persone e con il ministro dell'Economia Jeannot Krecké.
Essi hanno partecipato al seminario "Lussemburgo – Il Centro economico di Europa ", presso il Museo di Belle Arti Statale Pushkin.
Nel pomeriggio, Guillaume e gli imprenditori hanno incontrato il Vice russo Ministro per lo Sviluppo economico, Andrei Klepatch.
Si prevede che martedì tutti andranno a Mosca per la "Mosca e Lussemburgo: Partnership di Centri di Servizi finanziari".
Inoltre, Guillaume e Krecke incontreranno il ministro dello Sviluppo economico russo Elvira Nabiullina.
Già adesso il Lussemburgo e la Russia hanno relazioni commerciali e alcune società del Granducato hanno uffici a Mosca. Finora, i due paesi hanno cooperazioni culturali, scientifiche e umanitarie.
Secondo gli esperti, il Lussemburgo è uno dei principali investitori nell'economia russa.
Il Granduca ereditario Guillaume è stato molto occupato ultimamente per promuovere gli affari del suo paese. Un paio di settimane fa era negli gli Stati Uniti per una missione economica nella costa occidentale.
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Il Granduca ereditario Guillaume è arrivato a Saint Pietroburgo, la capitale della Russia sotto lo zar Romanov, lunedì mattina con una delegazione di 100 persone e con il ministro dell'Economia Jeannot Krecké.
Essi hanno partecipato al seminario "Lussemburgo – Il Centro economico di Europa ", presso il Museo di Belle Arti Statale Pushkin.
Nel pomeriggio, Guillaume e gli imprenditori hanno incontrato il Vice russo Ministro per lo Sviluppo economico, Andrei Klepatch.
Si prevede che martedì tutti andranno a Mosca per la "Mosca e Lussemburgo: Partnership di Centri di Servizi finanziari".
Inoltre, Guillaume e Krecke incontreranno il ministro dello Sviluppo economico russo Elvira Nabiullina.
Già adesso il Lussemburgo e la Russia hanno relazioni commerciali e alcune società del Granducato hanno uffici a Mosca. Finora, i due paesi hanno cooperazioni culturali, scientifiche e umanitarie.
Secondo gli esperti, il Lussemburgo è uno dei principali investitori nell'economia russa.
Il Granduca ereditario Guillaume è stato molto occupato ultimamente per promuovere gli affari del suo paese. Un paio di settimane fa era negli gli Stati Uniti per una missione economica nella costa occidentale.
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Il Principe di Norvegia in Qatar
In Qatar, l’emiro Sheikh Hamad bin Khalifa Al-Thani ha inaugurato la fonderia di alluminio Qatalum, nella città industriale di Mesaieed, che si trova nella parte meridionale del paese. Visto che la società è una joint venture tra il Qatar e una società norvegese, il principe ereditario di Norvegia Haakon era ospite speciale per la cerimonia di apertura.
L'impianto dovrebbe essere la più efficiente ed eco-friendly delle fonderie, ed è anche la più grande del mondo che potrà produrre 585.000 tonnellate / anno di alluminio di ottima qualità.
"Questo è un giorno importante per l'industria e per lo Stato del Qatar", ha detto Abdullah Bin Hamad Al-Attiyah, Vice Primo Ministro e Ministro dell'Energia e dell'Industria.
"Qatalum è un passo in avanti nella realizzazione della strategia definita da Sua Altezza lo Sceicco Hamad Bin Khalifa Al-Thani, per ottimizzare le nostre risorse naturali e la pianificazione a lungo termine per una economia diversificata."
Dopo la cerimonia, lo sceicco Hamad e il principe ereditario Haakon hanno fatto un tour della nuova fonderia.
Inoltre nel Qatar, il principe ereditario ha visitato la scuola norvegese dove molti bambini norvegesi frequentano le lezioni. Una volta costriuita i Qatalum si prevede che il numero dei norvegesi nel Qater dovrebbero diminuire.
In questa settimana il principe visiterà il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti.
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Crown Prince in Qatar
L'impianto dovrebbe essere la più efficiente ed eco-friendly delle fonderie, ed è anche la più grande del mondo che potrà produrre 585.000 tonnellate / anno di alluminio di ottima qualità.
"Questo è un giorno importante per l'industria e per lo Stato del Qatar", ha detto Abdullah Bin Hamad Al-Attiyah, Vice Primo Ministro e Ministro dell'Energia e dell'Industria.
"Qatalum è un passo in avanti nella realizzazione della strategia definita da Sua Altezza lo Sceicco Hamad Bin Khalifa Al-Thani, per ottimizzare le nostre risorse naturali e la pianificazione a lungo termine per una economia diversificata."
Dopo la cerimonia, lo sceicco Hamad e il principe ereditario Haakon hanno fatto un tour della nuova fonderia.
Inoltre nel Qatar, il principe ereditario ha visitato la scuola norvegese dove molti bambini norvegesi frequentano le lezioni. Una volta costriuita i Qatalum si prevede che il numero dei norvegesi nel Qater dovrebbero diminuire.
In questa settimana il principe visiterà il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti.
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Crown Prince in Qatar
lunedì, aprile 12, 2010
I Principi di Norvegia premiati
In Norvegia il principe ereditario Haakon e la principessa Mette-Marit hanno ricevuto il Premio Oslo per il loro impegno nell'aiutare i poveri e gli emarginati.
La giuria ha motivato il premio alla coppia principesca per "il lungo e sincero impegno per i poveri, emarginati e svantaggiati".
Al momento di accettare il premio, Haakon ha detto in un breve discorso : "Solo così potremo creare una società dove chunque potrà far uso delle sue capacità e dove pochi saranno emarginati".
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Osloprisen til Kronprinsparet
La giuria ha motivato il premio alla coppia principesca per "il lungo e sincero impegno per i poveri, emarginati e svantaggiati".
Al momento di accettare il premio, Haakon ha detto in un breve discorso : "Solo così potremo creare una società dove chunque potrà far uso delle sue capacità e dove pochi saranno emarginati".
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Osloprisen til Kronprinsparet
Il Principe Hisahito va all'asilo
Il principe Hisahito, di 3 anni, ha iniziato la scuola dell'infanzia presso la Università Ochanomizu, fondato nel 1876 e il più antico del Giappone.
Questa è un cambiamento delle abitudine della famiglia reale giapponese. Di solito, frequentano la scuola privata ed esclusiva Gakushuin, ma i genitori di Hisahito hanno deciso di dare la possibilità ad Hisahito di stare più a contatto con gli altri bambini e di crescere in un ambiente il più possibile normale per un bambino della sua età.
Il piccolo principe accompagnato dai genitori, il principe Akishino e la principessa Kiko, era entusiasta di iniziare il suo primo giorno di scuola. Vestito con la divisa, è stato presentato a Akemi Miyazato, vice direttore della scuola dell'infanzia e quando la signora Miyazato si è congratulato per il suo ingresso, Hisahito si è inchinato e la ha ringraziato.
Hisahito è il terzo in linea di successione al Trono, essendo l'unico nipote maschio dell'imperatore Akihito.
Finora le leggi permettono solo ai maschi di salire al trono del Crisantemo, e quindi potrebbe diventare il nuovo imperatore del giappone.
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El príncipe japonés Hisahito de corbata en la guardería
Questa è un cambiamento delle abitudine della famiglia reale giapponese. Di solito, frequentano la scuola privata ed esclusiva Gakushuin, ma i genitori di Hisahito hanno deciso di dare la possibilità ad Hisahito di stare più a contatto con gli altri bambini e di crescere in un ambiente il più possibile normale per un bambino della sua età.
Il piccolo principe accompagnato dai genitori, il principe Akishino e la principessa Kiko, era entusiasta di iniziare il suo primo giorno di scuola. Vestito con la divisa, è stato presentato a Akemi Miyazato, vice direttore della scuola dell'infanzia e quando la signora Miyazato si è congratulato per il suo ingresso, Hisahito si è inchinato e la ha ringraziato.
Hisahito è il terzo in linea di successione al Trono, essendo l'unico nipote maschio dell'imperatore Akihito.
Finora le leggi permettono solo ai maschi di salire al trono del Crisantemo, e quindi potrebbe diventare il nuovo imperatore del giappone.
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El príncipe japonés Hisahito de corbata en la guardería
sabato, aprile 10, 2010
Libertà di Stampa, repubblica, annozero
Quando si discute su temi fondamentali per la democrazia, come la libertà di stampa, si ignorano alcune premesse, come dare alle persone e cose il loro giusto significato e non farsi accecare dalla politica. Infatti in Italia succede che Santoro sia il paladino della libertà di informazione e che la trasmissione “Annozero” sia una informazione corretta e oggettiva. Ovviamente non è così.
Sia chiaro, io ritengo sia giusto che la Rai trasmetti programmi decisamente “di parte” ma non si può sostenere che un programma come “Annozero” sia fondamentale per la difesa della libertà di stampa.
Visto la sua evidente partigianeria, ritengo sia meglio trovare una più adatta collocazione (in terza serata?) per soddisfare i suoi sostenitori e rispettare la maggior parte dei telespettatori che hanno un concetto di libertà diverso (più liberale) e che non ragionano con ideologie. In prima serata ci dovrebbero essere programmi più seri, maggiormente equilibrati e oggettivi.
Il discorso sulla trasmissione “Raiperunanotte” (la versione “Annozero 2.0”) merita un discorso diverso perchè è stato un evento straordinario.
Non era mai successo che uno spettacolo trasmesso in diretta sul web collezionasse oltre 120 mila contatti (questi dati sono corretti?), diffuso anche su numerosi canali satellitari. E’ stato il primo esperimento di talk politico multicanale andato in onda contemporaneamente sul web e sul satellite che ha rotto l’egemonia della televisione. E’ stato un evento mediatico di straordinario impatto, antesignano forse di un nuovo modo di distribuire informazione.
L’aspetto positivo è che si è visto la possibilità di uscire dal monopolio televisivo Rai/Mediaset - la prima sconfitta subita dalla tv tradizionale - e la enorme potenzialità del web.
Purtroppo però questo spettacolo è stato condotto da un politico/giornalista che ha compiuto l’errore di politicizzare una sacrosanta battaglia di libertà.
Invece di difendere la libertà, Santoro ha dato allo spettacolo una connotazione politica, trasformandolo in arma contro il nemico dove l’antiberlusconiano militante si è scatenato mostrando addirittura l’assurdo parallelismo Mussolini-Berlusconi.
Questo significa che si continua a seguire la logica dei partiti e che ci si impegna in una battaglia solo per convenienze politiche: chi parla di regime lo fa per attaccare l’avversario mentre in realtà il regime è del sistema nel suo complesso, si dimentica che il regime è la partitocrazia e non solo da chi governa, ben pochi si preoccupano della lottizzazione della Rai, è praticamente impossibile modificare la gestione della Rai perchè impedito dai partiti e dalle lobbies dei giornalisti, anche il referendum sulla privatizzazione della Rai è stato disatteso da tutti.
E’ successo che un politico/giornalista – infondo l’icona del mito dell’occupazione militante della Rai e della lobby dei giornalisti - si spaccia da paladino della libertà mentre in realtà Santoro difende i privilegi della casta dei giornalisti e della partitocrazia.
L’ideale sarebbe stato se l’evento fosse stato condotto da una persona esterna alla Rai/Mediaset, senza tessera di partito e con un background diverso.
D’altronde mi rendo conto che una persona davvero libera non potrebbe realizzare uno spettacolo del genere perchè non avrebbe gli aiuti economici politici e logistici necessari, insomma un evento del genere non è disponibile a tutti ma a chi appartiene alla oligarchia.
Se da una parte “Raiperunanotte” ha avuto il merito di rompere il duopolio Rai/Mediaset, ha però rafforzato la logica dei due blocchi politici, “noi contro gli altri armati”, lo scenario è sempre lo stesso, da una parte i bravi dall’altra i cattivi, la mia verità contro la tua.
D’altronde il bipolarismo politico è perfettamente in sintonia con il duopolio televisivo, anzi penso che il bipolarismo rafforza la lottizzazione ed impedisce possa esserci una informazione più corretta.
Prima c’era il canale della DC, del PSI e del PCI (Rai 1 2 e 3), adesso la televisione è formata da due grandi e simili contenitori (rai/mediaset) controllati dal coacervo dei partiti che genera e perpetua il pensiero unico del regime.
Ecco in Italia il “grande fratello” è proprio il pensiero unico propagandato dal regime repubblicano che tende a omologare le opinioni e idee, che inganna e confonde gli italiani.
Come uscire da questa empasse?
Come si può dare una visione della realtà meno faziosa e più spassionata, lasciando poi al telespettatore l’onere e la libertà di farsi un’idea?
Secondo me ci sarebbe più democrazia e libertà solo se in Italia ci fosse un nuovo sistema, una nuova costituzione, una nuova classe politica, un nuovo stato.
Infatti la repubblica - nata dal CLN e presto degenerato in partitocrazia - alimenta la divisioni tra gli italiani, fa parte del suo dna – nata da una guerra persa, da un referendum pilotato, dominato da ideologie ormai abbandonate – che poi genera incapacità, corruzione e la lottizzazione ... anche della televisione.
Per ora l’unica cosa fattibile è avere avamposti intellettuali, morali e politici per cambiare tendenza, come quello che avviene in natura quando i nuovi semi possono gradualmente rigenerare un terreno arido.
La strada è lunga e in salita. Intanto cominciamo a rifiutare l’oligarchia e a ragionare con la propria testa, da veri uomini liberi...in attesa di nuovi eventi.
Sia chiaro, io ritengo sia giusto che la Rai trasmetti programmi decisamente “di parte” ma non si può sostenere che un programma come “Annozero” sia fondamentale per la difesa della libertà di stampa.
Visto la sua evidente partigianeria, ritengo sia meglio trovare una più adatta collocazione (in terza serata?) per soddisfare i suoi sostenitori e rispettare la maggior parte dei telespettatori che hanno un concetto di libertà diverso (più liberale) e che non ragionano con ideologie. In prima serata ci dovrebbero essere programmi più seri, maggiormente equilibrati e oggettivi.
Il discorso sulla trasmissione “Raiperunanotte” (la versione “Annozero 2.0”) merita un discorso diverso perchè è stato un evento straordinario.
Non era mai successo che uno spettacolo trasmesso in diretta sul web collezionasse oltre 120 mila contatti (questi dati sono corretti?), diffuso anche su numerosi canali satellitari. E’ stato il primo esperimento di talk politico multicanale andato in onda contemporaneamente sul web e sul satellite che ha rotto l’egemonia della televisione. E’ stato un evento mediatico di straordinario impatto, antesignano forse di un nuovo modo di distribuire informazione.
L’aspetto positivo è che si è visto la possibilità di uscire dal monopolio televisivo Rai/Mediaset - la prima sconfitta subita dalla tv tradizionale - e la enorme potenzialità del web.
Purtroppo però questo spettacolo è stato condotto da un politico/giornalista che ha compiuto l’errore di politicizzare una sacrosanta battaglia di libertà.
Invece di difendere la libertà, Santoro ha dato allo spettacolo una connotazione politica, trasformandolo in arma contro il nemico dove l’antiberlusconiano militante si è scatenato mostrando addirittura l’assurdo parallelismo Mussolini-Berlusconi.
Questo significa che si continua a seguire la logica dei partiti e che ci si impegna in una battaglia solo per convenienze politiche: chi parla di regime lo fa per attaccare l’avversario mentre in realtà il regime è del sistema nel suo complesso, si dimentica che il regime è la partitocrazia e non solo da chi governa, ben pochi si preoccupano della lottizzazione della Rai, è praticamente impossibile modificare la gestione della Rai perchè impedito dai partiti e dalle lobbies dei giornalisti, anche il referendum sulla privatizzazione della Rai è stato disatteso da tutti.
E’ successo che un politico/giornalista – infondo l’icona del mito dell’occupazione militante della Rai e della lobby dei giornalisti - si spaccia da paladino della libertà mentre in realtà Santoro difende i privilegi della casta dei giornalisti e della partitocrazia.
L’ideale sarebbe stato se l’evento fosse stato condotto da una persona esterna alla Rai/Mediaset, senza tessera di partito e con un background diverso.
D’altronde mi rendo conto che una persona davvero libera non potrebbe realizzare uno spettacolo del genere perchè non avrebbe gli aiuti economici politici e logistici necessari, insomma un evento del genere non è disponibile a tutti ma a chi appartiene alla oligarchia.
Se da una parte “Raiperunanotte” ha avuto il merito di rompere il duopolio Rai/Mediaset, ha però rafforzato la logica dei due blocchi politici, “noi contro gli altri armati”, lo scenario è sempre lo stesso, da una parte i bravi dall’altra i cattivi, la mia verità contro la tua.
D’altronde il bipolarismo politico è perfettamente in sintonia con il duopolio televisivo, anzi penso che il bipolarismo rafforza la lottizzazione ed impedisce possa esserci una informazione più corretta.
Prima c’era il canale della DC, del PSI e del PCI (Rai 1 2 e 3), adesso la televisione è formata da due grandi e simili contenitori (rai/mediaset) controllati dal coacervo dei partiti che genera e perpetua il pensiero unico del regime.
Ecco in Italia il “grande fratello” è proprio il pensiero unico propagandato dal regime repubblicano che tende a omologare le opinioni e idee, che inganna e confonde gli italiani.
Come uscire da questa empasse?
Come si può dare una visione della realtà meno faziosa e più spassionata, lasciando poi al telespettatore l’onere e la libertà di farsi un’idea?
Secondo me ci sarebbe più democrazia e libertà solo se in Italia ci fosse un nuovo sistema, una nuova costituzione, una nuova classe politica, un nuovo stato.
Infatti la repubblica - nata dal CLN e presto degenerato in partitocrazia - alimenta la divisioni tra gli italiani, fa parte del suo dna – nata da una guerra persa, da un referendum pilotato, dominato da ideologie ormai abbandonate – che poi genera incapacità, corruzione e la lottizzazione ... anche della televisione.
Per ora l’unica cosa fattibile è avere avamposti intellettuali, morali e politici per cambiare tendenza, come quello che avviene in natura quando i nuovi semi possono gradualmente rigenerare un terreno arido.
La strada è lunga e in salita. Intanto cominciamo a rifiutare l’oligarchia e a ragionare con la propria testa, da veri uomini liberi...in attesa di nuovi eventi.
Il Principe Alberto di Monaco in Portogallo
Il Principe Alberto di Monaco è in visita ufficiale in Portogallo.
Egli è stato ricevuto dal presidente Cavaco Silva e ha visitato il palazzo di Belem.
Egli è stato ricevuto dal presidente Cavaco Silva e ha visitato il palazzo di Belem.
Regina Sofia sul vertice di microfinanza in Kenya
La Regina di Spagna si è recata a Nairobi per partecipare al vertice sulla Micro Finanza per l'Africa.
La Regina Sofia ha ribadito l'impegno della Spagna per lo sviluppo economico del Kenya.
Al vertice la regina era accompagnata dalla Principessa Maxima dei Paesi Bassi che lavora per promuovere la microfinanza.
Nel suo discorso, la regina Sofia ha detto che la microfinanza è uno dgli strumenti più potenti per la solidarietà per la lotta contro la povertà in Africa.
Ha elogiato l'economista del Bangladesh Muhammad Yunus "per avere dato forma ad un'idea così semplice eppure così grande".
Dopo la cerimonia di apertura del vertice, Sofia è andata alla baraccopoli di Mathare Valley, appena fuori Nairobi per vedere come le persone iniziano a beneficiare della microfinanza.
In seguito la regina Sofia va a Addis Abeba, in Etiopia, per vedere come i fondi spagnoli aiutano le persone che nella città cercano di uscire dalla povertà.
Link
Queen Sofia to attend Microcredit Summit in Nairobi
La Regina Sofia ha ribadito l'impegno della Spagna per lo sviluppo economico del Kenya.
Al vertice la regina era accompagnata dalla Principessa Maxima dei Paesi Bassi che lavora per promuovere la microfinanza.
Nel suo discorso, la regina Sofia ha detto che la microfinanza è uno dgli strumenti più potenti per la solidarietà per la lotta contro la povertà in Africa.
Ha elogiato l'economista del Bangladesh Muhammad Yunus "per avere dato forma ad un'idea così semplice eppure così grande".
Dopo la cerimonia di apertura del vertice, Sofia è andata alla baraccopoli di Mathare Valley, appena fuori Nairobi per vedere come le persone iniziano a beneficiare della microfinanza.
In seguito la regina Sofia va a Addis Abeba, in Etiopia, per vedere come i fondi spagnoli aiutano le persone che nella città cercano di uscire dalla povertà.
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Queen Sofia to attend Microcredit Summit in Nairobi
Regina Noor chiede l'eliminazione delle armi nucleari
La Regina di Giordania Noor ha partecipato alla conferenza Global Zero tenuta al National Press Club di Washington DC. sulla eliminazione delle armi nucleari.
Sua Maestà, uno dei leader fondatori del movimento Globale Zero, ha detto : "Dal mio punto di vista, essendo cresciuta durante la guerra fredda e che vivo in una delle regioni più instabili del mondo, considero molto incoraggianti le decisioni prese dai presidenti Obama e Medvedev di ridurre le scorte mondiali di armi nucleari.
Purtoppo però rimane ancora molto da fare, in quanto dovremmo cercare di eliminare le armi nucleari in tutto il modo.
Per questo chiediamo di raccogliere firme sulla petizione per chiedere l'eliminazione delle armi nucleari e che consegneremo ai leader che parteciperanno al Summit sicurezza nucleare la prossima settimana.
Esorto tutti a firmare la petizione e aderire al movimento Global Zero
Global Zero ha presentato un documento chiamato "Countdown to Zero" che mira a cancellare la minaccia nucleare dopo la fine della Guerra Fredda.
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Jordan's Queen Noor urges more cuts in nuclear arms.
Sua Maestà, uno dei leader fondatori del movimento Globale Zero, ha detto : "Dal mio punto di vista, essendo cresciuta durante la guerra fredda e che vivo in una delle regioni più instabili del mondo, considero molto incoraggianti le decisioni prese dai presidenti Obama e Medvedev di ridurre le scorte mondiali di armi nucleari.
Purtoppo però rimane ancora molto da fare, in quanto dovremmo cercare di eliminare le armi nucleari in tutto il modo.
Per questo chiediamo di raccogliere firme sulla petizione per chiedere l'eliminazione delle armi nucleari e che consegneremo ai leader che parteciperanno al Summit sicurezza nucleare la prossima settimana.
Esorto tutti a firmare la petizione e aderire al movimento Global Zero
Global Zero ha presentato un documento chiamato "Countdown to Zero" che mira a cancellare la minaccia nucleare dopo la fine della Guerra Fredda.
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Jordan's Queen Noor urges more cuts in nuclear arms.
Conferenza della Regina di Danimarca per 70° compleanno
In occasione del suo 70° compleanno, che si festeggerà il 16 aprile prossimo, la Regina di Danimarca Margrethe ha tenuto una conferenza stampa presso il castello di Fredensborg.
Alla conferenza stampa la Regina Margrethe era accompagnata dal marito, il principe Henrik, e la coppia reale non ha esitato a testimoniare pubblicamente il loro affetto.
Alla conferenza stampa la Regina Margrethe era accompagnata dal marito, il principe Henrik, e la coppia reale non ha esitato a testimoniare pubblicamente il loro affetto.
Camilla si frattura perone
La moglie del principe Carlo, Camilla, duchessa di Cornovaglia, durante un'escursione in Scozia è caduta, probabilmente a causa del terreno scivoloso, fratturandosi il perone della gamba sinistra.
L'incidente è avvenuto mercoledì quando la duchessa stava trascorrendo con il marito alcuni giorni a Birkhall, nella tenuta reale di Balmoral, nella zona di Aberdeenshire, in Scozia, in attesa del quinto anniversario delle nozze, celebrate il 9 aprile 2005.
La moglie del principe Carlo è stata soccorsa e trasferita in ospedale dove i medici, dopo la radiografia, hanno ingessato la gamba.
Clarence House ha detto che nonostante l'incidente Camilla intende presenziare a tutti gli impegni che ha in agenda da qui alla fine del mese.
Pronta guarigione alla Duchessa di Cornovaglia!
L'incidente è avvenuto mercoledì quando la duchessa stava trascorrendo con il marito alcuni giorni a Birkhall, nella tenuta reale di Balmoral, nella zona di Aberdeenshire, in Scozia, in attesa del quinto anniversario delle nozze, celebrate il 9 aprile 2005.
La moglie del principe Carlo è stata soccorsa e trasferita in ospedale dove i medici, dopo la radiografia, hanno ingessato la gamba.
Clarence House ha detto che nonostante l'incidente Camilla intende presenziare a tutti gli impegni che ha in agenda da qui alla fine del mese.
Pronta guarigione alla Duchessa di Cornovaglia!
giovedì, aprile 08, 2010
Re Abdullah teme per la pace nel Medio Oriente
Re Abdullah II è pessimista per la pace nel Medio Oriente
"La fiducia nella politica non c'è più .... non esiste un reale rapporto economico tra Giordania e Israele, quindi economicamente stavamo meglio prima che mio padre firmasse il trattato di pace."
In una intervista al Wall Street Journal, pubblicato online Lunedì, il Re giordano Abdullah II si lamenta dei rapporti tra il suo paese e Israele, che secondo lui sono scesi in basso come quando suo padre, re Hussein, firmò il trattato nel 1994.
In questi giorni, il processo di pace in Medio Oriente sembra essere a un punto morto e re Abdullah non nasconde di essere frustrato.
"Ho incontrato Benjamin Netanyahu ... l'anno scorso. Ero molto ottimista sulla la pace tra israeliani e palestinesi e tra gli israeliani e gli arabi". "Tuttavia, devo dire, che negli ultimi 12 mesi, tutto quello che ho visto mi ha reso estremamente scettico», dice il re. "E, io credo di essere una delle persone più ottimiste che si trovano nel mondo".
Il sovrano ha anche detto che, quando si incontrerà con il presidente americano Barack Obama, in questo fine settimana, lo spingerà a imporre a Israele le modalità e tempistica per nuovi negoziati di pace con i palestinesi.
Il re inoltre ha espresso la preoccupazione che senza nuovi negoziati ci potrebbe essere la violenza in un prossimo futuro.
"Sul confine israelo-libanese, oggi sembra che ci sia una guerra ogni secondo, sembra ci sia un tentativo da parte di alcuni gruppi di promuovere una terza intifada, che sarebbe disastrosa. Gerusalemme come si sa bene è una polveriera e poi c'è la preoccupazione prevalente sulla azione militare tra Israele e Iran".
"Con tutte queste cose la situazione non è accettabile; se si continua così esploderà il conflitto ed i popoli soffriranno perché ci sarà una guerra".
Il Re ha sottolineato che i prossimi due mesi saranno determinanti per il futuro del Medio Oriente.
Link
Interview With Jordan's King Abdullah II
"La fiducia nella politica non c'è più .... non esiste un reale rapporto economico tra Giordania e Israele, quindi economicamente stavamo meglio prima che mio padre firmasse il trattato di pace."
In una intervista al Wall Street Journal, pubblicato online Lunedì, il Re giordano Abdullah II si lamenta dei rapporti tra il suo paese e Israele, che secondo lui sono scesi in basso come quando suo padre, re Hussein, firmò il trattato nel 1994.
In questi giorni, il processo di pace in Medio Oriente sembra essere a un punto morto e re Abdullah non nasconde di essere frustrato.
"Ho incontrato Benjamin Netanyahu ... l'anno scorso. Ero molto ottimista sulla la pace tra israeliani e palestinesi e tra gli israeliani e gli arabi". "Tuttavia, devo dire, che negli ultimi 12 mesi, tutto quello che ho visto mi ha reso estremamente scettico», dice il re. "E, io credo di essere una delle persone più ottimiste che si trovano nel mondo".
Il sovrano ha anche detto che, quando si incontrerà con il presidente americano Barack Obama, in questo fine settimana, lo spingerà a imporre a Israele le modalità e tempistica per nuovi negoziati di pace con i palestinesi.
Il re inoltre ha espresso la preoccupazione che senza nuovi negoziati ci potrebbe essere la violenza in un prossimo futuro.
"Sul confine israelo-libanese, oggi sembra che ci sia una guerra ogni secondo, sembra ci sia un tentativo da parte di alcuni gruppi di promuovere una terza intifada, che sarebbe disastrosa. Gerusalemme come si sa bene è una polveriera e poi c'è la preoccupazione prevalente sulla azione militare tra Israele e Iran".
"Con tutte queste cose la situazione non è accettabile; se si continua così esploderà il conflitto ed i popoli soffriranno perché ci sarà una guerra".
Il Re ha sottolineato che i prossimi due mesi saranno determinanti per il futuro del Medio Oriente.
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Interview With Jordan's King Abdullah II
principe William andrà in Ulster?
Per il completamento del suo addestramento da pilota, il Principe William forse sarà mandato in Irlanda del Nord.
Per il secondo in linea di successione al trono è previsto che la sua formazione di elicotterista della RAF si concluderà a settembre.
Alla fine di questo mese William dovrà eseguire 6 esercitazioni di soccorsi di ricerca con elicotteri, alla fine delle quali diventerà tenente di volo.
Un portavoce del ministro della Difesa ha detto: "Gli equipaggi con sede a Valley molto probabilmente dovranno simulare incidenti in Irlanda del Nord, tuttavia in teoria possono avvenire ovunque, anche in Irlanda del Nord in caso di necessità."
Se il Principe sarà mandato in Irlanda del Nord in servizio sarebbe il primo membro della famiglia reale ad andare in quel paese dallo scoppio della crisi del 1960.
Un portavoce di St James's Palace ha detto: "il principe William, una volta che sarà un pilota operativo, andrà dove lo mandano i suoi doveri".
Il padre di William Charles rimase sconvolto quando il suo prozio Earl Mountbatten fu ucciso dall'IRA nel 1979 mentre era in vacanza nella Repubblica d'Irlanda.
Link
Prince William may serve in Ulster
Per il secondo in linea di successione al trono è previsto che la sua formazione di elicotterista della RAF si concluderà a settembre.
Alla fine di questo mese William dovrà eseguire 6 esercitazioni di soccorsi di ricerca con elicotteri, alla fine delle quali diventerà tenente di volo.
Un portavoce del ministro della Difesa ha detto: "Gli equipaggi con sede a Valley molto probabilmente dovranno simulare incidenti in Irlanda del Nord, tuttavia in teoria possono avvenire ovunque, anche in Irlanda del Nord in caso di necessità."
Se il Principe sarà mandato in Irlanda del Nord in servizio sarebbe il primo membro della famiglia reale ad andare in quel paese dallo scoppio della crisi del 1960.
Un portavoce di St James's Palace ha detto: "il principe William, una volta che sarà un pilota operativo, andrà dove lo mandano i suoi doveri".
Il padre di William Charles rimase sconvolto quando il suo prozio Earl Mountbatten fu ucciso dall'IRA nel 1979 mentre era in vacanza nella Repubblica d'Irlanda.
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Prince William may serve in Ulster
mercoledì, aprile 07, 2010
La Romania ha un nuovo principe
La Romania ha un nuovo principe, lui è Nicholas de Roumanie Medforth-Mills, nipote dell'ex re Michele I e terzo nella linea di successione del trono rumeno.
Nicholas ha compiuto 25 anni, quindi, secondo i desideri del nonno e dello Statuto della Royal Family rumena, prende il titolo di Sua Altezza Reale il Principe Nicola di Romania.
Questa decisione è stata presa nel 2005 da Re Michele e successivamente confermata dalle nuove "Regole fondamentali della Famiglia Reale di Romania", firmate nel dicembre 2007 dal Re, in base alla quale Nicholas "assumerà il titolo e il rango di "Sua Altezza Reale il Principe Nicola di Romania" al suo 25° compleanno o per la morte di Re Michele - che è comunque ancora vivo.
Lo Statuto, sostituisce la legge 1884 dello Statuto, e cambia anche la legge di successione della preferenza della primogenitura maschile.
Re Michael ha 5 figlie, la maggiore delle quali, è la principessa Margarita che è l'erede alla guida di Famiglia Reale.
Il principe Nicola è nato a Ginevra, in Svizzera, il 1° aprile 1985 come Michael Nicholas de Roumanie Medforth-Mills, è il figlio della principessa Elena di Romania, la seconda figlia del re Michele e della regina Anna, e del suo primo marito, il compianto dottor Robin Medforth-Mills.
Nicholas ha una sorella, Karina, i loro genitori divorziarono nel 1991, e la principessa Elena si risposò 7 anni dopo. Poco dopo la nascita di Nicholas, i suoi genitori si trasferirono a Newcastle-pon-Tyne, in Inghilterra, dove il principe frequentò il Shiplake College di Henley-on-Thames.
Adesso il principe Nicola è il terzo nella linea di successione al trono rumeno (dopo la sua zia e la madre), e molto probabilmente, dopo la morte di suo nonno, zia e madre, Nicholas diventerà il futuro capo della Casa Reale Rumena e pretendente al trono.
In un'intervista rilasciata nel 2008 a un giornale rumeno, Nicholas aveva dichiarato che se la gente rumena gli chiederà di diventare il loro re egli non lo rifiuterà.
In questi anni Nicola si presenta spesso nella vita pubblica, partecipa alle manifestazioni pubbliche e prende parte alle visite nel Paese pagate da suo zio il principe Radu (marito principessa Margarita), come rappresentante speciale del governo.
Nicholas ha compiuto 25 anni, quindi, secondo i desideri del nonno e dello Statuto della Royal Family rumena, prende il titolo di Sua Altezza Reale il Principe Nicola di Romania.
Questa decisione è stata presa nel 2005 da Re Michele e successivamente confermata dalle nuove "Regole fondamentali della Famiglia Reale di Romania", firmate nel dicembre 2007 dal Re, in base alla quale Nicholas "assumerà il titolo e il rango di "Sua Altezza Reale il Principe Nicola di Romania" al suo 25° compleanno o per la morte di Re Michele - che è comunque ancora vivo.
Lo Statuto, sostituisce la legge 1884 dello Statuto, e cambia anche la legge di successione della preferenza della primogenitura maschile.
Re Michael ha 5 figlie, la maggiore delle quali, è la principessa Margarita che è l'erede alla guida di Famiglia Reale.
Il principe Nicola è nato a Ginevra, in Svizzera, il 1° aprile 1985 come Michael Nicholas de Roumanie Medforth-Mills, è il figlio della principessa Elena di Romania, la seconda figlia del re Michele e della regina Anna, e del suo primo marito, il compianto dottor Robin Medforth-Mills.
Nicholas ha una sorella, Karina, i loro genitori divorziarono nel 1991, e la principessa Elena si risposò 7 anni dopo. Poco dopo la nascita di Nicholas, i suoi genitori si trasferirono a Newcastle-pon-Tyne, in Inghilterra, dove il principe frequentò il Shiplake College di Henley-on-Thames.
Adesso il principe Nicola è il terzo nella linea di successione al trono rumeno (dopo la sua zia e la madre), e molto probabilmente, dopo la morte di suo nonno, zia e madre, Nicholas diventerà il futuro capo della Casa Reale Rumena e pretendente al trono.
In un'intervista rilasciata nel 2008 a un giornale rumeno, Nicholas aveva dichiarato che se la gente rumena gli chiederà di diventare il loro re egli non lo rifiuterà.
In questi anni Nicola si presenta spesso nella vita pubblica, partecipa alle manifestazioni pubbliche e prende parte alle visite nel Paese pagate da suo zio il principe Radu (marito principessa Margarita), come rappresentante speciale del governo.
I norvegesi ammirano la Principessa Mette-Marit
Aumenta la popolarità della Principessa Mette-Marit
Un recente sondaggio commissariato dal quotidiano norvegese Dagbladet rivela un cambiamento nel modo in cui la popolazione norvegese vede la Principessa Mette-Marit, moglie del Principe ereditario Haakon.
Secondo un simile sondaggio, 9 anni fa i norvegesi erano scettici sul futuro della casa reale dopo che Mette-Marit fece parte della famiglia reale, con il figlio Marius fuori dal matrimonio.
Ora, il 58% della popolazione pensa che lei sia un modello molto buono per le giovani generazioni.
Il 52% dei suoi intervistati dichiara addirittura di ammirla.
Inoltre, la popolarità della monarchia in Norvegia è di nuovo in aumento.
Il 67% degli intervistati nel sondaggio dice di continuare a pensare che la Norvegia sia una monarchia.
Nel mese di aprile si è verificato un marcato aumento rispetto ad un sondaggio di 9 anni fa, quando la risposta era del 59%.
Link
Mette-Marit’s popularity on the rise
Un recente sondaggio commissariato dal quotidiano norvegese Dagbladet rivela un cambiamento nel modo in cui la popolazione norvegese vede la Principessa Mette-Marit, moglie del Principe ereditario Haakon.
Secondo un simile sondaggio, 9 anni fa i norvegesi erano scettici sul futuro della casa reale dopo che Mette-Marit fece parte della famiglia reale, con il figlio Marius fuori dal matrimonio.
Ora, il 58% della popolazione pensa che lei sia un modello molto buono per le giovani generazioni.
Il 52% dei suoi intervistati dichiara addirittura di ammirla.
Inoltre, la popolarità della monarchia in Norvegia è di nuovo in aumento.
Il 67% degli intervistati nel sondaggio dice di continuare a pensare che la Norvegia sia una monarchia.
Nel mese di aprile si è verificato un marcato aumento rispetto ad un sondaggio di 9 anni fa, quando la risposta era del 59%.
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Mette-Marit’s popularity on the rise
I belgi vogliono la monarchia
Secondo un sondaggio pubblicato da due quotidiani belgi, La Libre Belgique e De Standard, il 62% dei belgi vogliono la monarchia.
Alla domanda se la monarchia è un elemento di stabilità nel paese, la maggioranza risponde di sì con la stessa percentuale.
Tuttavia, l'indagine ha mostrato differenze regionali.
Nella regione francofona meridionale della Vallonia e nella capitale Bruxelles quasi il 75% sono a favore della monarchia, mentre nella regione settentrionale di lingua olandese delle Fiandre lo sono al 54%.
Link
Majority of Belgians in favour of keeping monarchy
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