Un nuovo record (negativo) della repubblica italiana : il debito pubblico segnalato oggi dalla Banca d'Italia ha raggiunto la cifra stratosferica di 1.670 miliardi di euro.
Ogni cittadino italiano ha 28.000 euro, cioé 81.000 euro sulle spalle di ogni famiglia.
Le cifre ed i numeri non hanno colore o ideologia politica, e piuttosto devono essere letti ed interpretati con oggettività.
L’economia italiana è allo sfascio soprattutto per colpa dei governi. Infatti se lo Stato è molto indebitato, ed i cittadini lo sono poco, significa che le spese sono fatte più dalla politica e dall’amministrazione che dai produttori di reddito e dalle famiglie.
Ora la situazione economica del nostro paese continua a peggiorare, gli indici sono tutti negativi e la fiducia delle imprese e dei consumatori è ai minimi storici.
Un appello agli italiani.
Prima che sia troppo tardi è giunto il momento di liberarsi dalla classe politica che si assicura privilegi, stipendi e pensioni da nababbi senza fare nulla per il nostro Paese.
Adusbef: 'conto' di 81mila euro su ogni famiglia
ROMA - Il nuovo record del debito pubblico segnalato oggi dalla Banca d'Italia (1.670 miliardi) rappresenta un 'conto' per ogni cittadino italiano di 28.000 euro, cioé 81.000 euro "sulle spalle di ogni famiglia".
I calcoli sono forniti da Elio Lannutti (Adusbef) che accusa il governo di "farfugliare invece di adottare politiche economiche di contenimento". "Mentre governo e ministro dell'economia si trastullano nel regalare Alitalia ai capitani coraggiosi, ben ripulita di 4 miliardi di oneri addossati alla fiscalità generale che aumentano l'indebitamento statale e sterilizzata da normativa Antitrust per taglieggiare gli utenti che devono pagare 340 euro da Roma a Milano, oltre la media tariffaria per aggiungere New York, - argomenta Lannutti - si registra l'ennesimo record per il debito pubblico italiano, che ad ottobre si è attestato a 1.670,6 miliardi, dalla contrazione di settembre (1.648,6 miliardi) dopo il record raggiunto nell'agosto 2008 (a 1.666,6 miliardi). Il debito pubblico italiano che pesa per ben 81.000 euro sulle spalle di ogni famiglia, 28.000 euro che gravano su ognuno dei 60 milioni di abitanti, poteva essere ridotto utilizzando le dismissioni di oro e riserve della Banca d'Italia (circa 67 miliardi di euro) come hanno fatto tutti i Paesi dell'area euro ed attuando politiche economiche di dismissioni dell'enorme patrimonio del demanio, neppure ben censito".
Adusbef torna così a chiedere "azioni concrete di contenimento del debito pubblico, che nonostante i tassi in discesa da parte della Banca Centrale Europea, non verrà ridotto senza interventi realistici ed urgenti, dato lo spread di circa 1,70 punti base pagati dal Tesoro italiano ai sottoscrittori di titoli pubblici rispetto ai bund tedeschi e che resterebbero invenduti, qualora non si pagasse il premio del maggiore rischio paese proprio derivante dall'enorme mole del debito pubblico".
ansa