martedì, novembre 13, 2007
Il calcio muore in uno stato malato
L'uccisione del giovane laziale non ha nulla a che vedere con il calcio, è stata una tragedia che poteva accadere davanti a un bar o in una stazione.
L'aspetto più grave e inquietante è quello successo dopo negli stadi e la violenta reazione dei tifosi nella strade.
In seguito alla tragedia provocata, a quanto pare, da un errore umano, invece di esprimere gesti di solidarietà umana nei confronti del povero ragazzo ucciso, gli ultrà hanno deciso che non si doveva giocare e dichiarare guerra nei confronti delle forze dell'ordine.
Ormai il calcio, che per fortuna non seguo, è un ambiente corrotto che non ha più niente a che fare con lo sport, ai calciatori interessa solo guadagnare e comparire in tv.
Piuttosto rimane l'amarezza vedere che alcuni giovani si facciano plagiare dal calcio, un mondo non certo da seguire.
Visto che non è la prima volta che succedono casi del genere, in qualche modo esiste un codice non scritto che unisce la tifoseria estrema di tutte le squadre in base al quale si deve reagire in maniera violenta alle forze dell'ordine.
Infatti stupisce che i tifosi si trovano uniti e compatti nella battaglia contro i poliziotti quando in altre occasioni combattano tra loro a colpi di spranghe per difendere la propria squadra.
A questo punto bisogna chiederci perchè succedono cose del genere?
Cosa unisce i tifosi?
Non voglio difendere certo quei terroristi che si nascondono dietro un pallone, ma non sono certo la causa ma l'effetto.
I tifosi rappresentano un grave disagio sociale.
Infatti ai giovani mancano i punti di riferimento, anche la famiglia è minacciata, non esistono più gli ideali, esempi da seguire, ormai importante è l'apparenza e l'avere.
Di fronte a questa situazione lo stato e la classe politica hanno gravissime responsabilità.
Alcuni politici - anche loro figli di ideologie - tendono dare al fenomeno un marchio ideologico, si dice che i romani sono di sinistra, i laziali di destra ed amenità del genere.
Ormai in italia la destra e sinistra rappresentano il passato, e quindi è assurdo ragionare seguendo questa logica.
Purtroppo in Italia, dopo il caso Carlo Giuliani e l’elezione della madre al Senato, si è creata una sorta di odio autorizzato contro le forze dell’ordine, ci sono forze politiche che hanno una responsabilità gravissima nella criminalizzazione dell’operato delle forze dell’ordine.
Inoltre l’attuale governo ha messo in ginocchio l’operatività delle forze dell’ordine con tagli su tagli.
In realtà i tifosi (o meglio i giovani) sono arrabbiati con la società e lo stato.
I giovani non credono più allo stato, considerano le istituzioni nemiche, la classe politica è lontano anni luce da loro, la corruzione domina quasi ovunque.
E' sempre più difficile trovare lavoro, il potere d'acquisto diminuisce, la violenza aumenta ...
Se addirittura i giovani hanno paura del futuro - che rappresentano il futuro - significa proprio che c'è assoluto bisogno di una nuova società e stato.
Il cosiddetto progresso - che si fonda su assurde ideologie - ha realizzato una società malata e sbagliata.
Siamo ancora in tempo di ricostruire un mondo diverso e più in armonia con la natura e l'uomo?
Questa è la vera sfida!
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