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venerdì, dicembre 15, 2006

Poltrone repubblicane



Il governo costa 1 milione e 375 mila euro in più

Nella relazione quadrimestrale sulle coperture e gli oneri delle leggi approvate in Parlamento la Corte dei Conti ha comunicato che il governo prodi costa allo stato 1 milione e 375 mila euro in più rispetto ai precedenti governi.
Tanto pagheranno i contribuenti per la carica dei 104 membri del Prodi 2, il governo più affollato della storia della Repubblica.

Visto che l'attuale governo ha aumentato il numero dei dicasteri muniti di portafoglio (da 14 a 18) ed è quello con più poltrone e sottosegreterie non poteva essere diversamente, ma adesso lo sappiamo ufficialmente, ed alla faccia della legge dell'aumento dei dicasteri, voluta da prodi, che avrebbe dovuto essere a costo zero.
Severo nei giudizi la Corte dei Conti : per esperienza qualsiasi istituzione di nuove unità organizzative tende a determinare un aumento di spesa.

D'altronde quello che avviene per il governo prodi è la tendenza ormai consolidata della repubblica, le spese e gli sprechi aumentano sempre di più, alla faccia del controllo del deficit pubblico.

Ma non finisce qui, perchè non si sa ancora bene chi dovrà pagare il surplus di spesa.
Grazie ad un accantonamento di denaro pubblico, sembrerebbe che l'onere spetti al Ministero degli Esteri, ma c'è il problema che gli accantonamenti sono "prioritariamente destinati all'adempimento di obblighi internazionali" e quindi in questa caso si dovrà tagliare le spese diplomatiche.
In questa maniera la questione si complica perchè, per sostenere la moltiplicazione dei ministeri, non è detto che le casse della Farnesina abbiano ancora “disponibilità residue congrue” per le spese diplomatiche.
Proprio adesso che l’Italia è entrata a far parte del Consiglio di sicurezza dell’Onu.

Oltre al danno anche la burla. In questa repubblica si aumentano a dismisura la spesa pubblica senza neanche organizzarsi come coprirla.

Ecco la triste realtà repubblicana!
Gli Italiani, che fanno sempre più sacrifici, devono continuare a soddisfare gli appettiti della mediocre classe politica.
La repubblica non si preoccupa di controllare le spese e diminuire gli sprechi tanto ci sono gli italiani a pagare.


indipendente

giovedì, dicembre 14, 2006

napolitano contro la legge elettorale

Ci risiamo.
Continuiamo ad illuderci che il presidente della repubblica (PdR) possa essere superpartes, ma è impossibile.
Infatti ogni decisione del Pdr è subito interpretata come azione politica e quindi criticabile e pro o contro a quel partito od a quell'altro.

E' grave quindi che napolitano abbia ricevuto i promotori del comitato del referendum di modifica sulla legge elettorale e per di più prima della raccolta di firme.
D'altronde da comunista ed appartenente al pci-ds non si può aspettare altro che napolitano faciliti il suo partito.


LEGGE ELETTORALE: CALDEROLI, PREOCCUPA POSIZIONE NAPOLITANO
FATTO GRAVE CHE CAPO STATO RICEVA PROMOTORI REFERENDUM

Roma, 14 dic. (Adnkronos) - ''E' un fatto grave e preoccupante che il presidente Napolitano abbia ricevuto i promotori del comitato del referendum di modifica sulla legge elettorale''.
Lo sottolinea in una nota il senatore leghista Roberto Calderoli. ''E' preoccupante -spiega l'esponente del Carroccio- perche' avrei potuto comprenderlo se si fosse gia' proceduto alla raccolta delle firme, cosa che invece non e' ancora iniziata e che iniziera' soltanto il 15 di aprile''.
adnkronos

mercoledì, dicembre 13, 2006

La repubblica non difende la lingua italiana



Alla Camera si discute su un articolo che dovrebbe inserire la nostra lingua nella Costituzione, accanto al tricolore.
Sembra una cosa scontata, ma invece per Rifondazione Comunista la norma è una misura anti immigrati e per il Carroccio è un'azione contro il federalismo, ed anche il Pdci annuncia che si asterrà.

D'accordo che nelle Regioni a statuto autonomo - Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta - c'è pari dignità alla lingua italiana ed a quella tedesca e francese, e che nel nostro paese c'è una varietà e ricchezza dei vari dialetti italiani da difendere, ma è ovvio che la lingua ufficiale di tutti gli italiani è l’Italiano. Insomma prima l’Italiano, poi tutto il resto, l’Italiano lo devono conoscere tutti indistintamente.

Rifondazione Comunista teme che l'articolo possa costringere l’immigrato che chiede la cittadinanza di dover saper parlare la nostra lingua.
Ma allora cosa vogliono dire i rifondatori, siamo noi che dobbiamo imparare l’arabo, il rumeno ed il cinese? Assurdo ..

Uno stato serio dovrebbe valorizzare i dialetti, gli idiomi dei nostri padri per arricchire la lingua ufficiale, un paese saggio guarderebbe al suo passato per mantenere e alimentare l'orgoglio della tradizione.
Invece la repubblica italiana si rifiuta addirittura di difendere la propria lingua.
Se un articolo come questo, invece di essere condiviso da tutti, apre scontri politici vuol dire che stiamo correndo verso il baratro.

La repubblica è un fallimento totale - e la cosa non mi dispiace - ma temo che la repubblica sta distruggendo anche gli italiani e la Patria.

Mi sembra di rivivere la leggenda della Torre di Babele.
All'epoca gli italiani parlavano tutti la medesima lingua. L'Italia era anche un simbolo di unità degli uomini gli uni con gli altri e tutti insieme con il Re.
Poi la repubblica creò scompiglio nelle genti e, facendo sì che le persone parlassero lingue diverse e non si capissero più, impedì che la costruzione dell'Italia venisse portata a termine.


W la lingua italiana!!
W l'Italia!!

ilcorrieredellasera