Tra i deportati che non sono mai tornati dai campi di concentramento, dobbiamo anche ricordare Sua Altezza Reale la Principessa Mafalda di Savoia, deceduta nel campo di sterminio di Buchenwald nell’agosto 1944, dopo un anno di prigionia.
Per volontà di Hitler, con un tranello i tedeschi arrestarono Mafalda, la imbarcarono su un aereo con destinazione Monaco di Baviera, quindi fu trasferita a Berlino e infine deportata nel Lager di Buchenwald, dove venne rinchiusa nella baracca n. 15 sotto falso nome (Frau von Weber).
Nell'agosto del 1944 la baracca in cui era prigioniera la principessa fu distrutta da un bombardamento degli anglo-americani. La principessa riportò gravi ustioni e contusioni varie su tutto il corpo, ricoverata nell'infermeria del lager ma senza cure le sue condizioni peggiorarono. Dopo 4 giorni di tormenti, a causa delle piaghe insorse la cancrena e le fu amputato un braccio.
Mafalda abbandonata e privata di ulteriori cure, muore dissanguata nella notte del 28 agosto 1944.