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venerdì, luglio 06, 2007

Poveri italiani, sempre meno vacanze


Secondo i dati presentati dalla Federalberghi, il 51 per cento infatti non si muoverà da casa, tra giugno e settembre, insomma più della metà degli italiani non andrà in vacanza questa estate.
Se le previsione dovesse rivelarsi corretta, alla fine della stagione estiva il turismo rischierebbe di perdere una cifra tra i 12 ed i 15 milioni di pernottamenti.
Inoltre gli italiani quest'anno spenderanno in media 825 euro rispetto ai 935 euro del 2006 (flessione dell'11,8%) che determineranno un giro d'affari pari a 18,5 miliardi di euro rispetto ai 21,9 miliardi di Euro del 2006 (flessione del 15,5%). jugo

Il crollo delle vacanze degli italiani è figlio della manovra economica molto pesante del governo che, per consentire all'Italia di rientrare nei parametri europei, ha causato la mancanza di liquidità delle famiglie.

Comunque i fattori principali sono l'euro che ha causato l'aumento dei prezzi, e dello stato repubblicano, che non solo sperpera le tasse degli italiani ma in particolare non è capace di tutelare ed aiutare il turismo.

Poveri italiani: è sempre più difficile trovare lavoro, meno pensioni, ed adesso meno vacanze.
A chi dobbiamo dire grazie?


Un italiano su due non va in vacanza

Roma - Estate, voglia di vacanze. Ma non per tutti, anzi, per gli albergatori italiani non sarà un'estate facile. Quasi il 51% della popolazione italiana, infatti, non farà una vacanza nel quadrimestre estivo, oltre un milione in più rispetto all’estate 2006. È quanto sostiene il presidente della Federalberghi e di Confturismo, Bernabo Bocca, che oggi ha presentato i risultati di una indagine realizzata da Federalberghi-Confturismo con il supporto dell’Istituto Dinamiche.

Tra giugno e settembre gli italiani che andranno in vacanza sono 22,4 milioni rispetto ai 23,5 milioni del 2006, con un calo del 4,7%; il giro d’affari si attesterà sui 18,5 miliardi di euro rispetto ai 21,9 miliardi del 2006 per un -15,5%; 23,9 milioni non andranno in vacanza, rispetto 22,4 milioni del 2006 per un quasi +7%. "Poiché la causa del crollo - ha spiegato Bocca - è dovuta alla mancanza di liquidità delle famiglie, drenata da una manovra economica molto pesante per consentire all’Italia di rientrare nei parametri europei, il governo Prodi, per tentare un recupero della stagione turistica dovrebbe concedere un bonus alle famiglie per le spese sostenute e documentate per le vacanze fatte in Italia nel 2007, ovvero rendere deducibili queste spese".

Niente vacanze per uno studente su tre E nelle mete di chi partirà il Salento batte le più care Sardegna e Sicilia. È quanto rivela un’indagine condotta da "Studenti Magazine" fra gli studenti universitari. Se dunque il 34,5% non farà le vacanze, il 57,6% non spenderà più di mille euro e solo l’8,8% potrà permettersi una vacanza più costosa.

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