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L'ex ministro e guardasigilli castelli critica duramente il presidente della repubblica napolitano, che con la firma della grazia a bompressi (e poi sofri) dimostra che «non è presidente di tutti gli italiani, ma della metà», perché sceglie come primo atto di pronunciarsi così «su una questione che ha diviso profondamente l'opinione pubblica».
Stupisce e preoccupa che napolitano, come primo atto, pensa di graziare i terroristi rossi, probabilmente per la sinistra la riconciliazione consiste nella liberazione dei terroristi rossi.
A questo punto si può davvero dire che, non solo per il suo passato, napolitano è proprio un presidente comunista.
Inoltre da un presidente del cui stile non si è mai dubitato (!?) era legittimo attendersi un po' più di stile e sensibilità.