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domenica, marzo 26, 2006

Il quirinale dei politici



Non riesco a capire come si possa continuare a chiamare il presidente della repubblica "al di sopra delle parti" quando lui stesso proviene dal mondo politico ed è scelto dai partiti.

Ad esempio l'ultima dichiarazione di berlusconi è chiara :

"Quirinale?Nome uscirà da partiti"
Lo dice Silvio Berlusconi al Mattino

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, intervistato dal Mattino di Napoli, è tornato sul tema della prossima candidatura al Quirinale. "Per la scelta del Capo dello Stato ci confronteremo con gli altri partiti, come è accaduto al tempo dell' elezione di Ciampi", ha dichiarato il presidente del Consiglio.

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TGCOM



In una repubblica tutto è controllato dai partiti, e purtroppo anche il quirinale e quindi il presidente della repubblica si dovrebbe chiamare il presidente dei partiti.

giovedì, marzo 23, 2006

repubblica : degradazione politica?



Ecco cosa sono i simboli dei partiti politici, secondo David Hillman, guru dell'immagine e celebre grafico inglese.
I simboli dei partiti? Detersivi,margarina e colorificio.

Anche se può sembrare solo un gioco, in realtà non lo è.
Il simbolo è molto importante e, nella accezione di base, è un elemento della comunicazione rappresentante un concetto o quantità.

Se i partiti assomigliano a detersivi, margarina e colorificio vuol dire che la repubblica italiana è riuscita a degradare la Politica (e la società).

A quando un nuovo Risorgimento ?


A David Hillman sono stati sottoposti i simboli dei nostri partiti politici, questi i suoi sintetici commenti: ecco che cosa gli ha fatto venire in mente l’iconografia della politica italiana. In allegato i simboli con i commenti.

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CORRIERE

Quattrocchi si', e vittime di Nassiriya no?


"Perché i nostri ragazzi non sono stati onorati come Quattrocchi?".

Lo dice Maria Cimino, madre di una delle vittime di Nassiriya. La madre di Emanuele Ferraro prosegue:"ci siamo rivolti al Capo dello Stato, a Berlusconi, e ci hanno sempre detto che la medaglia era stata proposta, invece nulla.

Ora vogliamo dal Presidente Ciampi una risposta".

"Tutti ci dicono che siamo stati ben retribuiti. Ma la vita dei nostri figli non si paga con i soldi, ma onorando la loro memoria".

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aprile



In questa vicenda c'è uno scontro tra ciampi ed il sindaco di genova.
Infatti il sindaco di genova Pericu aveva negato di dedicare una via all'italiano coraggioso.
Una medaglia sì ed una via no ? Perchè ?

Purtroppo in Repubblica non c'è scampo, anche il capo di stato è un politico e Ciampi ha sconfessato Pericu (futuro ministro? )
Si impongono le dimissioni?
Di chi?

Chi difende le vittime di di Nassiriya ?

lunedì, marzo 20, 2006

Bielorussia : una dittatura repubblicana

Gli osservatori dell'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europea) hanno giudicato le elezioni presidenziali in Bielorussia una farsa e non all'altezza degli standard internazionali.

Dopo il duro giudizio dell'Osce, gli Usa chiedono che la Bielorussia torni alle urne, ma nel frattempo il presidente rieletto Lukashenko respinge comunque l'ipotesi di ripetere le elezioni, ed il Presidente russo Putin si congratula con Lukashenko

Agli occhi di Europa e Stati Uniti la Bielorussia si è confermata ieri "l'ultima dittatura d'Europa".
Libertà


Quindi la Bielorussia è una repubblica dittatoriale, figlia della repubblica sovietica.

Visto i numerosi esempi (storici ed attuali) si può dire che la repubblica è una forma istituzionale che favorisce la nascita di dittature.

sabato, marzo 18, 2006

Sua Maestà Umberto II



Il 18 marzo del 1983 si spegneva in una clinica di Ginevra, dopo una lunga malattia, Sua Maestà Umberto II di Savoia, Re d'Italia.
Aveva 78 anni di cui 37 passati in esilio.

Ricordiamo che a dare la notizia ufficiale della morte del Re fu il Ministro della Real Casa Falcone Lucifero, il quale precisò che l'ultima parola pronunciata dal Sovrano fu: "Italia".


PS.
Alla repubblica italiana rimarra' per sempre la vergogna di aver lasciato morire Sua Maestà Umberto in esilio.

Anniversario dell'Unita' d'Italia

Il 17 marzo è l'anniversario dell'Unità d'Italia.


La Festa dell'Italia!!



Il 17 marzo 1861, il primo atto del nuovo Parlamento Italiano fu la proclamazione del Regno d'Italia, con capitale a Torino.
In seguito alla votazione unanime del Parlamento, Re Vittorio Emanuele II assunse per sè ed i suoi discendenti il titolo di "Re d'Italia, per grazia di Dio e volontà della nazione".

domenica, marzo 12, 2006

Brogli elettorali = un brutto vizio repubblicano !

Se ancora oggi, che viviamo in una società tecnologicamente avanzata e dove molte attività sono controllate da computers, si temono brogli elettorali, chissa' cosa successe veramente nel referendum istituzionale monarchia-repubblica del 1946.

Allora, durante una lunga notte, Romiti riuscì a falsificare "valanghe di voti" per far vincere la repubblica.

Brogli elettorali = un brutto vizio repubblicano !


«TEMO BROGLI» - Il premier ha anche detto all'Annunziata di temere brogli elettorali da parte della sinitra: «Io temo che ci possano essere dei brogli elettorali, perché rientrano nella professionalità e nella storia della sinistra».
«In che senso teme brogli?» chiede la conduttrice. «Qualcuno di loro - replica il Cavaliere - si vantò nel '96 di aver sottratto a Forza Italia un milione e 705 mila voti».

Il premier ha assicurato che per vigilare sulle operazioni elettorali sguinzaglierà «persone perbene che cerchino di far sì che la sinistra non possa cancellare la volontà degli elettori».


il corriere


Visita della Regina Elisabetta in Australia



Visita ufficiale della Regina Elisabetta II e del Duca di Edinburgo in Australia tra il 12 e 16 marzo.

Il programma prevede la visita di Sua Maestà a Canberra e Sydney prima dell'apertura dei giochi del commonwealth a Melbourne.

In seguito la Regina visiterà anche Singapore (16 - 18 marzo) per celebrare l'amicizia di vecchia data fra la Gran-Bretagna e Singapore.

Per informazioni visitate il Sito Ufficiale

PS.
In italia questa notizia è nascosta dai massmedia che, servi del regime repubblicano, si occupano delle "notizie reali" solo quando sono utili per screditare la Monarchia.

sabato, marzo 04, 2006

venerdì, marzo 03, 2006

Omaggio ad Amedeo, terzo Duca d'Aosta


Anniversario della morte di Amedeo Duca d'Aosta avvenuta a Nairobi il 3 marzo 1942.



Il figlio Amedeo sposa Anna di Borbone-Orleans e ha due figlie: Margherita e Cristina. Ufficiale di Artiglieria, combattente volontario della prima guerra mondiale, dopo la fine del conflitto passa alla nuova Arma Aeronautica. Duca delle Puglie, diviene, alla morte del padre, Duca d'Aosta.
Viceré d'Etiopia dal 1937 al 3 marzo 1942, quando muore, prigioniero degli Inglesi, che gli avevano concesso, al momento della resa, l'onore delle armi.
Fu decorato della medaglia d'oro al valor militare.

Libia:una repubblica dittatoriale

La Repubblica popolare araba di Libia è una dittatura, all'interno della quale Gheddafi controlla completamente il paese, e perciò la dimostrazione contro l'italia non può che essere stata affiancata o pilotata dal governo libico.
Infatti all'interno di una repubblica dittatoriale è molto difficile che possano avvenire delle dimostrazioni popolari spontanee.

Inoltre il presidente della repubblica libica ha affermato che sono possibili altri attacchi se il governo di Roma si rifiuterà di indennizzare il popolo libico.
Questa affermazione rafforza l'idea che le dimostrazioni anti-italia siano volute e controllate dal regime repubblicano libico.

Cosa fa la repubblica italiana?
Come pensa di risolvere il problema?
Come difende i nostri interessi?


Ricordiamo che Idris I, re della Libia venne deposto nel 1969 da un colpo di stato incruento che portò al potere il colonnello Gheddafi.
Il suo regno fu caratterizzato da una politica apertamente filo-occidentale, che allentò il legame con i paesi arabi.

Ah se in Libia, invece di una repubblica, ci fosse un regno!


''A Bengasi volevano uccidere il console Pirrello''
Libia, Gheddafi: ''Italia ci riscarcisca altrimenti possibili altri attacchi''
Il leader libico: ''Non escludo altri attacchi se il governo di Roma si rifiuterà di indennizzare il popolo libico''
Tripoli, 2 mar. (Ign) - ''Volevano uccidere il console italiano, Franco Maria Pirrello''. Era questo l'obiettivo dell'assalto al consolato italiano di Bengasi dello scorso 17 febbraio, durante il quale sono morte 14 persone. A dirlo è il leader Moammar Gheddafi, in un discorso trasmesso in diretta dalla televisione libica.

Il colonnello libico, però, non si ferma qui. Senza perifrasi, Gheddafi minaccia l'Italia se Tripoli non sarà risarcita per quanto commesso dal regime coloniale italiano. ''Non escludo altri attacchi se il governo di Roma si rifiuterà di indennizzare il popolo libico per quanto commesso dal regime coloniale italiano in Libia''.

Intanto oggi è stato un giorno di amnistia nel paese del colonnello Gheddafi.. Il governo ha ordinato il rilascio di 130 prigionieri politici detenuti in una prigione di Tripoli, 85 dei quali appartenenti al partito fuorilegge della Fratellanza musulmana e che, secondo gli osservatori, sarebbe stato dietro le violenze contro il consolato italiano di Bengasi. Alcuni movimenti per la difesa dei diritti umani avevavano richiesto il rilascio degli attivisti della Fratellanza musulmana fin da quando, negli anni '90, erano stati arrestati a causa del loro sostegno al partito politico. Da cinque mesi gli 85 detenuti si erano appellati alla Corte suprema contro la sentenza di colpevolezza. Molti di loro erano professionisti e studenti al momento dell'arresto ed erano stati inizialmente processati da una Corte popolare, poi abolita l'anno scorso.

IGN