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martedì, gennaio 02, 2024

Messaggio Principe Vittorio Emanuele

Il messaggio del Principe Vittorio Emanuele, Duca di Savoia

31 dicembre 2023

Come tradizione, il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, ha pubblicato il suo messaggio di fine anno 2023, nel quale ha affrontato diversi temi.

Il Principe Vittorio Emanuele di Savoia ha aperto il suo messaggio riflettendo sulla situazione internazionale, sottolineando l'importanza di una leadership stabile e consapevole nei momenti di incertezza. 

Un altro aspetto è stato il suo appello alla carità e all'impegno sociale, ha sottolineato il ruolo fondamentale delle Dinastie nel sostenere cause umanitarie, evidenziando progetti benefici sostenuti dalla Real Casa Savoia.

Il Principe Vittorio Emanuele ha poi portato speranza alle nuove generazioni, invitandole a guardare al futuro con fiducia.

Ecco il messaggio di Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia, Principe di Napoli :

Cari Italiani,

Carissimi e fedeli amici,

a Voi e alle Vostre famiglie formulo i migliori auguri per un nuovo anno apportatore di serenità e di pace, affinché ogni Vostro progetto possa realizzarsi. Purtroppo, non mi è più possibile viaggiare con regolarità, ma porto nel cuore ogni città della nostra cara Patria, grato per le tante attestazioni di affetto che mi pervengono quotidianamente dall'amatissima Italia e che rappresentano per me una grande consolazione nei giorni più faticosi.

Nell'approssimarsi della fine di questo 2023, il pensiero di tutti noi non può che correre immediatamente alla difficile situazione internazionale, che vede minacciate la pace dei popoli e la sicurezza delle persone.

Quanti siedono oggi in posti di responsabilità hanno il dovere di compiere ogni sforzo affinché sia respinta con assoluta fermezza la logica della sopraffazione e della violenza, assicurando così il giusto e sacrosanto diritto delle giovani generazioni a ricevere in eredità dalle nostre mani un pianeta migliore, non avvelenato dal fanatismo e dal culto della morte.

Formulo un augurio alle Istituzioni italiane tutte, affinché, pur in un contesto complesso come quello attuale, non perdano mai il faro che le guida: l'amor di Patria e il perseguimento, sempre e ovunque, del bene dei cittadini italiani e dei loro legittimi interessi.

Anche a nome della mia Casa, inoltre, rinnovo i più fervidi auguri al Santo Padre Francesco che, quest’anno, ha celebrato i primi dieci anni del Suo Pontificato e la cui voce rappresenta un punto di riferimento non soltanto per la cristianità, ma per l’intera comunità internazionale.

In questa circostanza, permettetemi di dedicare un pensiero ai miei familiari. Mi stanno supportando in maniera crescente nell'onorare i doveri dinastici e, in modo particolare, vorrei ringraziare mio Figlio Emanuele Filiberto che, raccolto il testimone dalle mie mani,

mi sta coadiuvando con quotidiana dedizione nelle attività e nei compiti legati agli Ordini Dinastici Sabaudi. Anche quest’anno, essi hanno continuato a realizzare centinaia di opere benefiche in tutto il mondo, conseguendo importanti risultati, con più di trenta Delegazioni attive e migliaia di donne e di uomini, volontari e sostenitori impegnati quotidianamente in molteplici progetti.

Un lavoro che non può certo interrompersi e che richiede una pertinente cura da parte della mia Famiglia.

Il futuro di Casa Savoia è oggi affidato alle Sue giovani generazioni.

Si è parlato molto, in questi ultimi giorni del 2023, anche su alcune importanti testate italiane, del futuro delle Dinastie nel mondo contemporaneo. Io credo che il servizio migliore che la mia Casa possa  assicurare oggi all'Italia, sia nel fare del bene attraverso la filantropia e la beneficenza e, soprattutto, nel custodire le più sacre memorie della nostra storia, della nostra cultura e delle sue composite espressioni. 

La nostra tradizione. 

Una tradizione che è vivificante e degna di tale nome solo se non è il museo di sé stessa e non custodisce le ceneri del passato, ma ne mantiene viva la fiamma, avendo talvolta il coraggio di sfidare le proprie abitudini e gli anacronismi, ripensandosi nel mondo contemporaneo.

Questo è il compito che affido alle giovani generazioni Sabaude. 

A Voi tutti e ai Vostri cari, anche a nome di mia moglie Marina, di mio figlio Emanuele Filiberto, di mia nuora Clotilde e delle mie nipoti Vittoria e Luisa, giungano i più fervidi auguri per uno splendido 2024.



domenica, dicembre 31, 2023

Buon Anno 2024

BUON ANNO 2024

con il Tricolore del Regno d'Italia sul Quirinale

W il Re !



Casa Savoia e Terremoto di Messina

Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena aiutarono Messina colpita dal terremoto

28 dicembre 1908

Nel dicembre 1908 Messina e Reggio Calabria vennero rase al suolo da un devastante terremoto, che provocò oltre 120 mila morti. 

I primi ad accorrere furono la Regina Elena e Re Vittorio Emanuele III.

Vittorio Emanuele III dispose immediatamente lo stato d'assedio ed una legge approvata in fretta prevedeva stanziamenti per i terremotati e una serie di misure per proteggere l'industria solfifera.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena mostrarono subito uno slancio fuori dal comune per i superstiti. La regina Elena trasformò la nave della Regia Marina in ospedale dove furono ricoverati moltissimi superstiti, e visto che parlava il russo ed era amica dello Zar, riuscì ad obbligare le navi russe, che stavano in zona, ad intervenire in soccorso alla popolazione :  «Non è la regina d'Italia che vi parla, né la principessa del Montenegro, è una donna che vi supplica in nome di Dio e della pietà umana».

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La regina Elena si comporta come un'infermiera, una suora di carità, ed aiuta i terremotati fasciando ferite, aggiustando ossa, assistendo i medici, portando conforto a chi aveva perso tutto.

Numerose testimonianze che lo attestano : "Da due giorni la regina Elena fa la suora di carità” raccontò un ufficiale russo il 2 gennaio del 1909 al Corriere della Sera.

“Io l’ho vista ovunque, nei punti in cui maggiore era il pericolo, nelle località in cui nessuno mai prima di lei aveva osato avventurarsi”.

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Una poesia pubblicata sul Corriere della Sera, il 5 gennaio 1909, di Ada Negri:

L'angelo dello Stretto la Regina Elena

"Ve n'è una fra noi, la più bella, la più nobile, quella che la sorte ha posta più in alto, che ci dà l'esempio sublime. Elena di Savoia e Montenegro ha lasciato i figli, ha messo l'abito dell'infermiera, si è fatta suora di carità, soffre tra i sofferenti, abbraccia e riveste gli orfanelli, sfida ogni stanchezza, ogni malattia, ogni pericolo anche mortale.

E' al suo posto di Regina, è al suo posto di donna.

Vi è nel suo atteggiamento una semplicità, una bellezza umana, una veemenza d'amore, d'energia, che appassionano.

Con Lei, intorno a Lei, senza tregua, senza paura, coi figli in braccio e alla gonna se non possiamo separarcene, di notte se non possiamo di giorno, con ogni atomo ogni palpito ogni vibrazione della nostra umanità dolorosa, sorelle mie d'Italia, avanti! ".

La città di Messina, grata delle opere compiute dalla Regina Elena in quei terribili giorni, eresse nel 1960 la Statua in marmo bianco di Carrara, in memoria dell'alto senso di umanità e di materna dedizione dimostrata dall'Augusta Sovrana verso i sopravvissuti.

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giovedì, dicembre 28, 2023

Vittoria di Savoia compie 20 anni

Vittoria, figlia di Emanuele Filiberto di Savoia, festeggia il suo 20° compleanno

28 dicembre 2023

La principessa Vittoria è la prima figlia del Principe Emanuele Filiberto di Savoia e della Principessa Clotilde Courau, nata a Ginevra il 28 dicembre 2003.

Il suo nome completo è Vittoria Cristina Adelaide Chiara Maria. Il primo nome è come il nonno, il principe Vittorio Emanuele Duca di Savoia, capo della Real Casa di Savoia. 

Cristina in ricordo della beata Maria Cristina di Savoia, ma anche in rispetto alle tradizioni della famiglia Coreau che impongono di chiamare le donne di casa con nomi che cominciano con la lettera «C».  Chiara in onore della santa di Assisi. 

Maria e Adelaide sono infine nomi ricorrenti nella dinastia Savoia.

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Il battesimo di Vittoria è stato celebrato nella Basilica di Assisi il 30 maggio 2004, per una particolare devozione per la Santa Chiara, che Vittoria ha come secondo nome.

Vittoria ha una sorella più piccola che si chiama Luisa Giovanna Agata Gavina Bianca Maria, nata il 16 agosto, a Ginevra.

Vittoria è cresciuta tra Svizzera, Monaco, Italia e Francia, dove studia a Parigi.

Il 15 gennaio 2020, il principe Vittorio Emanuele Duca di Savoia, ha annunciato la modifica delle regole di successione di Casa Savoia. ed ha abolito l'uso della legge salica imponendo la primogenitura assoluta, facendo così della nipote Vittoria la seconda erede alla Corona dopo il principe Emanuele Filiberto.

Allo stesso tempo Vittoria è diventata Principessa di Carignano e Marchesa d'Ivrea, mentre sua sorella minore, Luisa ha ricevuto i titoli di Principessa di Chieri e Contessa di Salemi.

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mercoledì, dicembre 27, 2023

Vittorio Emanuele III

76 anni fa moriva Re Vittorio Emanuele III di Savoia 

28 dicembre 1947

Vittorio Emanuele nasce a Napoli l’11 novembre 1869, figlio di Umberto I Re d'Italia e della Regina Margherita, che è stato Principe Ereditario fino al 29 luglio 1900, con il titolo di Principe di Napoli.

Matrimonio

Il 24 ottobre 1896, a Roma, Vittorio Emanuele III sposa la Principessa Elena di Montenegro. 

Da questa coppia nascono cinque figli: Iolanda, Mafalda, Giovanna, Maria Pia ed Umberto. Una familiare destinato a vivere momenti di gloria e tragedia nel corso degli anni.

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Ascesa al Trono

Il destino modifica improvvisa la vita di Vittorio Emanuele, quando nel 1900, diventa Re d'Italia a seguito dell'assassinio del padre Re Umberto I. Da questo momento regna con saggezza ed impegno, affrontando sfide e momenti storici cruciali.

Esilio Volontario

Quando abdica il 9 maggio 1946 a favore del figlio Umberto II. insieme alla regina Elena, Vittorio Emanuele III parte da Napoli in esilio volontario per raggiungere Alessandria d’Egitto, scegliendo il titolo di Conte di Pollenzo. 

Morte 

Ad Alessandria d'Egitto Re Vittorio Emanuele III muore il 28 dicembre 1947, dove è stato sepolto per 70 anni nella chiesa di Santa Caterina.

Ritorno in Patria

Il 17 dicembre 2017, le spoglie di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena rientrano in Italia, e temporaneamente sepolte al Santuario di Vicoforte, in provincia di Cuneo. 

Al Pantheon

Rimane aperta la questione che le spoglie di tutti i Re e Regine d'italia possano riposare nel Pantheon di Roma. Al Pantheon di Roma già riposano Vittorio Emanuele II, la Regina Margherita ed il Re Umberto I, e mancano ancora il Re Vittorio Emanuele III, la Regina Elena, il Re Umberto II e la Regina Maria José.

La domanda che persiste nella mente di molti italiani è : "Quando anche Vittorio Emanuele III, Elena, Umberto II e Maria José saranno traslati nel Pantheon di Roma ?

La traslazione di tutti i Sovrani italiani nel Pantheon di Roma sarebbe un atto tangibile per onorare la Storia della Nazione e la pacificazione nazionale, così spesso auspicati da molti. 

Molti italiani sanno che i risultati del referendum istituzionali del 1946 furono falsificati, tanto che la repubblica non è mai stata proclamata e quindi la repubblica continua ad avere paura della Storia e della Monarchia ...

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sabato, dicembre 23, 2023

Nata Ada Mafalda figlia della contessa Viola Arrivabene

E' nata Ada Mafalda, prima figlia della contessa Viola Arrivabene e di Charlie Siem

21 dicembre 2023

La contessa Viola Arrivabene Valenti Gonzaga, figlia del conte Giberto Arrivabene Valenti Gonzaga e di Bianca di Savoia Aosta, a sua volta figlia del compianto Duca Amedeo di Savoia e di Claudia d’Orleans, aveva sposato il violinista Charlie Siem.

La contessa Viola ha una sorella che si chiama Vera, cresciuti nel magnifico Palazzo Papadopoli, nel cuore di Venezia, che rappresenta un simbolo tangibile della ricca storia e dell'eleganza della famiglia. 

Inoltre l'edificio è sede del brand di moda Vibi Venezia che produce le “friulane”, calzature in velluto tipiche della tradizione veneta.

La contessa Viola ha condiviso la notizia pubblicano nel suo profilo instagram una foto mentre porta sua figlia su un passeggino, con una sottile citazione "il mio accessorio preferito per il 2023"

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La contessa Viola è anche una influencer di successo, ed ha la abilità di  combinare la sua vita personale con il campo degli affari nella moda, e più in genere a bilanciare la tradizione nobiliare con una moderna presenza sui social media e nel mondo della moda. 

Charlie Siem è figlio di Kristian Siem, uno degli uomini d'affari più ricchi della Norvegia, ed è un famoso violinista che insegna la musica in diverse istituzioni musicali nel Regno Unito ed in Cina aggiungono un ulteriore elemento di prestigio alla famiglia. Inoltre Charlie Siem è anche ambasciatore del Prince's Trust che riflette il suo impegno sociale.

Nel 2011, il re Harald V di Norvegia ha conferito a Kristian Siem, l' Ordine reale norvegese di Sant'Olav per il suo servizio alle imprese.

Adesso con l'arrivo della piccola Ada Mafalda, la famiglia continua a crescere, ed auguriamo alla contessa Viola ed a Charlie Siem una vita piena di amore, gioia e successo in tutti i loro futuri progetti. 

martedì, dicembre 19, 2023

Gala della Real Casa di Savoia a Parigi

Il principe Emanuele Filiberto di Savoia alla serata di gala degli Ordini della Real Casa di Savoia a Parigi

15 dicembre 2023

Sua Altezza Reale il principe Emanuele Filiberto di Savoia ha presieduto la serata di gala di beneficenza degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia a Parigi, che ha evidenziato l'impegno della  Famiglia Reale nell'aiutare i bisognosi ed nella promozione delle tradizioni dinastiche.

Il Gala di beneficenza della Real Casa di Savoia è stato organizzato a Parigi dalla delegazione francese degli Ordini Dinastici, ed ha visto la partecipazione di numerosi illustri ospiti.

Principe Emanuele Filiberto

Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia, Figlio del Gran Maestro degli Ordini Dinastici di famiglia, ha presieduto la serata di gala, che  ha dimostrato il suo impegno nel promuovere la nobiltà e la solidarietà. Il Principe Emanuele Filiberto svolge un ruolo chiave come presidente dell'Associazione Internazionale degli Ordini Dinastici di Casa Savoia, che appunto si impegna a preservare e promuovere le tradizioni nobiliari attraverso attività caritative e umanitarie.

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Famiglia reale d'Italia

Oltre al Principe Emanuele Filiberto di Savoia alla serata di gala erano presenti la Principessa Clotilde, la Principessa Vittoria e la Principessa Maria Pia di Savoia, , sorella di Re Umberto II. 
Quest’ultima era accompagnata per l’occasione da sua figlia, la Principessa Elena di Jugoslavia con il marito e il figlio, Stanislao e Leopoldo Gaubert Karageorgevich.

Gala di Beneficenza

La serata non è stata solo un'occasione per sfoggiare eleganza, ma soprattutto per contribuire a cause umanitarie. Il Gala di beneficenza ha raccolto fondi a sostegno dei cristiani del Libano, attraverso una asta guidata da Régis Bailleul, che è stata uno dei momenti culminanti della serata.

Ospiti Illustri

Il Cercle de l'Union Interalliée a Parigi è stato il luogo in cui membri degli ordini, amici, parenti e mecenati si sono riuniti per celebrare Casa Savoia. Il prestigioso evento ha visto la partecipazione di illustri ospiti, tra cui Luigi Napoleone Bonaparte-Wyse, discendente del principe Luciano Bonaparte, e la principessa Carolina Murat.

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Ordini Dinastici

Gli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia comprendono l’Ordine Supremo della Santissima Annunziata, l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, l’Ordine Civile di Savoia e al Merito Civile di Savoia.

Essi sono governati dal Gran Maestro, che attualmente è Sua Altezza Reale il Principe Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, Capo della Real Casa, figlio del re Umberto II.

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Considerazioni

Il Gala di Beneficenza della Real Casa di Savoia ha coniugato l'eleganza e la solidarietà. 

La Real Casa di Savoia, con la sua eredità millenaria, continua a brillare come un faro di nobiltà, altruismo ed impegno. La loro dedizione a cause umanitarie, unita alla promozione delle tradizioni dinastiche, li rende una figura di spicco nel panorama della nobiltà europea.

martedì, novembre 28, 2023

Regina Elena d'Italia

71 anni fa moriva la Regina Elena d'Italia

28 novembre

Le Regina Elena è nata a Cettigne (Montenegro), l'8 gennaio 1873, ed è morta a Montpellier (Francia), il 28 novembre 1952.

Elena è la 2° Regina d'Italia, consorte di Vittorio Emanuele III e madre di Umberto II.

Il matrimonio tra Elena e Vittorio Emanuele di Savoia fu celebrato il 24 ottobre 1896, la cerimonia civile si tenne al Quirinale, mentre quella religiosa nella Basilica Santa Maria degli Angeli.

La coppia reale ha avuto 5 figli : Iolanda Margherita (1901 - 1986), Mafalda Maria Elisabetta (1902 - 1944), Umberto (1904 - 1983), Giovanna (1907 - 2000), Maria Francesca (1914 - 2001).

Quando Reggio Calabria e Messina furono colpite da un disastroso terremoto e maremoto (28 dicembre 1908), la regina Elena si dedicò subito ai soccorsi.

Durante la prima guerra mondiale Elena fece l'infermiera a tempo pieno e, con l'aiuto della Regina Madre, trasformò in ospedali il Quirinale e la Villa Margherita.

Elena studiò medicina e ne ebbe la laurea honoris causa, e finanziò numerose opere benefiche. Papa Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d'oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa cattolica.

Dopo l'abdicazione (9 maggio del 1946) di Vittorio Emanuele III a favore del figlio Umberto, Elena con suo marito andò in esilio in Egitto.

Malata di cancro la Regina Elena si trasferì in Francia a Montpellier, dove dopo un difficile intervento chirurgico morì il 28 novembre.

Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier, il 15 dicembre 2017, la salma di Sua Maestà la Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,

Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.


giovedì, novembre 23, 2023

Funerale di Maria Cristina Savoia-Aosta

Funerale della Principessa Maria Cristina Savoia-Aosta

20 novembre 2023

Si è svolta la  la cerimonia funebre della Principessa Maria Cristina Savoia-Aosta, che è morta all'età di 90 anni a San Paolo, in Brasile, il 18 novembre. 
Alla cerimonia del funerale ha partecipato la famiglia imperiale del  Brasile visto il legame tra le due Famiglie Reali. 

Maria Cristina Savoia-Aosta

La Principessa Maria Cristina è nata il 12 settembre 1933 al Castello di Miramare, a Trieste. Figlia del principe Amedeo di Savoia-Aosta e della principessa Anna d'Orléans, fin dalla sua infanzia ha avuto una vita difficile. 

Suo padre, il duca d'Aosta, fu nominato viceré d'Etiopia nel 1937, cosicché Maria Cristina trascorse parte della sua infanzia in Africa. Poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1940, tornò in Italia, mentre suo padre, il duca d’Aosta, fatto prigioniero dagli inglesi, morì prematuramente di tifo a Nairobi il 3 marzo 1942.

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Dopo il referendum istituzionale e la caduta della Monarchia italiana, nel 1946 la famiglia andò in esilio temporaneo in Belgio e poi in Svizzera. 

Il destino ha poi portato la principessa Maria Cristina in Brasile, dove ha sposato, il 29 gennaio 1967 il principe Casimiro Maria Alfonso Gabriele di Borbone-Due Sicilie. La coppia si è stabilita in Brasile, dove ha avuto quattro figli: il principe Luigi Alfonso (Rio de Janeiro, 28 novembre 1970), la principessa Anna Cecilia (San Paolo, 24 dicembre 1971), la principessa Elena Sofia  (San Paolo, 10 settembre 1973), il principe Alessandro Enrico Maria (San Paolo, 9 agosto 1974).

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Il Funerale 

Il funerale della principessa Maria Cristina è stata celebrato dal figlio della defunta, il Principe Alessandro di Borbone delle Due Sicilie, che è sttao ordinato sacerdote nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma il 22 dicembre 2007.
Il principe Bertrando d'Orleans-Braganza, capo della famiglia imperiale del Brasile, era in prima fila nella chiesa di Nostra Signora del Brasile, insieme ad altri membri della sua famiglia. 

Il vedovo della principessa Maria Cristina, il principe Casimiro è cugino del capo della Casa Imperiale del Brasile, Don Bertrando di Orleans  e Braganza.

Possa per la misericordia di Dio l'anima della Principessa Maria Cristina riposare in pace.

martedì, novembre 21, 2023

Patrona dei Carabinieri

Virgo Fidelis la patrona dell'Arma dei Carabinieri 

21 novembre 2023

Ogni anno, il 21 novembre, l'Arma dei Carabinieri celebra la propria patrona, la Virgo Fidelis, una ricorrenza molto sentita dai Carabinieri, perché unisce devozione religiosa e memoria storica.

Virgo Fidelis

La Vergine Maria, con l'appellativo di "Virgo Fidelis", fu proclamata patrona dell'Arma dei Carabinieri nel 1949 da Papa Pio XII. La data del 21 novembre venne scelta perché coincide con la presentazione di Maria Vergine al Tempio e con il ricordo della battaglia di Culqualber, in cui un intero battaglione di Carabinieri si sacrificò eroicamente nel 1941. Per questo fatto d'arme, alla bandiera dell'Arma fu conferita la seconda Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Il titolo di "Virgo Fidelis" venne proposto in relazione al motto araldico dei Carabinieri "Nei secoli fedele". L'iniziativa di adottare la Madonna come patrona fu del cappellano militare Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.

"Virgo Fidelis" è l'appellativo cattolico di Maria, madre di Gesù, scelta quale patrona dell'Arma dei Carabinieri, dapprima Corpo dei Carabinieri Reali e poi Arma dei Carabinieri Reali.

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La nascita dei Carabinieri

L'Arma dei Carabinieri venne istituita da Vittorio Emanuele I di Savoia con la legge "Regie Patenti" del 13 luglio 1814. Si trattava di un corpo militare con compiti di polizia, chiamato Corpo dei Carabinieri Reali.

I Carabinieri nacquero quindi nel 1814, subito dopo il ritorno del Re Vittorio Emanuele I da Cagliari a Torino, quando i territori del Piemonte erano stati liberati dall'occupazione delle truppe napoleoniche. Lo scopo era quello di creare un corpo armato con compiti di ordine pubblico, che dipendesse direttamente dal Re.


lunedì, novembre 20, 2023

Regina d'Italia Margherita

La nascita di Margherita di Savoia, la Prima Regina d'Italia

20 novembre 1851

Sua Maestà la Regina Margherita d'Italia è nata a Torino il 20 novembre 1851.
Il destino di Margherita si lega indissolubilmente al principe Umberto di Savoia, erede al trono. Il 22 aprile 1868, nel maestoso Palazzo Reale di Torino, Margherita diventa la consorte di Umberto.
Come consorte di Umberto I di Savoia è la prima Regina d'Italia poiché la moglie di Vittorio Emanuele II, Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena, era morta nel 1855 e quindi prima della proclamazione del Regno d'Italia avvenuta nel 1861.

A Napoli l'11 novembre 1869 nasce l'unico figlio della coppia, Vittorio Emanuele, destinato a diventare il principe ereditario ed in seguito, il Re d'Italia. 

Dopo la prematura morte di Re Umberto I, Margherita assume il ruolo di Regina Madre. 

La sua vita diventa un esempio di dedizione al bene comune, concentrandosi su opere di beneficenza e sostenendo la crescita delle arti e della cultura. Margherita diventa un punto di riferimento per artisti e letterati, contribuendo alla fondazione di importanti istituzioni culturali.

Il 4 gennaio 1926, la Regina Margherita lascia questo mondo a Bordighera, ed il suo impegno per il bene pubblico e il suo sostegno alle arti sono ancora ricordate . 

La Regina Margherita riposa al Pantheon di Roma, insieme solo al Re Vittorio Emanuele II ed al Re Umberto I, in quanto la "piccola repubblica italiana"  continua ad avere la pretesa di impedire che le salme di tutti i Re e Regine d'Italia possano finalmente essere tumulate.


Morta Maria Cristina di Savoia Aosta

Morta la principessa Maria Cristina, figlia del terzo duca d'Aosta Amedeo

18 novembre 2023

È morta in Brasile all'età di 90 anni Sua Altezza Reale la Principessa Maria Cristina di Borbone delle Due Sicilie,  figlia minore di SAR il Principe Amedeo, Duca d'Aosta e della Principessa Anna d'Orléans. Sua sorella maggiore, la principessa Margherita, è morta appena un anno fa (1930-2022). 

Breve Biografia

Nata nel Castello di Miramare a Trieste il 12 settembre 1933, Maria Cristina ha vissuto una vita ricca di avventure e tragiche perdite.  Nonostante il suo illustre lignaggio, la principessa ha conosciuto le dure prove della vita durante la Seconda Guerra Mondiale.

Il suo padre, il duca d'Aosta, nominato viceré d'Etiopia nel 1937, cosicché Maria Cristina trascorse parte della sua infanzia in Africa.  Poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1940, tornò in Italia, mentre suo padre, il duca d’Aosta, fatto prigioniero dagli inglesi, morì prematuramente di tifo a Nairobi il 3 marzo 1942. 

All'inizio della Seconda Guerra Mondiale, Maria Cristina viveva con la sorella e la madre in un appartamento di Palazzo Pitti a Firenze. Dopo l'invasione della Germania in Italia nel 1943, la duchessa d'Aosta e le sue due figlie, insieme al cugino Amedeo ed alla zia Irene di Grecia, furono arrestate dai tedeschi il 26 luglio 1944 su ordine di Heinrich Himmler e deportate in Austria nel campo di concentramento di Hirschegg, venendo liberate solo al termine del conflitto nel maggio 1945 e rientrando in Italia il 7 luglio 1945. 

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La caduta della Monarchia italiana nel 1946 costrinse la famiglia a un esilio temporaneo in Belgio e poi in Svizzera, segnando un periodo di significativo cambiamento nella vita della principessa.

Il Matrimonio e la Famiglia

Il destino ha poi portato Maria Cristina in Brasile, dove Maria Cristina di Savoia ha sposato, il 29 gennaio 1967, nella cappella del Palazzo Episcopale di Jacarezinho, nello stato di Paraná in Brasile il principe Casimiro Maria Alfonso Gabriele di Borbone-Due Sicilie (Varsavia, 8 novembre 1938), principe di Borbone di Spagna, quinto figlio e terzo maschio del principe Gabriele di Borbone-Due Sicilie e della sua seconda moglie, la principessa Cecylia Lubomirska, contessa di Wisnicz e Jarosław. 

Maria Cristina e Casimiro hanno avuto 4 figli : Il principe Luigi Alfonso di Borbone-Due Sicilie (Rio de Janeiro, 28 novembre 1970), la principessa Anna Cecilia di Borbone-Due Sicilie (San Paolo, 24 dicembre 1971), la principessa Elena Sofia di Borbone-Due Sicilie (San Paolo, 10 settembre 1973), il principe Alessandro Enrico Maria di Borbone-Due Sicilie (San Paolo, 9 agosto 1974), ordinato sacerdote nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma il 22 dicembre 2007. 

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Considerazione 

La principessa Maria Cristina ci ha lasciati nello stesso giorno in cui il principe Emanuele Filiberto, di Savoia, nipote del Re Umberto II,  partecipava ad una serata di gala della Consulta dei Senatori del Regno, a Firenze, dove la principessa Maria Cristina aveva vissuto. 

I momenti di gloria e di sfide vissuti dalla principessa Maria Cristina di Savoia si fa riflettere sull'eredità della famiglia reale italiana e ci ricorda l'importanza della Monarchia in Italia.


venerdì, novembre 17, 2023

Casa di Savoia e Famiglia Grimaldi

Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia consegna al Principe Alberto di Monaco l'Ordine Supremo della Santissima Annunziata

2 novembre 2023

Sua Altezza Reale il prinicipe Emanuele Filiberto di Savoia ha consegnato, a nome di suo padre, il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, Duca di Savoia, Principe di Napoli, le insegne dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata al principe Alberto II di Monaco. 

Questo ordine dinastico è il massimo riconoscimento conferito da Casa Savoia.

La cerimonia si è svolta al Palazzo del Principe di Monaco, dove erano presenti il Principe Sergio di Yougoslavia, figlio della principessa Maria Pia di Savoia, sorella del principe Vittorio Emanuele,  ed altre autorità tra cui il Gran Cancelliere degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, Johannes T. Niederhauser. Da parte monegasca erano presenti Patrice Cellario, Ministro dell'Interno del Principato e consigliere del governo, nonché l’Arcivescovo di Monaco.

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Questa solenne occasione è stato un modo per rinsaldare i rapporti personali e dinastici tra la Real Casa di Savoia e la Famiglia Grimaldi. I due principi sono amici e le loro due famiglie hanno sempre avuto molti legami.

Il principe Emanuele Filiberto è figlio del principe Vittorio Emanuele, attuale capo di Casa Savoia, a sua volta figlio di Umberto II e di Maria Jose. Re e Regina d’Italia.

Ordine Supremo della Santissima Annunziata

L’Ordine, inizialmente chiamato 'Ordine del Collare', venne fondato da Amedeo VI di Savoia in occasione del matrimonio della sorella Bianca con Galeazzo II Visconti nel 1362. Lo scopo dell'Ordine del Collare era di "indurre unione e fraternità tra i potenti sicché si evitassero le guerre private", e la regola statutaria prevedeva che tutti gli insigniti fossero considerati pari e si chiamassero tra loro fratelli. Le insegne originarie erano costituite da un collare d’argento dorato con il motto "Fert", chiuso da un anello con tre Nodi Sabaudi. 

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Amedeo VIII di Savoia diede la prima regolamentazione ufficiale dell’Ordine e della sua decorazione, stabilendo che, nel collare, fossero alternati i nodi sabaudi con la scritta "Fert" e 15 rose, a ricordo della Rosa d’Oro inviata da Urbano V al conte Amedeo VI nel 1364 quando gli conferì le insegne di cavaliere crociato.  Carlo III diede nuovi statuti all’ordine, che prese il nome di Ordine Supremo della Santissima Annunziata. Inoltre fece inserire nel vano formato dai tre nodi un medaglione con l’immagine dell’Annunziata.  Vittorio Amedeo II secolarizzò l'Ordine. Nel 1869 Vittorio Emanuele II stabilì che l’investitura all’Ordine potesse avvenire anche senza origini nobili, purché per altissimi meriti resi allo Stato o alla Corona. 

L’Ordine Supremo della Santissima Annunziata rimane la massima onorificenza della Reale Casa di Savoia, che conferisce agli insigniti i privilegi cerimoniali e protocollari già validi in vigenza del Regno. d'Italia.  La repubblica Italiana non riconosce quest'Ordine; tuttavia, trattandosi di un Ordine di origine familiare antecedente la costituzione del Regno d’Italia, esso continua ad essere conferito e nei manuali dell’araldica europea è paragonato per importanza all’Ordine della Giarrettiera.

sabato, novembre 11, 2023

Nascita di Vittorio Emanuele III

Nascita di Vittorio Emanuele III di Savoia, Re d'Italia

11 novembre 1869

Vittorio Emanuele III è nato a Napoli, l'11 novembre 1869 ed è morto ad Alessandria d'Egitto, 28 dicembre 1947.

Figlio di Umberto I di Savoia e di Margherita di Savoia, riceve alla nascita il titolo di principe di Napoli.

Il 24 ottobre del 1896 a Roma, presso il Quirinale, si svolge il matrimonio civile tra il Principe Ereditario Vittorio Emanuele, e Elena, Principessa del Montenegro, seguito da quello religioso cattolico nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.

La coppia reale ha 5 figli : la principessa Iolanda, la principessa Mafalda, il principe Umberto (Re Umberto II), la principessa Giovanna (Regina di Bulgaria), la principessa Maria

Vittorio Emanuele è Re d'Italia dal 1900 fino al 9 maggio 1946, quando abdica in favore del figlio Umberto II, e muore in esilio a Alessandria d'Egitto, il 28 dicembre 1947.


martedì, novembre 07, 2023

Vittorio Emanuele II a Napoli

Re Vittorio Emanuele II entra a Napoli accompagnato da Garibaldi

7 novembre 1860

Dopo il plebiscito del 21 settembre  e il famoso incontro di Teano, durante il quale Garibaldi, togliendosi il cappello, disse a Vittorio Emanuele II : “Saluto il primo Re d’Italia!”, era giunto per il Re il momento di arrivare a Napoli.

Il 7 novembre 1860, Re Vittorio Emanuele II, accompagnato da Garibaldi, fa il suo ingresso ufficiale a Napoli, come fu annunciato dal ministro dell’Interno al ministro di Grazia e Giustizia.

Garibaldi accompagna il Re Vittorio Emanuele II nel suo itinerario alla reggia ed al duomo, nella appena ribattezzata piazza del Plebiscito.

Il giorno successivo, l’8 novembre, nella sala del trono di Palazzo Reale presentando i risultati del plebiscito (1.302.064 favorevoli, 10.312 contro) Garibaldi proclama Vittorio Emanuele II Re d’Italia.



domenica, novembre 05, 2023

Principe di Monaco a Dolceacqua

Il Principe Alberto e la Principessa Charlene  assistono alla cerimonia del gemellaggio tra i comuni di Monaco e Dolceacqua

3 novembre 2023

Sua Altezza Serenissima il principe Alberto II di Monaco ha partecipato alle cerimonie  di gemellaggio tra i comuni di Monaco e Dolceacqua.

Alla cerimonia di firma del giuramento di gemellaggio da parte dei due sindaci dei comuni, erano presenti anche l'Ambasciatore d'Italia a Monaco rappresentanti di Dolceacqua e di autorità monegasche. Al ricevimento, al principe e alla principessa Charlene è stato consegnato l'atto di gemellaggio 2023, l'originale del giuramento di fedeltà del 1523, nonché il francobollo monegasco emesso in questa occasione.

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Questa firma avvenne esattamente cinque secoli dopo il giuramento di fedeltà degli amministratori di Dolceacqua, Apricale, Isolabona e Perinaldo, ad Augustin Grimaldi, signore di Monaco e vescovo di Grasse, a Monaco, il 3 novembre 1523.

Al Palazzo del Principe c'è stato un ricevimento ufficiale durante il quale erano presenti il Principe Alberto e la principessa Charlene, che hanno ricevette in dono il libro storico dal titolo "I Doria di Dolceacqua e i Grimaldi di Monaco - 500° anniversario del patto di fedeltà del 3 novembre 1523".

La signoria di Dolceacqua fu acquistata da Carlo III di Savoia nel 1524, fu elevato al rango di marchesato e venne integrato nella contea di Nizza, di proprietà dei Savoia.

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Nel pomeriggio, il principe Alberto si è recato a Dolceacqua  per partecipare ad una seconda cerimonia di firma del gemellaggio, alla presenza delle delegazioni monaco e italiane, oltre che della numerosa popolazione, e la sera c'è stata una cena ufficiale offerta dal Municipio di Dolceacqua.

Tra il 1270 e il 1276 risale l'acquisto del villaggio di Dolceacqua da parte della famiglia Doria . Dopo una fase di feroce rivalità con i Grimaldi di Monaco, nel XVI secolo conobbe un periodo di buon governo, pace e prosperità. Fu Bartolomeo Doria nel 1526 a cedere a Carlo II di Savoia i propri diritti feudali su Dolceacqua diventandone di fatto vassallo del Duca di Savoia,e tale alleanza perdurò fino allo scoppio delle ostilità tra il Ducato di Savoia e la repubblica di Genova. Dopo il periodo napoleonico e la caduta di Napoleone Bonaparte ed il successivo congresso di Vienna, Dolceacqua ritornò a far parte del Regno di Sardegna e quindi del Regno d'Italia.

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La storia condivisa tra Monaco e Dolceacqua risale al 1491, quando Francesco Grimaldi e Luca Doria di Dolceacqua si unirono. Alcuni anni dopo, nel 1523, il figlio Bartolomeo Doria assassinò suo zio Lucien Grimaldi a Monaco, con l'intenzione di occupare questa fortezza per suo cugino, il famoso ammiraglio Andre Doria. Questo tragico evento ha suggellato un legame indissolubile che ancora oggi unisce Monaco e Dolceacqua.

Dolceacqua è la terza comunità gemellata con il comune di Monaco, dopo Ostenda (Belgio) nel 1958 e Lucciana (Francia, Alta Corsica) nel 2009.

sabato, novembre 04, 2023

4 novembre 1918

4 novembre 1918 : la più grande Vittoria Italiana

Il 4 novembre 1918 è una data di fondamentale importanza per la Storia Italiana. Centocinque anni fa, il Regno d'Italia vinse la guerra della 1° Guerra Mondiale, una vittoria epocale che segnò un punto di svolta nella costruzione dell'identità nazionale. Per questa data memorabile si deve ricordare il ruolo chiave che il Re Vittorio Emanuele III svolse nel guidare la Nazione verso la vittoria.

Prima Guerra Mondiale

La Prima Guerra Mondiale coinvolse nazioni di tutto il mondo e soprattutto per l'Italia è stato un momento cruciale. Gli italiani, uniti dall'ideale patriottico, si trovarono a fronteggiare insieme le difficoltà della guerra, e questa guerra fu un catalizzatore per la formazione del popolo italiano, indipendentemente dalle differenze regionali.

Re Vittorio Emanuele III

Nel corso di questo conflitto, la figura di Re Vittorio Emanuele III emerse come un simbolo vivente della Patria. Il Re si distinse per il suo impegno straordinario, recandosi personalmente al fronte per valutare la situazione militare e sollevare il morale delle truppe. La sua leadership e la sua presenza furono determinanti per il raggiungimento della vittoria.

Un momento significativo che testimonia le doti del Sovrano avvenne durante il Convegno di Peschiera, l'8 novembre 1917, quando dimostrò una padronanza assoluta della situazione militare ed una fiducia incondizionata nell'esercito italiano. Da quel momento, la direzione della guerra tornò sotto la guida del Re, unendo tutti gli italiani intorno alla Casa Savoia.

La Deformazione dell'Evento

Purtroppo, nel corso degli anni, la celebrazione del "4 Novembre" ha subito delle distorsioni, spinte dalla propaganda repubblicana. Alcuni lo vedono come una "vittoria militare" o addirittura come un primo passo verso il fascismo. Tutte falsità, ed è importante riaffermare che il 4 novembre rappresenta, innanzitutto, la più grande vittoria italiana.

La data è oggi festeggiata come "il Giorno dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate". Questa celebrazione è un tributo doveroso ai sacrific dei soldati caduti nella difesa della Patria e all'Unità Nazionale, ma è essenziale ricordare che il 4 novembre è, prima di tutto, una celebrazione della straordinaria vittoria del Regno d'Italia.

Festa Nazionale

Va notato che con il Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, il 4 novembre fu dichiarato Festa nazionale, sottolineando ulteriormente la sua importanza nella storia del paese.

Trento e Trieste all'Italia

Un aspetto spesso trascurato riguarda la conseguenza storica della vittoria del 4 novembre: l'annessione dei territori di Trento e Trieste all'Italia. Questo evento segnò il compimento dell'Unità Nazionale, che aveva avuto inizio con il Risorgimento Nazionale.

Conclusione

Il 4 novembre 1918 è una data che dovremmo onorare con orgoglio, ricordando la vittoria italiana e il ruolo determinante del Re Vittorio Emanuele III nel guidare il paese verso questo trionfo. È un giorno che simboleggia l'unità e la forza della Nazione italiana, un capitolo fondamentale nella nostra storia nazionale.


W il Regno d'Italia !!!
W il Re !!!
W le Forze Armate !!!
W il 4 Novembre !!!

venerdì, ottobre 27, 2023

Teano Vittorio Emanuele II e Garibaldi

163 anni fa lo storico incontro tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi a Teano

26 ottobre 1860

Lo storico incontro di Teano tra Re Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi fu l'episodio del Risorgimento con il quale si concluse la spedizione dei Mille, un importante evento per la realizzazione dell'Unità d'Italia.

Garibaldi assisteva al passaggio delle truppe piemontesi, quando ad un certo momento si sentì suonare la Marcia reale d'ordinanza e gridare le parole "Il re! Viene il re!".

"Salute al Re d’Italia” furono le parole che Garibaldi disse a Vittorio Emanuele II.

Due settimane dopo l'incontro di Teano, il 7 novembre, Vittorio Emanuele II e Garibaldi entrano trionfalmente in Napoli.

Di fronte alla decadenza portata da una repubblica oligarchica e incapace, l'Italia potrà risorgere solo onorando il glorioso passato del Risorgimento e del Regno d'Italia !!!

W il Risorgimento ! 
W la Monarchia !
W' l'Italia !


giovedì, ottobre 26, 2023

Re del Lesotho in Vaticano

Re Letsie del Lesotho ricevuto da Bergoglio in Vaticano

18 ottobre 2023

Il Re Letsie III del Lesotho è stato ricevuto in udienza privata da Francesco nel Palazzo Apostolico Vaticano, che hanno discusso su questioni internazionali di comune interesse in particolare sugli ultimi sviluppi politici nel sud del continente africano. 

Al termine dell'udienza si è svolto il consueto scambio di doni diplomatici, il re Letsie III  ha ricevuto una piastrella di terracotta raffigurante una statua di San Pietro, il messaggio  per la pace del 2023 , nonché una copia del Documento sulla Fraternità umana ed il libro sulla Statio Orbis.

Successivamente, il Re Letsie III ha incontrato il Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, accompagnato dall'Arcivescovo Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali. 

Nel corso dei cordiali colloqui le parti hanno discusso dei buoni rapporti esistenti tra la Santa Sede e il Regno del Lesotho. e si è evidenziato anche il significativo contributo della Chiesa locale in Lesotho. 

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Infine, si è fatto cenno alle questioni internazionali di interesse comune, in particolare ai conflitti in Ucraina e in Terra Santa, nonché alla situazione politica, climatica e di sicurezza nella regione dell'Africa australe.

martedì, ottobre 24, 2023

Nozze Vittorio Emanuele - Elena

127° anniversario del matrimonio tra il Principe Vittorio Emanuele di Savoia e la Principessa del Montenegro Elena 

24 ottobre 1896

Il 24 ottobre 1896 al Quirinale si svolse il matrimonio civile tra il Principe ereditario Vittorio Emanuele, Principe di Napoli, e la principessa di Montenegro Elena. La cerimonia religiosa alla Basilica di S. Maria degli Angeli.

Il fidanzamento ufficiale fu annunciato il 16 agosto 1896 dopo l'arrivo del Principe ereditario Vittorio Emanuele di Savoia nel Montenegro.

Essendo di religione ortodossa, Elena, per motivi di opportunità politica e per assecondare la regina Margherita madre di Vittorio Emanuele, lasciò il Montenegro ed il 21 ottobre 1896 con Vittorio Emanuele sbarcarono a Bari, dove nella basilica di S. Nicola, prima del matrimonio abiurò il credo ortodosso e si convertì alla fede cattolica.

In viaggio di nozze gli sposi si recarono con il panfilo Jela (Elena in lingua montenegrina) sull'isola di Montecristo dove vissero il loro amore evitando gli appuntamenti mondani. 

Dal matrimonio tra Vittorio Emanuele III ed Elena sono nati 4 figlie, Iolanda (1901-1986), Mafalda (1902-1944), Giovanna (1907-2000) e Francesca (1914-2001), e un figlio, Umberto (1904-1983), Re d'Italia.

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Dopo essere stata sepolta per 65 anni in una tomba del cimitero di Montpellier (Francia), il 15 dicembre 2017, la salma della Regina Elena è stata rimpatriata in Italia e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo,

Due giorni dopo (17 dicembre)  anche i resti del Re Vittorio Emanuele III sono stati sepolti nel santuario di Vicoforte accanto alla Regina Elena, dopo essere stati traslati in aereo da Alessandria d'Egitto in Italia.