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sabato, marzo 04, 2023

Statuto Albertino

Lo Statuto Albertino promulgato da Re Carlo Alberto di Savoia.

4 Marzo 1848

Il 4 marzo ricorre l'anniversario della "nascita" dello Statuto del Regno o Statuto fondamentale della Monarchia, noto a tutti come Statuto Albertino, dal nome del Sovrano sabaudo che lo promulgò: Carlo Alberto di Savoia-Carignano.

Nel preambolo autografo dello stesso Carlo Alberto viene definito come «Legge fondamentale perpetua ed irrevocabile della Monarchia sabauda».

Il 17 marzo 1861, con la fondazione del Regno d'Italia, divenne la carta fondamentale della nuova Italia unita e rimase formalmente tale, pur con modifiche, fino al biennio 1944-1946 quando, con successivi decreti legislativi, fu adottato un regime costituzionale transitorio, valido fino all'entrata in vigore della Costituzione della repubblica Italiana, il 1º gennaio 1948.

In seguito ai moti promossi dalle classi borghesi, cui talora partecipò anche l'aristocrazia, nelle principali città del Regno di Sardegna], Re Carlo Alberto prese una serie di provvedimenti di stampo liberale.

In seguito Re Carlo Alberto fece redigere una dichiarazione dei principi che saranno alla base dello Statuto (termine ripreso dalla tradizione di Amedeo VIII di Savoia) composta da quattordici articoli, e che venne proclamata al popolo l'8 febbraio 1848, che vennero formalmente concesse per la benevola generosità del sovrano, il quale unì al paternalismo una velata minaccia di non procedere oltre se i "popoli" non fossero stati "degni" delle sue manifestazioni di apertura. 

Dopo che il Consiglio di Conferenza concluse il compito di redigere lo Statuto, il 4 marzo Re Carlo promulgò lo Statuto.


domenica, febbraio 26, 2023

Giovanna di Savoia Regina di Bulgaria

23° anniversario della morte di Giovanna di Savoia, Regina di Bulgaria

26 febbraio 2000

Giovanna di Savoia è nata a Roma, il 13 novembre 1907, ed è morta a Estoril, il 26 febbraio 2000, quartogenita del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, che in seguito diviene Regina di Bulgaria.

Nel 1927 incontra per la prima volta il futuro Re di Bulgaria Boris III e il 25 ottobre 1930, ad Assisi si sposano con rito cattolico. Essendo lo zar di religione ortodossa, è celebrata una seconda cerimonia a Sofia.

Dal matrimonio nascono 2 figli: la Principessa Maria-Luisa (13 gennaio 1933, Sofia) e l'erede al trono Simeone II di Bulgaria (16 giugno 1937, Sofia).

Il re Boris III muore nel 1943 in circostanze misteriose, dopo un incontro con Hitler al quale aveva rifiutato l’invio di truppe bulgare sul fronte russo. La regina Giovanna rimane sola con i due figli Maria Luisa e Simeone che è proclamato re col nome di Simeone II, sotto un Consiglio di reggenza costituito dallo zio Kyril, dal generale Michov e dal primo ministro Bogdan Filov.

Re Simeone II è deposto nel 1946 da un referendum truccato.  Nel 1993 in occasione dei 50 anni dalla morte del marito la regina Giovanna torna per la prima volta in  Bulgaria, accolta con grande entusiasmo dai bulgari che nel 2001 eleggono il figlio Primo Ministro. 

La Regina Giovanna muore a Estoril il 26 febbraio del 2000, ma è sepolta in Italia nel Cimitero di Assisi, Cappella dei Frati. Era infatti devotissima a San Francesco e Terziaria francescana.

Regina Giovanna, durante il regno è stato amato dai Bulgari, e lo storico francese Ristelhneber definì la sua vita: "Tutto un esempio di semplicità e di dignità".

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lunedì, febbraio 20, 2023

162 anni fa il primo Parlamento Italiano

162° anni fa Vittorio Emanuele apriva il primo Parlamento italiano

18 febbraio 2023

Il 18 febbraio 1861 a Torino, splendidamente addobbata, i parlamentari entrano a Palazzo Carignano alle ore 9. Poco prima delle 11 la banda della Guardia Nazionale intona l’inno di Mameli in piazza Castello. Si apre la porta della Reggia e annunciato da salve di cannone, compare Re Vittorio Emanuele II, preceduto dai famigliari e seguito dai suoi generali. Sfila fra una folla osannante, appena trattenuta dai cordoni della Guardia Nazionale.

A Palazzo Carignano lo ricevono le deputazioni del Senato e della Camera. I figli Umberto e Amedeo lo precedono nel Parlamento, accolti da applausi. Quando arriva il sovrano, i parlamentari si alzano in piedi e gridano: Viva il Re d’Italia!.

Vittorio Emanuele sale al trono con passo solenne, accompagnano dai principi, i figli del sovrano Umberto Principe di Piemonte ed Amedeo duca d’Aosta.

Il primo compito dell'assemblea fu di approvare la legge istitutiva del Regno d'Italia, promulgata il successivo 17 marzo e con la quale venne attribuito a Vittorio Emanuele II ed ai suoi successori il titolo di "Re d'Italia".

A Vittorio Emanuele II spetta l'onore del discorso inaugurale, che finalmente prende parola, leggendo un discorso che Cavour e Ricasoli hanno esaminato il giorno prima :  "Signori Senatori, Signori Deputati, libera ed unita quasi tutta, per mirabile aiuto della Divina Provvidenza, per la concorde volontà dei popoli, e per lo splendido valore degli eserciti, l’Italia confida nella virtù e nella sapienza vostra. A voi si appartiene di darle istituti comuni e stabile assetto" .

A ogni passaggio il discorso è salutato da grida di «Bravo!». Finché Re Vittorio Emanuele conclude: Mi compiaccio di manifestare al primo Parlamento d’Italia la gioia che sente il mio animo di Re e di Soldato. Pronunciata l’ultima parola, «Parlamento e popolo giubilanti - scrive la cronaca - prorompono unanimi in schietti applausi che il Re, commosso, contraccambia col nobile gesto e col chinare della marziale sua testa».

Minghetti chiede allora nuovo silenzio e dichiara aperta la sessione legislativa. Il Re Vittorio Emanuele II lascia l’aula alle 11,30.

Una giornata radiosa ed indimenticabile che anticipa la nascita del Regno d'Italia !
W il Re !


sabato, febbraio 18, 2023

Carlo Alberto concede diritti ai valdesi

Il Re di Sardegna Carlo Alberto riconosce i diritti civili e politici ai Valdesi.

17 febbraio 1848

175 anni fa con Lettere Patenti Re Carlo Alberto di Savoia poneva fine a secoli di discriminazione riconoscendo ai suoi sudditi valdesi i diritti civili e politici. Da quel momento in poi era loro consentito frequentare le scuole pubbliche e conseguire i gradi accademici ed i valdesi e gli ebrei diventavano cittadini del Regno di Sardegna. 

A distanza di 175 anni, i Valdesi celebrano e ricordano questa importante decisione voluta da Re Carlo Alberto con grandi manifestazioni tra cui con falò alla vigilia della festa, simbolo di libertà, in attesa del culto del giorno dopo. 

Con il Regno d'Italia, proclamato il 17 marzo 1861, tali leggi furono estese dal Re Vittorio Emanuele II a tutto il Regno d'Italia e ciò significò per i protestanti la possibilità di predicare liberamente ed avere un culto pubblico.

17 Febbraio è la Festa della libertà degli evangelici che ricorda la data in cui nel 1848 re Carlo Alberto di Savoia concesse i diritti civili alla minoranza valdese.

IL 17 FEBBRAIO LE LETTERE PATENTI DEL XVII FEBBRAIO 1848 

CARLO ALBERTO

per grazia di Dio

re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme

duca di Savoia, di Genova, ecc. ecc.

principe di Piemonte, ecc. ecc.

Prendendo in considerazione la fedeltà ed i buoni sentimenti delle popolazioni Valdesi, i Reali Nostri Predecessori hanno gradatamente e con successivi provvedimenti abrogate in parte o moderate le leggi che anticamente restringevano le loro capacità civili. E Noi stessi, seguendone le traccie, abbiamo concedute a que' Nostri sudditi sempre più ampie facilitazioni, accordando frequenti e larghe dispense dalla osservanza delle leggi medesime. Ora poi che, cessati i motivi da cui quelle restrizioni erano state suggerite, può compiersi il sistema a loro favore progressivamente già adottato, Ci siamo di buon grado risoluti a farli partecipi di tutti i vantaggi conciliabili con le massime generali della nostra legislazione. 

Epperciò per le seguenti, di Nostra certa scienza, Regia autorità, avuto il parere del Nostro Consiglio, abbiamo ordinato ed ordiniamo quanto segue: 

I Valdesi sono ammessi a godere di tutti i diritti civili e politici de' Nostri sudditi; a frequentare le scuole dentro e fuori delle Università, ed a conseguire i gradi accademici. Nulla è però innovato quanto all'esercizio del loro culto ed alle scuole da essi dirette. 

Date in Torino, addì diciassette del mese di febbraio, l'anno del Signore mille ottocento quarantotto e del Regno Nostro il Decimottavo.


domenica, febbraio 12, 2023

Vittorio Emanuele Savoia compie 86 anni

Oggi è il compleanno del Principe Vittorio Emanuele di Savoia e di Marina Ricolfi Doria

12 febbraio 2023

Sua Altezza Reale il principe Vittorio Emanuele di Savoia è nato il 12 febbraio 1937 a Napoli, figlio del Re Umberto II e della Regina Maria Josè d'Italia.

Alla sua nascita, Vittorio Emanuele riceve dal nonno Vittorio Emanuele III il titolo di principe di Napoli, come d'uso in casa Savoia per i principi ereditari ed in alternanza con quello storico di principe di Piemonte, allora attribuito al padre Umberto, in quel momento erede al trono.

All'abdicazione di Vittorio Emanuele III il 9 maggio 1946, Vittorio Emanuele diventa il principe ereditario, essendo figlio di Re Umberto II.

Il 5 giugno 1946, poco dopo le votazioni per il referendum istituzionale del 2 e 3 giugno 1946, data l'ostilità dei ministri e dei capi di partito, Umberto II ordina a Maria José di lasciare l'Italia con i figli, in modo da attendere i risultati delle consultazioni al riparo da rischi per le loro vite.

Nella notte tra il 12 e il 13 giugno 1946 il governo, senza attendere la proclamazione dei risultati definitivi da parte della Corte di cassazione (prevista per il 18 giugno), conferisci  poteri di capo provvisorio dello Stato al presidente del Consiglio. Umberto, giudicandolo un gesto rivoluzionario decide di lasciare l'Italia nell'intento di evitare ulteriori spargimenti di sangue.

La Costituzione repubblicana, entrata in vigore il 1º gennaio 1948, stabilisci per i discendenti maschi di Casa Savoia il divieto di ingresso e di soggiorno nel territorio nazionale.

Durante l'esilio, conclusosi alla fine del 2002, il principe Vittorio Emanuele svolge un'attività di intermediario finanziario stringendo amicizie e legami d'affari con grandi industriali, in particolare la famiglia Agusta.

Il Principe Vittorio Emanuele di Savoia si sposa con Marina Ricolfi Doria, da cui ha un figlio, il principe Emanuele Filiberto. Dopo la scomparsa di Re Umberto II (1983) è Pretendente al trono d'Italia.

Oltre ad essere il compleanno del Principe Vittorio Emanuele, il 12 febbraio è anche il compleanno di sua moglie, Marina Ricolfi Doria, nata a Ginevra, il 12 febbraio 1935.

Auguri di Buon Compleanno alle Loro Altezze Reali Vittorio Emanuele, Principe di Napoli e Duca di Savoia, e Marina di Savoia.

martedì, febbraio 07, 2023

Maria Luisa compie 90 anni

La principessa Maria Luisa di Bulgaria festeggia il suo 90° compleanno

13 gennaio 2023

La principessa Maria Luisa è nata il 13 gennaio 1933, prima figlia del Re Boris III e della regina Giovanna di Bulgaria, terza figlia del Re Vittorio Emanuele d'Italia e della Regina Elena.

Il matrimonio religioso tra Boris e Giovanna si svolse nella basilica di Assisi, ove i due si sposarono con rito cattolico (la scelta del luogo fu dovuta al voto di devozione a san Francesco fatto anni prima da Giovanna). Essendo lo zar Boris di religione ortodossa, venne celebrata una seconda cerimonia a Sofia, ove poi si tenne anche l'incoronazione ufficiale della nuova zarina.

Anche la regina Elena d'Italia che era cresciuta nella fede ortodossa si era convertita al cattolicesimo romano poco prima del suo matrimonio con il re Vittorio Emanuele III nel 1896

La principessa Maria Luisa ha un fratello minore Simeone, che salì al trono quando aveva solo sei anni, dopo la morte improvvisa del Re Boris (dopo essere tornato a Sofia da una visita a Hitler nell'agosto 1943) ...  Nel settembre 1944 le truppe sovietiche occuparono il paese, e con un colpo di stato nacque un governo filo-sovietico e furono arrestati i reggenti e poi giustiziati. 
Nel 1946 fu indetto un referendum, il cui risultato fu pilotato dai sovietici, e venne di fatto abolita la Monarchia: Giovanna coi due figli fu costretta all'esilio, dapprima ad Alessandria d'Egitto, dove vivevano re Vittorio Emanuele III e la regina Elena d'Italia (genitori di Giovanna).  
Nel 1951 Francisco Franco concesse asilo in Spagna alla regina Giovanna ed ai suoi due figli. In seguito, sposatisi i figli, la  Regina Giovanna raggiunse il fratello Umberto II di Savoia a Cascais (Portogallo)

La principessa Maria Luisa si è sposata due volte. La prima nel 1957 con il principe Carlo di Leiningen,  e la coppia ha due figli il principe Boris ed il principe Hermann. Il matrimonio tra Carlo e Maria Luisa è stato sciolto nel 1968.

Nel 1969 la principessa Maria Luisa si sposa con Bronislaw Chrobok, un finanziere polacco che hanno avuto un figlio ed una figlia, il principe Pawel e la principessa Alexandra de Kohary.

La principessa Maria Luisa è stata il primo membro della famiglia reale a tornare in Bulgaria. La sua prima visita risale nel maggio 1991, quando più di 1000 monarchici l'hanno aspettato all'aeroporto 

La principessa Maria Luisa disse ai giornalisti : "Sono così commossa che riesco a malapena a parlare. Non me l'aspettavo. Sono molto felice e molto commosso dall'accoglienza. Dopo 45 anni, sono venuto solo per vedere la mia Patria".

La principessa Maria Luisa ha festeggiato il suo 90° compleanno in Bulgaria, dove è arrivata con suo figlio maggiore, il principe Boris, e dove si è unita con gli altri suoi tre figli, il principe Herman, la principessa Alexandra e il principe Pawel, che arrivavano rispettivamente dal Canada, dal Portogallo e da San Francisco.

Nella cattedrale Alexander Nevsky di Sofia si è tenuto un Te Deum in onore della principessa Maria Luisa, accompagnata dal re Simeone e dai suoi figli e nipoti. 

Il re Simeone ha rilasciato una dichiarazione per il complenno della sua amata sorella :  "Nel giorno in cui la mia amata sorella compie 90 anni, voglio fare i miei migliori auguri e congratulazioni a tutti coloro che festeggiano il loro compleanno oggi !

Ma soprattutto quelli che festeggiano anche il 90° anniversario !

Per molti anni ancora !

Simeone II"

La principessa Maria Luisa è membro del consiglio d'amministrazione dell'Università Americana in Bulgaria ed ha ricevuto un dottorato onorario in Humane Letters dall'Università Americana in Bulgaria.


giovedì, febbraio 02, 2023

Maria Beatrice di Savoia compie 80 anni

La principessa Maria Beatrice di Savoia festeggia il suo 80° compleanno

2 febbraio 2023

Maria Beatrice di Savoia è nata al Quirinale di Roma, il 2 febbraio 1943, ed è l'ultima figlia di Sua Maestà Umberto II Re d'Italia e di Sua Maestà Maria Josè Regina d'Italia.

È dunque sorella di Vittorio Emanuele di Savoia, Principe di Napoli, della principessa Maria Pia di Savoia e della principessa Maria Gabriella di Savoia.

Maria Beatrice di Savoia si è sposata il 1º aprile 1970, con Luis Reyna Corvalán y Dillon (morto a Cuernavaca, Messico il 17 febbraio 1999).

La coppia ha avuto 3 figli: Rafael Reyna e di Savoia (Città del Messico, 21 settembre 1970 - Boston, USA, 29 aprile 1994), Patrizio Reyna e di Savoia (1971 - 1971), e Azaea Reyna e di Savoia (New York, 11 novembre 1973).



sabato, gennaio 28, 2023

Regina Maria José

Ricordiamo Maria José Regina d'Italia

27 gennaio 2001

Esattamente 22 anni fa, il 27 gennaio 2001, la Regina Maria José moriva a Ginevra (Svizzera).

Il funerale della Regina d'Italia si svolse nell'abbazia di Altacomba (Francia) il 2 febbraio 2001, e, per suo espresso volere fu sepolta nell'Abbazia Reale di Altacomba , al fianco di Sua Maestà Umberto II.

Maria José di Savoia è nata ad Ostenda, il 4 agosto 1906 come principessa del Belgio e divenne Regina d'Italia come consorte di Umberto II di Savoia.

Umberto e Maria Josè si fidanzarono privatamente il 7 settembre 1929 presso il Chateau de Losange, vicino a Bastogne (Belgio) mentre il fidanzamento ufficiale avvenne a Bruxelles il 23 ottobre 1929, che fu poi annunciato il giorno successivo.

Le nozze tra il Principe Umberto e la Principessa Maria Josè furono celebrate a Roma l' 8 gennaio del 1930 nella Cappella Paolina del palazzo del Quirinale.



venerdì, gennaio 27, 2023

Giorno della Memoria Mafalda Savoia

Nel Giorno della Memoria ricordiamo la Principessa Mafalda di Savoia, morta nel campo di Buchenwald

27 gennaio

Oggi nella "Giornata della Memoria" ricordiamo che tra i deportati c'era anche la Principessa Mafalda di Savoia che morì nel campo di sterminio di Buchenwald.

Mafalda, secondogenita del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della regina Elena, si sposò a Racconigi (23 settembre 1925) con il langravio Filippo d'Assia.

Su ordine di Hitler, con un tranello i tedeschi arrestarono Mafalda, e la deportarono nel lager di Buchenwald.

Nell'agosto del 1944 la baracca in cui era prigioniera la principessa Mafalda, sotto il falso nome di Frau von Weber, fu distrutta da un bombardamento degli anglo-americani. La principessa Mafalda riportò gravi ustioni e contusioni varie su tutto il corpo, ricoverata nell'infermeria del lager ma senza cure le sue condizioni peggiorarono.

Dopo 4 giorni di tormenti, a causa delle piaghe insorse la cancrena e le fu amputato un braccio. Mafalda abbandonata e privata di ulteriori cure, muore dissanguata nella notte del 28 agosto 1944.

La principessa Mafalda riposa nel cimitero degli Assia, nel castello di Kronberg im Taunus vicino a Francoforte sul Meno.


venerdì, gennaio 20, 2023

Maria Adelaide Regina di Sardegna

Ricordiamo Maria Adelaide Regina di Sardegna, moglie di Vittorio Emanuele II di Savoia

20 gennaio 1855

168° anniversario della scomparsa di Maria Adelaide Regina di Sardegna, sposa di Vittorio Emanuele II di Savoia che non divenne Regina d'Italia perché morì prima dell'incoronazione a Re d'Italia del marito.

Adelaide Francesca Maria Raniera Elisabetta Clotilde d'Asburgo-Lorena nacque a Milano, il 3 giugno 1822, figlia dell'arciduca Ranieri, viceré del Lombardo-Veneto, e di Maria Elisabetta, sorella del re di Sardegna Carlo Alberto.

Adelaide è stata arciduchessa d'Austria, principessa d'Ungheria e regina di Sardegna in quanto consorte di Vittorio Emanuele II, ma non riuscì a diventare egina d'Italia, in quanto morì prima dell'Unità d'Italia. 

Nell'agosto del 1840 Maria Adelaide incontrò al castello di Racconigi il suo futuro sposo, Vittorio Emanuele di Savoia.  Le nozze di Vittorio Emanuele II e Maria Adelaide d'Austria si svolsero a Stupinigi (Torino), il 12 aprile 1842, e dopo l'abdicazione del suocero Carlo Alberto, nel 1849 divenne Regina di Sardegna.

I festeggiamenti del matrimonio durarono quasi un mese, con balli in costume a Palazzo Reale, tornei cavallereschi nelle piazze cittadine, l’ostensione della Sindone a Palazzo Madama ed una regata lungo il Po, illuminata da fuochi d'artificio, cui prese parte il Bucintoro reale.

Bella, colta, caritatevole e molto religiosa, la giovane principessa viveva nel lusso, contraddistinta però dalla modestia, ed aveva attenzioni sincere per gli indigenti.

Le continue gravidanze ne minarono il fisico, e negli ultimi tempi, prima della morte precoce, cominciò a perdere capelli e denti, ed era costantemente febbricitante, quasi incapace di reggersi sulle gambe. Maria Adelaide morì a seguito di un'improvvisa e violenta gastroenterite, manifestatasi (16 gennaio 1855) mentre si trovava in carrozza dopo aver assistito al funerale della suocera Maria Teresa d'Asburgo-Toscana.

L'agonia fu atroce ed il marito le tenne sino all'ultimo la mano e morì, da tutti compianta, il 20 gennaio 1855, quand'era appena chiusa la tomba della regina Maria Teresa da lei sempre, quasi madre, riverita e amata, e pochi giorni dopo la nascita di Vittorio Emanuele, duca del Genevese, ch'ebbe pochi mesi di vita. Il funerale fu celebrato nella chiesa di San Lorenzo, adiacente al palazzo reale di Torino, ed è sepolta nella Basilica di Superga.

Dal matrimonio di Maria Adelaide con Vittorio Emanuele II di Savoia nacquero 8 figli : 

  • Ludovica Teresa Maria Clotilde (Torino, 2 marzo 1843 - Moncalieri, 25 giugno 1911), principessa Bonaparte; 
  • Umberto Rainerio Carlo Emanuele Giovanni Maria Ferdinando Eugenio (Torino, 14 marzo 1844 - Monza, 29 luglio 1900), principe di Piemonte (1849-1878) e re d'Italia Umberto I (1878-1900);
  •  Amedeo Ferdinando Maria (Torino, 30 maggio 1845 - 18 gennaio 1890), re di Spagna (1871 - 1873) e duca d'Aosta; 
  • Oddone Eugenio Maria (Torino, 11 luglio 1846 - Genova, 22 gennaio 1866), duca di Monferrato;
  •  Maria Pia (Torino, 16 ottobre 1847 - Stupinigi, 17 luglio 1911), regina consorte del Portogallo;
  •  Carlo Alberto (Torino, 2 giugno 1851 - Stupinigi, 28 giugno 1854), duca del Chiablese (antica provincia del ducato di Savoia, ora divisa tra Alta Savoia, Vallese e Vaud); 
  • Vittorio Emanuele (Torino, 7 luglio 1852 - 7 luglio 1852); 
  • Vittorio Emanuele Leopoldo (Torino, 8 gennaio 1855 - 16 maggio 1855), conte del Genevese (altra antica provincia della Savoia, che prendeva nome da Ginevra-Genève).


martedì, gennaio 10, 2023

Vittorio Emanuele II

Re Vittorio Emanuele II di Savoia, Primo Re d'Italia, muore al Quirinale di Roma.

9 gennaio 1878

Vittorio Emanuele II di Savoia è nato a Torino il 14 marzo 1820, ed è morto il 9 gennaio 1878, alle ore 14:30, al Quirinale di Roma dopo 28 anni e 9 mesi di regno.

E' stato l'ultimo Re di Sardegna (dal 1849 al 1861) e il primo Re d'Italia (dal 1861 al 1878). Dal 1849 al 1861 fu Principe di Piemonte, Duca di Savoia e Duca di Genova.

Rispettoso dello Statuto Albertino, Vittorio Emanuele II, insieme al primo ministro Camillo Benso, conte di Cavour, porta a compimento il Risorgimento nazionale e il processo di unificazione italiana.

Il 17 marzo del 1861 il Parlamento di Torino lo proclama Re d’Italia. Con questo titolo il sovrano sabaudo arrivò a personificare, simbolicamente, il coronamento degli sforzi risorgimentali, delle ribellioni e delle guerre patriottiche. Come Re d’Italia, Vittorio Emanuele II celebra anche la successiva liberazione di Venezia e la presa di Roma.

Per questi avvenimenti Vittorio Emanuele II è proclamato Padre della Patria e sepolto al Pantheon, che da allora è il sepolcreto dei Re e Regine d'Italia.

A lui è dedicato il monumento nazionale del Vittoriano, in Piazza Venezia di Roma.


lunedì, gennaio 09, 2023

Elena Regina d'Italia

Ricordiamo la nascita della Regina d'Italia Elena

8 gennaio 1873

Elena nasce a Cettigne, l'8 gennaio 1873.

Le nozze tra Elena e Vittorio Emanuele si svolgono il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile al Quirinale, quella religiosa alla Chiesa Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele sale al trono, e Elena accanto al sovrano, in maniera umile e discreta, si impegna a numerose iniziative caritative e assistenziali, ricevendo una vasta simpatia e popolarità.

Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo, e va in esilio volontario ad Alessandria d'Egitto con Elena.

La coppia reale si ritira a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambia così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimane col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 .

Dopo 3 anni si scopre malata di cancro e si trasferisce in Francia a Montpellier, dove muore il 28 novembre 1952 e quindi sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferisce la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica.

Nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

65 anni dopo la sua morte, il 15 dicembre 2017 , la salma della Regina Elena è stata rimpatriata da Montpellier (Francia) e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo, dove il 17 dicembre successivo sono stati tumulati anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III, traslate da Alessandria d'Egitto.

TUTTI i Sovrani d'Italia devono riposare nel Pantheon di Roma !

domenica, gennaio 08, 2023

Nozze Umberto - Maria José

93° anniversario del matrimonio tra il Principe Umberto e la Principessa Maria José.

8 gennaio 1930

93 anni fa il principe Umberto, erede al trono del Regno d'Italia, sposa Maria José, principessa del Belgio, ed il matrimonio si celebra nella cappella Paolina del Quirinale, a Roma.

Il principe Umberto, 25 anni, è in alta uniforme con i gradi di colonnello, Maria José indossa un abito disegnato personalmente da Umberto.

Maria José e Umberto di Savoia arrivano all'altare, accompagnati dalle note del canto sardo: "Conservet Deus su re".

Umberto e Maria José quindi si affacciano al balcone del Quirinale per salutare il popolo in festa.

In seguito alle 12,30 Umberto e Maria José arrivano al Vaticano per essere ricevuti da papa Pio XI.

Per il loro fidanzamento il 23 ottobre 1929 il principe Umberto arriva, in forma privata, alla Stazione del Nord di Bruxelles, dove lo attende il re Alberto con i figli Leopoldo e Carlo Teodoro. In automobile arrivano a Laeken, residenza reale dei Sovrani di Belgio dove lo aspettano la regina Elisabetta e la sua promessa Maria José (in un abito rosso rubino donatole da Umberto).

VIDEO del Fidanzamento e Nozze di Re Umberto II e della Regina Maria José di Savoia

sabato, gennaio 07, 2023

Festa del Tricolore del Regno d'Italia

Il vero Tricolore è quello del Regno d'Italia

7 gennaio 2023

La repubblica italiana invece di ricordare il vero Tricolore, (che per Lei ha la colpa di essere una bandiera monarchica) il 7 gennaio festeggia il vessillo della "repubblica cispadana" del 1797.

Il significato di una bandiera è legato al periodo storico nel quale è vissuto, e quindi non si può, a posteriore, applicare al vessillo del 1797 un significato diverso da quello che aveva, che non aveva il significato dell'Unità d'Italia.

Durante il triennio (1796-1799) i giacobini volevano imporre nella nostra penisola la rivoluzione francese, la bandiera della repubblica cispadana era imposta dagli stranieri (Napoleone), lo stato cispadano era un piccolissimo stato fantoccio dell’esercito napoleonico che non simboleggiava l'Unità d'Italia e la sua Indipendenza, anzi era esattamente l'opposto.

E poi come si spiega che fino a pochi anni fa questo vessillo era sconosciuto dagli italiani e mai insegnato nelle scuole ?

Inoltre la bandiera della repubblica cispadana è graficamente molto diversa da quella attuale, le bande sono orizzontali invece che verticali, al centro è dipinto la faretra con 4 frecce e la sigla “R C” .

Ironia della sorte : sotto la faretra c’è anche un simbolo (fascio) che ricorda il fascismo, e quindi la repubblica italiana, che si considera essere antifascista, onora una bandiera con un simbolo fascista…

Come se non bastasse non esiste l’originale della bandiera del 1797, esiste solo la ricostruzione storica fatta da un certo Ugo Bellocchi, un giornalista di Reggio Emilia che nel 1945 fondò il quotidiano “Reggio Democratica”, organo del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale.

La presunta ricostruzione del vessillo avvenne solo nel 1963 quando lui riuscì a identificare le  caratteristiche della bandiera cispadana...

Insomma è impossibile festeggiare il Tricolore senza la Bandiera Sabauda !

Il primo vero Tricolore dell'Italia è quello scelto da Re Carlo Alberto e usato dai patrioti nel glorioso Risorgimento.

W il Tricolore!
W la Bandiera di Re Carlo Alberto!
W il Risorgimento!
W la Monarchia!
W il Regno d'Italia!

venerdì, gennaio 06, 2023

Befana col tricolore sabaudo

La Befana porta il Tricolore del Regno d'Italia !

6 gennaio 2023

Secondo la tradizione italiana la Befana è una anziana signora che, volando su una scopa, porta regali ai bambini alla vigilia dell'Epifania. 

Visto che domani è la giornata del tricolore, ecco cosa dovrebbe portare la Befana agli italiani come regalo : il Tricolore sabaudo, con il simbolo di Casa Savoia

Sia ben chiaro : il vero Tricolore è la bandiera sabauda usata durante il glorioso Risorgimento, che rappresenta l'Identità e la Storia della nostra Patria.



Clotilde e Vittoria di Savoia ai funerali Benedetto XVI

Le Principesse Clotilde e Vittoria di Savoia ai funerali di Benedetto XVI, salutano il Re Filippo, la Regina Matilde e la Regina Sofia

5 gennaio 2023

Ai funerali del Papa Benedetto XVI, che si sono svolti in piazza San Pietro, davanti a 100.000 fedeli e alla presenza di capi di Stato stranieri, erano presenti il ​​Re Filippo e la Regina Matilde dei Belgi, nonché la Regina Sofia di Spagna.

Sono stati pochi i reali ai funerali del Papa Benedetto XVI, ed alla solenne cerimonia erano presenti la principessa Clotilde e la principessa Vittoria, moglie e figlia primogenita del principe Emanuele Filiberto di Savoia, a sua volta figlio del Principe Vittorio Emanuele di Savoia, attuale pretendente al trono d'Italia.

Al termine delle esequie religiose, la principessa Clotilde e la principessa Vittoria di Savoia hanno salutato i tre sovrani, facendo un inchino, e la regina Sofia ha anche baciato la principessa Clotilde.

Evidentemente il principe Emanuele Filiberto e la principessa Clotilde educano le loro due figlie nel rispetto dei valori tradizionali e nella fede cattolica. La Principessa Marina di Savoia, moglie del Principe Vittorio Emanuele, è una delle poche dame a beneficiare del privilegio del bianco. Solo i sovrani cattolici e la moglie del pretendente al trono d'Italia sono autorizzati a vestirsi di bianco durante i loro incontri con il Papa.

La famiglia reale dei Savoia e la famiglia reale belga sono intimamente legate tra loro. La Regina Maria-José d'Italia, era la consorte del Re Umberto II di Savoia, ed il loro figlio maschio il principe Vittorio Emanuele di Savoia è primo cugino dell'ex re Alberto II, padre di re Filippo del Belgio.

Maglia azzurra Avanti Savoia

Da 112 anni la nazionale italiana di calcio si tinge d’azzurro in onore di Casa Savoia

6 gennaio 1911

112 anni fa, il 6 gennaio 1911, per la prima volta la squadra nazionale di calcio italiana scese in campo con la maglia azzurra, colore scelto in onore a Casa Savoia.

La prima maglia indossata dalla nazionale italiana nell’esordio assoluto con la Francia del 15 maggio 1910 era di colore bianco, in quanto non si era raggiunto ancora l’accordo sulla divisa ufficiale, compreso il colore, e dunque si decise di non colorarla lasciandola bianca. 

L’esordio in maglia azzurra risale al 6 gennaio 1911 quando all'Arena Civica di Milano fu disputata la partita di ritorno tra l'Italia e l'Ungheria.  Nella partita i Magiari indossarono anch’essi una tenuta bianca, e la Federazione Italiana dovette predisporre un maglia di altro colore, e si optò per l’azzurro in onore del colore dello stendardo della famiglia Reale dei Savoia, il cui stemma rosso con croce bianca campeggiava sul cuore.

Dopo la costituzione del Comitato Olimpico, ci vollero degli anni ancora prima che tutte le nostre nazionali adottassero l’azzurro, cosa che avvenne nelle Olimpiadi di Los Angeles nel 1932.

W gli Azzurri !
W Casa Savoia !


giovedì, gennaio 05, 2023

Principesse Clotilde e Vittoria di Savoia

Le Principesse Clotilde e Vittoria di Savoia alla messa esequiale per il Papa Benedetto XVI

4 gennaio 2023.

Sua Altezza Reale la Principessa di Piemonte e di Venezia Clotilde di Savoia e Sua Altezza Reale  la Principessa di Carignano Vittoria di Savoia partecipano alla Messa Esequiale per il Sommo Pontefice  Benedetto XVI che si tiene il 5 gennaio 2023, in Piazza San Pietro. 

La Principessa Clotilde e la Principessa Vittoria portano l'affetto e il cordoglio della Real Casa di Savoia, intervenendo anche in rappresentanza di S.A.R. Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, Gran Maestro degli Ordini Dinastici della Real Casa di Savoia, e delle LL.AA.RR. Marina ed Emanuele Filiberto di Savoia. 

Papa Benedetto XVI aveva ricevuto in udienza privata diverse volte i membri della Famiglia Reale, sia in Vaticano che a Torino, in occasione dell’Ostensione della Santa Sindone.


Margherita Regina d'Italia

Margherita di Savoia Regina d'Italia

4 gennaio 1926

Sua Maestà la Regina Margherita nacque a Torino, il 20 novembre 1851, Regina d'Italia come sposa di  Re Umberto I di Savoia.

Dopo la morte di Umberto I, nel ruolo di Regina Madre si dedicò ad opere di beneficenza e all'incremento delle arti e della cultura, incoraggiò artisti e letterati e fondò istituzioni culturali.

La Regina Margherita ebbe onoranze funebri prima a Bordighera, e poi a Roma, ove fu tumulata nelle tombe reali del Pantheon.

La Regina Margherita finora è l'ultima dei Savoia, e l'unica Regina d'Italia, ad essere tumulata al Pantheon  di Roma dove devono riposare tutti i Re e Regine d'Italia.



domenica, gennaio 01, 2023

Buon Anno 2023

BUON ANNO 2023
con il Tricolore del Regno d'Italia 
sul Quirinale

W il Re !
W la Monarchia !