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domenica, aprile 05, 2015

Buona Pasqua 2015

Una serena Santa Pasqua

 a tutti i lettori 

che apprezzano il Blog Monarchico

5 aprile 2015

Resurrezione di Gesù Cristo
quadro di Paolo Veronese

venerdì, novembre 21, 2014

Regina Rania contro l'ISIS

La regina Rania di Giordania condanna l’estremismo religioso musulmano, dicendo che l'Isis tradisce gli arabi e l’Islam.


Sua Maestà la regina Rania di Giordania ha partecipato al Media Summit che si è svolto ad Abu Dhabi incentrato sulla crescente importanza di Facebook e Twitter nel mondo arabo

Nel suo intervento la regina di Giordania ha lanciato un vero e proprio appello a tutto il mondo arabo di contrastare la propaganda jihadista :
“Lo Stato Islamico diffonde un’immagine errata del mondo arabo e dell’Islam grazie all’abilità nell’uso spregiudicato dei social network”

"Lo Stato Islamico del Califfo Abu Bakr al-Baghdadi riesce a sfruttare Facebook, Twitter e Instagram per convincere i jihadisti stranieri ad andare a combattere in Siria ed Iraq postando sul web centinaia di foto e video con immagini di esecuzioni di massa, decapitazioni, schiavi, crocefissioni ed altre immagini di brutalità”.

Rania ha invitato tutto il mondo arabo a reagire a questo stillicidio, a non restare in silenzio, perché il silenzio renderebbe complici dell’Isis.
"Sebbene Osama Bin Laden sia morto la sua ideologia è ancora più viva e pericolosa che mai e può creare danni enormi all’immagine del mondo arabo, anche perché  chi si oppone a Isis non è altrettanto presente sui social media sebbene abbia alle spalle una collettività assai più vasta”. 

Infine Rania ha invitato tutti a postare sul proprio profilo Facebook un'immagine positiva del mondo arabo: "Dobbiamo creare una nuova storia e trasmetterla a tutti. Perché se non decidiamo quale sia la nostra identità e quale sarà la nostra eredità, gli estremisti lo faranno per noi".

VIDEO
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lunedì, settembre 01, 2014

Re di Bahrein aiuta i cristiani

Il Re di Bahrein vuole aiutare duecento famiglie cristiane di Mosul

Sua Maestà il re Hamad bin isa al Khalifa del Bahrein per dimostrare la sua generosità nei confronti dei cristiani, ha dichiarato di essere disposto ad aiutare 200 famiglie cristiane di Mosul.

La notizia è giunta dal vicario apostolico dell’Arabia Settentrionale, il comboniano Camillo Ballin, durante una intervista rilasciata a Radio Vaticana.

Il sovrano Hamad bin isa al Khalifa non è nuovo a iniziative di apertura nei confronti dei cristiani del Golfo Persico, e il Bahrein si è distinto negli ultimi anni per diversi segnali di apertura incoraggianti nei confronti dei cristiani, che pur rimanendo a tutti gli effetti stranieri sono ormai circa il 10% della popolazione.

Il più significativo è stato il dono alla Chiesa cattolica di un terreno da 9mila metri quadri sul quale verrà costruita una grande chiesa che sarà intitolata a Nostra Signora d’Arabia.
Hamad bin isa al Khalifa ne ha parlato personalmente a papa Francesco il 19 maggio scorso, quando è stato ricevuto in Vaticano.

Inoltre per la Chiesa il Golfo Persico è divenuto negli ultimi anni una frontiera importante, l’Arabia Saudita e i Paesi del Golfo sono divenuti meta di immigrazione per centinaia di migliaia di filippini, indiani, thailandesi o anche cittadini di altri Paesi della regione, richiamati dalla domanda di manodopera.

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Il re del Bahrain: Voglio aiutare duecento famiglie cristiane di Mosul Bahrein, il re disposto ad accogliere 200 famiglie cristiane di Mosul

lunedì, luglio 07, 2014

Dalai Lama compie 79 anni

Dalai Lama festeggia il suo 79° compleanno.

6 luglio 2014

Il Dalai Lama è nato il 6 luglio del 1935 con il nome di Lhamo Dondrub nel villaggio di Taktser, nel Tibet nordorientale. Figlio di una famiglia di contadini, a due anni fu riconosciuto come la reincarnazione del 13° Dalai Lama, Thubten Gyatso. Nel 1939 fu intronizzato come Tenzin Gyatso, il 14° leader spirituale nella storia tibetana.

Nel 1959 è fuggito dal Tibet dopo la fallita insurrezione contro i cinesi e da allora è ospite del governo indiano che lo protegge e contribuisce al suo mantenimento.

Nel 1989 gli è stato assegnato il Nobel per la Pace e nel marzo 2011 si è “dimesso” da capo politico dei tibetani in esilio, lasciando il potere a un leader eletto democraticamente.

La cerimonia del 79° compleanno del Dalai Lama si è svolta in un monastero di Leh, in India
Alla folla Sua Santità ha rivolto un appello ai paesi a maggioranza buddista, come Burma, Sri Lanka e Thailandia, perché cessino le violenze contro le minoranze religiose. Dalai Lama ha detto :
"Esorto i buddisti di questi paesi ad immaginare il Buddha prima che commettano un crimine". "Buddha predica amore e compassione. Se il Buddha è lì, proteggerà i musulmani che i buddisti stanno attaccando."

Anche il famoso attore Richard Gere si è recato in India per prendere parte alle celebrazioni per il 79° compleanno del leader spirituale tibetano e per ricevere l'iniziazione del Kalachakra, il più grande rituale buddista regolarmente conferito dal Dalai Lama.
"Sono uno studente di Sua Santità dal 1974", ha detto Gere.

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Dalai Lama
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domenica, aprile 20, 2014

Buona Pasqua

Una serena Santa Pasqua 

a tutti i miei lettori

ed anche a chi per caso scopre questo blog. 

Resurrezione di Cristo (Raffaello)

lunedì, gennaio 27, 2014

Maria Cristina di Savoia è beata

La Regina Maria Cristina di Savoia è stata beatificata

25 gennaio 2014

La regina Maria Cristina delle Due Sicilie è stata beatificata con una celebrazione solenne nella Basilica di Santa Chiara a Napoli.

La cerimonia è stata celebrata dall'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe e dal prefetto per la Congregazione dei Santi Angelo Amato, alla quale hanno partecipato numerosi esponenti della nobiltà europea : il duca e la duchessa di Castro, la principessa Maria Gabriella di Savoia - figlia dell'ultimo re d'Italia Umberto II -, Clotilde Courau, moglie del principe Emanuele Filiberto di Savoia, il principe Sergio di Jugoslavia, il duca d'Aosta con la moglie Silvia,il duca e la duchessa di Noto, la duchessa di Calabria, il duca di Capua, le duchesse di Palermo e Capri, arciduchessa Maria Simeone ed una larga rappresentanza di famiglie reali e nobiltà europea, tra essi il capo della casa reale del Portogallo, Dom Duarte Pio di Braganca, e i Principi della famiglia Asburgo.


Nella omelia della Messa della beatificazione, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ha parlato della innocenza della regina, della sua modestia, così come il suo amore per i poveri e gli ammalati.
"La beatificazione di Maria Cristina è un dono per Napoli - ha detto il cardinale Sepe durante la cerimonia - poiché ha affiancato opere concrete alla preghiera. Deve essere un esempio per la città".

Il cardinale ha ricordato l'impegno profuso dalla regina per sostenere la lavorazione del corallo a Torre del Greco e quella della seta a San Leucio, in provincia di Caserta. La reginetta aiutò anche le ragazze povere della città: al suo arrivo a Napoli donò a molte fanciulle una dote per il matrimonio.

Nel suo discorso all'Angelus di Domenica, Papa Francesco ha descritto la regina Maria Cristina come una "donna di profonda spiritualità e di grande umiltà. Era in grado di sopportare la sofferenza del suo popolo, divenendo una vera madre dei poveri", ha aggiunto.
"Il suo straordinario esempio di carità dimostra che la vita buona del Vangelo è possibile in ogni ambiente e condizione sociale."

Maria Cristina di Savoia è nata a Cagliari, il 14 novembre 1812, quando il Piemonte era occupato dalle truppe francesi, ed è morta a Napoli, il 31 gennaio 1836, per i postumi del parto, nel dare alla luce Francesco, che sarebbe stato l'ultimo re del regno delle Due Sicilie. Francesco sarebbe stato educato nel culto di sua madre, chiamata la Regina Santa.
Maria Cristina era la figlia minore di Vittorio Emanuele I di Sardegna e dell'arciduchessa Maria Teresa d'Asburgo-Este.
E' stata principessa del Regno di Sardegna per nascita, e Regina delle Due Sicilie per matrimonio, perché sposò nel 1832 Ferdinando II delle Due Sicilie.
La Chiesa cattolica le ha riconosciuto il titolo di Beata.


domenica, marzo 31, 2013

Buona Pasqua

Una serena e gioiosa Santa Pasqua 

a tutti i lettori che da tempo apprezzano il Blog Monarchico

ed anche a chi per caso o per un secondo entrano in questo blog. 


Viviamo in un periodo difficile, ma la resurrezione di Gesù Cristo ci insegna che non dobbiamo mai perdere la fiducia e la speranza.

La Trasfigurazione di Raffaello

sabato, marzo 23, 2013

Papa Francesco e Benedetto XVI

Storico incontro tra Papa Francesco e Benedetto XVI a Castel Gandolfo

23 marzo 2013

Questo incontro tra due Papi è un evento storico e unico nella storia della Chiesa.
Intorno alle ore 12:15, Papa Francesco ha incontrato a Castel Gandolfo il suo predecessore Benedetto XVI.

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Entrambi emozionati di essere protagonisti di un evento senza precedenti nella storia si sono dati del "Lei".

Papa Francesco con l’elicottero è atterrato a Castel Gandolfo verso le 12.15 e il Papa emerito si è avvicinato al luogo dell’atterraggio in macchina.
Francesco era accompagnato dal sostituto della Segreteria di Stato, Becciu e dagli ecclesiastici Sapienza e Alfred Xuereb.
Appena Bergoglio è sceso, il Papa emerito si è avvicinato a lui e "c’è stato un bellissimo abbraccio tra i due".

In un breve momento di preghiera, Francesco e Benedetto XVI si sono inginocchiati davanti all'immagine della Madonna.
Nella cappella, il Papa emerito ha offerto il posto d'onore a Papa Francesco, ma questi ha detto: 'Siamo fratelli', e ha voluto che si inginocchiassero insieme allo stesso banco.

Quindi si sono portati alla Biblioteca privata dove è incominciato l’incontro riservato. La biblioteca è la sala in cui normalmente il Papa riceve gli ospiti importanti a Castel Gandolfo.

Francesco ha portato una bella icona della Madonna dell'Umiltà in dono al Papa emerito.
Il colloquio è durato quindi circa 45 minuti.

Alla fine dell'incontro nessuna benedizione dal balcone del Palazzo Apostolico.

Ricordiamo che il Papa emerito aveva già manifestato la sua incondizionata riverenza e obbedienza per il suo successore in occasione dell’incontro con i cardinali, il 28 febbraio, e quindi con questo incontro – un momento di altissima comunione – ha voluto rinnovare un atto di riverenza e di obbedienza al suo successore.

A sua volta Papa Francesco ha rinnovato la sua gratitudine e di tutta la Chiesa per il ministero svolto da Papa Benedetto nel corso del suo pontificato.

LINK
Abbraccio "bellissimo" tra Papa Francesco e Benedetto XVI. Padre Lombardi: incontro storico

sabato, febbraio 19, 2011

Re Carlo Alberto e i Valdesi

Il 17 Febbraio 1848 il Re di Sardegna Carlo Alberto sanciva il riconoscimento dei diritti civili e politici ai Valdesi.


Re Alberto di Savoia poneva fine a secoli di discriminazione riconoscendo ai suoi sudditi valdesi i e politici.
Un editto di tolleranza che concedeva libertà che da oltre 160 anni è la festa dei Valdesi.

Con il Regno d'Italia, proclamato il 17 marzo 1861, tali leggi furono estese dal Re d’Italia Vittorio Emanuele II a tutto il Regno e ciò significò per i protestanti la possibilità di predicare liberamente, diffondere la Bibbia ed avere un culto pubblico.

17 Febbraio è la Festa della libertà degli evangelici che ricorda la data in cui nel 1848 re Carlo Alberto di Savoia concesse i diritti civili alla minoranza valdese.

IL 17 FEBBRAIO
LE LETTERE PATENTI DEL XVII FEBBRAIO 1848


CARLO ALBERTO
per grazia di Dio
re di Sardegna, di Cipro e di Gerusalemme
duca di Savoia, di Genova, ecc. ecc.
principe di Piemonte, ecc. ecc.

Prendendo in considerazione la fedeltà ed i buoni sentimenti delle popolazioni Valdesi, i Reali Nostri Predecessori hanno gradatamente e con successivi provvedimenti abrogate in parte o moderate le leggi che anticamente restringevano le loro capacità civili. E Noi stessi, seguendone le traccie, abbiamo concedute a que' Nostri sudditi sempre più ampie facilitazioni, accordando frequenti e larghe dispense dalla osservanza delle leggi medesime. Ora poi che, cessati i motivi da cui quelle restrizioni erano state suggerite, può compiersi il sistema a loro favore progressivamente già adottato, Ci siamo di buon grado risoluti a farli partecipi di tutti i vantaggi conciliabili con le massime generali della nostra legislazione.
Epperciò per le seguenti, di Nostra certa scienza, Regia autorità, avuto il parere del Nostro Consiglio, abbiamo ordinato ed ordiniamo quanto segue:

I Valdesi sono ammessi a godere di tutti i diritti civili e politici de' Nostri sudditi; a frequentare le scuole dentro e fuori delle Università, ed a conseguire i gradi accademici.
Nulla è però innovato quanto all'esercizio del loro culto ed alle scuole da essi dirette.
Date in Torino, addì diciassette del mese di febbraio, l'anno del Signore mille ottocento quarantotto e del Regno Nostro il Decimottavo.