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martedì, aprile 27, 2010

Austria, elezioni presidenziali

Alle elezioni presidenziali austriache meno della metà dei cittadini (49,17%) si é recato a votare.
La bassa partecipazione alle elezioni presidenziali ha innescato polemiche e i timori sul sentimento di stanchezza provato dagli austriaci nei confronti della politica e delle istituzioni repubblicane.

Il titolo sul giornale Die Presse, vicino ai conservatori, era: ''La maggioranza assoluta va agli astensionisti''; sul Kronen Zeitung ''sciopero degli elettori''.
Tutti i quotidiani hanno sottolineato che l'affluenza al voto é stata la peggiore registrata dal secondo dopo guerra (ad eccezione delle elezioni europee).

Secondo alcuni le ipotesi della disaffezione sono l'assenza di un reale candidato d'opposizione e il fatto che il ruolo del capo dello Stato in Austria, nonostante venga eletto direttamente dai cittadini, è essenzialmente onorifico.
In effetti i punti sopra citati hanno allontanato molti cittadini dalle urne, ma ritengo che si evita di fare ulteriori considerazioni.

Innanzitutto se il ruolo del capo di stato é onorificato a questo punto é meglio un Re piuttosto di un presidente, si risparmiano soldi pubblici (le elezioni presidenziali sono costose) ma soprattutto si ha l’enorme vantaggio di avere un capo di stato superpartes che rappresenta davvero tutti i cittadini. Proprio perché non é eletto e non fa politica, non si può attaccare politicamente il Re, pregio che ovviamente un presidente non può avere, visto che é un politico imposto dai partiti.

Inoltre questa disaffezione svela la presunzione che con il presidenzialismo si possa avere un capo di stato che rappresenta tutti i cittadini: non è vero.
La rielezione ampliamente prevista del socialista Fisher, votato dal 78% dei votanti, é vista come un trionfo ma se si tiene conto che solo il 49,17% è andato a votare, il presidente é stato scelto solo dal 39% degli austriaci.

Inoltre quest'elezione è stato un caso eccezionale, di solito un presidente é eletto non più che dal 50-55% dei votanti e quindi con una bassa partecipazione lui rappresenta solo il 20-25% della popolazione.

Come si può sostenere che un presidente della repubblica votato da una minoranza possa essere il capo di stato di tutti?

Fischer ha vinto il secondo mandato di 6 anni, non perché era il migliore ma perché era il candidato più famoso e conosciuto, in fondo per paura di avere come capo di stato uno sconosciuto hanno preferito confermare quello già in carica.
In un libro del politologo Norbert Leser c’é un capitolo dedicato a Fischer (allora non ancora presidente della repubblica) intitolato:L’artista della sopravvivenza.
Questa analisi fotografa la realtà: non esiste uomo politico, forse in tutto il mondo, che come Fischer abbia potuto sopravvivere per quasi 40 anni in Parlamento e soprattutto per 25 anni nella carica di vicesegretario del Partito socialdemocratico. La sua forza é essere riuscito a convivere e a collaborare con tutti i segretari succedutesi in questo arco di tempo, l’abilità di scansare le grane, l’essere amico di tutti e nemico di nessuno.

Inoltre c’é un altro inquietante aspetto, infatti in Austria c’era il rischio che il presidente della repubblica potesse essere una persona di simpatia neonazista (la candidata della destra radicale Barbara Rosenkranz).

Comunque i cittadini, pur potendo eleggere direttamente il capo di stato (da molti considerato il sistema migliore), hanno preferito non andare a votare.

A questo punto, non é meglio la Monarchia piuttosto che spendere tempo e denari per avere un presidente della repubblica votato solo da una minoranza e quindi di parte e che non interessa ai cittadini?

mercoledì, febbraio 03, 2010

Matrimonio Otto d'Asburgo



Matrimonio del principe ereditario Otto von Hasburg con la Principessa Regina di Sassonia-Meiningen (nata a Würzburg il 6 gennaio 1925 e morta a Pöcking il 3 febbraio 2010).
Ebbero sette figli.

Otto d'Asburgo è stato il Capo della Casa d'Asburgo dal 1922 al 2007, anno in cui ha abdicato in favore del figlio Carlo d'Asburgo-Lorena. Ottone è figlio dell'Imperatore Austriaco e Re d'Ungheria Carlo I e di sua moglie Zita di Borbone-Parma.

Regina von Habsburg è morta

La morte della Regina Arciduchessa d'Austria

La Regina Arciduchessa d'Austria, nata Principessa di Sassonia-Meiningen, moglie di Arciduca Otto è morta oggi all'età di 85 anni nella sua residenza di Pöcking vicino al lago di Starnberg, in Germania.
3 febbraio 2010

La Regina Helene Elisabeth Margarete di Sassonia-Meiningen nacque il 6 Gennaio 1925 a Wurzburg. La più giovane figlia del duca Georg di Sassonia-Meiningen e della contessa Maria Klara von Korff-Schmissing-Kerssenbrock.

Il 10 Maggio 1951, si è sposata con l'arciduca Otto, figlio maggiore di Carlo, l'ultimo imperatore d'Austria e re d'Ungheria e l'imperatrice Zita. La coppia ebbe 7 figli: Andrea, Monika, Michaela, Gabriela, Walburga, e George Karl.

Per problemi cardiaci fu costretta a ritirarsi dalla vita pubblica negli ultimi mesi. Lei era la nonna di 22 nipoti.

Il suo figlio primogenito, ha reso omaggio a lei con le seguente parole: "Mia madre era il modello per tutti noi, abbiamo perso una grande personalità che ci ha influenzato di attraverso la sua fede incrollabile e la sua visione positiva della vita."

Il direttore dell'ufficio degli Asburgo ha affermato :"Si è addormentato pacificamente circondato dai suoi figli".

Link
Regina von Habsburg Verstorben im Alter von 85 Jahren

sabato, dicembre 12, 2009

Beatificazione della imperatrice Zita d'Austria

L'apertura del processo di beatificazione del Zita imperatrice d'Austria


Il 10 dicembre inizia il processo di beatificazione e canonizzazione dell'imperatrice Zita d'Austria al vescovado di Le Mans.

Il lavoro ufficiale della commissione storica comprende l'esame dei testimoni.

Link
beatification-imperatrice-zita

sabato, maggio 16, 2009

Il principe Akishino e la principessa Kiko a Vienna


Il principe Akishino e la principessa Kiko del Giappone sono stati accolti dal presidente austriaco e sua moglie alla Hofburg di Vienna. (11 maggio 2009)

Per la principessa Kiko la visita a Vienna è stata un pò un ritorno al passato visto che lì ha fatto le scuola (elementare e liceo).
Inoltre suo padre (Prof. Tatsuhiko Kawashima) è diventato il capo ricercatore presso l'Istituto Internazionale per Applied Systems Analysis (IIASA) in Laxenburg, Austria, dove ha studiato scienze spaziali e le attività delle ONG.

La Principessa Kiko parla correntemente il tedesco.

wienerzeitung
derstandard.at

giovedì, novembre 15, 2007

In Austria abolire la repubblica per ristabilire un regno


Schwarz-Gelb
"Demokratische Monarchie ist die beste Staatsform"
La Monarchia Democratica è la migliore forma di governo.

Praga, Nov 14 (CTK) - Lunedì scorso a Vienna i monarchici cechi sono stati gli unici stranieri a partecipare ad una manifestazione organizzata dai monarchici austriaci che chiedeva, dopo 89 anni, di abolire la Repubblica austriaca per ristabilire un impero o regno.

I rappresentanti del Partito della Corona Ceca (KC) hanno chiarito che la collaborazione con i monarchici austriaci non significa che i cechi voglio essere nuovamente uniti all'Austria sotto un unico sovrano.

"Siamo venuti per sostenere i gli austriaci, che hanno esigenze simili a noi," ha detto il segretario di KC Petr Nohel.

I monarchici austriaci vogliono conservare tutte le istituzioni democratiche, compreso il parlamento, ma vorrebbero avere a capo dello Stato un imperatore o un re.

I Ceca condividono queste idee. "In una costituzione democratica, la monarchia è una garanzia di stabilità, come dimostrato da molti paesi occidentali, come la Gran Bretagna, i Paesi Bassi," ha detto Nohel.


Czech monarchists march in Vienna
By ČTK / Published 15 November 2007

Prague, Nov 14 (CTK) - Czech monarchists demonstrated in Vienna on Monday as the only foreigners to have attended a rally of the Austrian proponents of the monarchy asking the abolition of the Austrian Republic after 89 years and re-establishment of an empire or kingdom, the daily Lidove noviny (LN) writes today.

However, representatives of the Czech Crown Party (KC) say the cooperation of the Czech and Austrian monarchists does not mean that Czechs would like to be united again with Austria under a single ruler, LN writes.

"We have come to support our Austrian counterparts who have similar demands," KC secretary Petr Nohel told the paper.

The Austrian monarchists want to preserve all democratic institutions, including parliament, but they would like to see an emperor or a king at the head of the state, LN writes.

Their Czech counterparts share their ideas. "In a democratic constitution, monarchy is a guarantee of stability, as proved by many Western countries such as Britain or the Netherlands," Nohel said.

praguemonitor


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