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mercoledì, gennaio 07, 2015

Regina Elena di Savoia

La nascita della Principessa Elena del Montenegro, futura consorte di Re Vittorio Emanuele III e Regina d'Italia. 

8 gennaio 1873

Elena nasceva a Cettigne, l'8 gennaio 1873.
Le nozze tra Elena e Vittorio furono celebrate il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile si svolse al Quirinale, quella religiosa in Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele salì al trono, e Elena accanto al sovrano si mantenne sempre umile e discreta, sempre estremamente dedita ed attenta ai bisogni del popolo, che fece suo in tutto e per tutto.
Elena profuse il suo impegno in numerose iniziative caritative e assistenziali, che le assicurarono vasta simpatia e popolarità. La Regina andò ben al di là della semplice beneficenza e il suo spirito evangelico la portava a praticare ogni giorno la carità più genuina e più carica di amore per il prossimo.


Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdicò a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo e andò in esilio con Elena.
La coppia reale si ritirò a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambiò così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimase col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 .
Dopo 3 anni si scoprì malata di cancro e si trasferì in Francia a Montpellier.

Elena morì il 28 novembre 1952 e fu sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

Per la sua vicinanza ai malati e per la sua grandissima umanità, in occasione del 50° anniversario della sua scomparsa, il Ministero italiano delle Comunicazioni ha emesso un francobollo commemorativo con la sua effigie, associando la sua figura alla lotta contro il cancro.
Nel 1960, a ricordo del suo aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto, le fu innalzato a Messina un monumento in marmo bianco di Carrara, che la riproduce vestita da crocerossina.

Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferì la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica.
Il papa Pio XII nel messaggio di condoglianze inviato al figlio Umberto II per la morte di Elena, la definì «Signora della carità benefica».
In seguito nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

Aspettiamo sempre che questa "piccola repubblica" faccia finalmente rientrare in Italia, nel Pantheon di Roma, le salme dei Re e Regine d'Italia.


Presentazione dei gemelli di Alberto e Charlene

Il Principato di Monaco in festa per la presentazione ufficiale del principe Jacques e della principessa Gabriella

7 gennaio 2015

Il principe ereditario del Principato di Monaco Jacques e sua sorella la principessa Gabriella hanno fatto la loro prima apparizione in pubblico da una finestra del palazzo dove Alberto e Charlene li tenevano in braccio.
Dopo le prime foto dei gemelli, arrivate come un dono natalizio lo scorso 24 dicembre, i monegaschi hanno potuto finalmente vedere dal vivo i nuovi arrivati della famiglia reale.
Jacques e  Gabriella sono nati il 10 dicembre 2014 all’ospedale Princesse Grace.
Il principe ereditario Jacques ha il titolo di Marchese di Baux; la principessa Gabriella, seconda in linea di successione, ha ricevuto il titolo di contessa di Carladès.

Alle 11,55 il principe Alberto di Monaco e la Principessa Charlene si sono affacciati alla finestra per presentare ai monegaschi Jacques e Gabriella.

All'evento erano presenti Carolina e Stephanie, con i loro figli, e anche il compagno di Charlotte Casiraghi, Gad Elmaleh, si era affacciato dallo stesso balcone per salutare la folla.

In seguito il principe e la principessa di Monaco sono usciti dal Palazzo per salutare i numerosi residenti che li attendevano nel  Place Du Palais.

VIDEO

Il Tricolore del Regno d'Italia

Con l'ossessione di indebolire la Monarchia, la repubblica italiana nasconde che il primo Tricolore Italiano è quello del Regno d'Italia.

7 gennaio 2015

La repubblica italiana soffre il complesso di inferiorità rispetto alla Monarchia ed è consapevole della sua debolezza, e con l'ossessione di indebolire la Monarchia ha pensato anche di sfiancare il legame tra Risorgimento-Monarchia-Tricolore.
Per fare ciò nella complessa storia italiana ha trovato una “bandiera targata repubblicana” che anticipasse il Tricolore Sabaudo, cioè il vessillo della "repubblica cispadana" del 1797.

Ora il significato di una bandiera è legato al periodo storico nel quale è vissuto, e quindi non si può, a posteriore, applicare al vessillo del 1797 un significato diverso da quello che aveva.
Il vessillo della "repubblica cispadana" del 1797 non aveva, e quindi non avrà mai, il significato dell'Unità d'Italia, che invece è il requisito che deve avere qualsiasi bandiera di una Nazione.


Durante il triennio (1796-1799) i giacobini volevano imporre nella nostra penisola la rivoluzione francese, la bandiera della repubblica cispadana era imposta dagli stranieri (Napoleone), lo stato cispadano era un piccolissimo stato fantoccio dell’esercito napoleonico che non simboleggiava l'unità d'Italia e la sua indipendenza, anzi era esattamente l'opposto.

E poi come si spiega che solo pochi anni fa questo vessillo, considerato ora così importante, sia rimasto sconosciuto dagli italiani e mai insegnato nelle scuole ?

Inoltre la bandiera della repubblica cispadana è graficamente molto diversa da quella attuale, le bande sono orizzontali invece che verticali, al centro è dipinto la faretra con 4 frecce e la sigla “R C” .
Ironia della sorte : sotto la faretra c’è anche un simbolo che ricorda il fascismo, e quindi la repubblica italiana, che si considera essere antifascista, onora una bandiera con un simbolo fascista …

Come se non bastasse una beffa per i sostenitori del vessillo cispadano; non esiste l’originale della bandiera del 1797, esiste solo la ricostruzione storica fatta da un certo Ugo Bellocchi, un giornalista di Reggio Emilia che nel 1945 fondò il quotidiano “Reggio Democratica”, organo del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale.
La presunta ricostruzione del vessillo avvenne solo nel 1963 quando lui riuscì a identificare le esatte caratteristiche della bandiera cispadana...

Non è possibile festeggiare degnamente e completamente il Tricolore senza la Bandiera Sabauda !

Il primo vero Tricolore dell'Italia è quello scelto da Re Carlo Alberto e usato dai patrioti nel Risorgimento.

W il Tricolore!
W la Bandiera di Re Carlo Alberto!
W il Risorgimento!
W la Monarchia!
W il Regno d'Italia!