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sabato, dicembre 15, 2012

Ospedale Al Wakra

L'emiro del Qatar inaugura l'Ospedale Al Wakra

14 DICEMBRE 2012

A Doha lo sceicco emiro Hamad bin Khalifa Al Thani ha ufficialmente aperto l'Ospedale Al Wakra, la più grande struttura sanitaria del paese, che dovrebbe diventare pienamente operativo entro la metà del 2013.
Il sovrano ha poi visitato alcuni reparti (cardiologia, medicina renale, oculistica, pediatria, ...).


L'ospedale aveva avuto una "soft opening" nel maggio dell'anno scorso con alcuni reparti (ambulatori, maternità, pediatria, medicina interna) ma molti altri servizi e strutture sono state aggiunte successivamente.
I servizi offerti includono cardiologia, odontoiatria, otorinolaringoiatria, medicina generale, chirurgia generale, terapia intensiva per adulti (medici e chirurgici), maxillo-facciale, Medicina Renale, ostetricia e ginecologia, oculistica , ortopedia, medicina pediatrica e urologia.

L'ospedale dispone di 210 posti letto, con una capacità di ulteriori 50 posti letto, oltre a 96 posti letto per la terapia intensiva.
Il vasto edificio di sei piani ospita reparti di emergenza separati per adulti, bambini e maternità, tra gli altri servizi. Inoltre l'ospedale ha un'area che riceve solo lavoratori a basso reddito.
Il reparto per la diagnostica di immagini è dotato di scanner MRI e TC.
L'ospedale ha quasi 2.000 dipendenti e il numero salirà a 3.000, tra cui 200 medici.
Johannes Kedzerski, direttore esecutivo di Al Wakra Hospital, ha detto che il nuovo ospedale contribuirà a ridurre il lavoro dell'ospedale Hamad General.

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Emir opens Al Wakra Hospital

Fondazione della Principessa Charlene

La Fondazione "Princesse Charlene de Monaco" per sostenere i valori dello sport.

Da ex olimpionica di nuoto e campionessa pluripremiata, la fondazione delle Principessa Charlene si appoggia sulla pratica sportiva, come una piattaforma per l'istruzione e lo sviluppo dei bambini.

I cardini principali della fondazione sono la creazione di porgetti pedagogici come ad esempio quelli denominati «learn to swim» e «water safety», per ridurre i rischi che ancora oggi corrono chi non sa nuotare.



La fondazione offrirà anche delle borse di studio per sostenere i giovani sportivi talenti che non hanno i mezzi sufficienti per intraprendere una carriera sportiva.

In un breve filmato pubblicato sul sito della fondazione, la principessa Charlene spiega l'importanza dello sport, partendo dalla constatazione che i giovani sportivi apprendono molto presto i valori della solidarietà, dell'impegno, del dono di sè stessi e dell'umiltà.

"L'appassione per lo sport è un dono straordinario visto gli importanti valori che contiene", dice la principessa, "la disciplina, lo spirito di duro lavoro, la determinazione, e la squadra."

"Lo sport ha la capacità di cambiare e salvare vite umane, di realizzare il destino delle persone. Lo sport può avere un impatto su ogni individuo, sulla famiglia, comunità, così come un intero popolo."

La principessa ricorda l'anno 1995, quando la squadra di rugby del Sud Africa vincendo la Coppa del Mondo a Johannesburg, riuscì a cambiare il paese ed il suo futuro. Questo, dice la principessa, dimostra la potenza dello sport nella formazione della vita.

Il consiglio della fondazione è composto da SAS la Principessa Charlene come presidente, SAS il Principe Alberto II come vice presidente, la signora Agnès Falco come segretario generale e Lady Cristina Verde come tesoriere.

La sede della fondazione :
Contatti: Fondation Princesse Charlène de Monaco Les Jardins d’Apolline 1,
promenade Honoré II BP1 98001 MONACO Cedex
sito internet : www.fondationprincessecharlene.mc
E-mail contact(at)fondationprincessecharlene.mc
Tel : 00 377 98 98 99 99

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Princesse Charlene de Monaco

mercoledì, dicembre 12, 2012

Messaggio del Papa su Twitter

Oggi c'è stato il primo messaggio del Pontefice su Twitter

12 dicembre 2012

Dopo aver attivato l'account su Twitter @Pontifex_it, Benedetto XVI ha inviato il suo primo messaggio.

Benedetto XVI su Twitter

Dall’aula Paolo VI, a Città del Vaticano, Benedetto XVI ha lanciato il suo primo «cinguettio» con l’aiuto di un tablet, assistito da Thaddeus Jones del pontificio consiglio per le Comunicazioni sociali e da Claire Diaz Ortiz di twitter.


Un pò dopo il Santo Padre ha posto la prima domanda :

Alla quale il Papa ha risposto via twitter.

L’account @Pontifex, dove compaiono anche lo stemma pontificio e la firma autografa di Benedetto XVI ha già superato un milione di followers, una cifra destinata a crescere ora che inizieranno i messaggi.

Monsignor Paul Tighe, segretario del Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, è l’esperto di social media al servizio di Benedetto XVI.
Lui che segue da vicino l’account su Twitter del Papa ha parlato sulla decisione del papa.
“Il papa ritiene che se lo usiamo bene possiamo metterci in ascolto. I social media sono un mezzo per ascoltare, sono un potenziale enorme per capire come le persone interpretano il tuo messaggio. Il pontefice pensa che sia possibile, con delle frasi brevi, trasmettere delle importanti verità”.