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lunedì, gennaio 09, 2006

Liberazione nel Yemen. Chi paga?

naturalmente ognuno è libero di fare quello che piace, come anche andare all'estero, ma quando si scelgono stati dove il rischio di essere rapiti od ammazzati sono molto alti, beh allora gli sfortunati dovrebbero almeno parzialmente coprire ciò che lo stato ha dovuto pagare per essere liberati.

Purtroppo molti italiani vanno all'estero senza validi motivi, per noia, moda o per scappare dalla realtà.

Ma perchè dovremmo pagare anche noi i futili errori degli altri ?


Guarda ad esempio l’esposto del Codacons al Procuratore Generale della Corte dei Conti della Regione Lazio relativo alla vicenda dei 5 italiani rapiti nello Yemen.

DEVONO RISARCIRE 600.000 EURO ALLO STATO. MIGLIAIA DI SEGNALAZIONI DA PARTE DI CITTADINI CHE APPOGGIANO L’INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE


E’ arrivato oggi sul tavolo del Procuratore Generale della Corte dei Conti della Regione Lazio l’esposto del Codacons relativo alla vicenda dei 5 italiani rapiti nello Yemen.
L’associazione ha annunciato ieri l’iniziativa legale, volta a ottenere da parte dei 5 ostaggi la restituzione dei 600.000 euro spesi dallo Stato Italiano per la vicenda del rapimento, soldi della collettività che non sarebbero stati spesi se i protagonisti di questa storia avessero seguito i consigli della Farnesina e degli altri enti preposti alla sicurezza, e non si fossero recati a fare una vacanza “originale” in un paese fortemente a rischio.
Alla base dell’iniziativa del Codacons vi sono le attribuzioni stesse della Corte dei Conti, la quale “Giudica sulle responsabilità per danni arrecati all'erario da pubblici funzionari, retribuiti dallo Stato, nell'esercizio delle loro funzioni”.
In questo caso – spiega l’associazione – ad essere coinvolto è il Ministero degli Esteri, che dovrà poi rivalersi sui 5 italiani rapiti, secondo le regole ordinarie della responsabilità civile.
Per questo il Codacons ha chiesto anche il sequestro dei beni personali dei 5 ostaggi, che dovranno essere utilizzati per risarcire lo Stato Italiano dei 600.000 euro.
L’associazione rende infine noto che l’esposto alla Corte dei Conti, di cui parlano oggi i mass media, ha incontrato il consenso dei cittadini italiani: finora sono state quasi 5.000 le segnalazioni giunte da tutta Italia al Codacons da parte di cittadini che appoggiano in pieno l’iniziativa, stanchi di veder i soldi pubblici spesi per l’incoscienza di qualcuno.

web
http://www.codacons.it/comunicati.asp?id=6184

Omaggio a Re Vittorio Emanuele II


Il 9 gennaio del 1878, alle ore 14,35 moriva a Roma nel palazzo del Quirinale VITTORIO EMANUELE II (Il Primo Re d'italia).

Fu proclamato Padre della Patria e sepolto al Pantheon che da allora divenne il sepolcreto dei Re d'Italia.

domenica, gennaio 08, 2006

Anniversario della Regina Elena



L'8 gennaio 1873 nasceva a Cettigne, la Principessa Elena Petrovich Njegosh del Montenegro, futura consorte di Re Vittorio Emanuele III e Regina d'Italia.