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sabato, aprile 05, 2008

Brogli, elezioni, repubblica

I brogli sono una costante realtà inquietante della repubblica italiana .

La riammissione della DC di Pizza alle elezioni e le seguenti dichiarazioni scoprono una inquietante realtà sempre tacciata dal regime repubblicano.

Dopo la rinuncia di Pizza a chiedere il rinvio delle elezioni sembrava che tutto fosse risolto ma non è per nulla così.
Il segretario della Dc è di nuovo sul piede di guerra e in una conferenza stampa parla di un piano per far saltare il voto, accusando il ministro dell'Interno di non svolgere correttamente i suoi compiti.

Anche Berlusconi ricorre ai toni forti lanciando l'allarme-brogli.

A queso punto è impossibile non ricordare il referendum istituzionale monarchia-repubblica del 1946, i cui risultati sono stati considerati falsati. (non solo dai monarchici)
Il grave è che i brogli non appartengono solo al passato lontano (1946), ma sono avvenuti nelle elezioni politiche recenti, e continuano ad esistere per le prossime elezioni del 13-14 aprile 2008.

A questo punto, secondo me, la repubblica è o complice dei brogli o è incapace di eliminarli.

Dc attacca Amato, Pdl lancia allarme brogli

C'è un accordo sotterraneo per far saltare il voto'

Il Viminale alla Dc: fino alla Cassazione no al simbolo nelle schede

Elezioni, Dc: "Amato
è inadempiente"


C'è un piano per far saltare le elezioni

Caso Pizza, Viminale chiede a Dc di aspettare fino all’8 aprile

C'è un piano per far saltare il voto

venerdì, aprile 04, 2008

la repubblica divide l'Italia

Queste ultime dichiarazioni di berlusconi dimostrano un fatto incontestabile, cioe’ che la repubblica e’ un sistema che divide gli italiani.

Se berlusconi si lamenta delle interferenze politiche che ha dovuto subire anche da parte dei presidenti della repubblica, si deve anche avere il coraggio di dire che i conflitti tra le massime cariche dello stato sono alimentate dalla repubblica, in quanto anche il presidente della repubblica e' un politico e quindi di parte.

Inoltre si deve capire che qualsiasi dichiarazioni o azioni dei presidenti della repubblica, anche quelle banali o "giuste", sono sempre criticabili perche' sono espressioni di una persona che appunto e' di parte.

Non puo' esistere un presidente della repubblica di tutti gli italiani.
Come si sa, il pesce comincia a puzzare sempre dalla testa.


BERLUSCONI, AVRO' CONTRO LE ISTITUZIONI

Ci sono da fare tante, troppe cose per un governo che avra' contro molto, se non tutto, il sistema istituzionale italiano: credo che la prima cosa da cambiare sara' la nostra architettura istituzionale".
Il leader del Pdl, Silvio Berlusconi intervenendo alla Confapi critica il fatto che "oggi il premier ha il potere solo di stendere l'ordine del giorno del Consiglio dei ministri ma non puo' dimissionare un ministro".
Il Cavaliere torna anche a denunciare che l'attuale legge elettorale, realizzata dal centrodestra, fu cambiata "per un'interpretazione dubbia del Quirinale" polemizzando cosi' con l'intervento dell'allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. I
n particolare riguardo l'attribuzione su base regionale del premio di maggioranza al Senato, Berlusconi dice: "per una interpretazione dubbia del Quirinale fummo costretti a cambiare quel sistema".

Anche oggi il numero uno del Pdl torna a parlare del timore di brogli sottolineando la necessita' "di uno spoglio scheda per scheda" e osservando come esista "una circolare del ministero dell'Interno che dice che chi non fa lo spoglio scheda per scheda e' passibile del carcere da 3 a 6 mesi".
Per il Cavaliere senza brogli "credo potremo avere la vittoria con due premi di maggioranza sia alla Camera che al Senato e ci serve questa vasta maggioranza perche' la situazione economica e' difficile".
Berlusconi non risparmia una stoccata al leader del Pd e ricorda che "Walter Veltroni ha lasciato nove miliardi di debito come amministrazione comunale e per quanto riguarda le consulenze le ha fatte passare da 30 a 130 milioni, con un aumento del 243%. A Roma lascia un disastro!".
Altra stoccata a Pier Ferdinando Casini che ha scelto di correre da solo e non con la Cdl. "Non e' stata una scelta politica, ma ha prevalso -sostiene Berlusconi- l'ambizione personale. Forse l'Udc e' l'unica forza che puo' superare la soglia del 4% alla Camera, ma sicuramente al Senato non e' in grado di superare lo sbarramento dell'8%".
(AGI) - Roma, 4 apr. –

agi

giovedì, aprile 03, 2008

pressioni di napolitano sulle elezioni?

E' stata fissata all'8 aprile prossimo l'udienza nella quale la seconda sezione bis del Tar del Lazio deciderà nel merito sul ricorso presentato dalla Dc di Giuseppe Pizza contro l'esclusione del Viminale del simbolo del suo partito per le elezioni del 13 e 14 aprile.
Intanto il Viminale ha annunciato di aver dato mandato all'Avvocatura dello Stato per proporre ricorso contro l'ordinanza che riammette la lsta alla consultazione del 13 aprile.

La decisione del Consiglio di Stato di rimettere in corsa per le elezioni politiche il simbolo con lo scudo crociato mette a soqquadro il mondo della politica e nel frattempo Berlusconi e veltroni sono contrari al rinvio.

La verità è che nel caso Pizza sono in molti ad avere qualche responsabilità.
Berlusconi a dargli corda, nell'illusione di infastidire l'altro Scudo Crociato di Casini, Veltroni (o prodi?) nel nascondere finora questo rinvio per poi utilizzarlo per mettere in difficolta’ berlusconi, il Viminale a escluderlo dalle liste, nonostante una sentenza del tribunale che lo confermava titolare del simbolo, la magistratura amministrativa che ha preso forse una decisione irresponsabile. ...
Il ministro degli Esteri d'alema considera la vicenda "molto delicata” e persino l'ex capo dello Stato cossiga sollecita la presidenza della repubblica, dicendo : La decisione di rinviare le elezioni e' molto discrezionale e sostanzialmente dipende dal Quirinale.

Dalla dichiarazione di cossiga si evince che la patata bollente e’ completamente nelle mani di napolitano, perche’ sara’ lui a decidere quando si andra’ a votare
Cosa confermata anche dalla ultime dichiarazione di Pizza che, consapevole di aver provocato un vero terremoto nel mondo politico, si fa conciliante ed afferma : Io sono un uomo mite e dialogante e dunque non escludo che se arrivasse una sollecitazione del Capo dello Stato e se il ministero dell'Interno

Io prevedo che, sotto fortissime pressione dal quirinale, Pizza fara’ passi indietro, ma la nuova posizione sara’ spiegabile solo ipotizzando un ordine del presidente della repubblica.

Insomma la decisione politica di rinviare o no le elezioni sara’ presa da napolitano, cioe’ da un politico di chiara matrice politica, ma non si deve nascondere che qualsiasi decisione sara’ inevitabilmente occasione di divisioni e di interpretazione politica di parte.

La situazione è di estrema incertezza, ormai in questa repubblica nessuno sa cosa fare, ed anche la posizione assunta dall'Esecutivo è schizofrenica, che manifesta una chiara volontà di escludere la lista della Dc dalla competizione elettorale, scavalcando la decisione del Consiglio di Stato.

Insomma non stiamo piu’ solo assistendo a un altro episodio della commedia della repubblica italiana ma temo che ormai e’ a rischio la democrazia.


rainews
ansa
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