Il Re della Romania Michele, l’unico superstite capo di stato attivo durante la seconda guerra mondiale(*), è stato accolto al Cremlino di Mosca dal presidente russo Dmitry Medvedev, per partecipare alla annuale parata che si svolge nella Giornata commemorativa della Vittoria del 1945 contro la Germania nazista.
9 maggio 2010
Il 23 agosto 1944 Re Michele si unì ai politici filo-Alleati che includevano i comunisti nell'attuare un colpo di stato contro Antonescu, che fu arrestato.
In una trasmissione radio alla nazione e all'esercito, Michele proclamò la lealtà della Romania agli Alleati, annunciando l'accettazione dell'armistizio offerto dall'URSS, dalla Gran Bretagna e dagli USA, e dichiarò guerra alla Germania.
L'Unione Sovietica però non prese conto del coraggioso atto del giovane sovrano, e invase la Romania trattato come un nemico dello Stato.
Poco dopo i comunisti locali, con l'aiuto di Mosca, presero il potere, e abolirono la monarchia. Michele fu costretto all’esilio.
Adesso, 65 anni dopo, il Re Michele, 88 anni, è accolto a Cremlino per commemorare la vittoria contro la Germania, dallo lo stato che distrusse il suo regno, e rovinò il suo paese e che ancora soffre le conseguenze dei 40 anni della dittatura comunista.
Onore al Re della Romania!!
(*)Anche re Simeone II di Bulgaria è ancora vivo, ma succedette a suo padre nel 1943 a soli 6 anni e non regnò davvero il suo paese.