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lunedì, aprile 13, 2020

Auguri di Pasqua dal Conte di Parigi

Messaggio del Conte di Parigi ai francesi per la Pasqua

12 aprile 2020

Il Conte di Parigi ha inviato il suo messaggio per augurare buona Pasqua ai francesi.

Nel suo messaggio il Conte di Parigi ha parlato anche della situazione in Francia causata dalla pandemia del covid19, e su come è stata gestita la crisi.

Per il Conte di Parigi la crisi ha dimostrato che lo Stato è fondamentale e che i prefetti si sono rivelati cruciali per garantire la continuità delle decisioni.
Invece le istituzioni sovranazionali (UE) non hanno dimostrato la loro utilità, il che significato che debbano essere ridefiniti, senza sostituirsi agli Stati come tendono a fare finora.


Autoisolmaneto - Diario di bordo - 5° Settimana

Spero che questo messaggio vi arrivi con le vostre famiglie ed i cari in buona salute.

Confinato come tutti i francesi, questo ritiro durante questo mese è un pò la storia di un barattolo che troppo spesso abbiamo riempito con la sabbia e in cui non si possono più mettere sassi, né i piccoli e tanto meno quelli grandi. Il mio cuore è il mio cuore. Se invece iniziamo a depositare i grandi sassi, c'è sempre spazio per i più piccoli e quindi la sabbia. I grandi sassi sono le cose importanti: famiglia, amici, scuola, lavoro, religione. Piccoli sassi le cose meno importanti: casa, vacanze, tempo libero. La sabbia le cose più futili.
L'isolamento mi ha permesso di rimettere al centro delle mie preoccupazioni le cose importanti.

Innanzitutto, vivere con maggiore intensità la vita di famiglia, tenendo più attenti ad alcuni dei suoi membri più lontani di cui talvolta si chiedono meno notizie. Ho anche pesato la fortuna di vivere in un paese in cui in un periodo normale possiamo andare e arrivare con molta libertà. Infine, per me che sono cristiano, ho cercato di vivere più profondamente questa Settimana Santa e questa festa di Pasqua. Spesso ci mancano le cose che ne rendiamo conto del valore.

Questo periodo grave mi ha anche permesso di riflettere su come è stata gestita la crisi, per cercare di individuare le tendenze forti, in particolare quali sono le strutture indispensabili per il buon governo delle persone e delle cose.

La crisi ci dimostra innanzi tutto che lo Stato e i suoi servizi, quando si sono mobilitati, sono rapidamente tornati a diventare fondamentali nel processo decisionale. I prefetti e i sub-prefetti si sono rivelati cruciali per garantire la continuità delle decisioni statali. Per consentire un legame con i cittadini, anche il livello dei sindaci si è rivelato indispensabile: chi conosce meglio i suoi amministrati del sindaco ? Infine, alcune autorità morali hanno anche servito da relè, spesso presso coloro che si sentono esclusi dalla società.

Dal canto loro, le istituzioni sovranazionali hanno perso la strada. Esse non hanno dimostrato né la loro utilità né la loro inutilità, il che mi induce a pensare che il loro ruolo e la loro natura debbano essere ridefiniti per consentire una migliore cooperazione e coordinamento, senza sostituirsi agli Stati come tendono a fare oggi.

Stiamo anche per attraversare un grave periodo di crisi economica. Avremo bisogno di tutte le nostre qualità per superarla. Le nostre istituzioni dovranno essere facilitatori. Possono farlo ? Probabilmente sì. Lo vorranno? Non lo so !

Senza la forza di carattere dei francesi, saremmo ancora bloccati in mezzo al tunnel. Il popolo francese è un popolo coraggioso che spesso si rivela nelle avversità. Lo vediamo in diverse iniziative che semplici cittadini hanno preso, come un medico dell'ospedale di Dreux che ha potuto mobilitare le buone volontà per la confezione di camicette o ancora quel giovane ragazzo che produce maschere a casa sua per distribuirle in ospedale vicino.

Il nostro popolo francese ne ha visti altri ! Si è sempre ripreso, fidandosi di coloro che amano il nostro paese e lo servono.

Bisogna già curare le ferite per pensare al dopo. La strada non sarà facile. Probabilmente ci vorrà più del previsto. Ma andremo avanti come abbiamo sempre saputo fare. Basandoci sulle forze vivaci del nostro paese. E soprattutto in vista del bene comune del nostro paese, che è la condizione del bene dei francesi.

In questo periodo particolare per ognuno di noi, permettetemi di augurarvi una bella festa di Pasqua. Che i nostri santi capi si occupino bene su di noi, che San Michele e San Luigi proteggano il nostro paese e ci dia coraggio nei prossimi sforzi.