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venerdì, ottobre 30, 2009

I costi della repubblica


Un altro esempio di come funziona una repubblica....

Il presidente della repubblica venezuelana ha ordinato al Ministero del Potere Popolare per le Finanze di aumentare del 638% rispetto al 2009 le spese della presidenza della repubblica.

Il motivo è coprire le spese della presidenza della repubblica, come i suoi viaggi, la sicurezza e la rappresentanza : 361.000 dollari per abiti e calzature e 92.000 per il servizio di lavanderia....

Per nascondere un pò quest'aumento di spese e per smorzare la polemica, il governo ha affermato che una parte del budget arriverà comunque ai venezuelani ( donazioni fatte direttamente al popolo...), insomma un pò di zucchero per fregare il povero popolino.

E poi c’è anche la beffa. Infatti pochi giorni fa Chavez , in nome della politica di austerità, aveva ridotto i ministeri e, udite udite, aveva invitato i venezuelani a limitarsi ad una doccia rapida di tre minuti («bagni comunisti », li ha definiti).

Naturalmente in Italia non si commenta questo fatto nel modo usato dai massmedia quando c'è l'occasione di criticare un sovrano, per un re basta un misero aumento dell’0.1%....
Immaginiamo cosa si leggerebbe nei giornali se fosse stato un Re a chiedere un’aumento di spese del 638%, i giornalisti avrebbero subito urlato allo scandalo.

Evidentemente, per la propaganda repubblicana solo le spese dei sovrani sono vergognose e da condannare, se poi i presidente della repubblica si comportano peggio i giornalisti d’assalto, che operano sotto gli ordini del regime repubblicano, fanno finta di non vedere...

Sommessamente ricordo che i costi del Quirinale continuano ad essere elevati e manca trasparenza, ancora adesso non sappiamo nei dettagli come sono utilizzate le spese.
Inoltre segnalo che le spese del presidente della repubblica sono superiore a quelle dei Re d’Italia.

Anche qui, silenzio repubblicano

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Il denaro a disposizione quest'anno per Hugo Chavez non gli è stato sufficiente per far arrivare il messaggio della rivoluzione venezuelana nel resto del mondo. Perciò, per il 2010, è stato approvato dal Ministero del Potere Popolare per le Finanze un aumento del 638% rispetto al 2009 per le spese della Presidenza della Repubblica.

Il prossimo anno dunque Chavez avrà a disposizione più di 1.545 milioni di dollari (più di un miliardo di euro) per coprire il costo dei suoi viaggi, quello per la sicurezza e per le donazioni fatte direttamente al popolo. Il Governo non vuole che si ripetano le difficoltà di quest'anno, quando nel primo semestre erano già esauriti i 209 milioni destinati alla Presidenza per il 2009. Causando così, tra settembre ed ottobre, una celere approvazione di tre crediti addizionali da più di 20 milioni l'uno. La legge finanziaria per il 2010 dovrebbe quindi permettere a Palazzo di Mirafiori di evitare di trovarsi nell'imbarazzo finanziario.

continua...
Chavez aumenta del 638% le spese per la presidenza

Regina Elisabetta con il presidente dell'India

The President Of India Makes A State Visit To The UK

La visita di stato nel Regno Unito del presidente dell'India, Pratibha Patil, è incominciata con il benvenuto ufficiale da parte della Regina Elisabetta. (foto da picapp.com)

Il presidente e la sovrana si sono avvicinati al Castello di Windsor in carrozza, scortati dalla cavalleria Household.
Lì, il Principe Philip ha accompagnato il presidente Patil per l'ispezione della Guardia d'Onore formata dal 1° Battaglione Guardie irlandesi.
Dopo la cerimonia di benvenuto, la regina Elisabetta ha offerto un pranzo privato per il presidente Patil. Il Principe Carlo e Camilla, duchessa di Cornovaglia erano presenti alla cerimonia.

In serata, la regina ha ospitato un banchetto di stato nel Castle St George's Hall. In questi importanti eventi formali, la regina indossava la tiara con il rubino birmano ed un emozionante caleidoscopio di rubini e diamanti incastonati su una corona di rose. La Regina ricevette questa tiara come regalo di nozze della dal popolo della Birmania.

Questa è la prima visita di stato dell'India dal 1990. L’ultima visita della regina in India fu del 1997.
Patil e suo marito, Devisingh Ramsingh Shekhawat, alloggiano come ospiti della regina a Windsor.

La regina ha detto che "la Gran Bretagna e l'India hanno una lunga storia condivisa che oggi è fonte di grande forza per la costruzione di una nuova classe dirigente per questo nuovo secolo". La sovrana ha detto che i britannici di origine indiana "rappresentano una delle comunità più dinamiche e di successo del Regno Unito".

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In pictures: Windsor State Visit

Indian president set to meet PM in UK state visit

Regina Fabiola in Spagna


Come è stato riportato dalla stampa belga, la regina Fabiola ha lasciato il Castello Stuyvenberg per soggiornare a Villa Astrida in Spagna.

Secondo il sito spagnolo ideal.es la Regina era arrivata a Motrtil il 15 ottobre.
La scorsa settimana il palazzo aveva annunciato che la regina Fabiola ha bisogno di riposo e quindi non avrebbe avuto funzioni ufficiali nel prossimo futuro.

Villa Astrida fu acquistata dalla regina e il suo defunto marito, re Baldovino, negli anni Sessanta. La villa si trova a Motril, vicino a Granada. Villa Astrida prende il nome dalla madre di Re Baldovino, la regina Astrid.
Nel 1993 il re Baldovino morì nella villa da un attacco di cuore.

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La reina Fabiola disfruta de Motril

martedì, ottobre 27, 2009

Regina Silvia incontra Obama e Clinton


Sua Maestà la Regina Silvia di Svezia, la scorsa settimana, visitando gli USA è andata anche alla Casa Bianca.
Prima ha incontrato il Segretario di Stato, Hillary Clinton poi la First Lady Michelle Obama.

La regina era andata negli Stati Uniti per la World Childhood Foundation, che celebrava il suo 10° anniversario a New York.
A Silvia ha fatto piacere incontrare il Segretario di Stato, che aveva già conosciuto in precedenti riunioni.

Dopo un incontro con la signora Clinton, si è incontrata con la First Lady Michelle Obama nella Sala Gialla della Casa Bianca.
E' stato il primo incontro tra le due, hanno discusso della WCF, della prevenzione alla tossicodipendenza e della nutrizione.
Sua Maestà la Regina ha affermato che "la signora Obama è una persona cordiale, aperta, molto attenta per ciò che è meglio per i bambini."

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Queen Silvia visits Michelle Obama and Hillary Clinton

L'imperatore dovrebbe parlare con le sue parole


Il Ministro degli Esteri giapponese : l'imperatore dovrebbe parlare con le sue parole

Come in tutte le monarchie costituzionali, l'imperatore giapponese Akihito non ha funzione politica. Anche quando apre il Parlamento, o la dieta, il suo discorso è stato scritto per lui dal Consiglio dei Ministri e approvato dal governo.

Ma ora, il ministro degli Esteri vorrebbe cambiare un pò questa regola. In una conversazione informale Katsuya Okada ha detto ai membri del gabinetto "noi dovremmo sforzarsi a capire i riflessi dei pensieri dell'imperatore."

Okada ha detto ai giornalisti che, in qualche maniera, tra le parole dei programmi dovrebbero essere inclusi anche i sentimenti dell'Imperatore".

Okada ha anche sottolineato che le parole dell'imperatore Akihito raramente cambiano in ogni seduta di apertura.

Secondo Kyodo News Agency, che l'Imperatore considera un grande piacere "raccogliere tutti coloro che rappresentano l'intera nazione", e anche che "E' mia sincera speranza che nell'affrontare i problemi nazionali e internazionali che abbiamo di fronte, la dieta, il massimo organo del potere statale, possa pienamente compiere la sua missione e rispettare la fiducia della gente".

Il trono del Crisantemo è la monarchia più antica del mondo, e il Padre di Akihito, Hirohito, una volta era venerato come un semidio vivente e solo dopo la resa del Giappone in guerra rinunciò alla sua divinità.
La costituzione post-guerra, prevede che l'imperatore è "il simbolo dello Stato e l'unità del popolo" e non deve essere coinvolto nella politica.

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apan emperor should be able share his thoughts, says FM

Okada to Emperor: Ditch Diet script

Okada calls for emperor's own words at Diet opening ceremony

lunedì, ottobre 26, 2009

Re del Rwenzururu

Il popolo del Regno Rwenzururu dell'Uganda ha finalmente coronato il loro re, una settimana dopo che era stato riconosciuto dal governo.

Lunedì, Charles Wesley Mumbere, 56 anni, è stato incoronato come Omusinga del Rwenzururu, che si trova nell’Uganda occidentale. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente ugandese Yoweri Museveni insieme a migliaia di persone.

Mumbere ha detto: È un grande momento vedere che finalmente il governo centrale abbia capito le esigenze della gente del mio popolo che ha cercato tra mille difficoltà di vedere riconosciuta la propria identità.

L'incoronamento di Mumbere ha suscitato interesse in tutto il mondo perchè, come è stato recentemente rivelato, lavorava da 25 anni come infermiere negli Stati Uniti.

Il Padre di Mumbere, Isaya Mukirania Kibanzanga, combatteva in un gruppo secessionista contro un altro gruppo etnico che dominava il popolo bakongo. Mumbere aveva imparato a essere un combattente all'età di nove anni, ed era molto difficile vivere nella boscaglia.
Quando il padre morì, allora non poteva salire al trono di Rwenzururu, perché a quel tempo, nel 1967, il governo ugandese aveva sciolto tutti i tradizionali regni nel paese africano.

Mumbere allora convinse il suo popolo a consegnare le armi. Nel 1984, andò in una scuola d'affari negli Stati Uniti con una borsa di studio del governo ugandese.
Quando cambiò il governo dell'Uganda perse la borsa di studio e Mumbere ottenne asilo politico e divenne aiutante di un'infermiera. Ha detto che intraprese quel lavoro perché era più sicuro in quanto in altri posti di lavoro erano più facile essere licenziati.

Le cose cambiarono quando nel 1980 l'Uganda iniziò a ripristinare i regni tradizionali.

Molti si sono chiesti se il riconoscimento del Regno Rwenzururu sia stato una mossa politica del Presidente Museveni per essere rieletto, ed il suo rivale, Kizza Besigye, è rimasto sorpreso che il presidente abbia partecipato all'incoronazione.

Durante la cerimonia il presidente ugandese Yoweri Museveni ha fatto solo un avvertimento a Osuminga: "Non mescolare cultura e politica, se lo farai sarà la fine del tuo regno".

Nelle vesta di monarca del regno di Rwenzururu non avrà però nessun potere politico. La sua carica si limita alla conservazione del lascito culturale del suo popolo Bakonzo. Ciononostante, il re infermiere ha già spiegato di volere una riforma sanitaria per la sua gente, sulla scorta dell'esperienza venticinquennale negli Usa.

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Da infermiere in un ospizio a Re

Famiglia Imperiale alla Festa del Giardino d'Autunno

L’Imperatore Akihito e l'imperatrice Michiko hanno accolto 1.699 ospiti illustri per l'annuale Festa del Giardino d'Autunno nel giardino Akasaka Gyoen.

Anche il principe Akishino, la principessa Kiko, la Principessa Takamado e la Principessa Akiko di Mikasa erano presenti.

Tra gli ospiti c'erano l'attrice Mitsuko Mori, l'astronauta Koichi Wakata e il direttore Yojiro Takita.
L'Imperatore ha rotto la regola di non chiedere l'età ad una donna ed ha chiesto a Mitsuko Mori: "Hai quasi 90 anni, non è vero?" Mori sorridenso gli ha risposto: "Sì".
Mori ha parlato anche dei suoi ricordi quando di notte nacque l'imperatore e tutte le sirene di Kyoto annunciavano la nascita dell'erede.
L'imperatrice, nel frattempo, ha avuto un colloquio con Wakata. L'astronauta ha parlato della sua esperienza di buio "perfetto" dello spazio : "Quando ero sulla Stazione Spaziale Internazionale, il buio perfetto di spazio sembrava riempito di sogni e speranze".

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Emperor and Empress welcome 1,699 guests to autumn garden party

Re Bhumibol apparso in tv


Il re di Thailandia Bhumibol, considerato fondamentale per la stabilità politica del Paese, è apparso alla televisione per la prima volta dal suo ricovero in ospedale più di un mese fa.

Il sovrano è stato ripreso dalla tv nazionale Channel 9 in sedia a rotelle all'ospedale Siriraj.
Bhumibol ha reso omaggio al re Chulalongkorn, suo nonno, che aveva regnato dal 1868 al 1910 e che è uno dei più celebri re di Thailandia. Il 23 ottobre è giorno festivo in suo onore.

Il re era stato ricoverato in ospedale il mese scorso per la febbre, perdita di appetito e per infezione polmonare.

sabato, ottobre 24, 2009

Fidanzamento tra Umberto e José


A Bruxelles il 24 ottobre 1929, il Principe ereditario al Trono d’Italia, Umberto di Savoia, si fidanzava con S.A.R. la Principessa Reale del Belgio Maria José, figlia dei Sovrani Alberto I ed Elisabetta del Belgio.

I due principi si incontrarono per la prima volta nel 1918 a Venezia, insieme alle loro famiglie, quando Umberto aveva 14 anni e Maria José 12, la quale studiava a Firenze presso l'Istituto Statale S. Annunziata, un collegio per ragazze molto esclusivo.
Negli anni successivi si incontrarono alle nozze del principe Amedeo, duca di Puglia, e della Principessa Anna d'Orleans nel 1927 e in vacanza in Toscana durante l'estate 1928.
I Principi si fidanzarono privatamente il 7 settembre 1929 presso il Chateau de Losange, vicino a Bastogne. Infine Umberto tornò a Bruxelles il 23 ottobre 1929, e il fidanzamento ufficiale fu annunciato il giorno successivo.
Principe Umberto e la principessa Maria José si sposarono meno di tre mesi più tardi, l'8 gennaio 1930, a Roma.

In quella lieta giornata, il Principe sabaudo sfuggì ad un attentato alla sua vita preparato da un giovane anarchico italiano.

Regina Fabiola ha bisogno di riposo


L'assenza della vedova Regina Fabiola a recenti eventi reali avevano causato preoccupazioni per la Sua salute, ma un portavoce della famiglia reale belga ha annunciato che Regina Fabiola, 81 anni, è solo stanca. Non c'è nulla di male. Lei cammina, si muove, ma lei è stanca e ha bisogno di riposo.

Regina Fabiola non è stata vista in pubblico dal 31 luglio scorso, quando partecipò alla Messa in memoria di Re Baldovino celebrata in Notre Dame de Laeken. La regina era apparsa molta stanca e in sedia a rotelle.

Due regine alla conferenza europea

Conferenza contro il traffico di esseri umani


European Conference Against Human Traffic

Al Palais d'Egmont di Bruxelles, la regina Paola dei Belgi e la regina Silvia di Svezia hanno partecipato alla conferenza ministeriale europea sul tema "La lotta contro il traffico di esseri umani".
19 October 2009

La conferenza era organizzata sotto la Presidenza svedese dell'Unione europea in collaborazione con l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni.

La discussione della conferenza era su come combattere il traffico di esseri umani e come collaborare con i paesi extra-UE dove ci sono molte vittime di questa piaga.

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Conférence ministérielle à Bruxelles contre le trafic des êtres humains

Silvia de Suède et Paola de Belgique : unies dans le même combat

giovedì, ottobre 22, 2009

Corea del Sud onora Re Sejong


Corea del Sud ha realizzato una statua gigante di Re Sejong del 15mo secolo che ha raggiunto fama imperitura inventando l'alfabeto Hangul, un nuovo punto di riferimento del paese.

L'evento è avvenuto in corrispondenza con il 563° anniversario della creazione dell'alfabeto Hangul in una cerimonia cui ha partecipato il presidente Lee Myung-bak.

Di fronte ai 6,3 metri della statua sono mostrate altre invenzioni dell’epoca - un orologio ad acqua, una meridiana, un pluviometro e uno strumento per osservare i movimenti celesti.

"Hangul ha contribuito ad abbassare il tasso di analfabetismo tra il popolo coreano, dando al nostro popolo le pari opportunità," ha detto Lee.
Il Re, ha detto, ha creato l'alfabeto, perché aveva capito le difficoltà incontrate dalle persone comuni utilizzando i caratteri cinesi.

"La parte più difficile del lavoro era l’espressione del viso - un sorriso, una faccia benevola e onnicomprensiva", ha dichiarato Kim Young-Won, 62 anni, che è costruito la statua di 20 tonnellate.

I linguisti hanno elogiato i 24 caratteri alfabetici creati da Re Sejong (1397-1450) e dai suoi funzionari, come uno studio ad alto livello scientifico.

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S.Korea honours royal linguist with giant statue

Events to Celebrate Hangeul Day

Principe Hans del Liechtenstein a San Marino

Hans Adam & Marie visitano San Marino

Il Principe Hans Adam II del Liechtenstein e sua moglie, la Principessa Marie, sono in visita ufficiale a San Marino dal 14-17 ottobre.
I Sovrani sono stati accolti dai due Capitani Reggenti di San Marino, Francesco Mussoni e Stefano Palmieri, nel centro di San Marino.
La coppia principesca ha partecipato a un simposio sulla costituzione del Liechtenstein e il contributo dei piccoli Stati per la democrazia in Europa.

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Prosegue la visita in Repubblica del Principe Hans Adam II

Principessa Margarita insignita della Legion d'Onore

Principessa Margarita insignita Cavaliere della Legion d'Onore

In una cerimonia ufficiale avuto luogo nella residenza dell’ambasciatore di Francia in Romania, Henry Paul, è stato assegnato alla principessa Margarita la Légion d'honneur (Legion d'Onore) della Repubblica francese con il rango di 'Cavaliere'. Maestà Re Michael e Regina Anne, così come il principe Radu di Romania erano presenti alla cerimonia.

L'onorificenza è stata conferita dal presidente Nicolas Sarkozy in un decreto del 8 luglio 2009. L’Ordine Nazionale della Legion d'Onore è la decorazione più alta in Francia. L'onorificenza è stato data in riconoscimento delle attività umanitarie della Principessa, in particolare dalla Fondazione della Principessa Margherita di Romania.

La Fondazione della Principessa Margarita di Romania, istituita nel 1990, è una organizzazione non-profit che ha notevolmente contribuito allo sviluppo della società civile in Romania.
La Fondazione sviluppa programmi per migliorare le condizioni di vita dei bambini e dei giovani, le famiglie indigenti e anziani, per stimolare la solidarietà intergenerazionale, e questioni simili.

Nel suo discorso (parla in perfetto francese) la Principessa Margareta ha espresso gratitudine al popolo di Francia, il Regno Unito, Svizzera, Stati Uniti e il Belgio (paesi in cui la Fondazione opera attualmente) per la loro continuo e costante sostegno nel corso degli anni.

La Principessa Reale ha ringraziato l'ambasciatore e il presidente Sarkozy per il premio in riconoscimento del lavoro di squadra della Fondazione e ha evidenziato il ruolo svolto dalla Francia per la formazione e lo sviluppo della Romania, fin dalla prima formazione dello Stato romeno ai tempi moderni.

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Principesa Margareta a României

Regina Silvia ha ricevuto il Premio Coraggio

La Regina Silvia di Svezia ha ricevuto il Premio Coraggio a Bad Iburg in Germania.
Il premio è stato assegnato in riconoscimento del World Childhood Foundation che aiuta e bambini maltrattati e sfortunati.
I 5.000 € del premio andranno alla Fondazione della sovrana.

Quando la regina è arrivata a Bad Iburg, centinaia di abitanti la hanno salutato con le bandiere svedesi e tedeschi. La Regina Silvia è di nascita tedesca.

Il Premio Coraggio è stato istituito nel 1996 e quest'anno la World Childhood Foundation celebra il suo 10° anniversario.

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World Childhood Foundation

Königin Silvia mit Courage-Preis 2009 ausgezeichnet

Die Königin der Kinder

mercoledì, ottobre 21, 2009

Re e la Regina di Giordania a Roma

King And Queen Of Jordan State Visit At Palazzo Quirinale

Il Re e la Regina di Giordania (Abdallah II e Rania) sono arrivati da due giorni a Roma.

Il re Abdallah di Giordania e la moglie Rania sono stati accolti all'aeroporto di Ciampino dal ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna.

I Sovrani sono alloggiati negli appartamenti imperiali del Quirinale.

Napolitano ha ricevuto Re di Giordania Abdallah e sua moglie la Regina Rania.
Dopo, il sovrano ha visitato la Farnesina, il ministro degli Esteri Frattini e al Senato, il presidente Schifani.
In seguito si è recato alla Camera, per incontrare il presidente Fini.

Programma separato per la Regina: nel pomeriggio Rania ha visitato la Galleria Borghese accompagnata dal ministro dei Beni Culturali Bondi.
Una cena al Quirinale concluderà la giornata romana dei sovrani giordani.

Com'è noto, Rania è un’appassionata di internet ed anche per la visita a Roma, nessun comunicato, a Rania basta Twitter per spiegare cosa ne pensa di Roma:
"if your aesthetic needs are not totally satiated by Rome, then u need to check if u have a pulse".

Per ritrovare l’orgoglio di sentirsi Italiani, dobbiamo ringraziare la Regina di Giordania.

Grazie Rania!

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queenrania

martedì, ottobre 20, 2009

Compleanno dell'imperatrice del Giappone


L'imperatrice Michiko nacque a Tokyo il 20 ottobre 1934, figlia maggiore di Hidesaburo Shōda, presidente della Nisshin Flour Milling Company, e di Fumiko Soejima.

Conobbe l'allora Principe della corona Akihito nell'agosto 1957 in un campo di Tennis a Karuizawa. Venne acconsentito il fidanzamento il 27 novembre 1958.

La coppia si sposò il 10 aprile 1959 ed ebbe tre figli: il Principe della corona Naruhito, il Principe Akishino, la precedente Principessa Nori

Alla morte dell'imperatore Shōwa (Hirohito) il 7 gennaio 1989 suo marito divenne il 125° imperatore del Giappone e lei divenne imperatrice consorte.
I nuovi imperatori salirono al trono al Palazzo imperiale di Tokyo il 2 novembre 1990.

mostra della Principessa Grace Kelly


Dopo l’udienza con Papa Benedetto XVI, il principe Alberto ha inaugurato, a Roma, la mostra dedicata a sua madre, la defunta SAS principessa Grace.

La mostra "Gli Anni Grace Kelly: Principessa di Monaco" è una raccolta itinerante di oggetti personali della Principessa Grace, compreso il vestito che indossava al suo matrimonio del 1956 con SAS il Principe Ranieri III.
Ci sono anche dei video girati da Grace, così come gioielli, abiti e diverse fotografie private della famiglia.
La mostra resterà aperta a Roma fino alla fine del febbraio 2010 a Palazzo Ruspoli.

Alla inaugurazione erano presente anche il principe Vittorio Emanuele, la Principessa Marina e il principe Emanuele Filiberto di Savoia.

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Gli anni di Grace Kelly, Principessa di Monaco, mostra a Roma

Gli anni di Grace Kelly, ritratto di un'icona in mostra

L'Imperatore al 50° anniversario della convenzione giapponese


A Tokio l'imperatore Akihito e l'imperatrice Michiko hanno partecipato all'incontro per celebrare il 50° anniversario della convenzione dei giapponesi che vivono all'estero. Circa 200 persone di origine giapponese da 20 contee hanno partecipato all'Assemblea.
14 ottobre 2009

L'Imperatore ha sottolineato l'importanza degli immigrati per aiutare gli altri paesi a capire meglio il Giappone. Egli ha ricordato che la storia dell'emigrazione giapponese aveva cominciato 141 anni fa, quando i primi immigrati giapponesi arrivati alle Hawaii. Durante l'incontro è stato letto anche il messaggio del primo ministro Yuko Hatoyama.

La prima convenzione ebbe luogo nel 1959 ed è stato ripetuto ogni anno dal 1962: essa è volta a rafforzare la solidarietà e la promozione degli scambi culturali e personali tra i loro paesi e il Giappone. I membri della Famiglia Imperiale partecipare alla manifestazione, ogni anno.

Oggi, oltre 2,5 milioni di persone di origine giapponese vivono all'estero, soprattutto negli Stati Uniti, Brasile, Australia e Perù.

La maggior parte di loro mantengono stretti legami con la loro terra ancestrale.

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People of Japanese descent celebrate 50th anniversary of exchanges

lunedì, ottobre 19, 2009

Regina di Spagna consegna il premio Acción Magistral


La Regina di Spagna consegna il premio "Acción Magistral"

Nel Palazzo della Zarzuela, Sua Maestà la Regina ha conferito il premio "Acción Magistral 2009", giunto alla sua quinta edizione, al progetto "Imparare a essere persone" che da quattro anni si svolge nella scuola elementare pubblica per bambini di Saragozza, Ramiro Solans.

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Entrega del Premio a la Acción Magistral como Homenaje al Maestro, concedido por la Fundación de Ayuda contra la Drogadicción

La Reina entrega el Premio a la Acción Magistral como homenaje al maestro

Il Principe di Monaco incontra il Papa

Pope Meets With Prince Albert of Monaco

Il Principe di Monaco Alberto II ha incontrato il Papa Benedetto XVI in Vaticano.
16 ottobre 2009

Nel corso del colloquio si è parlato di “questioni di attualità internazionale, come lo sviluppo integrale dei popoli, la protezione delle risorse naturali e dell’ambiente”.
Tra i temi di comune interesse affrontati "l’importanza di una solida formazione culturale e morale delle giovani generazioni e la difesa della vita in tutte le sue fasi”.

Dopo i colloqui con il Papa, il principe di Monaco si è incontrato con il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e con mons. Dominique Mamberti, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati.

Il principe e il Papa sono i capi di Stato dei due paesi più piccoli al mondo.

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udienza del Papa al Principe Alberto di Monaco

domenica, ottobre 18, 2009

presidente super partes


Se un capo di stato sia davvero super partes non dovrebbe dirlo lui stesso ma piuttosto i cittadini.

Invece napolitano ha tuonato:"Tredici anni fa nell’assumere l’incarico di ministro dell’Interno, ero determinato a svolgerlo come uomo ormai delle istituzioni, e non di una parte politica".

La infelice dichiarazione del presidente della repubblica - "non sono di parte" - la considero una auto dichiarazione troppo di parte, che inoltre è una evidente stoccata al presidente del consiglio, il quale aveva invece detto esattamente il contrario:"si sa bene da che parte sta napolitano"

Le due opposte dichiarazioni di napolitano e di berlusconi dimostrano che esiste una lotta istituzionale tra le 2 più alte cariche della repubblica: napolitano, depositario della repubblica conservatrice, berlusconi, portatore della nuova repubblica presidenziale.

Ritornando alla frase di napolitano, si apprende quindi che napolitano avrebbe ufficialmente smesso di essere uomo di partito, a partire dal maggio 1996, per diventare una figura istituzionale “super partes”.

Mi sembra una mancanza di stile e di umiltà, un errore che un capo di stato non dovrebbe mai compiere.
Sarebbe stato meglio se napolitano non avesse fatto questa affermazione, anche perché compie l'errore di personalizzare e di mortificare le istituzioni.

Da wikipedia ecco la brillante carriera politica di napolitano :
- Giorgio Napolitano è un politico italiano
- deputato dal 1953 al 1996
- membro del Partito Comunista Italiano fin dal 1956, grazie all'appoggio di Togliatti
- Presidente della Camera dei Deputati 1992
- 1996 Ministro dell'Interno nel Governo Prodi I
- Nel 1999 Napolitano si candida alle elezioni europee nella lista dei Ds
- coordinatore della campagna elettorale del partito
- eletto senatore a vita nel 2005 fa tutta la legislatura nel gruppo "Democratici di Sinistra - l’Ulivo"

Insomma i dati lo smentiscono..

Inoltre non si può dimenticare che napolitano fu votato presidente della repubblica solo dalla risicata maggioranza del governo prodi che, dopo poco tempo, fu costretto a dimettersi.
E' davvero incompresibile che un uomo che ha sempre vissuto di politica e che è diventato presidente della repubblica solo dalla maggioranza alla quale ha sempre appartenuto, possa essere considerato non di parte.

"Il presidente della repubblica super partes" - raccontata della propaganda repubblicana - è solo una leggenda completamente lontana dalla realtà...
Liberiamoci di questa ipocrisia ed ammettiamo finalmente che in una repubblica non esiste il capo di stato super partes.
Tutti i presidenti della repubblica appartengono alla classe dei politici e sono votati dai partiti, anzi l'elezione del presidente della repubblica è alla stessa stregua di una qualsiasi nomina scaturente dalla lottizzazione del potere.

In realtà esiste un sistema istituzionale dove il capo di stato non appartiene alla politica ma alla Storia, alla Tradizione, alla Famiglia.
Mi riferisco alla Monarchia Costituzionale dove il capo dello stato è il garante di tutti perché non imposto dai partiti e dove lo Stato educa e protegge la Corona.

W il Re!

sabato, ottobre 17, 2009

Mostra sulla regina Maria José a Parigi


A Parigi la Fondazione Mona Bismarck espone una splendida mostra di mantelli di corte e abiti da sera, provenienti dal guardaroba della Regina d'Italia Maria José.
La mostra sarà aperta fino al 12 dicembre.

Molti degli oggetti facevano parte del corredo nuziale della Principessa Reale del Belgio alcuni dei quali disegnati dal raffinatissimo Principe di Piemonte che sceglieva le più importanti sartorie italiane.
Gli abiti italiani della Regina Maria José simboleggiano l’assunzione della nuova nazionalità, il passaggio dal Regno del Belgio al Regno d'Italia.

Il guardaroba segue la Regina in esilio e oggi appartiene alla Fondazione presieduta da S.A.R. la Principessa Reale Maria Gabriella di Savoia.

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Fondazione Mona Bismarck

Regina Maria Antonietta uccisa dai repubblicani giacobini


Duecento e sedici anni fa la regina di Francia, Maria Antonietta, fu assassinata dai criminali repubblicani giacobini in Place de la Revolution (Parigi).
16 ottobre 1793

La mattina del 16 ottobre Maria Antonietta, vestita di bianco, venne portata fuori dalla prigione e fatta salire sul carro dei condannati a morte. Le avevano tagliato malamente i capelli fino alla nuca, e legato le mani dietro alla schiena.Salì con tranquillità sul patibolo.

Maria Antonia Giuseppa Giovanna d'Asburgo-Lorena, (Vienna, 2 novembre 1755 – Parigi, 16 ottobre 1793), fu arciduchessa d'Austria, principessa reale di Ungheria, principessa reale di Boemia, principessa reale di Toscana, principessa reale di Croazia e Slavonia, principessa reale di Germania e principessa imperiale del Sacro Romano Impero dal 1755 al 1770, Duchessa di Berry e Delfina di Francia dal 1770 al 1774 e regina di Francia dal 1774 al 1792; morì sulla ghigliottina al culmine della Rivoluzione francese.

Il Principe di Monaco e l'Ordine di Malta


Il Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta Fra’ Matthew Festing ha ricevuto il principe Alberto di Monaco, in visita ufficiale, a Villa Magistrale, a Roma sull’Aventino.
15 ottobre 2009

I progetti di cooperazione tra l’Ordine di Malta ed il Principato di Monaco sono quelli umanitari e l'impegno per la salvaguardia dell’ambiente.

Il Gran Maestro ha conferito al Principe il Collare dell’Ordine al Merito melitense e gli ha regalato un volume sull’assedio di Rodi nel 1523. Alberto II ha contraccambiato conferendo a Fra’ Matthew Festing la Gran Croce dell’Ordine di San Carlo e donandogli un volume sui Principi di Monaco.

L’Ordine di Malta ed il Principato di Monaco hanno relazioni ufficiali dal 1957, divenute relazioni diplomatiche) nel 2007.
Alberto II è membro dell’Ordine dal 1989.

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Ordine di Malta, Gran Maestro riceve il principe Alberto di Monaco

venerdì, ottobre 16, 2009

Regina Sofia sul Progetto Alzheimer


La Regina di Spagna, come presidente esecutivo della Fondazione Regina Sofia, ha partecipato ad una riunione di lavoro con il Ministro della Scienza e dell'Innovazione, Carmen Garmendia, e i direttori dell'Instituto Carlos III a Palazzo della Zarzuela.
13 ottobre 2009

Il tema principale della riunione era quello di informare la regina dei progressi del Ministro e dei progetti di ricerca della malattia di Alzheimer in Spagna, così come i piani che permetterà alla Spagna di aderire alla programmazione congiunta UE della ricerca su Alzheimer.

La Spagna farà parte del programma comune in Direzione Comitato per la ricerca insieme a Francia, Germania e Inghilterra. Secondo il ministro, il lavoro principale della Spagna sarà la ricerca nella genetica della malattia di Alzheimer, la progettazione di un modello unico degli animali in Europa, la ricerca di interventi farmacologici e la ricerca di cure mediche e le tecnologie di assistenza alla dipendenza e disabilità.

Il 17 maggio 1977, la Fondazione regina Sofia fu istituita con un piccolo capitale personalmente fornito dalla Regina. I suoi obiettivi sono caritatevoli e culturali, e il suo carattere non-profit è permanente. In questi giorni il suo progetto più grande è il "Progetto Alzheimer", che affronta le conseguenze della malattia di Alzheimer sui pazienti e le loro famiglie.

Attualmente la Fondazione ha completato il suo Centro Alzheimer, costruendo edifici per le Pubbliche Amministrazioni, con tutta l'attrezzatura necessaria e in piena efficienza.

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fundacionreinasofia

Federico di Danimarca: vela a Sydney



Il Principe Reale Frederik di Danimarca è a Sydney, in Australia, per partecipare alla regata "Sydney World Masters Games".
14 Ottobre 2009

Fresco dalla sua elezione al Comitato Olimpico Internazionale, il principe di Danimarca ereditario Frederik, grande appassionato di sport,vuole partecipare al 7° World Masters Games.
Il World Masters Games si tiene ogni quattro anni, ed è aperto non solo agli atleti.

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Prince Frederik tours Olympic Park

giovedì, ottobre 15, 2009

Albania vuole le spoglie di Re Zog


Albania vuole che le spoglie di Re Ahmet Zog siano restituite al paese, lo ha detto il Primo Ministro Sali Berisha.

Morto in esilio in Francia nel mese di aprile 1961, fu sepolto al cimitero di Thiais, vicino a Parigi.

"Il governo albanese ha preso questa decisione perchè riconosce Ahmet Zog come uno dei più grandi ed illustre personalità, con un contributo importante nella storia della nazione albanese", Berisha ha detto in una conferenza stampa.

Il re sarebbe sepolto nel cimitero privato dell'ex famiglia reale albanese nei pressi di Tirana, senza precisare quando questo avverrà.
Non c'è stata alcuna reazione da parte della famiglia reale o delle autorità francesi.

Il governo comunista albanese abolì la monarchia nel 1946, ma i reali in esilio insistito che il figlio di Zog, Leka Zogu, era il legittimo sovrano del paese. Dopo la caduta del comunismo nel 1991, l'Albania è una repubblica parlamentare.

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Albania seeks to repatriate bones of exiled king

Albania seeks to repatriate bones of exiled king

Placido Domingo premiato dal re di Svezia



Re Carl XVI Gustaf di Svezia ha consegnato il premio Birgit Nilsson da 1 milioni di dollari al tenore spagnolo Placido Domingo nella cerimonia presso il Royal Swedish Opera.

Domingo ha vinto il premio per il suo insuperabile contributo al mondo dell'opera.

Durante la cerimonia di premiazione, Domingo ha detto che userà il denaro del premio per investire in giovani artisti e rafforzerà il concorso per voci nuove che ha fondato anni fa e che si chiama Operalia.


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Tenor Domingo collects opera gong

Placido Domingo accepts $1M Swedish music prize

Re tailandese ancora in ospedale


Il palazzo reale ha detto che i medici hanno chiesto all’81enne Re di Thailandia, il più lungo regno del mondo, di rimanere in ospedale per riprendersi completamente da una infiammazione dei polmoni.

Re Bhumibol è stato ricoverato il 19 settembre.

Comunque la sua "condizione generale è buona e che un lungo periodo di recupero è comune per gli anziani".

La scomparsa dalla scena pubblica del re venerato ha provocato grande preoccupazione in quanto maggior parte dei thailandesi. Ogni giorno il palazzo rilascia dichiarazioni sulla condizione del re, che però non sono molto dettagliate e nessuna foto durante la sua permanenza in ospedale sono stati rilasciati.

mercoledì, ottobre 14, 2009

Portogallo, monarchici vogliono un referendum


Alla vigilia del centenario della repubblica, che si celebrerà nel 2010, il presidente della "Causa Real", Paulo Pinto Teixeira, sostiene la revisione di questo articolo della Costituzione:"la base del sistema politico portoghese è l'inamovibile repubblica."

L'obiettivo è quello di modificare la parola "repubblica" con la "democrazia" al fine di permettere un referendum sul sistema istituzionale, con il quale i portoghesi potranno votare quale preferiscono.

"Noi difendiamo il principio che le persone abbiano il diritto di decidere su tale questione", ha sostenuto, Lusa, l'ex presidente del consiglio di amministrazione della Millennium BCP.
Inoltre "la Repubblica non è mai stata approvata dal popolo".

Centinaia di sostenitori della Monarchia hanno urlato "Viva il re, viva la monarchia, viva il Portogallo" - lo slogan ripetuto dal quartier generale del movimento.

Paulo Teixeira Pinto è convinto che quest'anno il centenario della Repubblica possa essere l'inizio di una nuova era per il movimento monarchico.
"Il re regna e non governa. Proponiamo una soluzione programmatica per il paese, nel senso che non siamo un governo alternativo ma proponiamo un cambiamento dello stato", ha detto.
Ogni presidente della repubblica è legato ad una forza politica e vogliono una monarchia costituzionale .

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Monárquicos querem referendo

Monárquicos hastearam bandeira na Causa Real

Monárquicos desafiam República a um referendo

Maddalena, principessa di Prussia, è morta

Maddalena, principessa di Prussia, è morta sabato 10 ottobre 2009, nel Castello di Löwenstein in Kleinheubach, aveva 89 anni.

La Principessa Maddalena Pauline Reuss zu Köstritz nacque a Lipsia il 20 agosto 1920, figlia maggiore del principe Heinrich XXXVI Reuss zu Köstritz e sua moglie Hermine, principessa von Schönburg-Waldenburg; la principessa Maddalena aveva una sorella più giovane, Caroline, la contessa von Wedel.
Il 5 giugno 1943 Maddalena sposò il principe Hubertus di Prussia nel castello di Prillwitz. Hubertus è il terzo figlio del principe ereditario Guglielmo di Prussia e di sua moglie la Principessa Cecilie, duchessa di Meclemburgo-Schwerin, e nipote dell'ultimo imperatore tedesco Guglielmo II, il principe Hubertus si era precedentemente sposato con la baronessa Maria von Humboldt-Dachroeden, da quale aveva divorziato alcuni mesi prima del matrimonio con Maddalena.

Hubertus e la Maddalena ebbero 2 figlie: la principessa Anastasia e la principessa Marie Christine. La prima, Anastasia, è nata nel 1944 e si è sposata nel 1965 con Aloys Fürst-Konstantin zu Löwenstein-Wertheim-Rosenberg, la figlia minore, Marie Christine, nata nel 1947, morì a 19 anni nel 1966 a causa delle ferite derivanti da un incidente d'auto.
Il Principe Hubert morì di appendicite nel 1950 in Sud Africa, a 41 anni, lasciando Maddalena sole con le loro due figlie, Maddalena non si risposò mai.

La Principessa Maddalena sarà sepolta accanto a suo marito al Bastione St.Michaels, vicino al Castello Hohenzollern.

Trauer um IKH Magdalene Prinzessin Hubertus von Preussen

Sultano del Brunei visita la Russia


Sultano del Brunei visita la Russia
12 ottobre 2009

Il sultano del Brunei Hassanal Bolkiah è arrivato in Russia in visita ufficiale.

Il vertice serve per discutere la cooperazione tra i due paesei e il Sultano incontrerà il primo ministro russo Vladimir Putin.

Questa è la seconda visita in Russia dal sultano del Brunei, la prima avvenne nel 2005.

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Sultan of Brunei Hassanal Bolkiah begins visit to Moscow

martedì, ottobre 13, 2009

La famiglia reale celebra la Giornata Nazionale spagnola

La famiglia reale spagnola ha celebrato la Giornata Nazionale spagnola.
Re Juan Carlos, la regina Sofia, il principe e la principessa delle Asturie, Infanta Elena, e il duca e la duchessa di Palma (che sono tornati da Washington) sono arrivati la mattina presto a Plaza de Lima di Madrid, dove avviene la parata militare.
12 ottobre 2009

Sua Maestà Re Juan Carlos ha posto una corona di fiori in memoria dei soldati uccisi a bordo.
A mezzogiorno, l'intera Famiglia Reale ha ospitato un ricevimento per le autorità presso il Palazzo Reale.

Il Lunedi festivo è noto come Dia de la Hispanidad, o Day ispanica che commemora la data di arrivo di Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo ed è anche il giorno delle Forza Armate.

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Celebración del Día de la Fiesta Nacional de España

Il Re e la Regina dei Belgi a San Pietro

Il Re e la Regina Paola dei Belgi erano alla Basilica di San Pietro, per testimoniare la canonizzazione di Father Damien, un 19° secolo prete belga che dedicò la sua vita ai lebbrosi nelle Hawaii. Il re e la regina erano parte del contingente belga per la cerimonia.

Father Damien è stato uno dei cinque cattolici elevato alla santità da Papa Benedetto XVI. Vissù nelle zone di lingua fiamminga del Belgio prima di essere inviati alle Hawaii. Lì cominciò a lavorare con i lebbrosi nonostante gli fu detto dal Vaticano di andare via e dopo morì lui stesso di lebbra.

Il Sabato, la coppia reale aveva incontrato il Papa in Vaticano.
Alberto II del Belgio e la regina Paola di Liegi Ruffo di Calabria, di origine italiana, sono stati ricevuti da Benedetto XVI, al quale hanno regalato un bassorilievo in ceramica raffigurante le nozze di Cana, in ricordo dei loro 50 anni di matrimonio celebrati a luglio.

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La famiglia reale d'Inghilterra commemora i soldati caduti in Iraq

Nel cattedrale St. Paul's a Londra, Queen Elizabeth II d'Inghilterra, circondato dai membri della famiglia reale, ha presieduto una funzione religiosa in memoria dei 179 soldati britannici uccisi durante le operazioni militari in Iraq e per celebrare la fine delle operazioni di combattimento in Iraq.

Le operazioni di combattimento in Iraq del Regno Unito sono formalmente concluse il 30 aprile, sei anni dopo l'invasione guidata dagli Usa per rovesciare Saddam Hussein nel marzo 2003. In questo periodo, più di 100.000 membri delle forze armate e il personale civile hanno prestato servizio in Iraq e 179 militari britannici e le donne sono state uccise.

In seguito i membri della famiglia reale hanno incontrato i soldati, nel corso di un ricevimento alla Guildhall di Londra.

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Queen arrives for Iraq memorial

UK service of commemoration marks end of Iraq war

Re giordano decorato con la medaglia da Gheddafi


Domenica scorsa, il re di Giordania Abdullah II ha ricevuto la Medaglia Al Fateh Revolution, la massima onorificenza in Libia.

La medaglia, conferita dal leader libico Muammar Gheddafi, è stata consegnata al re dall'ambasciatore libico in Giordania, Mohammed Hassan Barghathi.

Barghathi ha detto a re Abdullah che Gheddafi desidera continuare a rafforzare i legami tra i due paesi.

Il sovrano ha espresso la stessa cosa ed orgoglioso delle stretta relazione tra Giordania e in Libia.

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King receives Libya's top honour

Principe delle Asturie al funerale di un soldato ucciso in Afghanistan

Il Principe delle Asturie al funerale di un soldato spagnolo ucciso in Afghanistan

Il generale Aleman Ramirez de Las Palmas de Gran Canaria e il Principe delle Asturie hanno presieduto i funerali del soldato spagnolo Cristo Cabello Santana, ucciso in Afghanistan.

El Príncipe preside hoy el funeral por el cabo fallecido en Afganistán




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Funeral por el cabo del Ejército de Tierra D. Cristo A. Cabello Santana, perteneciente al contingente español de ISAF, fallecido en Afganistán


El Príncipe preside hoy el funeral por el cabo fallecido en Afganistán

lunedì, ottobre 12, 2009

Il Principe del Marocco Moulay Rachid in ospedale

Il palazzo reale di Rabat ha annunciato che domenica il principe Moulay Rachid del Marocco, è stato portato in ospedale a Parigi.

Il principe si era ammalato su un volo che lo portavano da Casablanca a Parigi Sabato. Nessun dettaglio ulteriore è stata data.

Moulay Rachid, 39 anni, è il figlio minore del defunto re Hassan II del Marocco ed è il fratello dell'attuale re Mohammed VI. Prende parte attiva nella vita pubblica del Marocco.
Secondo la dichiarazione del palazzo del principe non c'è alcun motivo di preoccupazione.

L'état de santé de S.A.R. le Prince Moulay Rachid est normal

I serbi reali ricordano la morte di Alexander I


I membri della famiglia reale serba hanno partecipato alla cerimonia commemorativa a Oplenac per celebrare il 75° anniversario dell'assassinio del re Alexander I di Jugoslavia.

Il principe ereditario Alexander II (nipote), Principe Philip (pronipote), il principe Vladimir (nipote), la Principessa Katherine e la principessa Brigitta, insieme ai membri del Consiglio della Corona hanno posto corone di fiori sulla tomba di re Alessandro nel mausoleo della Chiesa di San Giorgio a Oplenac.

Poi i membri del corpo diplomatico, Dragan Sutanovac, ministro della Difesa e da Boris Tadic, il presidente della Repubblica di Serbia, a nome dello Stato hanno poste corone di fiori.
Dopo la commemorazione, è stato ufficialmente aperto una mostra "Statesman e la via del guerriero King Alexander I Karadjordjevic" a Oplenac.

Re Alexander I fu assassinato il 9 ottobre 1934 a Marsiglia all'inizio di una visita di Stato in Francia. Anche il ministro degli Esteri francese Louis Barthou fu ucciso. La morte del re scosse tutta l'Europa.
Finora centinaia di migliaia di persone hanno visitato la Cripta Reale a Oplenac.

Alessandro fu sepolto nel Mausoleo della Chiesa di San Giorgio, costruita da suo padre il re Pietro I. In riconoscimento dei suoi meriti - leader dell'esercito serbo durante la guerra dei Balcani e la Prima Guerra Mondiale e di essere strumentale per l'unificazione di Slavi del sud in il Regno di Jugoslavia - il re fu stato nominato Re unificatore.

Alexander I fu comandante supremo dell'esercito serbo durante la Prima guerra mondiale. Il 24 giugno 1914 fu nominato reggente di Serbia. Dopo la morte di suo padre, il re Peter I nel 1921, salì al trono e divenne re dei Serbi, Croati e Sloveni. Nel 1929 divenne re di Jugoslavia.

Alexander e sua moglie la regina Maria aveva tre figli: King Peter II (padre del principe ereditario Alexander II), il principe Tomislav e il principe Andrej. Nel 1934 Peter II successe Alexander I come Re di Jugoslavia.

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THE ROYAL FAMILY PAID RESPECTS TO THE MEMORY OF HM KING ALEXANDER I

Principe di Danimarca eletto membro del CIO


Il Principe ereditario Frederik di Danimarca è stato eletto membro del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), con 77 voti favorevoli, 9 voti contrari e 6 astensioni.
9 Ottobre 2009

Il principe si unisce agli altri membri del Gotha del CIO: il Principe Alberto di Monaco, il principe Willem-Alexander dei Paesi Bassi, la principessa Anna d'Inghilterra, la principessa Nora del Liechtenstein, il granduca del Lussemburgo Principessa Haya di Giordania e onorari Re Costantino di Grecia, il Granduca di Jean Luxemborg.

Nils Nygaard, presidente del Comitato Olimpico danese, si congratula con il futuro re di Danimarca per la sua elezione.

"Con il principe ereditario tra i membri del CIO, la Danimarca può garantire influenza continuato nel movimento olimpico, quindi sono felice e contento, non solo a nome del principe ereditario, ma anche per il movimento sportivo danese", ha detto Nygaard.

Il principe ereditario Frederik è l'otttavo danese ad essere un membro del CIO.

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THE DANISH CROWN PRINCE MEMBER OF IOC

Future king becomes sports king

Re del Marocco apre il parlamento


Venerdì scorso, il re Mohammed VI ha aperto ufficialmente il Parlamento marocchino.

Nel suo discorso, il Re ha chiesto la creazione di un consiglio economico e sociale, con un ruolo di consulenza per il legislatore e anche per il governo marocchino.

Secondo un articolo in Agence Maghreb Arabe Presse, il re ha dichiarato che il Consiglio deve essere composto da "rappresentanti delle forze della nazione, settori produttivi, istituzioni socio-economiche e professionali, così come i membri qualificati della società civile e un numero considerevole di donne".
Il re vuole che il Consiglio sia il più inclusivo possibile. Egli ha detto ai membri del Parlamento che il Consiglio non dovrebbe includere solo marocchini residenti in Marocco, ma anche i cittadini marocchini che vivono all'estero. Il piano di assunzioni è, "in conformità con il mio desiderio di coinvolgere nel Consiglio tutti i marocchini qualificati, ovunque essi si trovino", disse il re.

L'obiettivo del piano del re per il consiglio è quello di migliorare la credibilità del Parlamento, e per aiutare il governo ad essere più efficiente. Il re si augura che un governo più efficace possa portare lo sviluppo del Marocco.

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HM the King stresses need to adopt legal framework for Economic and Social Council

domenica, ottobre 11, 2009

Regina Sofia in Grecia


Dopo la visita privata per il battesimo del 5° figlio del principe Pavlos e della principessa Marie Chantal, la regina Sofia è andata a Salonicco per partecipare alla inaugurazione ufficiale della mostra "El Miró de Mallorca".

La mostra, che durerà fino al 5 febbraio 2010, è organizzata dalla Fondazione Teloglio e Pilar i Joan Mirò di Mallorca, e mostra oltre 400 opere realizzate dal pittore spagnolo durante la sua vita sull'isola.

Prima la Regina si trovava ad Atene per visitare il nuovo museo di Acropoli inaugurato lo scorso giugno. Il museo è stato recentemente costruito dalla Grecia e con fondi dell'Unione europea (quasi 150 milioni di euro). Il bellissimo edificio è realizzato in vetro, acciaio e cemento e si trova nel sud-est dell'Acropoli. Un gioiello davvero di alto valore archeologico, che la regina Sofia non poteva mancare.

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Doña Sofía inaugura en Tesalónica la muestra «El Miró de Mallorca»

newacropolismuseum

I Reali danesi aprano il Parlamento

Come ogni anno la famiglia reale danese ha partecipato all'apertura della stagione 2009/2010 del parlamento a Palazzo di Christiansborg a Copenaghen.
6 0ttobre 2009

Gli ultimi ad arrivare sono stati Sua Maestà la Regina Margrethe II e Sua Altezza Reale il Principe Henrik, e la regina è stata accolta dal presidente del parlamento danese, Thor Pedersen, prima che la famiglia reale entrasse nel palazzo del parlamento.

A mezzogiorno, la famiglia reale ha preso posto nel palco reale e il Primo Ministro Lars Løkke Rasmussen ha iniziato il suo primo discorso.

sabato, ottobre 10, 2009

regina di Giordania promuove l'educazione nel mondo


La regina di Giordania a Londra per promuovere l'educazione nel mondo
8 Ottobre 2009

La Regina Rania di Giordania è stata a Londra per promuovere la campagna mondiale sulla educazione approffittando dell'organizzazione del campionato mondiale di calcio in Sud Africa.

La regina Rania è co-fondatore e co-presidente della campagna FIFA-backed 1Goal.
La Coppa del Mondo FIFA 2010, la prima volta che si svolge in Africa, rappresenta un'opportunità unica per mobilitare le energie di tutto il mondo per fornire l'istruzione e quindi un futuro migliore per tutti i bambini del nostro pianeta.

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In a live event that spanned six locations worldwide: Queen Rania joined world leaders in launching the 1GOAL Global Campaign

Re di Norvegia apre il Parlamento



Re Harald V apre il Parlamento norvegese

Il Re di Norvegia ha aperto la sessione 2009-2010 del Parlamento con un discorso dal trono.

Con sua moglie, Regina Sonja e suo figlio, il principe ereditario Haakon,il Re Harald V ha illustrato i programmi del governo per il paese, nel bel mezzo di una recessione economica.

Principessa di Danimarca alla conferenza sul mobbing


Mary di Danimarca a una conferenza sul "mobbing"
7 Ottobre 2009

Nella città di Gentofte, la principessa Mary di Danimarca ha parlato a una conferenza sul mobbing (in questo caso, le molestie verso i più piccoli nelle scuole).

La fondazione della principessa è molto attiva in questo senso.

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Kronprinsesse Mary til "Fri for mobning"-konference

Fatima, regina della Libia è morta



Fatima Ahmed al Sherif, ultima sovrana della Libia, vedova di Re Idris, se ne è andata alla veneranda età di 99 anni in un ospedale del Cairo, la città che accolse la famiglia reale dopo la detronizzazione compiuta dal colonnello Gheddafi.

La regina è morta il 3 ottobre, dopo aver trascorso le ultime tre settimane della sua vita in coma.
Il suo corpo sarà trasferito vicino alla città santa di Medina in Arabia. Dopo il colpo di stato del 1° settembre 1969, compiuto dal colonnello Gheddafi, né lei né il marito sono potuti ritornati in Libia.

Il Re e la Regina della Libia, sorpresi dal colpo di stato in Marocco, furono beneficiati dall’allora presidente egiziano Nasser di una casa al Cairo e una residenza estiva ad Alessandria, oltre a un vitalizio.
Re Idris morì nel 1983 a 94 anni.

Fatima era la figlia dell 'Impero Ottomano per il continente africano, il libico Ahmed Sherif al di Sanusi, uno dei più famosi eroi arabi provenienti dal Nord Africa e capo del movimento nazionalista, guidato dalla sua famiglia contro il colonialismo italiano in Libia.

Il figlio di Gheddafi, Saif al-Islam, ha deciso di porgere le sue condoglianze alla famiglia di re Idris:«Ho appreso con profonda tristezza la notizia della morte della regina Fatima, figlia del mujahid Ahmad Sharif. Prego affinché la sua anima venga accettata da Allah»

Il giornale arabo ‘al-Sharq al-Awsat’ sottolinea che si tratta di una mossa senza precedenti, in forte contrasto con la linea ufficiale della repubblica libica.

La coppia reale non ebbe figli, in circa venti anni Fatima ebbe 14 aborti spontanei, nella disperata volontà di dare al marito il tanto desiderato erede maschio. Per questo motivo Re Idris nominò suo successore il fratello.

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Fátima Ahmed al Sherif, la última reina de Libia

LIBIA: ADDIO ALL'ULTIMA REGINA, MORTA LA MOGLIE DI IDRIS

venerdì, ottobre 09, 2009

corte costituzionale e repubblica, crisi di sistema

Cerco di analizzare la sentenza della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano accettando l’ultima sentenza della Corte Costituzionale, senza chiedermi se sia giusta e se il Lodo Alfano sia incostituzionale.
La bocciatura del Lodo Alfano però invece di fare chiarezza, causa disorientamento. Il disorientamento lo provoca il fatto che, dopo solo 5 anni, l’orientamento della Corte Costituzionale è radicalmente modificato, e che la Corte ha emesso due sentenza contraddittorie tra loro.
La Corte 2004 bocciò il Lodo Schifani ma era correggibile e formalmente legittimo, invece la Consulta 2009, nonostante i rilievi indicati dalla corte 2004 erano sanati, boccia il Lodo Alfano e lo considera incostituzionale.
Perche due sentenze diverse ? È normale che possono succedere cose del genere?

D’altronde la sola contraddizione, rispetto all'evoluzione temporale delle sentenze già emesse, dimostra che all'interno della Corte Costituzionale esistono incrostazioni ideologiche e politiche che la mortificano.

Inoltre il verdetto della Corte 2009 è ancora più stupefacente perchè impedisce possibili decreti correttivi, è una bocciatura totale che smentisce anche il capo dello Stato ed il parlamento.

Sta di fatto che le due sentenze contraddittorie dimostrano che la Corte Costituzionale non è la Verità, ma cambia a secondo dei loro umori e membri.
E' difficile restare impassibili di fronte agli umori variabili della Corte ed è ingenuo pensare che non ci siano pressioni di ogni tipo sulla Corte. Fa sorridere il termine "moral suasion", usato per mascherare le pressioni per influenzare i giudici alla vigilia di una decisione politicamente così importante.
Certo i giudici costituzionali non vivono in una campana di vetro, ma è loro compito tutelare la loro indipendenza e credibilità.
Comunque colpisce la politicizzazione della Corte Costituzionale.

Altro fattore è la composizione dei membri della Corte visto che è decisiva per la sentenza. Chi li nomina?
La composizione dei 15 membri è: 1/3 nominati dal Presidente della Repubblica (5 dal politico di turno), 1/3 dal Parlamento (tre di maggioranza e due di opposizione) e gli altri 5 dalla Magistratura (anch’essa politicizzata).
Insomma la Corte Costituzionale è un organo politico perché i membri hanno dei punti di riferimento politico e perché nominati dalla classe politica.

La questione si complica. Perfino napolitano firmò la legge in quanto non lo considerava incostituzionale proprio in virtù del fatto che i precedenti motivi di incompatibilità con la Carta erano stati superati dal nuovo testo.
La Corte invece contraddice se stessa e prende in giro il parlamento ed il presidente della repubblica. (che tenerono conti della sentenza della Corte 2004)

Conclusione.
La sentenza costituzionale è solo un dettaglio di una situazione drammatica che da decenni domina nel nostro Paese.
Mi riferisco alla sempre più cruente lotte tra gli organi istituzionali: presidente della repubblica smentito dalla corte costituzionale, la magistratura contro la politica, il capo del governo contro capo di stato, la corte costituzionale contro il governo, ....
Dobbiamo renderci conto che in una repubblica anche gli organi istituzionali che dovrebbero essere esterni alla politica invece sono politicizzati (capo dello stato, corte costituzionale, magistratura).

Questo significa che c'è una profonda crisi di sistema.
In questa lotta tra i poteri istituzionali, la repubblica sta crollando, la fine si sta avvicinando...

giovedì, ottobre 08, 2009

principessa Anna e il principe Frederik

La principessa Anna e il principe Frederik alla campagna Save the Children
5 ottobre 2009

La Principessa Anna del Regno Unito e il principe ereditario Frederik di Danimarca hanno unito le forze per lanciare la campagna internazionale di Save Children a Copenaghen.

L'obiettivo della campagna di Save the Children è quello di ridurre i tassi di mortalità dei bambini sotto i 5 anni in tutto il mondo. L'organizzazione affronta questioni come la povertà, le malattie e le situazioni di emergenza, in cui i bambini sono colpiti.

Link
Save the Children

Felipe e Letizia negli Stati Uniti

Lunedi ha iniziato la visita di quattro giorni negli Stati Uniti dei Principi reali spagnoli.
domenica notte Felipe e Letizia sono arrivati in Alburquerque, New Mexico, con il segretario di Stato spagnolo agli Affari Esteri, Angel Lossada, per incominciare a lavorare il giorno successivo.

Il primo appuntamento era di visitare i nuovi impianti Education Center presso la National Hispanic Cultural Center e l'ampiamento del Istituto Cervantes, una scuola sostenuta dalla Spagna per insegnare lingua e cultura spagnola.
La coppia reale ha incontrato anche i politici locali.

In seguito, Felipe e Letizia sono andati all'Università del New Mexico per incontrare i membri delle diverse facoltà presso la Biblioteca Zimmerman.
Dopo hanno avuto una cena dal governatore Bill Richardson.

Martedì Santa Fe, la più grande città del New Mexico, festeggerà il suo 400° anniversario, e Felipe e Letizia prenderanno parte ai festeggiamenti.

Link
Prince Felipe visits New Mexico

re del Marocco e principe ereditario dell'Arabia Saudita

Il re del Marocco ha visitato il principe ereditario dell'Arabia Saudita ad Agadir
6 Ottobre 2009

Re Mohammed VI del Marocco ha visitato il principe ereditario dell'Arabia Saudita, Sultan Bin Abdul Aziz, che attualmente è in privato a Agadir.

Link
S.M. le Roi Mohammed VI a rendu une visite de courtoisie à S.A.R. le Prince héritier d'Arabie Saoudite à Agadir

mercoledì, ottobre 07, 2009

Principessa Maddalena visita gli Stati Uniti


La Principessa Maddalena visita gli Stati Uniti
La Principessa Maddalena di Svezia è in visita negli Stati Uniti d'America dal 28 settembre al 28 Ottobre, a nome del Wold Childhood Foundation.

La Regina Silvia si unirà alla principessa più tardi. La Regina si recherà in visita a Washington dal 22-23 ottobre. Avrà anche molti impegni a New York, tra cui una cena di gala a New York per celebrare il 10° anniversario della Fondazione.

La Fondazione infanzia è stata fondata nel 1999 dalla regina Silvia, con l'obiettivo di aiutare i bambini più emarginati. Nel 2009 festeggia il suo Childhood 10° compleanno!

Principe di Serbia premiato al parlamento


Principe Alessandro di Serbia premiato al parlamento

Nel parlamento serbo di Belgrado, il principe ereditario Alessandro di Serbia ha ricevuto un diploma in omaggio al suo supporto per l'Accademia di Polizia criminale del paese.
2 ottobre 2009

Link
HRH CROWN PRINCE ALEXANDER II RECEIVES SPECIAL DIPLOMA FROM THE CRIMINAL POLICE ACADEMY IN THE SERBIAN PARLIAMENT

martedì, ottobre 06, 2009

promulgare delle leggi, presidente e Re

Di fronte alle promulgazione della legge sullo scudo fiscale, firmate da napolitano e contrastate duramente dal partito IDV, un articolo pubblicato sul Corriere della Sera chiarisce la posizione costituziona­le del presidente della repubbli­ca di fronte ad una legge già ap­provata dal Parlamento.

L’articolo spiega che al presidente della repubblica non spetta il potere di veto sulla promulgazione della legge, ma solo il potere di re­stituirla alle Camere per una nuo­va deliberazione se ci sono casi di ma­nifesta incostituzionalità.

Nulla di obiettare ma allora si dovrebbe applicare lo stesso metro di giudizio anche per un altro Capo di Stato d’Italia, Re Vittorio Emanuele III.

Anche il Re, rispettoso dello Statuto Albertino, non aveva potere di veto e quindi anche Lui non poteva rifiutare di promulgare leggi volute dal Parlamento.

In particolare mi riferisco alle leggi razziali del 1938 e mi chiedo: perchè non c’è stato questo corretto atteggiamento nei confronti di Re Vittorio Emanuele III ?
Perchè Re Vittorio Emanuele III viene indicato come responsabile di queste legge razziali, quando in realtà Lui non poteva fare nulla?

Questa considerazione (insieme ad altra) fu usata durante il referendum istituzionale del 1946 “per far vincere la repubblica”, ed in seguito la repubblica continua ad usare menzogne per impedire che in Italia si possa sviluppare un discorso sereno e fruttuoso sulla Storia del nostro Paese.

Questa debole repubblica italiana, che si sta auto distruggendo, non ha il coraggio e forza di ammettere di aver sbagliato anzi, in fondo, teme sempre la Monarchia.
Insomma la repubblica italiana segue la tecnica usata dalle ideologie: una menzogna ripetuta sempre alla fine diventa verità. E la repubblica usa questa menzogna per screditare la Monarchia.

Ecco così che le persone che difendono – spesso in maniera scomposte - i presidenti della repubblica, continuano a sputare veleno su Re Vittorio Emanuele III, indicandolo come responsabile delle famose legge razziali.

Innanzitutto queste leggi furono volute da Mussolini, (attraverso il parlamento), non dal Re. Una verità troppo spesso dimenticata.
Inoltre la promulgazione delle norme approvate dal parlamento era, per il Re (rigidamente costituzionale), un atto dovuto.

Inoltre si deve ricordare che il Re fu sempre contrario a quelle norme discriminatorie. Per ben 3 volte rifiutò di firmarle, nella speranza che il parlamento ci ripensasse o che chi era contrario insorgesse, ma invano. (fatto sempre dimenticato dalla propaganda repubblicana)

Allora era molto difficile opporsi al governo mussolini, c’era un unico partito (fascista), e perciò i 3 rifiuti del Re hanno un valore ben superiore rispetto a quelli che potrebbero fare i presidenti attuali.

Sul tema della promulgazione di leggi si deve considerare la differenza tra Re e presidente.
Il presidente è sempre un politico, appartiene ad uno schieramento politico, sono i partiti a portarlo al quirinale, è stato parlamentare, ministro se non addirittura capo del governo. Insomma in una repubblica, il presidente rappresenta l’apice di una brillante carriera politica.

Il Re invece non appartiene alla classe politica, non è eletto dai partiti, deve solo rispettare la Costituzione, rappresentare la Nazione e difendere il Popolo.

Tenendo conto di ciò, allora rimangono sempre dubbi sull’operato di un presidente, lui era ed è sempre un politico e quindi di parte...



la legge sullo scudo fiscale
Il potere di veto che il Quirinale non ha
Il capo dello Stato può soltanto restituire una legge alle Camere per una nuova deliberazione

Di fronte alle polemi­che, anche assai dure e talora scomposte, ai limiti del lessico vilipendioso, che hanno accompagnato la promulgazione — da parte del presidente Napolitano — della legge di conversione del decreto relativo allo «scudo fiscale», è opportuno stabilire qualche elementare punto fermo, ad evitare il moltiplicarsi degli equivoci.

Anche perché si ha la sensazio­ne che molte di tali polemiche muovano da cattiva informazio­ne, con riferimento altresì ai pote­ri ed alle prerogative spettanti in materia al capo dello Stato. Prescindendo qui dai molti ri­lievi critici, in chiave di immorali­tà politica, che possono rivolgersi alle scelte trasfuse nel suddetto decreto legge (soprattutto a cau­sa del messaggio mortificante di cui sono destinatari, in questa co­me in altre analoghe occasioni, i cittadini rispettosi delle leggi), un primo punto da chiarire ri­guarda la posizione costituziona­le del presidente della Repubbli­ca di fronte ad una legge già ap­provata dal Parlamento. In ipote­si del genere, infatti, al presiden­te non spetta alcun potere di «ve­to » circa la promulgazione della legge, ma soltanto il potere di re­stituirla alle Camere per una nuo­va deliberazione — nei casi di ma­nifesta incostituzionalità — sulla scorta di un proprio «messaggio motivato», fermo restando co­munque il suo dovere di promul­garla, ove la stessa legge venga nuovamente approvata. Nel nostro caso il presidente Napolitano, non potendo entrare nel merito delle scelte parlamen­tari, non ha ritenuto di esercitare il suddetto potere di restituzione alle Camere (ciò che avrebbe de­terminato, tra l’altro, la decaden­za del decreto legge ormai conver­tito, a sua volta «correttivo» di un precedente decreto, sia pure attra­verso un’innegabile trafila di «anomalie procedurali») per l’as­senza di un evidente profilo di in­costituzionalità delle previsioni che vi sono contenute.

In partico­lare, bisogna convenire che la pur discutibilissima «esclusione della punibilità penale» per numerosi reati di falso e di natura societa­ria, ivi compreso il falso in bilan­cio, in quanto strumentali ai reati tributari coperti dagli effetti dello «scudo» (e sempre che per gli stessi non sia stata ancora eserci­tata l’azione penale), non può qua­lificarsi in senso tecnico come un’«amnistia». E quindi — anche secondo ripetuti insegnamenti della Corte Costituzionale — non avrebbe richiesto la particolare procedura prescritta dalla Costitu­zione per le leggi di amnistia. Per il resto, un altro aspetto sul quale si è fatta molta confusione, riguarda la possibilità che i fatti relativi al rimpatrio ed alla regola­rizzazione dei capitali illecitamen­te detenuti all’estero possano es­sere utilizzati a danno del contri­buente anche in altri procedimen­ti. Al riguardo, mentre la risposta è negativa per quanto concerne i procedimenti civili, amministrati­vi e tributari (salvo che siano già in corso), non ci sono dubbi, inve­ce, in linea con una modifica ispi­rata proprio dalle fondate preoc­cupazioni del Quirinale, circa l’uti­lizzabilità di tali fatti nei procedi­menti penali, già pendenti od an­che non ancora avviati. In analogo ordine di idee va sottolineata, infine, l’infondatez­za dell’interpretazione secondo cui tra gli effetti dell’adesione al­lo «scudo fiscale» vi sarebbe an­che quello di porre nel nulla l’«ob­bligo di segnalazione» cui inter­mediari finanziari, professionisti ed altri operatori sono di regola tenuti quando abbiano sospetti di «operazioni di riciclaggio» o di «finanziamento del terrorismo».

Tale obbligo risulta venuto meno, infatti, soltanto con riferimento ai reati (di falso o societari, in quanto connessi ai reati tributari condonati) per i quali risulta esclusa la punibilità come conse­guenza dello «scudo»; mentre ri­mane fermo in rapporto ad ogni altro reato, per il quale possano sorgere simili sospetti, a comin­ciare ovviamente dal riciclaggio. Anche a questo proposito il Quiri­nale aveva molto insistito, duran­te i lavori preparatori della legge, per evitare incertezze, e sul punto sono stati forniti adeguati chiari­menti sia dal governo, sia dalla Agenzia delle entrate. Non è mol­to, ma si tratta pur sempre di det­tagli, che rendono meno indigeri­bile un provvedimento, per sua natura politicamente poco deco­roso, come lo «scudo fiscale».

Il potere di veto che il Quirinale non ha