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venerdì, marzo 08, 2024

Festa della Donna

Giornata della Donna : le Regine d'Italia, le donne più rispettate e amate dagli italiani

8 marzo 2024

La Giornata della donna ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ed anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state, e sono, oggetto in tutto il mondo.

La prima manifestazione contro ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne si tenne in Italia il 12 marzo 1922.

In questa giornata dedicata alle donne non possiamo non ricordare le Regina d'Italia, che durante il Regno d'Italia svolgevano un ruolo molto importante ed erano un punto di riferimento per tutti gli italiani.

Le Regine furono importante nella storia dell'Italia perché svolsero un ruolo fondamentale ai fini della nazionalizzazione il nostro Paese e di unire gli italiani.

Con le loro iniziative, opere pie e presenze le sovrane conquistarono il favore degli italiani, avvicinandoli alle istituzioni. Inoltre le regine seppero ritagliarsi un ruolo a favorire la emancipazione femminile.

Ancora adesso, in questo periodo repubblicano, tutti ricordano le Regine d'Italia, mentre sfido chiunque a ricordare la moglie di un presidente della repubblica ...

Nella foto le Regine d'Italia:

Regina Margherita (consorte di Re Umberto I)

Regina Elena (consorte del Re Vittorio Emanuele III)

Regina Maria José (consorte di Re Umberto II)

martedì, febbraio 27, 2024

Giovanna Regina di Bulgaria

24° anniversario della morte di Giovanna di Savoia, Regina di Bulgaria

26 febbraio 2000

Giovanna di Savoia, è nata a Roma, il 13 novembre 1907, ed è morta a Estoril, il 26 febbraio 2000, quartogenita del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e della Regina Elena, che in seguito diviene Regina di Bulgaria.

Nel 1927 incontra per la prima volta il futuro Re di Bulgaria Boris III e il 25 ottobre 1930, ad Assisi si sposano con rito cattolico. Essendo lo zar di religione ortodossa, è celebrata una seconda cerimonia a Sofia.

Dal matrimonio nascono 2 figli: la Principessa Maria-Luisa (13 gennaio 1933, Sofia) e l'erede al trono Simeone II di Bulgaria (16 giugno 1937, Sofia).

Il re Boris III muore nel 1943 in circostanze misteriose, dopo un incontro con Hitler al quale aveva rifiutato l’invio di truppe bulgare sul fronte russo. La regina Giovanna rimane sola con i due figli Maria Luisa e Simeone che è proclamato re col nome di Simeone II, sotto un Consiglio di reggenza costituito dallo zio Kyril, dal generale Michov e dal primo ministro Bogdan Filov.

Re Simeone II è deposto nel 1946 da un referendum truccato.  Nel 1993 in occasione dei 50 anni dalla morte del marito la regina Giovanna torna per la prima volta in  Bulgaria, accolta con grande entusiasmo dai bulgari che nel 2001 eleggono il figlio Primo Ministro. 

La Regina Giovanna muore a Estoril il 26 febbraio del 2000, ma è sepolta in Italia nel Cimitero di Assisi, Cappella dei Frati. Era infatti devotissima a San Francesco e Terziaria francescana.

La Regina Giovanna, durante il regno è stato amato dai Bulgari, e lo storico francese Ristelhneber definì la sua vita: "Tutto un esempio di semplicità e di dignità".


martedì, febbraio 13, 2024

Principessa Marina compie 89 anni

La principessa Marina compie il suo primo compleanno, senza suo marito, il principe Vittorio Emanuele di Savoia

12 febbraio 2024

Sua Altezza Reale la principessa Marina, ha compiuto il suo primo compleanno senza avere accanto l'amore della sua vita, il principe Vittorio Emanuele di Savoia.

Il 12 febbraio era un giorno particolare per il principe Vittorio Emanuele e la principessa Marina, che  insieme, nello stesso giorno, festeggiavano i loro compleanni. 

Il 12 febbraio 2024 il principe Vittorio Emanuele di Savoia avrebbe festeggiato il suo 87° compleanno , insieme a sua moglie, la principessa Marina Ricolfi Doria, anche lei nata nello stesso giorno

La principessa Marina Ricolfi Doria è  nata a Ginevra, il 12 febbraio 1935.
Marina Doria è stata campionessa di sci nautico, partecipando a 3 campionati del mondo (1953, 1955 e 1957) e conquistando nella sua carriera sportiva ben 23 titoli svizzeri, 12 titoli europei e 4 titoli mondiali: è stata la prima donna svizzera a vincere un titolo mondiale in questo sport.
Fidanzata fin dal 1954 con Vittorio Emanuele di Savoia, lo sposa con rito religioso il 7 ottobre 1971 a Teheran, e la coppia ha un figlio, il principe Emanuele Filiberto, che dopo la morte di suo padre, è diventato il nuovo Capo di Casa Savoia e Duca di Savoia.

Il principe Vittorio Emanuele di Savoia

Il principe Vittorio Emanuele di Savoia era nato il 12 febbraio 1937 a Napoli, unico figlio maschio del Re Umberto II e della Regina Maria Josè d'Italia. Alla sua nascita, Vittorio Emanuele riceve dal nonno Vittorio Emanuele III il titolo di principe di Napoli, come d'uso in Casa Savoia per i principi ereditari ed in alternanza con quello storico di principe di Piemonte, allora attribuito al padre Umberto, in quel momento erede al trono.

Nel giorno in cui il Principe Vittorio Emanuele avrebbe compiuto 87 anni,  il Principe Emanuele Filiberto di Savoia ha pubblicato un commovente messaggio come tributo a suo padre.

LEGGI ANCHE : Messaggio del Principe Emanuele Filiberto di Savoia come tributo a suo padre, il Principe Vittorio Emanuele 

Un grande abbraccio giunga alla principessa Marina nel giorno del suo compleanno, il primo senza avere accanto l'amore della sua vita . 


Messaggio del Principe Emanuele Filiberto

Messaggio del Principe Emanuele Filiberto di Savoia come tributo a suo padre, il Principe Vittorio Emanuele  

12 febbraio 2024

Sua Altezza Reale il Principe Emanuele Filiberto di Savoia ha pubblicato un commovente messaggio  come tributo a suo padre, il Principe Vittorio Emanuele, nel giorno in cui suo padre avrebbe compiuto 87 anni.

Il Principe Emanuele Filiberto, nuovo Capo di Casa Savoia, ha espresso il suo conforto nel sapere che, attraverso la Fede, il dialogo con il padre non si è interrotto nonostante la morte, ed ha ricordato l'amore e l'amicizia che ha condiviso con suo padre, evidenziando la forza ereditata dalla Regina Maria José. 

Il principe Emanuele Filiberto ha anche sottolineato l'importanza di sua madre, la principessa Marina, come sostegno per sessant'anni al defunto principe Vittorio Emanuele.

LEGGI ANCHE : I Funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia al Duomo di Torino

Il Principe Emanuele Filiberto ha ringraziato tutte le persone che hanno reso omaggio al padre, dimostrando affetto verso Casa Savoia, ed ha apprezza il lavoro di tutti coloro che hanno aiutato a realizzare l'ultimo desiderio del padre a Torino, esprimendo gratitudine verso tutte le istituzioni in particolare l'Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

Il Principe Emanuele Filiberto ha concluso riconoscendo la grande responsabilità che il padre gli ha lasciato di guidare Casa Savoia in un'era complessa, evidenziando l'importanza dell'unità familiare e l'impegno di continuare a portare avanti la tradizione e la storia millenaria di Casa Savoia con spirito di servizio, ringraziando gli italiani per il loro sostegno nei giorni di lutto.

LEGGI ANCHE : Omaggio al principe Vittorio Emanuele di Savoia nel complesso della Reggia di Venaria Reale

Ecco il messaggio del principe Emanuele Filiberto, Capo di Casa Savoia : 

NOTA DI

S.A.R. EMANUELE FILIBERTO

DUCA DI SAVOIA

PRINCIPE DI VENEZIA

GINEVRA – 12 FEBBRAIO 2024

Oggi, mio Padre, il Principe Vittorio Emanuele, avrebbe compiuto 87 anni.

Mi è di grande conforto sapere, attraverso gli occhi della fede, che il nostro dialogo non si sia interrotto, ma che possa tutt'oggi continuare, modulando una nuova tonalità. Nemmeno la morte, infatti, può spezzare quell’intenso legame così vivo e fecondo che ci unisce.

Percorrendo la lunga strada di un’esistenza difficile e spesso in salita, mio Padre ha saputo scrivere sorprendenti pagine di amore e di amicizia, attingendo a quella forza d’animo che era tratto distintivo della Sua amatissima Madre, la Regina Maria José.

Sono certo che in questo giorno, mio Padre sia più che mai vicino alla Sua Marina – mia Madre – che, per sessant’anni, è stata la Sua roccia e il Suo rifugio sicuro tra le tempeste della vita.

Ho ancora nella mente e nel cuore tante immagini e molte emozioni contrastanti di questi giorni.

Il mio primo pensiero, con il riconoscente ringraziamento a nome di tutta Casa Savoia, nell'impossibilità di farlo singolarmente, va alle migliaia di amici e di persone che, in questi giorni, hanno reso omaggio a mio Padre, riversando su di noi una straordinaria ondata di affetto. Non soltanto ai tantissimi concittadini che hanno visitato la camera ardente presso la Chiesa di Sant'Uberto all'interno della Reggia di Venaria Reale e a coloro che sono intervenuti alle esequie in Duomo, ma a quanti, in questi giorni, mi hanno semplicemente fermato per una parola di incoraggiamento e di vicinanza.

Desidero ringraziare, inoltre, quanti hanno lavorato per realizzare l’ultimo desiderio di mio Padre nella nostra amata Torino. Dovunque, con i miei collaboratori, ho trovato una disponibilità eccezionale: dalle istituzioni nazionali e locali, dalle autorità di Pubblica Sicurezza, Forze Armate e Forze dell’Ordine, dalla Reggia di Venaria, dall'Arcidiocesi di Torino.

Un ringraziamento particolare va, inoltre, agli Ordini Dinastici della mia Casa che, con l’Ufficio del Cerimoniale e la Delegazione per il Piemonte, hanno lavorato, con competenza, in modo impeccabile, nonché all'Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

Mio Padre mi lascia una grande responsabilità.

Ho il dovere di guidare Casa Savoia in una contemporaneità sempre più multiforme e articolata. Apprestandomi a questo difficile compito, sono più che mai consapevole che l’unità familiare sia la più grande risorsa con cui affrontare tale sfida.

Casa Savoia ha il dovere di continuare a testimoniare la ricchezza di una tradizione e di una storia lunga più di mille anni. È un impegno che assumo più che mai oggi con spirito di servizio.

Grazie a tutti gli Italiani che ci sono stati accanto in questi giorni così dolorosi.

Emanuele Filiberto

lunedì, febbraio 12, 2024

Re Fuad ai funerali Vittorio Emanuele

Il Re Fuad II d'Egitto ai funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia a Torino

10 febbraio 2024

Sua Maestà il Re Fuad II d'Egitto ha reso omaggio al Principe Vittorio Emanuele di Savoia, partecipando ai solenni funerali che si sono svolti al Duomo di Torino.

Questo evento ha avuto la partecipazione di rappresentanti di numerose famiglie reali internazionali, evidenziando le connessioni di Casa Savoia con altre case reali.

Storia tra Italia ed Egitto

La presenza del re Fouad II d'Egitto alla cerimonia ha evidenziato i profondi legami storici tra le famiglie reali d'Egitto e d'Italia, ed anche la storia ricca di intrecci culturali e politici tra l'Italia e l'Egitto.

Re Vittorio Emanuele III d'Italia trascorse i suoi ultimi giorni in Egitto, in esilio, ed anche il re Farouk d'Egitto trovò rifugio in Italia dopo il suo rovesciamento.

LEGGI ANCHE : Re Fuad II d'Egitto festeggia il suo 72° compleanno

Il Re Fuad II e Casa Savoia

La presenza di re Fouad II ai funerali di Vittorio Emanuele di Savoia non è stato solo un gesto di rispetto personale ma anche un simbolo del profondo l'amicizia tra due casate reali, visto che il Re Vittorio Emanuele III è morto in esilio al Alessandria, in Egitto.

Inoltre c'è da ricordare il profondo legame tra la città di Torino con l'Egitto. 

Il museo d'Egitto a Torino

Infatti a Torino c'è il famoso Museo Egizio, , il più importante al mondo dopo quello del Cairo interamente dedicato alla civiltà dell'antico Egitto, che fu voluto e realizzato grazie a Casa Savoia. 

Il primo oggetto che è il primo nucleo di quello che diventerà il museo, fu la Mensa isiaca, tavoletta bronzea giunta a Torino intorno al 1626 quando fu acquistata da Carlo Emanuele I di Savoia.

All'inizio dell'800, dopo le campagne napoleoniche in Egitto, in tutta Europa scoppiò una vera e propria moda per il collezionismo di antichità egizie. Bernardino Drovetti, piemontese, console generale di Francia durante l'occupazione in Egitto, collezionò più di 7000 pezzi tra statue, sarcofaghi, mummie, papiri, amuleti e monili vari, che poi nel 1824 propose la collezione al re Carlo Felice che la acquistò nel 1824, unendovi altri reperti di antichità classiche di Casa Savoia.

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L'esilio di Re Vittorio Emanuele III in Egitto

Il 5 giugno 1944 segna il passaggio dei poteri dal re Vittorio Emanuele al figlio Umberto, senza tuttavia possedere la dignità di re. Poi, il 9 maggio 1946, un mese prima del referendum Monarchia repubblica del 2 giugno, il sovrano abdica in favore del figlio Umberto II di Savoia. 
La sera stessa Vittorio Emanuele III s'imbarca sul Duca degli Abruzzi per raggiungere l'Egitto, con la moglie la Regina Elena. In questo esilio volontario vive ad Alessandria, in Egitto, con il titolo di "Conte di Pollenzo" fino alla morte avvenuta il 28 dicembre 1947. 

Considerazione 

La partecipazione di re Fouad II al funerale del principe Vittorio Emanuele di Savoia a Torino non è solo un momento di cortesia tra membri di Case Reali, ma un gesto ricco di significato storico, che 
richiama alla memoria i profondi legami tra le famiglie reali d'Italia e d'Egitto. 


Principe di Monaco onora Vittorio Emanuele

Il Principe Alberto di Monaco ai funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia a Torino

10 febbraio 2024

Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto II di Monaco ha reso omaggio al Principe Vittorio Emanuele di Savoia, partecipando ai solenni funerali che si sono svolti al Duomo di Torino.

Questo evento ha avuto la partecipazione di rappresentanti di numerose famiglie reali internazionali, evidenziando le connessioni di Casa Savoia con altre case reali.

LEGGI ANCHE : Omaggio al principe Vittorio Emanuele di Savoia nel complesso della Reggia di Venaria Reale

Scomparsa di Vittorio Emanuele di Savoia

Il principe Vittorio Emanuele di Savoia è deceduto il 3 febbraio 2024 a Ginevra all'età di 86 anni,  l'unico figlio maschio del Re d'Italia, Umberto II, e della Regina Maria José 

Basilica di Superga

Dopo questa cerimonia commovente nel Duomo di Torino, la salma del principe Vittorio Emanuele è stata portata alla Basilica di Superga, luogo che ospita la necropoli della famiglia Savoia, che simboleggia il legame indissolubile tra la famiglia Savoia e la città di Torino.

Il Legame tra Alberto e Emanuele Filippo di Savoia

Con la sua presenza ai funerali, il principe Alberto di Monaco ha mostrato la stima reciproca con Casa Savoia, ed il legame personale con il principe Vittorio Emanuele, rafforzato dall'amicizia con il principe Emanuele Filippo di Savoia. 

A novembre il principe Emanuele Filiberto di Savoia aveva consegnato, a nome di suo padre, il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, Duca di Savoia, Principe di Napoli, le insegne dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata al principe Alberto II di Monaco. 

Questo ordine dinastico è il massimo riconoscimento conferito da Casa Savoia.

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Principe Leka onora Vittorio Emanuele

Il Principe Leka di Albania ai funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia a Torino

10 febbraio 2024

Il Principe ereditario Leka d'Albania ha reso omaggio al Principe Vittorio Emanuele di Savoia, partecipando ai solenni funerali che si sono svolti al Duomo di Torino, evidenziando il profondo legame storico tra Albania e Italia. 

Ecco cosa ha scritto il principe Leka :

"Ieri, ho reso omaggio ai funerali del principe ereditario Vittorio Emanuele di Savoia a Torino. Un giorno solenne ed emozionante in cui onoriamo la sua eredità.

Riposa in pace."

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Storia tra Albania ed Italia

Il rapporto storico tra Albania-Italia è complesso, nel periodo tra la prima e la secondl guerra mondiale, pieno di momenti di cooperazione e tensioni storiche.

La storia tra Italia e Albania è stata segnata da momenti significativi, come l'occupazione del porto di Valona nel 1914 da parte del Regno d'Italia e la successiva dichiarazione dell'indipendenza albanese sotto protettorato italiano nel 1917. 
Il percorso di Ahmet Zogu, dal presidente all'autoproclamazione a Re Zog I, ha visto l'Italia come unico riconoscimento internazionale, culminando i seguito con l'invasione italiana dell'Albania nel 1938 sotto il regno di Vittorio Emanuele III.

Il Legame del Principe Leka con l'Italia

Oltre al contesto storico, il Principe Leka ha un legame personale con l'Italia, avendo proseguito i suoi studi all'Università di Perugia, dove ha studiato la lingua italiana.

Inoltre c'è da ricordare che il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, precedentemente aveva conferito al principe Leka l'onorificenza di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, sottolinea ulteriormente questo legame.

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Conclusione

La presenza del Principe Leka ai funerali del Principe Vittorio Emanuele di Savoia è stato un gesto di rispetto personale ma simboleggia anche la lunga e a volte complessa storia di relazioni tra l'Albania e l'Italia. 

Insomma la presenza del Principe Leka a questa cerimonia funebre, è stato un momento significativo per perpetuare e ricordare al mondo il legame tra l'Italia e  la Albania.

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Romanov ai funerali di Vittorio Emanuele

La Principessa Vittoria Romanov ai funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia a Torino

10 febbraio 2024

Sua Altezza Reale la Principessa Rebecca Vittoria Romanovna ha rappresentato la famiglia imperiale russa ai funerali di Sua Altezza Reale il principe Vittorio Emanuele di Savoia, tenutisi nel Duomo di Torino.

Il Duomo di Torino è stato il luogo di congedo per il principe Vittorio Emanuele di Savoia, con la partecipazione di rappresentanti di numerose famiglie reali internazionali. Tra i presenti anche la figura della principessa Vittoria Romanovna, emblema dell'amicizia tra la Russia e l'Italia.

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La Principessa Vittoria Romanovna ha scritto si Instagram : "La Famiglia Imperiale è profondamente addolorata per la scomparsa di Vittorio Emanuele e rinnova le più sincere condoglianze alla Principessa Marina, alla sua famiglia ed a Casa dei Savoia, Emanuele Filiberto, Courau Clotilde, Maria Pia, Vittoria e Luisa."

Principessa Vittoria Romanovna

La principessa Vittoria, nata Rebecca Bettarini, figlia dell'ambasciatore italiano Roberto Bettarini, rappresenta la continuazione del legame storico tra la Russia e l'Italia e tra i Romanov e Savoia.

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I Legami tra Romanov e Savoia

La partecipazione della principessa Vittoria Romanovna ai funerali è un simbolo dei legami secolari tra le due famiglie reali. Questi legami risalgono al 1896, ed è famosa la visita dello zar Nicola I di Russia a Racconigi, avvenuto il 23 ottobre 1909, e dove si fermò tre giorni, invitato dal re Vittorio Emanuele III di Italia, un evento storico che cementò l'amicizia tra i due paesi.

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Considerazioni 

La presenza della principessa Vittoria Romanov ai funerali non solo è stato un omaggio al principe Vittorio Emanuele di Savoia , ma simboleggia la continuità dei legami  storici tra le casate dei Romanov e dei Savoia, ed anche ha sottolineato la amicizia tra la Russia e l'Italia.


Funerali di Vittorio Emanuele di Savoia

I Funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia al Duomo di Torino

10 febbraio 2024

Nel Duomo di Torino si sono svolti i solenni funerali del principe Vittorio Emanuele di Savoia, unico figlio maschio del Re Umberto II e della Regina Maria José.

La cerimonia ha visto la partecipazione della famiglia di Casa Savoia e di numerosi reali internazionali. 

Dopo i funerali, le ceneri del principe Vittorio Emanuele sono state tumulate nella Basilica di Superga, luogo di riposo eterno per la Dinastia dei Savoia.

Nato il 12 febbraio 1937, il principe Vittorio Emanuele è morto il 3 febbraio 2024, all'Ospedale Cantonale di Ginevra, dove era già morto suo padre, il Re Umberto II, il 18 marzo 1983.

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I reali alla cerimonia funebre di Vittorio Emanuele di Savoia

La cerimonia funebre di Vittorio Emanuele di Savoia ha visto la partecipazione di numerosi membri della nobiltà europea e mondiale, testimoniando l'alto rispetto e il profondo legame tra le case reali. 

Tra gli ospiti d'onore, figuravano la regina Sofia di Spagna ed il principe Alberto II di Monaco, amico stretto della famiglia e testimone del matrimonio di Emanuele Filiberto e Clotilde Courau. 

Il funerale ha anche visto la presenza del re Fouad II d'Egitto, del principe Leka d'Albania, l'arciduca Martino d'Austria, il principe Jean di Lussemburgo, il principe Filippo di Grecia e Danimarca, e la principessa Vittoria Romanovna Romanoff. Erano presenti anche Il duca e la duchessa di Chartres, il principe Carlo di Borbone-Due Sicilie con sua figlia, la principessa Maria Carolina, il principe Boris di Bulgaria, il principe Carlo e la principessa Naomi d'Orléans, e il principe di Windisch-Graetz.

Anche Alfonso di Bragança, Principe da Beira, ha rappresentato la Casa reale portoghese, al funerale di SAR Vittorio Emanuele di Savoia, figlio di Re Umberto II d'Italia.

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Basilica di Superga

Dopo i funerali, la salma del principe Vittorio Emanuele è stata portata alla Basilica di Superga, luogo che ospita la necropoli della famiglia Savoia, che simboleggia il legame indissolubile tra la famiglia Savoia e la città di Torino.

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venerdì, febbraio 09, 2024

Omaggio a Vittorio Emanuele di Savoia

Omaggio al principe Vittorio Emanuele di Savoia nel complesso della Reggia di Venaria Reale

9 febbraio 2024

È stata allestita nella cappella di Sant'Uberto, che fa parte del complesso della Reggia di Venaria Reale, la camera ardente del principe Vittorio Emanuele di Savoia, testimoniando il profondo legame tra Casa Savoia e questo luogo, appena fuori Torino. 

Sui gradini dell’altare una composizione di rose bianche, blu e rosse a formare il simbolo di Casa Savoia, il feretro è avvolto da uno stendardo con lo stemma reale, accanto due composizioni di fiori, una della vedova, Marina Doria, l’altra di Emanuele Filiberto, della moglie Clotilde e delle principesse Vittoria e Luisa.

All'apertura della camera ardente del principe Vittorio Emanuele, il figlio del defunto, Emanuele Filiberto ha accompagnare la bara, che si è fermato per un attimo accanto, posandovi sopra una mano. 

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Quindi il principe Emanuele Filiberto, si è seduto al fianco del feretro, con Sergio di Jugoslavia, figlio della sorella di Vittorio Emanuele, la principessa Maria Pia, con la sorella Elena ed il marito, Stanislas Fougeron, per partecipare al raccoglimento, che ha avuto la presenza di delegazioni e corone dinastiche internazionali, mentre gli italiani rendevano omaggio al principe di Napoli.

Un pò dopo sono arrivate la principessa Marina Doria, la principessa Clotilde, moglie del principe Emanuele Filiberto, con le loro due figlie, Vittoria, principessa di Carignano e Luisa, principessa di Chieri, e la principessa Maria Pia.

Anche il presidente del Senato Ignazio La Russa ha reso  omaggio al feretro del principe Vittorio Emanuele, che ha abbracciato il figlio Emanuele Filiberto prima di salutare il resto della famiglia, dicendo : "Sono venuto in visita sia pubblica che privata. Ci sono luci e ombre. Non bisogna dimenticare che grazie ai Savoia c’è stata l'Unità d’Italia".

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I funerali di Vittorio Emanuele si terranno a Torino

I funerali di Vittorio Emanuele si terranno il giorno successivo alle ora 15 nel Duomo di Torino, sottolineando il legame storico con la città, considerata la culla di Casa Savoia. 

Il feretro sarà adagiato a terra, su di un tappeto, davanti all'altare. La Famiglia Reale prenderà posto sul lato sinistro, in corrispondenza della Cappella che custodisce la Sacra Sindone, che Re Umberto II nel suo testamento la donò in eredità al Papa Giovanni Paolo II, che stabilisce che essa rimanga a Torino. Sul lato opposto prenderanno posto i Capi di Stato, i membri delle Case Reali e le autorità presenti.

Per chi non potrà entrare in chiesa, si annuncia un maxi schermo in piazza San Giovanni.

Terminata la cerimonia funebre, il feretro partirà verso la Basilica di Superga, accompagnato dai membri della Famiglia Reale.

La Reggia di Venaria Reale

La splendida Reggia di Venaria Reale è una delle residenze sabaude , considerato patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1997.

La reggia di Venaria fu commissionarla dal duca Carlo Emanuele II di Savoia che intendeva farne la base per le battute di caccia attorno a Torino (da cui dal latino il nome Venaria), e successivamente fu ingrandita con innumerevoli corpi edilizi ed edifici. Nel 1716, Vittorio Amedeo II affidò il progetto al famoso architetto Filippo Juvarra che completò la Galleria Grande (1716), allestì il padiglione sud-est, costruí la Citroneria e la Scuderia Grande (1722-1727), e costruì la cappella di Sant'Uberto, dove si è svolta la camera ardente del defunto Vittorio Emanuele.


sabato, febbraio 03, 2024

Addio a Vittorio Emanuele di Savoia

Addio al Principe Vittorio Emanuele di Savoia

3 febbraio 2024

La scomparsa del Principe Vittorio Emanuele di Savoia segna la fine di un capitolo della Monarchia italiana e di Casa Savoia.

Il principe Vittorio Emanuele di Savoia nasce a Napoli il 12 febbraio 1937, unico figlio maschio del Re d'Italia, Umberto II, e della Regina Maria José del Belgio. 

Cresciuto nei palazzi reali, era destinato al trono prima che la monarchia fosse abolita nel 1946, a seguito di un referendum truccato per far vincere la repubblica. 

Esilio

La famiglia reale si trasferisce in esilio, dapprima a Cascais, in Portogallo, e poi anche a Ginevra, in Svizzera, dove Vittorio Emanuele passerà gran parte della sua vita.

Durante l'esilio, Vittorio Emanuele si sposa con Marina Doria, campionessa di sci nautico, nel 1971 a Teheran. Dal loro matrimonio nasce un figlio, il principe Emanuele Filiberto

Il principe Vittorio Emanuele doveva contava solo su se stesso per raggiungere la salute finanziaria, e si afferma nel mondo degli affari, in particolare nel settore aeronautico in Iran, per poi trasferirsi nella villa sull'isola di Cavallo, vicino alla Corsica, da dove poteva vedere da lontano l'Italia.

Ritorno in Patria

Nel 2002, la legge dell'esilio viene abolita, permettendo a Vittorio Emanuele e suo figlio di tornare in Italia. Il ritorno della famiglia viene celebrato con il matrimonio del principe Emanuele Filiberto con l'attrice francese Clotilde Courau nel 2003 a Roma.

Innovazione e Tradizione

Il cambiamento delle regole di successione da parte di Vittorio Emanuele nel 2019 ha dimostrato la sua  intenzione di adattare le tradizioni ai valori contemporanei, garantendo così la continuità della dinastia Savoia. Questo atto è una spinta verso una monarchia moderna, capace di evolvere e di rimanere rilevante nell'era attuale.

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Il Futuro della Monarchia per l'Italia

Oltre a rendere omaggio alla memoria del principe Vittorio Emanuele ed a Casa Savoia, questa morte solleva riflessioni sul ruolo della Monarchia in Italia, e cioè la mancanza di un capo di Stato super partes, una figura capace di superare le polarizzazioni e di guidare il paese verso un futuro di unità e prosperità.

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Casa Savoia, con la sua storia millenaria, rappresenta un simbolo di unità, stabilità e continuità che va oltre le divisioni politiche. In un momento in cui la crisi di rappresentanza e l'assenza di un punto di riferimento unificante si fanno sempre più sentire, l'auspicio di un ritorno alla Monarchia in Italia non è un ritorno al passato ma una possibile visione per un futuro in cui ci sia un Re in grado di dare speranza  e fiducia alla Nazione .

domenica, gennaio 28, 2024

Regina Maria José

Ricordiamo Maria José Regina d'Italia

27 gennaio 2001

23 anni fa, il 27 gennaio 2001, Sua Maestà la Regina Maria José  d'Italia moriva a Ginevra (Svizzera).

Il funerale della Regina d'Italia si svolse nell'abbazia di Altacomba (Francia) il 2 febbraio 2001 e, per suo espresso volere fu sepolta nell'Abbazia Reale di Altacomba, al fianco di Sua Maestà Umberto II.

Maria José  è nata ad Ostenda, il 4 agosto 1906 come principessa del Belgio e divenne Regina d'Italia come consorte di Umberto II di Savoia.

Umberto e Maria José si fidanzarono privatamente il 7 settembre 1929 presso il Chateau de Losange, vicino a Bastogne (Belgio) mentre il fidanzamento ufficiale avvenne a Bruxelles il 23 ottobre 1929, che fu poi annunciato il giorno successivo.

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Le nozze tra il Principe Umberto e la Principessa Maria Josè furono celebrate a Roma l' 8 gennaio del 1930 nella Cappella Paolina del palazzo del Quirinale.

Nel 1934 la principessa Maria Josè dà alla luce Maria Pia, nel 1937 Vittorio Emanuele, nel 1940 Maria Gabriella, che tutti e 3 nascono a Napoli. La permanenza a Napoli si protrasse fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, quando la famiglia si trasferì al Quirinale, e  la quartogenita, la principessa Maria Beatrice, nasce a Roma il 2 febbraio 1943.

Maria José si occupò personalmente dei suoi figli, sia nei soggiorni autunnali al Castello Reale di Racconigi sia in quelli estivi a Villa Maria Pia a Posillipo. 

Dopo l'esito della seduta del Gran Consiglio e dell'arresto di Mussolini, la principessa Maria José va con i quattro figli nella residenza estiva dei Savoia a Sant'Anna di Valdieri. L'8 settembre la principessa Maria Josè si trovava a Sarre, dove si era trasferita da dieci giorni e, come il resto degli italiani, apprese la notizia dell'armistizio dalla radio.

In questo momento di grave pericolo per i membri della famiglia reale e, in particolar modo, per il  piccolo Vittorio Emanuele, nipote maschio del re, (Hitler voleva rapirlo) Maria José ed i suoi figli si rifugiarono in Svizzera.

Solo nel febbraio del 1945, mentre la Germania stava cadendo, Maria José si decise a rientrare in Italia. Fu un percorso durissimo in pieno inverno e con gli sci ai piedi attraversò il confine sulle Alpi, scortata da due guide e dai pochi uomini che le erano rimasti vicino. Ad accoglierla in Italia c'erano i partigiani, che la scortarono fino a Racconigi. Qui attese fino al giugno seguente, quando fu mandato un aereo per portarla a Roma, dove ad aspettarla c'era Umberto. Ad agosto andarono a prendere i bambini e la famiglia fu di nuovo riunita.

Riprese a fare l'ispettrice nazionale del Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, visitando i posti più colpiti dalla guerra e fu proprio mentre tornava da Cassino che venne informata di essere regina. Era il 9 maggio del 1946. Il re Vittorio Emanuele III aveva abdicato in favore di Umberto

Dopo la morte del marito Umbetto II a Ginevra nel 1983, la Regina Maria Josè ebbe il permesso di rientrare in Italia, nel 1987, in quanto vedova, ma lo fece solo il 1º marzo 1988 per assistere a un convegno storico nella città di Aosta.

La Regina Maria Josè morì il 27 gennaio 2001 a Ginevra e per suo espresso volere venne sepolta nell'abbazia di Altacomba, a fianco del marito. Ai funerali parteciparono re Juan Carlos I di Spagna, i reali di Belgio e Lussemburgo, Alberto II di Monaco, gli ex reali di Bulgaria, Costantino II di Grecia, Farah Dibah, Michele di Jugoslavia. 

martedì, gennaio 23, 2024

Emanuele Filiberto celebra INGORTP

Il Principe Emanuele Filiberto di Savoia e la principessa Vittoria a Roma per il 146° anniversario dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

21 gennaio 2024

Le Loro Altezze Reali il Principe Emanuele Filiberto di Savoia, e sua figlia, la principessa Vittoria, hanno presieduto la cerimonia del 146° anniversario dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

Questo evento si è svolto al Vittoriano ed al Pantheon di Roma.

Il Principe Emanuele Filippo e la Principessa Vittoria

Il principe Emanuele Filippo, erede della Casa Reale di Savoia, ha guidato la commemorazione con la giovane principessa Vittoria, erede dinastica, alla presenza di numerosi  monarchici e cittadini, che hanno reso omaggio all'Altare della Patria, simbolo della Nazione unita dopo il Risorgimento.

Vittoriano di Roma

La giornata ha avuto inizio con la deposizione di una corona di alloro al sacello del Milite ignoto all'Altare della Patria. Il maestoso Vittoriano, situato nel cuore di Roma, è dedicato al primo re d'Italia, Vittorio Emanuele II, e Padre della Patria.

Pantheon di Roma

Tra gli eventi della giornata, c'è stato un corteo guidato dalla fanfara dell'Associazione nazionale dei Bersaglieri che ha accompagnato il principe Emanuele Filiberto e la principessa Vittoria dal Vittoriano al Pantheon. Questo spettacolare percorso ha attirato l'attenzione di numerosi cittadini e turisti, creando un'atmosfera di festa e rispetto.

Al Pantheon, il principe Emanuele Filippo e la principessa Vittoria hanno partecipato ad una messa in memoria dei defunti Re e Regine d'Italia. 

Gala Serale

La giornata si è conclusa con un gala serale organizzato per festeggiare i 146 anni dell'Istituto Nazionale della Guardia d'Onore delle Tombe Reali del Pantheon, che ha offerto l'occasione per sottolineare l'impegno di questa istituzione nel preservare la memoria dei sovrani italiani.

Istituto Nazionale della Guardia d'Onore delle Tombe Reali del Pantheon

Re Vittorio Emanuele II di Savoia, primo re d’Italia, riposa al Pantheon dal 9 gennaio 1878 (data in cui morì al Quirinale) e dopo di lui altri due reali furono tumulati all'interno della basilica: nel 1900 Re Umberto I (secondo re d’Italia) e poi nel 1926 sua moglie, la regina Margherita. 
Dal 1878 le associazioni di reduci delle guerre risorgimentali decisero di prestare un servizio di guardia alla tomba del "padre della Patria" Vittorio Emanuele II, che confluirono in un unico sodalizio, il Comitato generale dei veterani 1848-1870, cambiando negli anni due volte il nome fino al 1932 quando la denominazione definitiva diventa "Istituto nazionale per la Guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon".

Come tutte le associazioni militari, l'INGORTP è sottoposto alla vigilanza del Ministero della Difesa. Recentemente, il Ministero ha emesso una circolare che posiziona l'INGORTP al primo posto in ordine di precedenza rispetto ad altre associazioni commemorative militari nelle manifestazioni. 

Viene pubblicato bimestralmente il periodico "GUARDIA D’ONORE", il quale, oltre ad argomenti di carattere storico, tratta dell’attività dell’Istituto e delle Guardie d’Onore.

martedì, gennaio 09, 2024

Vittorio Emanuele II

Vittorio Emanuele II di Savoia, Primo Re d'Italia, muore al Quirinale di Roma.

9 gennaio 1878

Sua Maestà il Re Vittorio Emanuele II di Savoia è nato a Torino il 14 marzo 1820, ed è morto il 9 gennaio 1878, alle ore 14:30, al Quirinale di Roma dopo 28 anni e 9 mesi di regno.

E' stato l'ultimo Re di Sardegna (dal 1849 al 1861) e il primo Re d'Italia (dal 1861 al 1878). Dal 1849 al 1861 fu Principe di Piemonte, Duca di Savoia e Duca di Genova.

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Rispettoso dello Statuto Albertino, Vittorio Emanuele II, insieme al primo ministro Camillo Benso, conte di Cavour, porta a compimento il Risorgimento e il processo di unificazione italiana.

È ricordato anche con l'appellativo di Re galantuomo, perché dopo la sua ascesa al trono non ritirò lo Statuto Albertino promulgato da suo padre Carlo Alberto.

Per questi avvenimenti Vittorio Emanuele II è proclamato Padre della Patria ed è sepolto al Pantheon, che da allora è il sepolcreto dei Re e delle Regine d'Italia.

A lui è dedicato il monumento nazionale del Vittoriano, in Piazza Venezia di Roma.

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La immagine è relativa ai Solenni Funerali al Pantheon del Re Vittorio Emanuele II che si svolsero il 17 Gennaio 1878.




lunedì, gennaio 08, 2024

Elena Regina d'Italia

Ricordiamo la nascita di Elena Regina d'Italia

8 gennaio 1873

Sua Maestà la Regina Elena d'Italia nasce a Cettigne, l'8 gennaio 1873.

Le nozze tra Elena e Vittorio Emanuele si svolgono il 24 ottobre 1896: la cerimonia civile al Quirinale, quella religiosa alla Chiesa Santa Maria degli Angeli.

L'11 agosto 1900, in seguito all'assassinio di re Umberto I, Vittorio Emanuele sale al trono, e Elena accanto al sovrano, in maniera umile e discreta, si impegna a numerose iniziative caritative e assistenziali, ricevendo una vasta simpatia e popolarità.

Il 9 maggio del 1946, Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto, assumendo il nome di Conte di Pollenzo, e va in esilio volontario ad Alessandria d'Egitto con Elena.

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La coppia reale si ritira a Villa Jela, ad Alessandria d'Egitto, ospite di re Farouk I d'Egitto che ricambia così l'ospitalità data a suo tempo dal re italiano a suo padre.

Elena rimane col marito fino alla morte di quest'ultimo, avvenuta il 28 dicembre 1947 .

Dopo 3 anni si scopre malata di cancro e si trasferisce in Francia a Montpellier, dove muore il 28 novembre 1952 e quindi sepolta, come suo desiderio, in una comune tomba del cimitero cittadino a Montpellier.

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Il Sommo Pontefice Pio XI il 15 aprile 1937 le conferisce la Rosa d’oro della Cristianità, la più importante onorificenza possibile a quei tempi per una donna da parte della Chiesa Cattolica.

Nel 2001 Elena è stata proclamata "Serva di Dio" in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.

65 anni dopo la sua morte, il 15 dicembre 2017 , la salma della Regina Elena è stata rimpatriata da Montpellier (Francia) e sepolta nel santuario di Vicoforte (Cuneo), nella cappella di San Bernardo, dove il 17 dicembre successivo sono stati tumulati anche i resti di Sua Maestà Re Vittorio Emanuele III, traslate da Alessandria d'Egitto.

TUTTI i Sovrani d'Italia devono riposare nel Pantheon di Roma

Purtroppo rimane aperta la questione che le spoglie di tutti i Re e Regine d'italia possano riposare nel Pantheon di Roma. Al Pantheon di Roma già riposano Vittorio Emanuele II, la Regina Margherita ed il Re Umberto I, e mancano ancora il Re Vittorio Emanuele III, la Regina Elena, il Re Umberto II e la Regina Maria José.

La domanda che persiste nella mente di molti italiani è : "Quando anche Vittorio Emanuele III, Elena, Umberto II e Maria José saranno traslati nel Pantheon di Roma ?"

La traslazione di tutti i Sovrani italiani nel Pantheon di Roma sarebbe un atto tangibile per onorare la Storia della Nazione e la pacificazione nazionale, così spesso auspicati da molti.

Si sa che i risultati del referendum istituzionali del 1946 furono falsificati, tanto che la repubblica non è mai stata proclamata, e quindi la repubblica continua ad avere paura della Storia e della Monarchia ...

Nozze Umberto - Maria José

94° anniversario del matrimonio tra il Principe Umberto e la Principessa Maria José.

8 gennaio 1930

94 anni fa il principe Umberto, erede al trono del Regno d'Italia, sposa Maria Josè, principessa del Belgio, ed il matrimonio si celebra nella cappella Paolina del Quirinale, a Roma.

Il principe Umberto, 25 anni, è in alta uniforme con i gradi di colonnello, Maria Josè indossa un abito disegnato personalmente da Umberto.

LEGGI ANCHE : 94 anni fa il fidanzamento tra il Principe Umberto e la Principessa Maria Josè.

Maria Josè e Umberto di Savoia arrivano all’altare, accompagnati dalle note del canto sardo : Conservet Deus su re.

Umberto e Maria Josè quindi si affacciano al balcone del Quirinale per salutare il popolo in festa.

In seguito alle 12,30 Umberto e Maria Josè arrivano al Vaticano per essere ricevuti da papa Pio XI.

VIDEO delle Nozze di Umberto principe di Piemonte

domenica, gennaio 07, 2024

Festa del Tricolore del Regno d'Italia

Il vero primo Tricolore è quello del Regno d'Italia

7 gennaio 2024

La repubblica italiana invece di ricordare il Tricolore Sabaudo, (che per Lei ha la colpa di essere una bandiera monarchica) il 7 gennaio festeggia il vessillo della "repubblica cispadana" del 1797.

Il significato di una bandiera è legato al periodo storico nel quale è vissuto, e quindi non si può, a posteriore, applicare al vessillo del 1797 un significato diverso da quello che aveva, che non aveva il significato dell'Unità d'Italia. 

Durante il triennio (1796-1799) i giacobini volevano imporre nella nostra penisola la rivoluzione francese, la bandiera della repubblica cispadana era imposta dagli stranieri (Napoleone), lo stato cispadano era un piccolissimo stato fantoccio dell’esercito napoleonico che non simboleggiava l'Unità d'Italia e la sua Indipendenza, anzi era esattamente l'opposto.

E poi come si spiega che fino a pochi anni fa questo vessillo era sconosciuto dagli italiani e mai insegnato nelle scuole ?

Inoltre la bandiera della repubblica cispadana è graficamente molto diversa da quella attuale, le bande sono orizzontali invece che verticali, al centro è dipinto la faretra con 4 frecce e la sigla “R C” .

Ironia della sorte : sotto la faretra c’è anche un simbolo (fascio) che ricorda il fascismo, e quindi la repubblica italiana, che si considera essere antifascista, onora una bandiera con un simbolo fascista…

Come se non bastasse non esiste l’originale della bandiera del 1797, esiste solo la ricostruzione storica fatta da un certo Ugo Bellocchi, un giornalista di Reggio Emilia che nel 1945 fondò il quotidiano “Reggio Democratica”, organo del Comitato Provinciale di Liberazione Nazionale.

La presunta ricostruzione del vessillo avvenne solo nel 1963 quando lui riuscì a identificare le  caratteristiche della bandiera cispadana...

Insomma è impossibile festeggiare il Tricolore senza la Bandiera Sabauda !

Il primo vero Tricolore dell'Italia è quello scelto da Re Carlo Alberto e usato dai patrioti nel glorioso Risorgimento.

W il Tricolore!
W la Bandiera di Re Carlo Alberto!
W il Risorgimento!
W la Monarchia!
W il Regno d'Italia!

sabato, gennaio 06, 2024

Maglia azzurra in onore ai Savoia

112 anni fa la Nazionale di calcio italiana per la prima volta con la maglia azzurra.

6 gennaio 1911

112 anni fa, il 6 gennaio 1911, per la prima volta la squadra nazionale di calcio italiana scese in campo con la maglia azzurra, colore scelto in onore a Casa Savoia.

La prima maglia indossata dalla nazionale italiana nell’esordio assoluto con la Francia del 15 maggio 1910 era di colore bianco, in quanto non si era raggiunto ancora l’accordo sulla divisa ufficiale, compreso il colore, e dunque si decise di non colorarla lasciandola bianca. 

L’esordio in maglia azzurra risale al 6 gennaio 1911 quando all'Arena Civica di Milano fu disputata la partita di ritorno tra l'Italia e l'Ungheria.  Nella partita i Magiari indossarono anch’essi una tenuta bianca, e la Federazione Italiana dovette predisporre un maglia di altro colore, e la scelta cadde sull’azzurro, in onore della famiglia reale Casa Savoia.

Dopo la costituzione del Comitato Olimpico, ci vollero degli anni ancora prima che tutte le nostre nazionali adottassero l’azzurro, cosa che avvenne nelle Olimpiadi di Los Angeles nel 1932.

W gli azzurri !
W Casa Savoia !

venerdì, gennaio 05, 2024

Margherita Regina d'Italia

Ricordiamo Margherita Regina d'Italia

4 gennaio 1926

Margherita nacque a Torino, il 20 novembre 1851, fu Regina d'Italia come sposa di Umberto I di Savoia.

Dopo la morte di Umberto I, nel ruolo di Regina Madre si dedicò ad opere di beneficenza e all'incremento delle arti e della cultura, incoraggiò artisti e letterati e fondò istituzioni culturali.

Margherita ebbe onoranze funebri prima a Bordighera, e poi a Roma, ove fu tumulata nelle tombe reali del Pantheon.

La Regina Margherita finora è l'unica Regina d'Italia ad essere tumulata al Pantheon di Roma.

Purtroppo rimane aperta la questione che le spoglie di tutti i Re e Regine d'italia possano riposare nel Pantheon di Roma. Al Pantheon di Roma già riposano Vittorio Emanuele II, la Regina Margherita ed il Re Umberto I, e mancano ancora il Re Vittorio Emanuele III, la Regina Elena, il Re Umberto II e la Regina Maria José.

La domanda che persiste nella mente di molti italiani è : "Quando anche Vittorio Emanuele III, Elena, Umberto II e Maria José saranno traslati nel Pantheon di Roma ?"

La traslazione di tutti i Sovrani italiani nel Pantheon di Roma sarebbe un atto tangibile per onorare la Storia della Nazione e la pacificazione nazionale, così spesso auspicati da molti.

Si sa che i risultati del referendum istituzionali del 1946 furono falsificati, tanto che la repubblica non è mai stata proclamata, e quindi la repubblica continua ad avere paura della Storia e della Monarchia ...



martedì, gennaio 02, 2024

Messaggio Principe Vittorio Emanuele

Il messaggio del Principe Vittorio Emanuele, Duca di Savoia

31 dicembre 2023

Come tradizione, il Principe Vittorio Emanuele di Savoia, ha pubblicato il suo messaggio di fine anno 2023, nel quale ha affrontato diversi temi.

Il Principe Vittorio Emanuele di Savoia ha aperto il suo messaggio riflettendo sulla situazione internazionale, sottolineando l'importanza di una leadership stabile e consapevole nei momenti di incertezza. 

Un altro aspetto è stato il suo appello alla carità e all'impegno sociale, ha sottolineato il ruolo fondamentale delle Dinastie nel sostenere cause umanitarie, evidenziando progetti benefici sostenuti dalla Real Casa Savoia.

Il Principe Vittorio Emanuele ha poi portato speranza alle nuove generazioni, invitandole a guardare al futuro con fiducia.

Ecco il messaggio di Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia, Principe di Napoli :

Cari Italiani,

Carissimi e fedeli amici,

a Voi e alle Vostre famiglie formulo i migliori auguri per un nuovo anno apportatore di serenità e di pace, affinché ogni Vostro progetto possa realizzarsi. Purtroppo, non mi è più possibile viaggiare con regolarità, ma porto nel cuore ogni città della nostra cara Patria, grato per le tante attestazioni di affetto che mi pervengono quotidianamente dall'amatissima Italia e che rappresentano per me una grande consolazione nei giorni più faticosi.

Nell'approssimarsi della fine di questo 2023, il pensiero di tutti noi non può che correre immediatamente alla difficile situazione internazionale, che vede minacciate la pace dei popoli e la sicurezza delle persone.

Quanti siedono oggi in posti di responsabilità hanno il dovere di compiere ogni sforzo affinché sia respinta con assoluta fermezza la logica della sopraffazione e della violenza, assicurando così il giusto e sacrosanto diritto delle giovani generazioni a ricevere in eredità dalle nostre mani un pianeta migliore, non avvelenato dal fanatismo e dal culto della morte.

Formulo un augurio alle Istituzioni italiane tutte, affinché, pur in un contesto complesso come quello attuale, non perdano mai il faro che le guida: l'amor di Patria e il perseguimento, sempre e ovunque, del bene dei cittadini italiani e dei loro legittimi interessi.

Anche a nome della mia Casa, inoltre, rinnovo i più fervidi auguri al Santo Padre Francesco che, quest’anno, ha celebrato i primi dieci anni del Suo Pontificato e la cui voce rappresenta un punto di riferimento non soltanto per la cristianità, ma per l’intera comunità internazionale.

In questa circostanza, permettetemi di dedicare un pensiero ai miei familiari. Mi stanno supportando in maniera crescente nell'onorare i doveri dinastici e, in modo particolare, vorrei ringraziare mio Figlio Emanuele Filiberto che, raccolto il testimone dalle mie mani,

mi sta coadiuvando con quotidiana dedizione nelle attività e nei compiti legati agli Ordini Dinastici Sabaudi. Anche quest’anno, essi hanno continuato a realizzare centinaia di opere benefiche in tutto il mondo, conseguendo importanti risultati, con più di trenta Delegazioni attive e migliaia di donne e di uomini, volontari e sostenitori impegnati quotidianamente in molteplici progetti.

Un lavoro che non può certo interrompersi e che richiede una pertinente cura da parte della mia Famiglia.

Il futuro di Casa Savoia è oggi affidato alle Sue giovani generazioni.

Si è parlato molto, in questi ultimi giorni del 2023, anche su alcune importanti testate italiane, del futuro delle Dinastie nel mondo contemporaneo. Io credo che il servizio migliore che la mia Casa possa  assicurare oggi all'Italia, sia nel fare del bene attraverso la filantropia e la beneficenza e, soprattutto, nel custodire le più sacre memorie della nostra storia, della nostra cultura e delle sue composite espressioni. 

La nostra tradizione. 

Una tradizione che è vivificante e degna di tale nome solo se non è il museo di sé stessa e non custodisce le ceneri del passato, ma ne mantiene viva la fiamma, avendo talvolta il coraggio di sfidare le proprie abitudini e gli anacronismi, ripensandosi nel mondo contemporaneo.

Questo è il compito che affido alle giovani generazioni Sabaude. 

A Voi tutti e ai Vostri cari, anche a nome di mia moglie Marina, di mio figlio Emanuele Filiberto, di mia nuora Clotilde e delle mie nipoti Vittoria e Luisa, giungano i più fervidi auguri per uno splendido 2024.