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mercoledì, dicembre 24, 2014

Discorso del re del Belgio per Natale Capodanno

Il discorso di Sua Maestà il re Filippo dei Belgi per il Natale e il Capodanno.

24 dicembre 2014

Ecco il testo del discorso del Re :

Signore e signori,
Non c'è più, la regina Fabiola ci ha lasciato. Adesso è accanto a Re Baldovino, Lei che aveva scelto il nostro paese e che poi ha amato con tutto il cuore. Con parole e gesti semplici, aveva il dono di dare speranza a tutti. Si è dedicata senza riserve a coloro che avevano una vita difficile. Siamo profondamente grati per tutto quello che ha fatto, per tutto quello che è stata. A nome della nostra famiglia, vorrei dirvi grazie per le tante espressioni di simpatia e di affetto che avete espresso in occasione della Sua morte.

La regina Fabiola ci lascia un grande segno di speranza e di ottimismo. Questa testimonianza è preziosa in tempi di paura. La paura del domani, la paura di non essere all'altezza, la paura degli altri. Quando è troppo forte, la paura paralizza, genera il ritiro e la solitudine e ci fa perdere la speranza nel futuro.

Capisco le vostre preoccupazioni e la sensazione di sconforto, davanti all'enormità delle sfide che attendono la nostra generazione, la lenta crescita della nostra economia, l'aumento della precarietà del lavoro. Ma si deve rifiutare la rassegnazione. Tutti insieme,possiamo superare la crisi. Ci vuole un pò di coraggio per reagire alla paura.

La prima cosa da cambiare è la visione del mondo. Una prospettiva positiva libera azione e creatività indossando un nuovo abito, che modica anche la persona che lo indossa. Penso alle numerose persone che la Regina ed io abbiamo incontrato che si trovano in difficoltà o che non riescono a trovare lavoro. L'atteggiamento positivo conduce all'impegno. Questa mentalità rafforza la complementarietà e la coesione alla nostra società. Ci fa uscire dall'isolamento, costruisce ponti, ci spinge verso il futuro.

Avanti, guardate intorno a noi. Abbiamo la fortuna di vivere in una società dove c'è lavoro e molte forze positive. Penso a tutti coloro che si impegnano, spesso volontari, ad aiutare i giovani, gli anziani, i malati, gli isolati o poveri. Penso che abbiamo dimostrato la solidarietà a tutti i livelli. Penso ai nostri governi, all'impegno quotidiano della popolazione. Alle aziende e servizi che coniugano con successo l'efficienza e l'umanità. Penso all'impressionante capacità di innovazione delle nostre imprese e dei nostri scienziati. Questa capacità di innovazione è anche l'espressione di uno sguardo di speranza e di ottimismo. È soprattutto una prospettiva positiva che è la forma di ogni progresso che alle volte è nascosto.

Signore e signori,
In questo periodo di Natale e di alba di un nuovo Anno, chiediamo a noi stessi e a coloro che sono intorno a noi di cercare la speranza. Cerchiamo di assaggiare il futuro. Questo è ciò che la regina e io desiderano dirvi"

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