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venerdì, luglio 17, 2009

Napolitano firma e critica la legge sulla sicurezza

Nonostante napolitano stia cercando di interpretare con prudenza ed equilibrio il suo mandato, ogni tanto, commette l'errore di andare al di là di quelle che sono le sue prerogative costituzionali, e le ultime uscite di napolitano sul pacchetto sicurezza confermano questa verità.

Questi sconfinamenti dimostrano che napolitano continua a fare politica e anche i limiti della istituzione repubblica.
Infatti con tutta la buona volontà (se davvero esiste..) il presidente non può eliminare i suoi appetiti politici che creano inevitabili conflitti tra le più alte cariche istituzionali.

Per nascondere quanto sia difficile la convivenza tra il presidente della repubblica e del consiglio - spesso due politici di schieramenti diversi - la repubblica trasforma un politico di razza (come lo è napolitano) in persona apolitica e lontano dal mondo politico al quale invece appartiene.

Inoltre non si deve dimenticare che napolitano è stato votato al parlamento solo dalla maggioranza del governo Prodi (sinistra) e che è stato un comunista convinto (ed adesso ..?) .

Si può dire che la sinistra ha raggiunto l’apice con l'elezione di napolitano al quirinale e da allora il suo potere e consenso è andato sempre più in calo, fino a diventare un partito burocratico e senza idee e programmi.

A suo tempo sul caso Englaro napolitano aveva avanzato la discutibile pretesa di un suo "no" preventivo a un decreto del governo ancora in via di scrittura per cercare di ottenere ciò che auspicava.

Adesso con una sinistra molto debole e con una destra così forte, napolitano ha capito che non può opporsi più di tanto a berlusconi, e quindi questa volta ha optato per una "promulgazione critica" del "pacchetto sicurezza".
Pur sapendo che non c'erano fondati rilievi di costituzionalità per il rinvio del testo alle Camere, per non farsi vedere dalla sinistra troppo debole con il cavaliere, ha deciso di firmare la legge criticandola.
E' assurdo promulgare una legge e contemporaneamente segnalare i rilievi. O non si firma una legge perchè va contro la costituzione oppure la si firma senza aggiungere nulla.
Che senso ha promulgare una legge e poi esprime perplessità e preoccupazione?

Ora la legge è passata e bisogna applicarla e quindi le pagine di Napolitano dovrebbero restare lettera morta. (?)

Viviamo in una repubblica dove tutto (compreso il quirinale) è nelle mani di una classe politica inadeguata ed assistiamo ad assurdi comportamenti istituzionali (anche morali).

Un Capo di Stato che promulga una legge con la sua firma e poi se ne va in giro a criticare tale legge non è una bella cosa, è un atteggiamento che fa parte del teatrino che abbonda in questa repubblica.

Anche Pera ha affermato che i comportamenti di napolitano esulano da quelli assegnatigli visto che un presidente può solo inviare un messaggio formale alla Camere, la promulgazione con dubbi e commenti non esiste.

Pera: da Napolitano comportamenti che esulano da quelli assegnatigli

Il caos repubblicano continua ....