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domenica, marzo 08, 2009

Camera voti pianisti casta


All'interno delle istituzioni repubblicane ci sono fenomeni scorretti e spiacevoli che limitano addirittura la democrazia nel nostro Paese, come ad esempio la corruzione e privilegi, ed infatti la classe politica è considerata una casta lontana dalle esigenze e problemi della popolazione.

Tra questi fenomeni c'è anche quello dei pianisti, cioè quei palamentari che votano anche per i colleghi assenti falsificando in questo modo i risultati della votazione alla Camera ed al Senato.

Per contrastare questo comportamento, alla Camera si è deciso di utilizzare un nuovo voto elettronico che si basa sul rilevamento delle impronte digitali dei parlamentari al momento della votazione.

Diciamo una cosa. Solo in uno stato profondamente corrotto nasce l'esigenza di installare sistemi elettronici del genere.
Evidentemente questo dimostra l'assoluta incapacità della classe politica di auto regolarsi e di rispettare i principi morali e comportamenti che invece dovrebbero essere sempre rispettati dalle istituzioni.

Inoltre si deve sottolineare il Costo dell'operazione: 450.000 euro.
Oltre al danno anche la beffa: oltre ai già alti costi della classe politica e delle istituzioni (diventata una oligarchia) adesso gli italiani dovranno pagare l'immoralità dei parlamentare al momento del voto.
Questi deputati li eleggiamo, li paghiamo e dobbiamo pure controllare se fanno il loro mestiere e se le votazioni in aula sono corrette.

Un'altra anomalia. Infatti l’adesione al nuovo sistema di votazione è volontaria e ad oggi sono 19 i parlamentari che hanno rifiutato l’utilizzo del nuovo sistema e un altro centinaio non si è ancora espresso.
Per cercare di garantire trasparenza gli italiani devono pagare il costo di questo sistema ma i parlamentari possono decidere se usarlo oppure no.
A questo punto se tutti i parlamentari rifiutassero di utilizzarlo (come potrebbero) 450.00o euro diventerebbero inutili.
Incredibile!

Questo sistema di registrazione di voto entrerà in funzione dal 10 marzo solamente alla Camera e quindi molto probabilmente al Senato continueranno le irregolarità di voto.
Dal 10 marzo 2009 i voti saranno corretti solo alla Camera mentre al Senato no.

Inoltre questo sistema applicato solo alla Camera contrasta la stessa costituzione, nella quale invece si parla della assoluta simmetria tra la Camera e Senato.
Il caos repubblicano continua...